Era da giorni che ci volevo andare, anzi, da settimane, anzi, da mesiiiiiiiii!
Dopo un po’ che non ci vado, mi vengono certe crisi di astinenza!!!
E allora navigo in internet, e sfoglio il catalogo, quasi compulsivamente.
IO AMO L’IKEA
Si dice che per gli uomini tiri più un filo di F che un carro di buoi?!
Ecco, credo il sogno più grande di una donna, anche se non proprio erotico, sia l’hot dog dell’Ikea, subito dopo aver pagato e messo tutto nei sacchetti, un po’ come se quell’hot dog fosse il meritato premio alla fine di quel lungo percorso pieno di tentazioni 🙂
Per non parlare del gelato da 50 centesimi, metà panna e metà cacao, che si mangia su al bar, per merenda 🙂
Ma per quello ora fa troppo freddo.
Andare al’Ikea da soli è già un figata, ma andarci con una complice è sicuramente più divertente.
“Uno di questi giorni devo andare al’Ikea, e magari anche alla Metro”
“Vengo anch’io!!!”
Adoro quando mi dicono: “Vengo anch’io”!!!
Stamattina ho portato Danny a scuola alle 8.30, in scooter, sono tornata a casa, ho lasciato lo scooter, ho preso l’auto, e sono andata a prendere la mia complice.
Alle 10.30 avevamo già il nostro sacco giallo appeso al braccio destro, e il sorriso stampato sulle labbra: due perfette idiote, ahahahahahhahah.
“Certo che i guanti in gomma per il forno….sono anche in offerta….quasi quasi…”
Avrò almeno 4 guanti da forno in casa, e non li uso maiiiiiiii!!!
All’Ikea bisogna imparare a contare almeno fino a 3, sennò è un attimo riempire quel gigante sacco giallo di cose inutili!!!
Pian pianino sto imparando, a contare, e a trattenermi.
Stamattina all’Ikea saremmo stati in tutto una trentina, forse, e 28 erano donne.
Mi facevano tenerezza quei due uomini.
Ad una delle due fidanzate ho anche detto. “Che fortunata! E’ riuscita a portare il suo uomo all’Ikea!”
E la signorina in questione ha replicato:”No, no, guardi, ci viene anche volentieri: gli piace!”
Strano, molto strano: quell’uomo ha qualcosa che non va…
Non lo so cosa ci sia all’Ikea che ci attira così tanto!
Non lo so davvero!
Ok, ok, a noi donne piace tanto comprare, qualsiasi cosa, ma ci sono un sacco di posti ben più vicini a casa!
Posti dove poter comprare un sacco di cavolate spendendo poco!
Eppure…
Eppure a noi ci piace così tanto metterci in macchina, perderci (perché anche se vado sempre nella stessa Ikea, riesco sempre a perdermi) e parcheggiare in quel grande labirinto dove sai che lasci la macchina, ma non sai se poi ti ricorderai dove l’hai lasciata.
A volte faccio la foto al parcheggio.
Ci sono giorni in cui so di essere più stanca e svampita del solito (a noi bionde capita), e allora preferisco non rischiare, e faccio la foto, alla macchina 🙂
Dopo 3 ore di Ikea, a San Giuliano Milanese, non eravamo ancora soddisfatte, e quindi, con il nostro hot dog in mano, e i sacchetti pieni della qualunque, siamo salite in macchina e ci siamo dirette nella vicina San Donato, in cerca della Metro.
Ovviamente, quando non sai la strada, il navigatore del cellulare decide di andare in blocco, totale, e tu ti ritrovi a dovere abbassare il finestrino, col freddo che fa fuori!
“Scusi! La metro di San Donato!”
“Sempre dritte, girate a destra, poi al semaforo a sinistra, e alla rotonda la seconda a destra e siete arrivate!”
Meno male che eravamo due donne in macchina, sennò col cavolo che un uomo ci avrebbe mai permesso di chiedere un’informazione ad un passante!
Ma che c’avranno mai gli uomini che piuttosto che abbassare il finestrino e chiedere, si farebbero evirare nel bel mezzo di una piazza?!
Secondo me certi uomini (non tutti) pensano che accelerando gli si allunghi, e tirando giù il finestrino gli si accorci… ops!
Nonostante fossimo due bionde, siamo riuscite a ricordarci tutte le indicazioni e siamo arrivate alla metro di San Donato.
“Ma noi non volevamo andare alla metropolitanaaaaaaa! Cavolo!”
Dopo 10 minuti di gira e rigira, in attesa che il navigatore si ripigliasse, abbiamo riabbassato il finestrino, e richiesto indicazioni ad un signore in macchina.
“Scusi, ci sa dire dove sia la metro di San Donato, il negozio, il cash & carry?!?!?”
Il signore prima ha sorriso, e poi ha iniziato dicendo che appena il semaforo fosse diventato verde saremmo dovuto andare dritte, e poi girare a destra, e poi sinistra, e poi attraversare la Paullese, e poi….
AIUTO!!!!!
Al fatto che io debba aspettare il verde ci posso arrivare,, ma tutto il resto nooooo, non ce la posso fareeeeee!
Il signore, forse dalla faccia che ho fatto, ha capito al volo, e ci ha detto: “Ok, seguitemi!”
Non so chi fosse quel signore, ma io lo amo.
Non è facile essere lucide dopo 3 ore di Ikea 🙂
Alla metro siamo andate perché un mese fa mi era arrivato un volantino, dove c’erano un sacco di articoli scontati del 50%, giochi per bambini compresi.
Peccato che siamo arrivate tardi, troppo tardi, ed era finito tutto!
Potevamo forse uscire di lì senza comprare nulla?!?
Eh no!
Bottino?
Confezione di 4 hamburger di carne chianina, confezione di 8 cosce di pollo, confezione di 8 mele, philadelpia (mi serviva per fare la tartare di salmone e philapelphia, e all’Ikea avevo già preso il salmone), paglia per confezionare alcuni regali di Natale fragili, e confezione di 12 pacchetti di postit (io senza postit potrei morire)
Ho riaccompagnato a casa la mia complice e sono arrivata a casa mia alle 15.
Ci siamo sparate bel 5 ore tra Ikea e Metro: eravamo a pezzi, ma felici, tanto felici.
Adesso vado a cucinare gli hamburger di chianina per me e mio figlio.
Non capirò mai perché andare all’Ikea rende molte donne così felici, ma prima o poi lo capirò, e scriverò un altro post, promesso 🙂
besos
Barbara
NO COMMENTS