Se dieci giorni fa mi avessero detto “Cuba”, mi sarebbe venuto in mente il mare cristallino di Cajo Largo, il mio ex fidanzato, il PPG 5 (una medicina contro il colesterolo che si trova solo lì e che molti uomini sanissimi compravano perchè come effetti collaterali aveva gli stessi effetti del Viagra).
Avrei pensato al mojito della “Bodeguita del medio”, alla spiaggia di Santa Maria dove c’era il villaggio della Going, alla bellissima Placa del la Catedral, e a tanti altri ricordi di un’isola che conosco bene e che ho imparato velocemente ad amare.
Ma da giovedì scorso, da quando lo ho visto ballare al “Tropicana” (locale storico di Cuba), se qualcuno mi dice “Cuba” a me viene in mente lui: Bobo Vieri.
Conosco Bobo da quando giocava alla Juve, da quando ricevetti una sua telefonata senza averlo mai incontrato.
Bobo era un fan di Alessia Marcuzzi e il suo amico Idris (ve lo ricordate quel bresciano parecchio abbronzato gran tifoso della Juve?!) gli aveva detto che per arrivare a lei sarebbe dovuto passare sul mio corpo (magari ancora caldo) e per facilitargli il compito gli aveva anche dato il mio numero di cellulare, visto che Idris ed io ci conoscevamo.
Risultato? Bobo ed Alessia non si sono mai fidanzati, ma io e lui siamo diventati amici.
Mi ricorderò sempre una sera di tanti anni fa a Portocervo: eravamo nel parcheggio del Sottovento, e Bobo, che dopo diverse telefonate avevo finalmente conosciuto di persona, mi disse “Ehi guarda che da settembre vengo a vivere a Milano perchè mi hanno chiamato a giocare all’Inter e siccome non conosco nessuno sappi che ti chiamerò”.
Christian è sempre stato un ragazzo semplice senza tanti grilli per la testa. Appena arrivato a Milano passavamo le serate a casa mia a guardarci le cassette di Blockbuster (eh sì, c’erano ancora le cassette!). Eravamo capaci di guardarci anche due film di seguito senza fare pausa.
Di tempo ne è passato tanto e le nostre strade hanno preso direzioni diverse, ma quando mi capita di incrociare lui e il suo sorriso…sono contenta! E due chiacchiere ci scappano sempre.
So che qualcuno starà pensando “Sorriso?! Chiacchiere? Ma se Bobo non sorride mai e parla poco”.
Falso! Niente di più falso e finalmente se ne stanno accorgendo anche gli altri.
Bobo non è mai stato uno che non sorride e tantomeno uno che non parla. Diciamo che a differenza di tanti altri non sorrideva se non c’era nulla di cui sorridere e non parlava solo per dare aria alla bocca.
So che da fuori poteva sembrare che se la tirasse o che fosse un pò orso, ma vi assicuro che non c’è niente di più lontano dalla verità.
E poi scusate, ma secondo voi mi sarebbe potuto stare simpatico uno così, a me?! Interista e pure orso?! Anche no, grazie.
Ora però devo capire una cosa: devo capire quale è stata la molla esatta che ha fatto capire a Bobo che era giunto il momento di mostrarsi a tutti come realmente è sempre stato: solare e allegro.
Sì lo so, ho scritto 3 volte la parola “capire”, ma non trovo un sinonimo che mi piaccia altrettanto, quindi ve la beccate 3 volte!
Comunque forse…ho capito!
B: O sono cieca, o sono matta, ma da quando balli qualcosa è cambiato, vero?!
Raccontami di quando è iniziato tutto? Chi ha avuto il coraggio di chiederti di ballare e come è riuscito a convincerti?
C: MILLY ! Ha alzato il telefono lei di persona per 2 anni, quasi 3 anni e alla sua domanda “Ti va di ballare?” io tutte le volte rispondevo di no dicendo che non c’entravo nulla con il ballo. Continuavo a ripeterle che uno che pesava più di 100 kg con il 48 di piedi, il culo grosso e le gambe pure…non era fatto per ballare!
B: E cosa ti ha fatto cambiare idea dopo quasi 3 anni ?
C: Una sera andai in un locale con i miei amici.
Come sempre, fui l’unico a non ballare.
Ero stufo di rimanere sempre seduto, così un paio di giorni dopo, quando Milly mi richiamò, le dissi di sì.
B: C’è qualche tuo amico che ti ha preso in giro per questa tua nuova passione per la danza?
C: Certo! Mi hanno preso in giro tutti e tutti continuano a non crederci, ma lo fanno scherzosamente quindi non me la prendo, anzi.
B: Quando sei entrato al “Ballet Nacional de la televisione Cubana” davanti a te c’erano una decina di ragazze stupende che ballavano e tu invece di guardare loro ti sei preoccupato di chiedere se stavano ballando salsa o rumba. Non ti riconosco più, cosa ti è scattato nella testa?
C: Stai tranquilla Garavelli, sono sempre io! Volevo capire quale fosse il ballo che faceva muovere tanti sederi in contemporanea, ecco perché ho chiesto che ballo stavano facendo.
B: “Fufiuuu”, meno male, stavo iniziando a preoccuparmi!
Dammi qualche anticipazione sulle prossime puntate: dove andrete a fare danni tu e del Vecchio con il vostro “Re del ballo”?
(NOTA della blogger: a proposito di lui e del Vecchio… ma secondo voi dormono in doppia perchè la produzione ha finito i soldi? hihi)
C: Ci sarà tanto da ridere! È questa la cosa fondamentale di questo programma: divertirsi, ridere e ballare. Domani (giovedì su Sky Uno alle 21.10) andrà in onda la puntata da Vienna, poi, non so in che ordine, ci vedrete a Santo Domingo, a Barcellona e a Buenosaires.
B: Dimmi una cosa divertente che vi è successa, eh daiii?
C: Non posso dire troppo, ma tenete d’occhio il “gallo killer”…
B: Eri più teso prima di entrare in campo quando giocavi o ora prima di entrare in pista per ballare?
C: Di sicuro prima di entrare in pista: sono tesissimo! Ho paura di non ricordarmi i passi. Il calcio era la mia vita e sapevo come giocare, ma ballare è tutta un’altra cosa. Preferisco giocare davanti a 80.000 tifosi che ballare davanti a 2000 spettatori.
B: Infatti nella puntata di Cuba vedevo che la tecnica non ti mancava, ma che eri bloccato. Allora è vero: hai davvero paura. Lo vuoi uno psicologo? Ne conosco uno molto bravo ?
C: No grazie, ho solo bisogno di un po’ di tempo.
Un minuto e mezzo di ballo coreografato non hai idea di quanti passi sono da ricordare, per non parlare di tutte le altre cose: “tieni la schiena dritta e sorridi”.
E poi “non dimenticarti mai di guardare in alto, ma senza perdere di vista gli occhi della tua partner”: un macello!
B: A parte della danza, sei innamorato di qualcos altro o… di qualcun altro in questo momento della tua vita?
C: In questo momento amo molto ballare e lo faccio almeno un’ora al giorno. Tre volte alla settimana faccio boxe.
B: Dimmi la verità: fai boxe così i tuoi amici vedono che oltre a ballare fai ancora qualcosa da vero maschio?
C: Ma vaaaaa ! Faccio boxe per perdere peso.
B: Infatti ti vedo super in forma. Vuoi dirmi che figo come sei tornato non hai nessuna che oltre a farti battere la punta delle scarpe da ballo…ti fa battere anche il cuore?
C: Secondo te lo vengo a dire proprio a te ?
B: Ok confermo, Bobo e’ sempre lo stesso di prima: muto! Ahahahahahaha
B: Il mio blog si chiama “Temperateitacchi”. Almeno me lo puoi dire se la tua donna ideale deve indossare i tacchi o le ballerine?
C: Tacchi, tacchi!
B: Torneresti mai indietro per cambiare qualche scelta che hai fatto?
C: No, io vivo così: ogni decisione che prendo in quel momento e’ quella giusta per quel momento, se poi l’ho azzeccata bene sennò amen.
Barbara
B: Indipendentemente dalla materia prima necessaria per farlo, avresti voglia di diventare papà?
C: Sicuramente! È il mio ultimo sogno rimasto.
B: Raccontami una tua giornata tipo?
C: Mi sveglio verso 8.30/9 e vado nel nostro ufficio di “Sweet Years” (Nota della blogger: l’azienda di abbigliamento sua e di Paolo Maldini) a seguire un po’ i progetti in corso.
A pranzo sono da Mimmo o da Pino in Corso Garibaldi (dove ovviamente ci siamo visti per questa intervista).
Il pomeriggio ballo, mi alleno con la boxe o gioco a calcetto.
La sera ceno da Mimmo o da Pino (un abitudinario il nostro Bobo!).
Dopo cena difficilmente faccio tardi, giusto se c’è qualche bella festa.
B: Tipo quella di Flower Power di qualche giorno fa dove ci siamo incontrati?
C: Esatto, almeno adesso posso ballare anche io!
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