Carota e bastone, coccola ed educazione
Io non essere matre tetesca, io solo essere matre che amare pampini etucati
(Traduzione: non è che io sia una mamma tedesca, ma amo i bambini educati)
Ebbene sì: da piccola ho avuto la fortuna di essere stata educata a comportarmi bene in tutte le situazioni possibili e immaginabili, in mezzo a grandi e piccini, e quindi oggi sto cercando di fare la stessa cosa con mio figlio.
Ieri mattina eravamo a Venezia dalla nonna e stavamo pranzando, in cucina.
Danny stava mangiando il risotto con i gomiti sul tavolo quindi gli ho chiesto gentilmente di toglierli per 2 volte.
Quando non lo ha fatto dicendomi che non riusciva a capire come doveva tenerli, allora mi è venuta un’idea, e sono andata in camera sua.
Ho preso due libri e glieli ho messi sotto le ascelle dicendo che per mangiare bene avrebbe dovuto cercare di non farli cadere, mentre portava la forchetta alla bocca.
Ovviamente all’inizio mi ha guardato sorridendo pensando che fosse uno scherzo, ma quando ha capito che non lo era, mi ha chiesto subito. “E se cadono?”
“Se cadono ti do una punizione”
“Che punizione?”
“Ti faccio talmente tanto solletico che ti faccio finire sotto il tavolo!”
A quel punto prima si è messo a ridere e poi si è concentrato per vincere la sua nuova sfida, e ce l’ha fatta.
Ai tempi in cui mia mamma era piccola (ma anche dopo), alcuni bambini si beccavano dei bei ceffoni se cadevano i libri, altro che solletico.
Io non sono una mamma che ama alzare le mani (e tanto meno i piedi) e quindi trovo altri rimedi, ma la disciplina mi piace e l’educazione anche.
Trovo che per i bambini sia importante sin da piccoli capire che nella vita la disciplina è importante e l’educazione indispensabile.
Ci sono genitori che lasciano andare dicendo che i bambini avranno tutta la vita davanti per imparare certe cose, ma io non sono tra quelli.
Più avanti si va e più difficile sarà imparare, tutto, anche le lingue.
Prima si inizia e meglio è.
Sono orgogliosa del mio piccolo ometto quando entra in un bar e chiede “Per favore posso avere un bicchiere d’acqua” e poi ringrazia.
Sono orgogliosa quando mi fanno i complimenti dicendo che mio figlio è educato.
Ovvio che io sia fiera di lui, e non smetto mai di dirglielo.
Ma c’è ancora tanto lavoro da fare e lo stiamo facendo, assieme, con tanta serenità e qualche urlata.
Non si interrompe quando parlando gli altri, non si alza la voce e, attenzione attenzione, prima le donne!
Eh sì, bisogna iniziare da piccoli anche con la cavalleria.
A Danny piace aprire la porta e farmi passare prima dicendo “Prima le donne”, e io, quando lo fa, prima mi gonfio e poi mi sciolgo.
Lo sgrido quando capita che venga un suo amichetto a cena e lui inizia a fare il maestrino dicendo “Non si mastica con la bocca aperta, non si parla mentre si mastica, non si portano i giochi a tavola mentre si mangia…”
Però sotto sotto sono contenta, vuol dire che ha capito bene, benissimo, e nota quando gli altri non lo fanno, e non gli piace.
A tavola ci si siede per mangiare e per fare due chiacchiere.
Per le altre cose ci sono altri posti e Danny lo sa bene, da quando era piccolo.
Guardare la tv mentre si è a tavola è un’eccezione e non una regola.
Ovvio che la vita di un bambino non deve essere costellata di soli rimproveri e insegnamenti: ci vuole il bastone, ma anche la carota.
E allora ieri a pranzo, a Venezia, ha capito come si tengono i gomiti mentre si mangia, e ieri sera, a Milano, ha dormito con la sua mamma, nel lettone.
Con la mamma nel lettone?
Ma io non ero quella che aveva scritto che ognuno deve dormire nel suo letto?!
Sì, sì, lo avevo scritto e lo penso ancora, ma le regole sono fatte anche per essere trasgredite no?!
Ieri sera il papà è partito per lavoro e allora ho deciso che era la sera giusta per dormire assieme, abbracciati, accoccolati.
Non ho mai dormito con lui nel lettone se non in vacanza o un paio di volte da mia mamma a Venezia.
Abbiamo letto assieme la favola dei tre porcellini e siamo crollati, assieme.
Stamattina ci siamo svegliati assieme e assieme ci siamo stiracchiati sotto al piumone, al calduccio.
Bastone e carota, come con gli asinelli: ecco come sto tirando su Danny boy, e per ora sembra funzionare, molto bene.
Buona settimana
Barbara
Mark T
12 marzo, 2023Ciao.ho letto ora il tuo racconto sul tuo ragazzino e devo dire che hai pienamente ragione, anch’ io al mio ragazzino mettevo spesso i libri sotto le ascelle in modo che restasse dritto e composto e devo dire che funzionava benissimo, per non essere punito stava attentissimo ed è cresciuto molto educato a tavola, ricordo che non potendo allungare le braccia era tutto un chiedermi…. papà, mi passi l’ acqua? Papà, mi metti ancora un po’ di formaggio sugli spaghetti…. ecc. Ma a me piaceva tutto ciò. Poi anche noi coccole su coccole. Insomma come hai detto tu bastone e carota, fanno bene.