Sono tre giorni che sento un trattore che mi cammina sulla schiena: su è giù, giù e su…
Non è piacevole avere un trattore che ti cammina sulla schiena.
Se poi quel trattore arriva quando anche l’umore non è dei migliori, allora da ancora più fastidio!
Penso che capiti a tutti di avere un momento no, uno di quei momenti in cui ti ritrovi a fare i conti col passato, col presente, e, per non farsi mancare nulla, col futuro (mica si sta a pettinare le bambole qui!)
Ci pensi, e ci ripensi…
Ci rimugini sopra, e finisci per muggire!
Ma porca “mucca”, perché noi donne pensiamo così tanto?!
Lo sanno tutti che pensare troppo fa male.
Guardate gli uomini: sono molto più sereni di noi 🙂
A noi può capitare che ci si gonfi la giugulare solo perché non troviamo lo straccio con le strisce verticali, mentre a loro magari sta crollando il mondo addosso, e continuano a sorridere.
Fosse che forse anche noi donne dovremmo imparare a pensare meno?!
Il bello di noi donne è che, comunque vada, sappiamo sempre rialzarci in piedi.
Diciamo che siamo più portate ad occuparci degli altri che di noi stesse.
Ma arriviamo ad un certo punto in cui qualcuno, o qualcosa, ci fa capire che è giunto il momento di dedicarsi anche a noi stesse.
Non mi ricordo in quale dei mille libri che ho letto, ma ricordo di aver letto che la donna nasce madre e infermiera.
Magari non avrà mai un figlio, e non lavorerà mai in un ospedale, ma troverà sempre qualcuno di cui occuparsi, perché quello è il suo ruolo, qui, sulla terra.
Qualche settimana fa ho toccato il fondo, ma poi mio figlio mi ha aperto gli occhi, e mi sono rialzata in piedi di scatto, quasi per magia.
In tre o quattro giorni ho capito quello che da mesi cercavo di capire, ma poi è arrivato il trattore, sigh!
Molti mie amici mi prendono in giro dicendo che a volte sembro wonder woman: sempre di corsa, cento ne penso e cento ne faccio, etc etc.
In effetti un po’ è vero 🙂
Fino a 12 anni fa ero una single per volontà, degli altri (io un fidanzato fisso lo cercavo da aaaaaannniiiiii)
e poi all’improvviso ho iniziato a convivere, sono diventata mamma, e mi sono sposata.
WOW: tanta roba!
Troppa roba!
E poi quando hai un marito che lavora fuori Milano, e viaggia spesso, diciamo che le cose da fare non mancano MAI!
Se poi oltre a fare la mamma, la moglie, e la casalinga, vuoi continuare anche a regalarti qualche piccola soddisfazione personale, continuando a lavoricchiare, e allora ciaooooooooo!
Ma torniamo al trattore che da tre giorni mi sta camminando sulla schiena…
Io ho capito chi sei: tu sei la mia coscienza!
Tu hai deciso che wonder woman doveva fermarsi un attimo, e siccome siamo in autunno, hai capito che era il momento giusto per arrampicarti sulla mia schiena.
“Tutti penseranno che sia la classica influenza autunnale, e nessuno capirà che invece anche wonder woman ha bisogno di fermarsi un attimo, e di restarsene a casa, al caldo, senza fare nulla, o quasi, per un paio di giorni”.
Negli ultimi giorni sono uscita giusto per andare a trovare la mia zietta che non sta bene (altra botta che non ci voleva), e per portare e prendere mio figlio a scuola.
Io che faccio la spesa quasi tutti i giorni, e che al supermercato vengo salutata sempre per nome, sono rimasta ben 5 giorni senza fare la spesa, e ho detto ai miei uomini di mangiare quello che c’era, perché mamma non ce la faceva ad andare a fare la spesa!
Evviva!
Finalmente mi sono tolta il mantello da wonder woman, senza sensi di colpa
Tanto ho la scusa della “finta” influenza 🙂
Sapete chi , oltre a me, ha capito che quel trattore in realtà era solo la mia coscienza?
Il mio medico della mutua, e l’erborista 🙂
Stamattina sono stata in coda per più di un’ora dal mio medico della mutua.
Dopo avermi guardato le orecchie, che mi fanno un po’ male (forse perché ultimamente ho sentito davvero troppe cavolate), e dopo avermi guardato la gola, che mi fa un po’ male (forse perché spesso a noi donne tocca mandare giù un sacco di cose che non ci stanno bene), sapete cosa mi ha detto di fare?
Il dottore mi ha detto di fare solo un po’ di aerosol (che odio), e di comprare delle gocce per le orecchie!
E io che pensavo di avere un’influenza all’ultimo stadio, e che già temevo di dover correre a comprare gli antibiotici 🙁
Tornando a casa sono passata a fare una spesa volante di frutta e verdura, e mi sono fermata in erboristeria a comprare lo sciroppo di lumaca per mio figlio (non fate quella faccia, perché ormai glielo do da anni, e funziona!)
Visto che ero lì mi sono fermata a fare due chiacchiere con la signora dell’erboristeria.
Non la avevo mai vista, perché oggi sostituiva la titolare, ma, non chiedetemi perché, mi sono ritrovata a farle una sorta di riassuntino del mio ultimo mese, tra morale sotto le scarpe, e trattore sulla schiena.
Ebbene sì: ho raccontato i cavoli miei a una perfetta sconosciuta, e mi è anche piaciuto, molto.
La signora mi ha guardato, e ha sorriso.
Quel sorriso mi ha fatto capire un sacco di cose.
Quel sorriso mi ha fatto sentire meno sola, in questo mio stato d’animo autunnale.
Ho capito che non ero la prima che in questo periodo entrava lì dentro un po’ demoralizzata, con un trattore sulla schiena, e nessuna malattia, se non quella della “stanchezza cronica e repressa” 🙂
Ultimamente mi ero anche ritrovata a leggere online informazioni su antidepressivi, antiansia, e chi più ne ha più ne metta, ma poi avevo deciso di chiudere quelle finestre, perché anche wonder woman ha diritto di togliersi il mantello, senza vergogna.
C’è scritto forse da qualche parte che io debba per forza sorridere, sempre?
C’è scritto forse da qualche parte che wonder woman non possa sentirsi stanca di correre e di volare a destra e sinistra per fare felici tutti, al di fuori di lei?!
Sono tornata a casa con una nuova confezione di magnesio supremo, e dei campioncini di papaya pura.
Mi sono subito “fatta” una dose di magnesio, e ho provato la papaya.
Ho acceso la tv, mi sono sdraiata e mi sono addormentata.
Ora sto decisamente meglio, ma il trattore è ancora lì, quindi oggi lascio mio figlio ai giochi serali, fino alle 18, e mi riposo ancora un po’.
Adesso vi lascio che devo fare l’aerosol.
E poi magari faccio merenda, con una bella banana
Papaya, papaya, banana, banana, papaya, papaya, banana, bananaaaaaaa
Besos
Barbara
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