Amo le montagne russe, amo quelle scariche di adrenalina che ti fanno saltare il cuore fuori dal petto.

Non amo il pericolo, ma amo il rischio…

È sottile la differenza tra rischio e pericolo, sottile, ma pur sempre reale.

Come reale è il rischio che mi sono presa quando ho deciso di fare una sorpresa a mio marito, tornando all’improvviso a Milano, con Danny, per fargli una sorpresa 😬

Quando é finita la scuola papá era appena tornato da un lungo viaggio di lavoro di due settimane in Cina.

Era troppo caldo per restare a Milano, ed era anche troppa la voglia di andarsene a Venezia, dalla nonna, in spiaggia 🙂

Però papá ci mancava, e non avevamo voglia di aspettare altre due settimane per vederlo.

Domani partiamo da Venezia per la Puglia, e quindi una fuga a Milano in settimana ci stava proprio bene 😉

Ma se fossimo arrivati a Milano e papá fosse stato fuori a cena con un amico, o con un’amica?!

Sono cose da mettere in conto quando si decide di sposare un uomo belloccio e per di più parecchio più giovane (ben 8 anni)

E siccome sono un’amante del rischio, ma non del pericolo, ho deciso di ricorrere al trucco del pacco 😛😛😛

“Amore sei a casa giovedì sera? Sai, una mia amica deve darmi un pacchetto, e dentro ci sono dei soldi. Se passa tra le 19.30 e le 20 ci sei? Così poi me lo porti in Puglia quando scendi. Glielo farei lasciare in portineria, ma lei prima delle 19.30 non riuscirebbe ad arrivare, e la portineria chiude alle 19”

“Dille pure di passare. Vedrò di essere a casa per le 19.30. La aspetto poi magari vado a correre”

Porca paletta: sono davvero brava a raccontare le bugie, eh sì che non le racconto mai, ma proprio mai mai mai 😳😳😳

Non vi dico gli amici quando ho raccontato che sarei tornata a Milano per 15 ore per fare una sorpresa a mio marito…

“Ma sei pazzaaaaa?!”

“Non si fanno certe sorprese!!!”

“Occhio che poi la sorpresa te la fa lui!”

Sará che mi fido, ma a me certi pensieri non mi erano proprio passati per la testa, quando ho deciso di fare sta cavolo di sorpresa, anche se poi alla fine…

Alla fine cosa?

Alla fine un pochino di ansia me l’hanno fatta venire, perdindirindina!!!

Ieri siamo arrivati a Milano alle 15.45, ho lasciato Danny a casa e sono corsa a scuola sua per la riunione di fine anno scolastico con le maestre (avevo annunciato che saremmo già stati in vacanza, ma visto che c’ero…)

Alle 18.15, giusto per non farci mancare nulla, sono andata di corsa al centro Hyso a farmi cambiare i magneti del braccio dal mitico Maurizio (e chi poteva immaginarsi che due semplici magneti mi avrebbero tolto in 10 giorni i dolori di questa cavolo di epicondilite su cui onde d’urto, tecar, ultrasuoni e laser avevano miseramente fallito).

Alle 19 mi sono precipitata dal fruttivendolo sotto casa a prendere quello che mi mancava per la cenetta perfetta, e alle 19.15 ero su a casa, puntuale e col batticuore, in attesa…

Sembravamo due investigatori: lui affacciato alla finestra sul cortile, per controllare l’arrivo della moto del papi, e io in giro per la casa a cancellare le tracce del nostro arrivo 🙂

“È arrivato mammaaaa! È appena entrato in garage, ha la camicia celeste e i pantaloni blu”

A proposito di camicie…

Come mai il letto é ancora fatto e ci sono sopra le camicie che stira la ragazza che viene a casa il giovedì?

Dove ha dormito mio marito ieri sera???

Non sto a descrivervi come ha iniziato a battermi il cuore tra il momento in cui mi sono posta la domanda e il momento in cui ho realizzato che ieri ERA giovedì, e non venerdì 😂😂😂

A quel punto sono scoppiata a ridere da sola, e ridendo, a bassa voce, ho raggiunto Danny dietro la porta scorrevole del salotto, in attesa di sentire le chiavi girare nella porta.

Dentro casa, davanti alla porta, sul pavimento, avevamo attaccato il foglio che vedete nella foto.

Avrei voluto scattare una foto alla sua faccia quando ci ha visti sbucare da dietro la parete 💙💙💙

Sorpresa: riuscita

Rischi: tanti

Conseguenze: nessuna

Ma, pensandoci bene,  non credo farò più altre sorprese del genere…

Ho sopravvalutato il mio cuore, e ormai s’é fatta na certa (etá)

“Ma il tuo amico deve passare davvero a portare un pacco, o era una scusa?”

“Amore, il tuo pacco siamo noi e ora sono solo affari tuoi”

Besos

Barbara Garavelli Insinna 😛