Iniziamo chiarendo subito una cosa: non ho deciso di scrivere questo post per dire a tutti che mi faccio un mazzo così, che sono la più brava e che vorrei ad honorem il mantello di wonderwoman.
Ho deciso di scrivere questo post perché di donne come me ce se sono altre 4878.999.
Sto parlando delle casalinghe.
Ok, ok, organizzo anche qualche evento e tutte i mercoledì sera lavoro al Bobino, ma io, prima di tutto sono una casalinga.
Le casalinghe che lavorano anche, sono altre.
Le mamme che lavorano sono quelle che escono di corsa, portano i bambini a scuola (se non lo fa il marito o una tata, se sono fortunate) e poi scappano in ufficio.
Le donne che lavorano sono quelle che non hanno tempo di fare la spesa e quindi lo fanno con un click, tra una telefonata e una mail.
Io non sono una donna che lavora.
Io lavoricchio, ma lo posso fare da casa o anche camminando, dal cellulare.
Io sono una donna sicuramente privilegiata perché ho molto tempo da dedicare alla casa, alla famiglia e a me stessa.
Ma io sono anche e soprattutto una casalinga e le casalinghe, di tempo libero, ne hanno ben poco.
Finalmente qualcuno se ne è accorto di quante cose si occupa una casalinga, e ne hanno persino parlato al telegiornale.
Perdindirindina!
Wow!
Che onore!
Se ci fosse un’azienda delle casalinghe saremmo 4879.000 e dovessimo essere stipendiate per tutto quello che facciamo, dovremmo percepire 7000 euro al mese.
Ci svegliamo quando fuori è ancora buio; con una mano prepariamo la colazione, con gli occhi guardiamo la dispensa  e con l’altra mano scriviamo la lista della spesa; portiamo i bambini a scuola; andiamo a fare la spesa; andiamo dal medico a ritirare la ricetta per noi, per il bambino o per il marito; passiamo in tintoria; facciamo i conti; cuciniamo, puliamo casa; andiamo in posta a pagare quello che non si riesce a pagare online; facciamo fare i compiti ai bambini e, visto come vanno le cose ultimamente, finisce che ci tocca pure fare le psicologhe.
Autiste, operaie, maestre di ripetizione, contabili, donne di servizio, psicologhe, cuoche e chi più ne ha più ne metta.
E’ ovvio che se ci pagassero a ore, per tutto quello che facciamo, saremmo ricche.
Peccato che l’azienda delle casalinghe non esista e che quindi non ci sia nessuno pronto a darci 7000 euro al mese, anzi…
Ci sono anche quei mariti (e sono tanti) che la sera tornano a casa e se tu solo ti azzardi a dire che sei stanca, ti guardano come si guarda un marziano quando scende da un’astronave, e ti chiedono:”Cosa avrai fatto mai per essere così stanca?”.
Se poi ci aggiungiamo che la sottoscritta soffre di attacchi di fame e che ha capito che l’unico modo per non ingrassare è quello di allenarsi quasi tutti i giorni, il gioco è fatto!
Ho una grande, grandissima ammirazione per tutte le mie amiche che oltre a fare le mamme e le casalinghe, hanno anche un lavoro vero e proprio, di quelli con la scrivania, il computer e il telefono col filo.
Ma come cavolo fate?
Spesso ho desiderato cercarmi un lavoro a mezza giornata, ma poi penso al tempo libero che ho ora e a quello che avrei se lavorassi, davvero.
Aiuto!
Se penso alle femministe che ci hanno portato al punto in cui siamo ora, le metterei tutte in un frullatore gigante.
Una volta gli uomini lavoravano e mantenevano la donna che doveva occuparsi della famiglia e della casa.
E ora?
Ora in molte famiglie gli stipendi sono diventati due, ma gli uomini continuano a pretendere dalle donne le stesse cose che le donne facevano quando avevano il doppio del tempo a disposizione.
Grazie femministe, grazie davvero.
Avessimo almeno uno straccio di pensione…
Vabbè, oggi è lunedì e io odio il lunedì.
Avevo voglia di sfogarmi e visto che il blog è mio, e ci posso scrivere quello che voglio, mi sono sfogata.
Ciapa!
Stamattina mi sono svegliata, ho svegliato mio figlio, che ha pianto da quando si è svegliato a quando è entrato a scuola; ho fatto la spesa tornando a casa piena di sacchetti e di scatoloni vuoti; mi sono fatta una passeggiata veloce di 8 km per il mio fisico, e per la mia mente; sono tornata a casa e mi sono fermata in garage a fare scatoloni per il trasloco in Puglia (dove stiamo costruendo una casa per le vacanze, o per sempre, se mi girano); sono salita a casa e ho mangiato una cosa; ho rifatto il letti, pulito i pavimenti e rassettato un po’ in giro.
Ora sto scrivendo, poi farò una doccia, e uscirò per andare ad un appuntamento.
Alle 18 prendo mio figlio a scuola (oggi ha basket, ma vuole smettere!) e poi torno a casa, gli faccio una doccia e preparo la cena.
Se stasera mio marito torna a casa e mi chiede perché sono stanca…preparate le arance.
Barbara
Allenamento, per il fisico e per la mente

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Preparando gli scatoloni per il trasloco

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