Quando eravamo ragazzini, e vedevamo un ragazzetto più piccolo di noi, ma carino, si usava dire “CBCR” (Cresci Bene Che Ritorno)
A parte il fatto che io uno di quei piccolini me lo sono sposato, senza aspettare poi così tanto, ma ora se penso a quella sigla penso a mio figlio…
Cresci Bene Che io Resisto, se riesco!
Ieri stavo mettendo ordine negli armadi di Daniele, e mi sono ritrovata a mettere via un sacco di magliette, ormai piccole, e di pantaloni, ormai corti.
L’estate è lunga, e quando torni a casa ti rendi conto di come il tempo passi, e di quanto tuo figlio stia crescendo.
I vestiti diventano piccoli, e il letto sembra accorciarsi 🙂
E allora ti capita di guardare un ragazzino biondo che esce dal liceo vicino a casa, e di chiederti:
“Somiglierá a quel ragazzino?”
Sará felice?
O insoddisfatto, perché pretenderà sempre troppo da se stesso, come fa la sua mamma?!
Ci sono giorni in cui mi sento una super mamma, una super casalinga, una super moglie e una super donna in gamba, che nella vita ha fatto tanto, e che tanto ancora farà.
Poi ci sono quei giorni in cui mi sembra di non fare mai abbastanza, e allora inizio a fare e a pensare mille cose in contemporanea, e non ne finisco una.
Ieri un’amica mi ha chiesto se so davvero cosa vorrei, per essere davvero felice, ma non ho saputo rispondere.
Rimanere a Milano e rimettermi ad organizzare eventi, ora che Danny è più grande, ed inizio ad avere più tempo libero?
O trasferirmi in campagna, in Puglia, portando via nostro figlio dalla città, per farlo crescere in un ambiente più sano, mentre mamma si mette ad arredare trulli e masserie?
Non lo so, non lo so davvero cosa voglio per me, ma so cosa vorrei per lui.
Vorrei che potesse provare alcune delle emozioni che ho provato io, e che avesse con me il rapporto che io ho avuto con mia madre.
Vorrei che si avvicinasse alla ragazza che gli piace, e che la invitasse a ballare un lento, e invece le manderà fiumi di sms, whatsapp e faccette strane.
Vorrei che fumasse solo perché ne avrà davvero voglia, e non perché qualcuno glielo proibirà.
A me nessuno ha mai proibito nulla, anzi, mia madre mi diceva sempre: “Se vuoi bere o fumare, fallo davanti a me, e io non ti sgriderò”, e infatti io ho iniziato a fumare a 25 anni, e ancora oggi fumo giusto un paio di sigarette la sera, e non tutte le sere.
Vorrei che a Danny facesse male il dito indice, perché il numero di casa del suo amico del cuore è sempre occupato, e allora gira e rigira la rotella del telefono a muro, in cucina.
E invece ormai al cellulare basta che dici il nome di chi vuoi chiamare, e fa tutto lui, e ti avverte quando la linea è libera.
Come sono cambiati i tempi!!!
Ora possiamo lavorare anche dalla panchina del parco, mentre nostro figlio gioca a calcio con i suoi compagni, dopo scuola.
Ora possiamo viaggiare con le compagnie low cost, vedendo sempre un sacco di posti nuovi, limitando i danni al portafoglio.
Ora possiamo scaricare film e musica da internet, senza dover cercare parcheggio davanti al negozio che vendeva cassette e videocassette…
Ma vuoi mettere il suono del gettone quando cadeva nella cabina del telefono? E il cuore che batteva forte quando dall’altra parte sentivi il suono che indicava che la linea era libera?
E quando vedevi lui che dall’altra parte della pista si alzava, e veniva verso di te per invitarti a ballare “La donna cannone”?
Chissà poi perché chiamare una canzone “La donna cannone”.
Come vuoi che si senta una “non proprio magra” quando la invitano a ballare una canzone con un titolo così!?? Ahahahahahahahhahaha
Non so voi, ma io tutti i giochi del mio passato che ritrovo ancora, li compro, e li regalo a mio figlio!
Per fortuna ci sono ancora il crystal ball, il cubo rubik, il back gammon, la dama, gli scacchi, il calcetto balilla, il monopoli…
E’ una dura guerra contro il nuovissimo fifa 16 e la X-boxe one, ma spesso vinco io, con i miei vecchi giochi, e i miei ricordi…
Cresci Bene figlio, mio, e io cercherò di stare al tuo fianco il più a lungo possibile, per amarti, per proteggerti, e per romperti i maroni!
Ti amo
mamma
Barbara
PS: foto di Stefano Trovati 🙂
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