Un uomo può essere sposato con la donna più bella del mondo, ma non smetterà mai di desiderare le altre.
Un uomo si renderà conto della vera bellezza della sua donna solo quando non la avrà più accanto a sè, tutti i giorni.
Quando cresci in una città come Venezia, è un po’ come essere fidanzati con la più bella donna del mondo, senza rendersene conto.
Quando a Venezia ci cresci, ci vivi, finisce che cammini guardandoti la punta delle scarpe e ti dimentichi di essere in paradiso.
Quando abitavo a Venezia volevo andarmene, volevo abitare in una città a misura di giovane, e infatti nel 1989, appena finito il liceo, mi sono trasferita a Milano.
Venezia non ha mai offerto molto per i giovani: pochi cinema, pochi teatri, poche palestre, pochi locali dove incontrarsi o andare a ballare.
Ecco perché in molti, con la scusa dell’Universitá, siamo scappati.
Alcuni sono tornati, altri no.
Sono felice di essere partita, sono felice perché ora che non ci vivo più, ho imparato ad amarla, la mia città.
Arrivare in stazione, prendere il vaporetto col buio, abbracciare mio figlio sotto il ponte di Rialto addobbato a festa…sono emozioni che non sempre si riescono a descrivere.
Portare mio figlio nello stesso luna park e nelle stesse giostre, in Riva degli Schiavoni, dove mia mamma portava me, è una tradizione a cui non potrei mai rinunciare.
In una città dove non esistono le macchine, capita anche di incontrare gli amici di sempre, in vaporetto, e di scambiare due chiacchiere, ricordando i vecchi tempi.
Uno spritz vero io e un spritz finto per Danny, vanno giù bene, benissimo, se accompagnati dal un bel crostino col baccalà, mantecato.
Quando vengo a casa stacco la spina, quando vengo a casa cammino tutto il giorno e alle nove di sera, spesso, sono già in pigiama.
Quando torno a casa non vorrei più ripartire.
E invece tra poco saliamo sul treno e ce ne torniamo a Milano.
Il traffico, gli automobilisti che ti suonano appena il semaforo diventa verde, lo smog, quelli che ti vengono addosso durante la corsa agli ultimi regali, e non hanno neanche il tempo di chiedere scusa…
Mi mancherai Venezia, ma torno presto, prestissimo, promesso.
Barbara

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