Adoooro essere una blogger: se non fossi diventata una blogger certe cose non le avrei mai sapute e al pranzo di oggi, forse, non sarei mai stata invitata.
Wow, ma perchè non ho aperto il blog durante il mio battesimo?
Amo parlare e condividere, osservare e condividere, assaggiare e condividere, annusare e condividere.
Io amo condividere, da sempre.
Sono una persona fortunata: vedo, faccio, frequento, scopro, ascolto, assaporo e godo.
Vivo e amo la mia vita.
Trovo sia giusto condividere le belle emozioni quando si hanno certe fortune.
E’ giusto condividere anche le brutte esperienze perchè condividendole spesso ci si sente più leggeri, e meno soli.
Ma oggi parliamo di cose belle, anzi, buone!
Oggi sono stata ad un super pranzetto coi fiocchi e “senza aria”.
Una mia amica , Mary Marchesano, è l’ufficio stampa di un ristorante che fa solo cibo sottuovuoto e oggi mi ha invitata a pranzo.
Sapendo che ultimamente mi sono parecchio appassionata per lacucina, ci teneva a farmelo provare.
Che bel regalo che mi ha fatto.
Ero seduta a tavola con la mia amica Mary, Giada Borioli esperta di lifestyle per grazia.it e marieclaire.it (ho appena curiosato nel suo blog, molto carino!), Stefania Ragusa che cura le pagine di salute e alimentazione per Glamour e per il finire il “povero” Andrea Vigna.
Ho scritto “povero” perchè quando ho capito che Andrea in cucina è davvero un esperto e che oltre a saper cucinare divinamente, sa anche di tutto sulle varie tecniche di cottura etc… lo ho letteralmente massacrato di domande. Scusa Andrea, so che speri di non incontrarmi mai più, ma sappi che io invece spero il contrario perché hai un entusiasmo incredibile e io adoro quelli come te!
Tra tanti esperti di settore io oggi ero davvero un pesce fuor d’acqua. Ho davvero rischiato di finire al posto del polpo nella vasca, non quella dei pesci, ma quella che serve per cucinare sottovuoto.
Diciamo che oggi mi si è presentata la giusta occasione per fare un sacco di domande e per scoprire un sacco di cose e di certo non me la sono lasciata scappare.
Ho scoperto che gli alimenti cucinati sottovuoto non disperdono parte del loro sapore e dei loro nutrienti come succede invece con altri metodi di cottura.
Ho scoperto che le ricette fatte con il sottovuoto risultano più leggere e digeribili.
Ho scoperto che i cibi vengono messi sottovuoto in apposite buste con eventuali condimenti e vengono poi immersi in questa vasca d’acqua per un tempo che va da un minimo di 15 minuti, per certi tipi di pesce, ad un massimo di anche 48 ore, per la guancia ad esempio.
Ho scoperto che la cosa più importate è che l’acqua sia mantenuta ad una temperatura bassa e costante, tra i 55 e gli 80 gradi a seconda di cosa viene cucinato, e che per farlo si usa il famoso Roner ossia un termostato che controlla la temperatura.
Dopo aver letto quello che vi ho appena scritto vi starete chiedendo se la cottura sottovuoto si possa fare anche a casa. La mia risposta è “Sì, se avete tanti soldi per potervi comprare un Roner”
Sono convinta che la moda del sottovuoto prenderà sempre più piede e che presto in ogni casa inizieranno a spuntare come i funghi Roner o parenti stretti. Nasceranno di sicuro altri prodotti simili, ma meno costosi.
Per ora, se volete cucinare a basse temperature senza abbassare troppo il conto in banca, potete sempre ricorrere alla lavastoviglie.
Non fate quella faccia perchè vi vedo!
Anche io ho fatto la stessa faccia un paio di ore fa perchè non ne avevo mai sentito parlare e quindi sono caduta dal pero.
Che botta!
Pensate che una certa Lisa Casali ci ha scritto pure un libro che si chiama” Cucinare in Lavastoviglie” e che ovviamente andrò a comprare, domani.
Per farvela breve…si prendono i barattoli di vetro quelli della Bormioli belli ermetici con la gomma arancione intorno al tappo e si mette lì dentro quello che si vuole cucinare. I barattoli si infilano nella lavastoviglie che avrete caricato anche con i piatti sporchi per ottimizzare e non sprecare energia solo per la cottura della vostra cena. Fate partire il lavaggio lungo di circa 3 ore (ovviamente il tipo di lavaggio e quindi i tempi, cambieranno a seconda di cosa volete cucinare) e il gioco è fatto. Il mite calore della lavastoviglie cucinerà ciò che avrete infilato nei barattoli!
Se volete un’alternativa più semplice e neanche tanto cara… andate in Via Giambellino 12 al “delvuoto” Modern Bistrot, vi sedete a tavola e ordinate. A pranzo si mangia con 12 euro e a cena con circa 40 esclusi i vini.
Come potete vedere dalle foto qui sotto, oggi mi hanno fatto assaggiare un sacco di cosine quindi parlo per esperienza appena vissuta. Enrico e Andrea, i proprietari, sono molto simpatici, il posto è molto carino e il cibo è davvero squisito.
Nessuno mi ha pagato per scrivere questo post quindi vi assicuro che ho detto la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.
Dico “Lo giuro”
Adesso vado a sporcare un pò di piatti così stasera faccio partire la lavastoviglie e visto che ci sono ci caccio dentro un paio di vasetti di Bormioli con dentro due verdurine per la cena di domani sera! Ciapa
Barbara
“delvuoto” Modern Bistrò Via Giambellino 12 Milano tel. 02.94555592
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