Ana Laura Ribas nasce tra i 40 e i 50 anni fa nel sud del Brasile a Paranà. Nel 1989 si trasferisce a Milano e ci mette le radici.
Nel 1991 Ana Laura conosce una simpaticisssssima pr anche lei arrivata a Milano nel 1989, ma dalla più vicina Venezia.
Le due, allora ragazze, si incontrarono per la prima volta al supermercato della Cooperativa di Cortina d’Ampezzo, nota località montana e mondana, in quei tempi ancora frequentata solo da gente rispettabile ed educata. Ana Laura era fidanzata con uno di questi, anche se il soprannome che io gli avevo dato non era poi così elegante: “pattumiera” (mangiava un botto e di tutto).
Avevo conosciuto quel ragazzo ad Ibiza durante le mie lunghe vacanze estive che passavo li con i miei genitori. Immaginatevi la faccia della Ribas quando questa bionda, leggermente appariscente e un pò sguaiata, in mezzo al supermercato più chic di Cortina, per attirare l’attenzione del suo fidanzato, si mise ad urlare: “Pattumieraaa”. Sono un’entusiasta e non lo vedevo da un po’ quindi non mi accorsi che, forse, avevo alzato un pò troppo la voce, ops.
Per fortuna alla fine siamo diventate amiche anche perché, se non fosse stato così, non sarei mai riuscita ad intervistarla. Ana Laura è sempre in giro, sempre di corsa. Oggi sarà in diretta a Roma ospite a “Le amiche del sabato” su RAI 1, stasera torna a Milano per fare domani una gag con Victoria Cabello a “Quelli del calcio” e poi tornerà di corsa a Roma per essere ospite lunedi mattina a “Uno mattina”.
Per fortuna che ieri è riuscita a trovare 2 ore libere per me ! Miracolooo.
Ana Laura viene spesso ricordata solo come la valletta di Mike, della Zanicchi o come la velina (e pensare che è stata velina per soli 5 mesi. Aveva sostituito Terry Sessa, la velina in carica rimasta incinta).
Io che invece la conosco da più di 20 anni e l’ho sempre seguita, so che da quando è arrivata in Italia non si è mai fermata e secondo me è addirittura una delle straniere che ha lavorato di più nella nostra televisione.
Telemike, Ok il prezzo è giusto (mio marito quando gliel’ho presentata, prima si è messo a ridere e poi ha ammesso che quando faceva la valletta per Iva era il suo sogno erotico!), Sabato al Circo, Paperissima, il Tg delle vacanze, Festivalbar, Domenica in, l’Isola dei Famosi, Limousine, Quelli del Calcio, kalispera e tanto ancora.
B: Nenè (io l’ho sempre chiamata così e lei mi chiama Biba) se pensi agli ultimi anni della televisione italiana c’e’ qualcosa che ti fa ancora sorridere ?
N: Che 20 anni fa ero più famosa e più conosciuta di Bonolis, della Ventura e della Marcuzzi perchè loro erano agli inizi mentre io facevo già parte del cast dei programmi più visti. Oggi invece sono io che guardo il loro grande successo.
B: E non ti dispiace?
N: No perché io continuo a lavorare e non più solo per il mio aspetto fisico.
B: Perché lavori? A quanti l’hai data?
N: Ah ah ah (e qui parte una della prime grasse risate dell’intervista). Se l’avessi data a tutti quelli che me l’hanno chiesta a quest’ora potrei sostituire il nostro caro Papa e invece sono molto felice di essermi ritagliata ancora una volta il ruolo di opinionista, commentatrice Tv e radio.
B: Niente male per una che nel ’97 finì nel calderone di Vallettopoli.
N: Sono stati tirati in ballo in tanti, alcuni con più visibilità e altri con meno. Brutta storia quella.
B: Ma se oggi fai l’opinionista e molte persone interessa quello che pensi, evidentemente si è capito che qualcuno aveva preso un granchio ?!
N: Niente di più normale. I grandi nomi dello spettacolo, come spesso accade, non sono mai usciti e hanno preso di mira chi aveva meno possibilità di difendersi dalla stampa. Io sono stata fortunata perché quasi nessuno ha creduto in questa storia infatti ho continuato a lavorare.
Ho lavorato per 4 anni in RTL 102,5 perchè il mio editore Lorenzo Suraci, una grande persona, non ha mai smesso di credere in me.
B: C’è stato un momento esatto in cui hai capito che Vallettopoli per te era finalmente solo un brutto ricordo?
N: Sì, quando mi è arrivato tra le mani un foglio dove c’era scritto ” il fatto non sussiste”. Adesso te la faccio io una domanda a te: secondo te qualcuno ha mai scritto qualcosa di quel foglio?
B: Ovviamente no. Siamo in Italia Nenè: si da sempre molto spazio per le accuse, ma molto poco per le smentite. Una persona onesta e pulita non fa notizia.
B: Come ti raccontavo prima, il mio blog è letto da molte mamme come me quindi mi viene spontaneo chiederti: ma un figlio no?
N: Le mamme che ti leggono non me ne vogliano… Impazzisco per i bimbi degli altri, ma di averne uno mio non ho mai avuto il desiderio. Qualcuno si è dimenticato di mettere in me il senso materno, cosa paradossale perchè con un bambino accanto divento una bravissima tata.
B: Nemmeno dopo essere scampata alla tua brutta esperienza ti è venuta la voglia diventare mamma?
N: No, purtroppo no! E sarebbe anche buffo che mi venisse proprio adesso che sarebbe per me molto difficile, quasi impossibile. Potrei sempre decidere di adottarlo.
B: Visto che tra le mie “contagiate” (da oggi ho deciso che le mie lettrici le chiamerò “le contagiate”. Avrei voluto chiamarle “sorcine”, ma qualcuno prima di me ha avuto la stessa idea! Sigh) ci sono tante mamme, ma prima di tutto tante donne, hai un consiglio da dare loro dopo quello che hai passato tu?
N: Se posso permettermi di dare un consiglio, dico solo che nulla è più importante della salute quindi noi donne, tra le mille cose che facciamo tutti i giorni, dobbiamo ricordarci che c’è una cosa che non si può rimandare: i controlli. Da quando ho 20 anni mi faccio tutti i controlli annuali e se sono uscita (incrociando le dita, per sempre) bene da questo incubo è solo per questa mia costanza.
Ad un certo punto della nostra chiacchierata, dopo essere state interrotte prima da una pausa phon per asciugare il folto pelo del cane di Nenè uscito dalla vasca poco prima del mio arrivo, poi dall’aspirapolvere e da un grande tappo inavvertitamente scivolato nel piccolo buco del lavandino…
Suona il cellulare di Nenè. E’ il suo fidanzato Marco. La telefonata dura poco e finisce con Nenè che con un dolce sorriso stampato sulla faccia gli sussurra: “Molile”.
B: Nenè ! Abbiamo appena parlato di prevenzione e tu chiudi la telefonata con il tuo fidanzato dicendo “Molile” ?
N: Ah ah ah (ennesima grassa risata durante le due ore passate “svaccate” sul suo grande divano di casa). Quando Marco mi chiede se lo amo come risposta basta la parola “Molile” (forse intendeva “ti amo da morire”!? Meno male, mi ero preoccupata)
B: Ma voi due vivete assieme ?
N: Certo, ed è la prima volta, nonostante la mia dolce età, che convivo con qualcuno 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno. Ovviamente Gregorio a parte che è il maschio della mia vita (tranquille, sta parlando del suo cane!)
B: A quando le nozze della zitella acida ?
N: Era tutto organizzato per il 13-3-’13 (giorno del mio compleanno), ma con tutto sto corri corri non si fa in tempo. Non pensavo fosse così complicato sposarsi, adesso capisco perchè sono sempre scappata.
Ci sposeremo quando riusciremo ad organizzare il tutto assieme, da sola non ci penso neanche. Quindi tutto spostato alla fine dell’anno o anno prossimo.
All’improvviso mi sono ricordata perchè mio marito ed io alla fine abbiamo deciso di sposarci a Las Vegas, ma di questo vi racconterò un’altra volta.
N.B. : il marpione di 2 anni che cerca di baciare la Ribas sulla bocca, è mio figlio. Di padre in figlio, continua nella famiglia Agrati la passione per la brasiliana Ana Laura, e io sto a guardare!
Barbara
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