Dopo 12 giorni di crociera in una nave americana dove si dormiva con pigiama a maniche lunghe e piumone, i due giorni a terra a Napoli, prima di tornare a Venezia, sono stati una mazzata!
Caldo, umido, caldo, umido.
Dopo 24 ore a Venezia e una giornata in spiaggia, mi è venuta una voglia pazzesca di montagna.
Una telefonata al nostro agriturismo per sentire se aveva una camera libera per me e Danny e poi i biglietti per l’autobus.
Mi sembrava che fosse andato tutto troppo liscio, ahahahaha!
Ieri mattina eravamo pronti all’imbarcadero di Palazzo Grassi con la nostra valigia e l’inseparabile monopattino di Danny.
Aspettavamo il vaporetto per andare in stazione a Venezia, prendere treno per Mestre e poi il pullman Cortina express da Mestre.
Non sarebbe stata un’ardua impresa se il vaporetto fosse arrivato puntuale e non in ritardo di 20 minuti!!!
Risultato?
Corsa con valigia e monopattino a piedi fino in stazione, saliti al volo sul primo treno per Mestre e preso il pullman al volo sudati fradici, ma felici.
Arrivati a Cortina ci siamo concessi un taxi fino all’agriturismo per mollare la valigia e tornarcene in paese con calma a piedi per fare la spesa e berci un aperitivo con gli amici e i loro figli.
Peccato che, mentre scendevamo in centro, all’improvviso si è alzato il vento e i nuvoloni neri, che erano lontani, si sono piazzati sopra le nostre teste e ha iniziato a diluviare!
Avevamo anche l’ombrello, ma il troppo vento non lo rendeva utilizzabile.
Eravamo nella m…
Io tutta fradicia e mio figlio mezzo fradicio (aveva la giaccavento) e terrorizzato.
Siamo corsi sotto un ponte, unico punto dove ci si potesse rifugiare, e da li ho chiamato il taxista che ci aveva appena accompagnati all’agriturismo.
Meno male che, maniaca come sono, spesso chiedo il cellulare dei taxisti del posto, non si sa mai.
Peccato che nei 5 minuti prima dell’arrivo del taxi, il ponte si è allagato e ci siamo ritrovati con la testa asciutta, ma con l’acqua fino alle caviglie.
Cercare di mantenere Danny calmo è stata una bella impresa.
Per fortuna che il mitico Ranieri, il proprietario dell’agriturismo, mi ha rifornito di ciò che mi serviva per fare tornare il sorriso al mio cucciolo.
Dopo una doccia calda ci siamo mangiati due bei piatti di tagliatelle con ketchup e grana, due jogurt ai mirtilli, fatti con il latte delle mucche che ci ospitano in questi giorni, e ci siamo infilati a letto, sotto al piumone.
Fuori c’erano 12 gradi e il diluvio.
Ma io avevo chiesto giusto un po’ di fresco, managgia.
Se penso che ieri prima di partire mi ero anche fatta, da sola, una pseudo acconciatura per affrontare il mio primo aperitivo a Cortina…ahahahaha!
Il pulcino Pio forse era conciato meno peggio di me, ieri.
Stamattina era ancora brutto, ma ora splende un caldo sole e il centro di Cortina pullula!!!
Barbara

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