La nuova scoperta, italiana, è che colorare rilassa, anche gli adulti.

All’estero è da anni che lo dicono, ma a noi a certe cose piace arrivare con calma, con molta calma 🙂

Sembra proprio che colorare abbia un effetto antistress e possa essere considerata una vera e propria forma di terapia.

Sembra che colorare favorisca il benessere, aumenti la concentrazione e, soprattutto, rilassi la mente.

Sembra che a livello neuronale, quando ci si concentra su una singola azione, il cervello tenda a svuotarsi dimenticando momentaneamente pensieri e preoccupazioni.

E lo sapete perché?

Perché sembra che bastino 15 minuti per ritrovare il sorriso.

Il problema sono tutti questi “sembra” 🙂

Non avevo mai sentito parlare della “color therapy”, fino a che, circa due mesi fa, sono entrata in una libreria a Venezia, e ho chiesto se esisteva un bel libro che aiutasse a combattere lo stress.

Dopo due mesi di Puglia nella nostra “Lamia Quercelli  (che spesso affittiamo) il ritorno in città non può che essere stressante 🙂

Pensavo a qualcosa sulla meditazione, sul rilassamento…

E invece mi ritrovo in casa con l’espressione un po’ incredula, e un libro da colorare.

FIGO!

Quindi, siccome io in questo periodo sono un po’ stressata, non devo fare meditazione, o yoga, o iniziare a prendere strane medicine omeopatiche o chimiche, ma devo solo colorare?!

E per fare tutto ciò ho speso solo 4,90 euro?!?!

Ma io amo la “Color therapy”!

Ovviamente quel libro non l’ho mai aperto.

Cioè… in verità l’ho aperto, ma dopo che ho visto quei minuscoli disegni, e mi sono immaginata seduta a colorarli, m’è venuto subito il nervoso, e l’ho richiuso.

Stop!

Color therapy amata e archiviata, in meno di 48 ore.

E poi?

E poi settimana scorsa mi arriva un messaggino su whatsapp da Alessia (Marcuzzi), che mi invita alla presentazione del suo libro “La Pinella a colori”, album anti stress tutto da colorare.

Qualcuno ha fatto la spia?!

Eddddai non è possibile!

Non sento parlare di color therapy per una vita, e ora vengo perseguitata?!

Ok, io ci vado, ma ci porto anche mio figlio, perché forse colorare è più cosa per lui.

E così ieri sera sono andata a prendere Danny al corso di chitarra, siamo passati al volo a casa per lasciare chitarra e zaino, e siamo andati da Alessia.

Il libro di Alessia è davvero bello e originale, ma il mio scetticismo sul suo effetto rilassante, sugli adulti, permane 🙂

Alcune pagine erano state riprodotte in scala gigante sui muri di una nota galleria d’arte di Milano, e l’idea ci è piaciuta molto.

Danny ed io ci siamo ritrovati seduti sul pavimento, con un pennarello in mano e il sorriso stampato sulla faccia.

Peccato scoprire che Danny era l’unico bambino, eppure l’invito era per le 18 🙂

Mio marito è via per lavoro, e non mi andava di chiamare una babysitter per un paio di ore.

E poi si parlava di libri da colorare, e quindi non ci ho pensato tanto, e ho deciso di portare Danny con me.

“Potevi dirmelo che avresti portato Danny! Avrei portato anche Noe” mi ha detto Federica Fontana appena ci ha visti arrivare.

Ma io avevo dato per scontato che le mie amiche avrebbero portato i loro bambini 🙂

Ero convinta che, visto l’orario, sarebbero stati invitati anche i bambini.

Se sono a casa da sola, e ho avuto una giornata stressante, la prima cosa che mi viene in mente di fare è un bagno caldo, e non colorare 🙁

Che poi per noi mamme è già difficile trovare il tempo per fare un bagno caldo, figuriamoci per colorare!

Perché alla fine il bagno caldo serve anche per lavarsi, e quindi uno la scusa la trova, e il bagno caldo riesce a farselo prima o poi, ma colorare…

Diverso è se con me c’è mio figlio, e allora sì che colorare mi rilassa, perché lo faccio con lui, con la persona che più amo al mondo (scusa marito! Siete a pari merito dai).

Mi piace condividere tempo ed emozioni, con mio figlio, e poi è un bel modo per generare ricordi (Avete visto “Inside out”?!)

Forse chi non ha figli riesce davvero a rilassarsi colorando, ma io no!

Forse ieri avrebbero dovuto dire alle mamme di portare i loro figli.

Forse ieri sera avrebbero dovuto dedicare una parete agli adulti, una parete ai bambini, e una agli adulti con i loro bambini.

Perché colorare fa davvero bene a tutti, da soli o in compagnia.

Ieri sera tornando verso casa eravamo affamati, e allora ci siamo fermati a comprare del sushi, e ce lo siamo mangiati davanti alla tv, in pigiama.

Quando il papà è via per lavoro concedo a Danny il grande lusso di dormire con me, al posto del papà.

E quindi dopo cena ci siamo infilati assieme sotto al piumone, e ci siamo letti una favola: una pagina la leggevo io a lui, e una pagina la leggeva lui a me.

Leggere mi rilassa!

Leggere con lui, mi rilassa.

Ascoltarlo mentre legge, mi emoziona…

8 anni fa era nella mia pancia, e ora mi legge le favole…

Brava Alessia!

Brava perché hai avuto una bellissima idea, e sopratutto perché i ricavati andranno in beneficenza per Oxfam

Ma sappi che la tua amica, per rilassarsi, continuerà a fare il suo amato bagno caldo, a lume di candela 🙂

D’altronde lo hai scritto anche tu nella dedica sul libro per Daniele “”A Dani, un bacione! Devi colorarlo tutto tu e non la mi sorella. Un bacio ❤️Alessia PS: sei bellissimo”

E infatti il libro è finito nella libreria di Daniele, e io lo colorerò solo quando lui mi inviterà a farlo, con lui, assieme 🙂

Besos

Barbara
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