Oggi blogger esperti, e non solo, sono saliti in cattedra per parlare di diversi argomenti e per rispondere alle più disparate domande.
Oggi c’è stato il “MammacheBlog” day, e io c’ero.
Il blog come opportunità per trovare lavoro; aspetti tecnici della gestione di un blog; spunti di personal branding on line e per finire, anche Instagram, Pinterest e tutto ciò che c’è oltre le immagini.
Questi sono i corsi che ho scelto e che ho seguito, tutti, oggi.
Mi sono svegliata alle 7, ho preparato la colazione ai miei due maschi e ho cacciato Danny boy in macchina del suo papi che lo ha portato scuola asciutto, sotto il diluvio. Io in scooter o a piedi non ci sarei mai riuscita.
Una volta sola in casa mi sono fatta una bella doccia e ho messo a posto due cosucce sul blog e su facebbok. Ho temperato i tecchi, li ho rimessi nel porta scarpe e ho indossato i miei fantastici stivali da pioggia. Ho attraversato la città in direzione Bovisa e sono arrivata quasi puntuale a destinazione, rigorosamente in metrò.
Sono una neo blogger parecchio vergine (dell’argomento) quindi non mi sarei mai fatta scappare una giornata del genere.
Risultato? Appena tornata a casa ho preso un moment e forse prima di andare a letto faccio il bis.
Non potrei mai rinunciare al mio moleskine, alla mia paper mate nera e ai miei amatissimi post-it.
Sono una donna da carta e calamaio io. Ma quando un giorno ti svegli, decidi che vuoi aprire un blog e lo apri, sei definitivamente fottuta. Sei in trappola, anzi…in rete!
Una ragazza gentilissima ha cercato di spiegarmi come sia comodo scaricare “evernote” sul cellulare e di come sia il massimo per scrivere appunti, note e addirittura gli stessi post del blog quando sei in giro, per poi ritrovarsi tutto a casa già belli pronto e sincronizzato anche su mac e ipad.
Ho scaricato subito l’applicazione magica, ma so già che domattina la lista della spesa me la scriverò sul mio solito minuscolo post-it giallo che finirà come sempre attaccato nella mia agenda (con copertina di pelle e fogli di carta).
Sono antica io o meglio, come mi dice sempre quel galantuomo di mio marito, sono stagionata!
Instagram, Twitter, Pinterest, widgets, board…
Board? Ma board de che? Io l’account su Pinterest lo ho aperto stamattina alle 7 mentre preparavo la colazione ai miei uomini e lo ho fatto solo perchè quando mi sono iscritta al corso di oggi c’era scritto che per farlo bisognava essere iscritti ai vary social network.
Rischiavo il divorzio già per Facebook e per il blog.
E ora che da un mesetto sono anche su Instagram e Twitter e che da oggi navigo addirittura su Pinterest?! Come farò, ma soprattutto, come riuscirò a convincere mio marito che quando mi ha aiutata ad aprire il blog non ha fattola più grossa bischerata della sua vita?
Devo dire che quando stamattina sono arrivata al Quanta Village, mi sono sentita un pò un pesce fuor d’acqua. C’erano un sacco di blogger che si salutavano tra di loro con grandi sorrisi ed abbracci (magari qualcuna avrebbe dato più volentieri una testata, ma si sa che i sorrisi funzionano di più).
E io? Io ero lì vicino alla macchinetta del caffè con in mano il mio moleskine e la mia penna. Guardavo tutte le tette che mi passavano vicino e scrivevo, in attesa di entrare in aula per la prima lezione.
Poi ad un certo punto mi hanno beccata… e allora ho capito che sarebbe stato più veloce fotografarle quelle tette invece di stare lì a diventare matta per capire i nomi dei blog scritti su ogni badge. Ho iniziato a scattare e il ghiaccio si è sciolto!
Adesso ho un vero e proprio archivio fotografico di tutti i blog in cui andrò a curiosare, con molta calma.
Io un blog l’ho aperto, ma non ho tanto tempo di leggere quelli delle altre, per ora. E poi non vorrei esserne influenzata, ops! Ma prometto che pian pianino arriverò da tutte e rimpiangerete di avermi dato l’ok a fotografare le vostre tette!
Quando andavo a scuola mi odiavano perchè per studiare di meno a casa, facevo sempre un sacco di domande in più in classe.
Sono passati parecchi anni dalla mia ultima volta sui banchi, ma oggi l’ho rifatto e Veronica Benini (alias Sporablog) mi ha rimessa subito al mio posto. Donna tosta quella Veronica: ha saputo fare dei suoi ostacoli la sua forza, per arrivare. Dalle donne toste, quando hanno ragione, so accettare i rimproveri. Se poi sono anche le regine del tacco, sono ancora più tollerante.
Veronica di mestiere insegna alle donne come si cammina sui tacchi e ha scritto un libro che si chiama “Tacco 12”. Veronica Benini mi insegnerà a camminare sul tacco 12 e io già la amo.
Oggi ho imparato tanto. Ho incontrato tante donne con storie diverse e tanta voglia di ritagliarsi un loro spazio nella loro intensa e incasinatissima vita. Ho conosciuto Barbara, una mamma felice che col suo sorriso e la sua parlantina, ti fa sbellicare dalle risate e nello stesso tempo ti fa sentire in pace con il mondo. Ho sentito donne chiedersi se vale la pena lasciare un lavoro sicuro per un blog che da tante soddisfazioni. Un blog è un pò come una bacchetta magica capace di trasformare una sguattera in una principessa, una timida in una sfacciata. Un blog ti fa sognare, ma attenzione perchè a mezzanotte spesso gli incantesimi finiscono.
Non cercate di trasformare per forza una zucca in carroza perchè le zucche sono commestibili, mentre le carrozze…no!
Ora vi lascio perchè con tutte le cose che ho imparato oggi, c’ho parecchio da fare e credo che farò mooolto tardi!
Meno male che il cucciolo è già crollato e che il marito è fuori a cena coi colleghi.
Stasera sono single inside e ancora per una volta forse riesco ad evitare il divorzio, forse!
Barbara
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