Si è tanto parlato di questo Expo: ce la faremo, non ce la faremo, sará bello, sará brutto, faremo una figuraccia o ci faranno un bell’applauso?
Beh, su Expo non posso dire nulla, perché non ci sono ancora stata, di persona, ma chi lo ha visto ne ha parlato solo bene.
Ok, ok, qualche padiglione non è ancora pronto, e qualcuno perde i pezzi, ma alla fine, secondo me, è stato fatto un ottimo lavoro, e i numeri dei biglietti già venduti, e dei visitatori già arrivati, fanno ben sperare.
Secondo me dobbiamo solo andare fieri della “nostra città”, e di quello che sono riusciti a fare, in tempi da record, e con i mezzi e il sindaco che ci sono stati messi a disposizione, ops!
Ma oggi non sono qui a parlare di Expo, bensì della darsena di Milano, e del mercato metropolitano, che senza l’Expo, non mi avrebbero regalato così tante belle emozioni…
Domenica mattina splendeva un caldissimo sole (fin troppo), il papà era andato a fare enduro con gli amici, e Danny ed io eravamo a casa soli soletti.
Che fare, dopo i compiti?
Un paio di sms alle amiche, ed ecco trovato i complici per una gita dell’ultimo minuto.
Destinazione? La nuova darsena, e il mercato metropolitano.
Sono iscritta a quasi tutte le news letter di Milano e dintorni, quindi se a Milano succede qualcosa…LE SO TUTTE!
Lo scorso week-end, in darsena, c’era il salone nautico “Navigami”, e quindi mi sembrava l’occasione perfetta per portare Danny, e me stessa, a vedere la nuova darsena.
Era mesi che non andavo a curiosare in zona, e quindi non sapevo minimamente cosa aspettarmi, se non le giganti lumache colorate di cracking art, che avevo già visto fotografate un po’ ovunque.
Abbiamo parcheggiato lo scooter, ci siamo avviati verso la darsena, e olè, eccomi lì, a bocca aperta, ad ammirare quel fantastico spettacolo.
Alla mia sinistra il naviglio con tutti i motoscafi parcheggiati, e il rosso battello di CitySightSeeing che veniva verso di noi, e alla mia destra la darsena, con barche a vela, biciclette fluttuanti, moto ad acqua e altre piccole imbarcazioni.
Per non parlare del vecchio barcone della sabbia pieno di bambini che giocavano in ogni suo angolo, e la gente sdraiata sulle rive, al sole, in costume.
WOW, WOW, triplo WOW!
Si può dire: “Che figata”?!
Ma sìììììì, daiiiiii!
Magari stonava un po’ il maxi schermo, ma gli sponsor ci servono, e lì forse danno meno fastidio che appiccicati ai muri no?!
Abbiamo deciso di partire dal naviglio, per ammirare tutti quei bellissimi motoscafi esposti che, ovviamente, mio figlio avrebbe taaaaanto voluto comprare!
E tra un motoscafo e l’altro, ecco che sbucano dei negozi galleggianti, ma belli, davvero troppo belli!
Non ci potevo davvero credere: mobili, parei, scarpe, tessuti…
E tutti i ristorantini e i bar pieni, di gente che si rilassava al sole.
Sembrava di essere in vacanza all’estero, a Parigi, o ad Amsterdam…
Dopo il naviglio abbiamo deciso di andare a curiosare al “Mercato metropolitano”.
Era oromai ora di pranzo, e avevo letto che lì si sarebbe anche potuto mangiare qualcosa.
Ed ecco che varcato il cancello, che portava alla vecchia fiera di Sinigaglia, ci appare un altro bellissimo spettacolo!
WOW, e ancora WOW!
Appena si scende giù c’è un bellissimo negozio di frutta e verdura, a cielo aperto, e nel vecchio capannone si può scegliere cosa mangiare, e la scelta è ampissima.
Focacce, pizza, carne alla brace, piadine, insalatone, pasta fresca, e chi più ne ha più ne metta.
Non manca neanche l’angolo della scuola di cucina, e degli show cooking.
Domenica c’era un po’ di coda ovunque, ma era il primo fine settimana, e c’era anche il salone nautico, quindi è normale.
Scegli cosa mangiare, ti metti in coda, e poi esci fuori e ti cerchi un angoletto per goderti la tua pappa!
Ci sono tavoli coloratissimi fatti con semplici assi di legno, e salottini fatti con giganti sacchi bianchi e pallet.
Ho sempre amato l’arte del recupero!
Ci abbiamo fatto una casa in Puglia, con l’arte del recupero 🙂
Dopo il mercato metropolitano siamo scesi in darsena a fare due passi.
Danny avrebbe giustamente voluto provare a fare un giro in una delle tante barchette, e si sarebbe anche potuto fare, ma ci aspettava una super festa di compleanno, e quindi siamo dovuti scappare.
Sono proprio felice che l’Expo abbia velocizzato il recupero di un angolo così bello della “nostra” città, e non solo…
Uno di questi giorni, dopo scuola, porterò Danny a fare un giro sui navigli, con il battello rosso che ci ha accolto al nostro arrivo.
Sarà un po’ come essere a casa, nella nostra Venezia.
Besos
Barbara
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