Un sabato al lago: coccole e sport.

Sono un’amante dello shopping e non ho mai fatto nulla per nasconderlo.
Per fortuna che non sono un’appassionata delle grandi firme, almeno quando ho i miei attacchi non faccio grandi danni: entro da Zara o in uno dei miei altri posticini prediletti, compro due magliettine, un paio di sandali, qualche altro gadgets che a volte finirà ancora col prezzo in fondo ai miei cassetti e mai ne uscirà oppure, peggio ancora, andrà ad appesantire ulteriormente e inutilmente la mia borsa di Mary Poppins. Sia chiaro che non compro sempre roba inutile, anzi…a volte trovo delle “chicchine” davvero speciali che poi mi tocca andare a ricomprare per le mie amiche, quelle che a differenza mia lavorano 24 ore su 24 e che quando escono dall’ufficio passeggiano davanti alle vetrine chiuse.
Povere loro!
Vabbè, ma torniamo al mio shopping.
Preferisco fare shopping nei negozi dove entri, guardi, tocchi , annusi e  provi, ma da un paio di anni riesco a fare danni anche da casa, davanti a qualche schermo.
Leaders tra i miei “negozi on line” preferiti sono D-mail (vado anche in negozio) , Groupon e Groupalia.
Ditemi quello che volete, ma io trovo che con un pizzico di fortuna e un po’ di attenzione, si fanno dei grandi affari.
La mattina mi sveglio sempre prima di mio figlio e allora mentre aspetto che lui si svegli…spesso prendo il mio mac e me lo porto a letto.
Il marito esce alle 7.15 e non credo sia geloso che “Mac” entri nel letto al suo posto! Ops
Leggo due news su Facebook, eventuali commenti al mio blog e poi finisco nella mia posta e le vedo:
tutte le mattine ricevo una mail da Groupon e una da Groupalia.
Ho comprato di tutto: da cene in ristoranti normalmente troppo lontani dalle nostre tasche o a noi sconosciuti, fino al mio stesso “Mac”.
Settimana scorsa, su Groupon, ho comprato un bel pacchetto per il “Lido di Segrino” che non avevamo mai sentito nominare, neanche mio marito che è di Monza.
Il “Lido di Segrino” è sul Lago di Segrino, in Brianza, poco prima del Lago di Lecco, se non ho capito male guardando la piantina .
Sono negata con le piantine, con tutti i tipi di piantine: da quelle di carta a quelle fatte con le foglie.
Ho il pollice verde marcio!
Ma torniamo a San Groupon.
Con 39 euro ho comprato ingresso al Lido di Segrino, giro in canoa, noleggio biciclette, 15 minuti di idro massaggio e pranzo, il tutto per 2 persone (al posto di poco più di 200 euro che sarebbe stato il prezzo pieno per tutto il pacchetto).
Venerdi sera ho visto che le le previsioni per ieri erano buone e allora ho chiamato e ho prenotato.
Quando chiami dicendo che hai un coupon Groupon (manco fosse uno sciogli lingua) ti senti un pò come un ladro che sta per andare a fare un furto, hai quasi i sensi di colpa a chiedere di prenotare dopo che hai speso così poco.
Il signore che ha risposto è stato gentilissimo, come gentilissimi sono stati tutti quelli che ci hanno accolto ieri, dal ragazzo all’ingresso alla cameriera, dal bagnino al capo sala del ristorante.
Io non ho voluto il primo come da menù Groupon, ma ho chiesto della verdura extra e Danny, che era il terzo e quindi non compreso nel coupon , ha mangiato con noi senza dover pagare nulla in più.
Il posto è davvero splendido, ben curato e in una posizione davvero super.
lagosportfotoCi siamo fatti un bel giro in canoa, abbiamo pranzato e poi siamo andati a farci il giro del lago in bici.
La bicicletta di Danny la abbiamo portata noi perchè lì affittano solo quelle da adulti.
Dopo 5 km di bicicletta ho visto lei, la mia motivatrice che da circa ua setimana mi sta facendo allenare e mi ottimi consigli sull’alimentazione perchè mi sono messa in testa seriamente di dimagrire.
Sono felice di come sono e non voglio certo diventare anoressica, ma se da 76 kg riuscissi ad arrivare a 69 (che è un bellisssssimo numero) sarei parecchio felice.
Stefania non era con noi ieri, ma mi è apparsa davanti, come uno spiritello buono!
L’ho vista e ho convinto mio marito a mollare le bici e a rifare il giro del lago, ma questa volta a piedi.
Danny ci ha seguito in bici: noi ci siamo fatti 5 km in bici e 5 camminando velocemente e Danny 10 km in bici.
Che gioia, che soddisfazione!
A quel punto mio marito si è fatto un bagnetto nel lago e mio figlio ed io ci siamo goduti i nostri 15 minuti di idro massaggio.
lagonoifoto
E pensare che negli anni ’70 il lago di Segrino, come buona parte della Brianza , versava in una situazione di degrado ed inquinamento. Meno male che gli anni ’80 le amministrazioni locali hanno avviato un programma comune per il recupero e ci sono riusciti.
In Italia siamo pieni di posti bellissimi e tante volte li abbiamo proprio dietro casa, ma non lo sappiamo.
Quindi ben vengano gli amici con i loro suggerimenti e Groupon e Groupalia con le loro offerte.
Grazie
Barbara
 lagomaschifoto

Un pò di fotine del Bobino under the stars

Non toccatemi il gelato: Pisapi… fatti curare!

 
Mi sono presa un paio di giorni per sbollire, ma adesso parlo: “Pisapirla” fatti curare, ma da uno bravo!
Ma come ha potuto pesare anche solo per un minuto di vietare il gelato dopo la mezzanotte e di farlo proprio ora che finalmente è arrivato il caldo?!
Nel nostro freezer c’è gelato anche a Natale.
In casa siamo drogati di gelato, tutti e tre.
A me hanno dato il gelato prima del latte.
Da piccola io, tutti i giorni dell’anno, facevo la degustatrice di gelato per il mio papi.
Il mio papi e la macchina da gelato che inventò: tiravi giù la manovella bianca e scendeva il gelato!

Il mio papi e la macchina da gelato che inventò: tiravi giù la manovella bianca e scendeva il gelato!

Mio papà, pur non essendosi mai laureato in ingegneria, ha brevettato il motorino esterno delle macchine da gelato da cui il gelato esce tipo “verme gigante” per poi finire direttamente sul cono.

Avete presente le macchinette del gelato che si trovano ora nella zona bar/ristorante dell’Ikea?
Quelle del gelato da 50 cent?
Ecco, senza il mio papi quelle macchinette oggi non esisterebbero.
Ciapa!
Quando ero piccola e aprivi il nostro freezer, ci trovavi solo vaschette di gelato.
Papà ogni santo giorno che Dio ha messo sulla tera, arrivava a casa con vaschette da minimo un kg, piene di gelato di diversi gusti, e mi diceva “assaggia e dimmi cosa ne pensi”.
Che sacrificio eh?!
Io fumo le sigarette solo la sera e solo se esco quindi un pacchetto mi dura mediamente 10 giorni.
Se non ho le sigarette in casa di certo non esco a comprarle, ma se finisco il gelato…
E’ capitato che io sia uscita anche dopo cena e in pigiama, per comprare il gelato.
Potete capire cosa mi è passato per la testa quando “Pisapirla” ha sparato la cacchiata del secolo?!?
“E’ stato tutto un equivoco che sarà chiarito al più presto”.
“I milanesi possono continuare a gustare liberamente il loro gelato anche dopo le 24”, scrive Pisapia in una nota il giorno dopo del delirio di onnipotenza che si è impossessato di lui.
“Non c’è nessun coprifuoco e mai è stato previsto”
Ma si riprende o no sto cavolo di sindaco?
Sindacooo, ci hai stufatooo! Te stai ad allargà un pò troppo, daveroooo
E poi diciamocelo, ma è pure parecchio sfortunato (avrei scritto “sfigato”, ma non è chic): ogni mese abbiamo una domenica con il blocco del traffico e sistematicamente quella domenica… piove!
Tanto lo sappiamo tutti che una domenica al mese non serve a un tubo per la questione smog.
Fosse che forse che queste domeniche servono di più al Comune per fare i suoi eventi all’aperto e guadagnarci?! E quindi?
E quindi gli sta bene che tutte le volte piove! Tiè
Tornando all’odissea del gelato, quello che mi fa ridere (?) è che prima ho letto di «un errore di interpretazione, un errore di scrittura di una delibera che abbiamo già rivisitato e rivisto” e poi, due righe sotto, ho letto di “gelato arrivato in consiglio comunale e offerto da Pdl e Fratelli d’Italia per festeggiare il ripensamento del sindaco, che si è reso conto dell’assurdità del provvedimento».
Fatemi capire: è stato un errore di interpretazione o un errore dell’unico neurone del sindaco?
Mi tengo il dubbio e mi tengo pure il gelato, prima e dopo la mezzanotte, sempre che decidano di lasciare qualche gelateria in più aperta dopo quell’ora! Argh
Barbara
Noi e il gelato: sempre e ovunque!

Noi e il gelato: sempre e ovunque!

Il connotati vanno coccolati e non cambiati. Ci siamo capite?!

 
So che adesso mi farò un pò di nemiche, ma lo ho detto più volte che non sono programmata né per mentire né per essere diplomatica.
E scusate, ma non mi riesce per niente bene neanche stare zitta per evitare di dire o scrivere cose che mi possano rendere antipatica.
Quando ero più giovane ci rimanevo sempre male quando parlando di me non dicevano mai “quella carina”, ma sempre e solo “quella simpatica”.
Che palle! Le ragazze vogliono essere belle e non simpatiche.
Adoro essere antipatica.
stronzafotoVi dico solo che ho appena iniziato a leggere un libro che sembra che insegni ad essere “stronza”.
Non stronza nel senso di cattiva, maleducata e antipatica, ma nel senso che nella vita bisognerebbe imparare a fregarsene un pò di più di quello che gli altri dicono o pensano di te e di quello che fai.
Io sono troppo permalosa, troppo buona , troppo disponibile, troppo iperattiva e soprattutto…troppo modesta, ahah!
Se ho appena cucinato per due ore e mio marito quando torna a casa invece di dirmi “brava amore mio che buono”, mi fa qualche critica…ci rimango sempre male, troppo male.
Basta!
Io da oggi voglio essere meno buona, meno disponibile, meno iperattiva e soprattutto…”più stronza”.
Quindi secondo voi potrei proprio oggi farmi dei problemi a scrivere quello che sto per scrivere???
Tatatataaaaaa. Siete pronte?
“Non sopporto quelle che si rifanno i connotati e camminano per strada fiere del loro nuovo naso uguale a quello di altre 1000, dei loro canotti…ops…delle loro labbra gonfie e dei chili di botulino che hanno fatto miracolosamente sparire tutte le loro rughe!”
Ecco, lo ho detto! Siiiiiiiiii adoroooooooooo
Non dico che sono contraria alla chirurgia o a certi interventi che possono aiutare, ma perfavore scegliete bene da chi andare e soprattutto decidete bene cosa fare.
Non sempre si può tornare indietro: un vestito si cambia, ma la faccia no.
Anche io ogni tanto faccio le punturine di acido ialuronico, ma sono il massimo che mi concedo.
E’ da quando sono nata che vorrei fare la liposuzione alle gambe, ma alla fine tutte le volte che ci penso un pò più del solito…decido di non farlo.
Per ora non ho paura di invecchiare.
Magari tra un paio di anni mi verrà il terrore e mi vedrete girare con il naso a punta, le tette immobili, lo sguardo inespressivo (provate a far ridere una che si è appena fatta una dose massiccia di botulino?!), le labbra della Marini e le cosce magre (bella questa).
Se dovesse succedere allora vi autorizzo a prendermi a calci, e che siano forti please!
Ogni tanto mi capita di incontrare donne di una certa età con tutte le loro rughe al posto giusto e le trovo belle, affascinanti, eleganti.
Non sono le rughe o le gambe magre a fare di una donna una donna di classe, una bella donna, una donna interessante.
Vi siete mai chieste perchè certi fighi stratosferici e magari anche miliardari, stanno con delle cesse micidiali?
Ora sapete perché.
Sono gli occhi, la loro espressione, il modo che hanno di guardarti e di sorridere, che determinano il fascino di una donna,
E’ il modo di camminare, a testa alta e sicure si sé anche se sanno di non essere nè le più belle, nè le più giovani, che rendono una donna intrigante. 
Gli anni passano ed è quello che bisogna imparare ad accettare.
Trovo assurde quelle donne che a una certa età ancora insistono a mettersi le gonne corte, magari rubandole dagli armadi delle figlie.
Fatevene una ragione: potete anche avere le gambe lunghe e magre, ma non basta…
Non voglio essere come le altre: voglio essere me stessa con le mie gambe grosse e le mie belle zampe di gallina.
Mi piace vedere i miei occhi che sorridono seguendo l’esempio della bocca!
Per ora preferisco coccolarmi, quello sì che mi piace.
Prima ero un pò più “castrona” e mi poteva anche capitare di andare a letto senza struccarmi.
Ebbene sì: prima dei 30 anni mi truccavo, sempre poco come ora, e se arrivano a casa magari molto stanca, poteva succedere che non mi togliessi il rimmel.
Orroreeeeee!
Dai 30 in poi invece…
La sera prima prima del mio 30esimo compleanno ho pianto, tanto.
Ero single e nel mio futuro vedevo solo le rughe.
La mattina sono andata a comprarmi la mia prima crema antirughe e da quel giorno non ho più smesso.
Ho iniziato a comprare le cremine giuste, il siero, il contorno occhi e chi più ne ha più ne metta.
Mi faccio consigliare dalle amiche più esperte e mi lancio negli acquisti.
Spesso mi dimentico di usarli, ma averli mi da una certa sicurezza, ops!
E poi via di pulizia del viso, manicure e pedicure, peeling vari, un massaggio a settimana e, quando capita, sperimento nuovi trattamenti.
Settimana scorsa sono stata da “Romans” in Corso Sempione al 30 e ho fatto un trattamento pazzesco di un’ora al viso.
Ho fatto un massaggio del viso per la stimolazione della microcircolazione.
Il massaggio è iniziato con una sorta di “schiaffeggiamento” fatto con uno strumento che si chiama “battola”, realizzato con cotone lavorato con il tonico, pressato e modellato a mano.
La battola è un oggetto che è stato inventato per la prima volta dalla mitica Miss Arden.
Dopo questo piacevole “schiaffeggiamento”, Chiara mi ha fatto un massaggio favoloso (dando anche dei piccoli pizzichi alla pelle) terminato con una bella maschera idratante.
primaedopofotoVi giuro che sono uscita da lì con un altro viso.
Sono molto scettica per quanto riguarda quei trattamenti che a volte vengono troppo velocemente definiti “miracolosi” e quindi quando vado a sperimentare cose nuove, che magari mi suggeriscono le amiche, mi faccio sempre la foto prima e dopo.
Ah ah, lo so che ora penserete che sono matta, ma secondo me solo così facendo si capisce davvero se un trattamento funziona o no.
Sono entrata con la pelle opaca, spenta e sono uscita con la pelle distesa  e tonica.
Trattamento Elizabeth Arden?  Promosso!
Ci sono tante coccole e piccoli interventi con vitamine etc che si possono fare al nostro corpo e al nostro viso prima di dover per forza arrivare a soluzioni drastiche e spesso irreversibili.
Pensate pure che io sia totalmente folle, ma trovo che sia rassicurante ed affascinante vedere in una donna i segni della vita che passa.
Pensateci bene!
Barbara 
 

Un domenica un pò particolare…

 
C’è qualcosa di strano in questa domenica, ma…mi piace, molto.
Di solito sono una super organizzatrice, specialmente durante il we.
Mi sveglio e inizio a pensare a cosa si farà, a dove si andrà, a chi chiamare, a cosa si mangerà e a chi più ne ha più ne metta.
Apro le finestre, faccio prendere aria alle stanze.
Metto in ordine, faccio la lavatrice, scongelo qualcosa e magari inizio già a cucinare appena ho finito di bere il caffè.
Sono già in cucina quindi tanto vale approfittarne no?!
Un pò come quando tuo marito è sdraiato e tu, porca paletta, sei in piedi e allora lui esordisce con un bel “Amore visto che sei in piedi” e poi ti da una bella lista di cosucce da fare! Hihi
Ad un certo punto della domenica mattina prendo il cellulare e inzio a mandare sms alle amiche che magari sono ancora nel mondo dei sogni, o quasi.
“Cosa fate oggi? Ci si vede? Dove andiamo? Cosa facciamo? A che ora ci si vede? Prenoti tu o prenoto io?”
Cavoli mi metto ansia solo a rileggermi…
Poi magari accendo il mio mac , navigo un pò e se sono inspirata scrivo qualcosa nel mio blog.
Poi però spengo tutto (tranne il cellulare) e mi attivo, mi faccio una doccia, mi vesto e inizio la giornata.
Di solito sono anche solito molto severa su utilizzo di  i-pad e di altri marchingegni elettronici da parte di Danny boy.
E invece oggi!?
E invece oggi il papá non c’è e noi due siamo ancora in pigiama davanti ai nostri marchingegni preferiti.
Abbiamo fatto colazione e poi io mi sono messa a scrivere sul blog e Danny mi ha chiesto se poteva fare una partita sul mio i-pad.
Risultato?
Siamo ancora qui: io davanti al Mac e lui con il mio i-pad.
Di partite ne avrà fatte 50 , ma io non ho fiatato.
E’ un bambino intelligente (Ovvio: è figlio mio! Hihi) e ha capito che oggi è una giornata particolare.
Ieri siamo stati fuori tutto il giorno e tv e i-pad sono rimasti spenti. 
Oggi è un altro giorno.
Non ho pensato a cosa faremo e tanto meno a cosa mangeremo.
La casa è un delirio e bisognerebbe pur iniziare a mettere in ordine, ma ci penserò più tardi.
Non ci siamo ancora né lavati né vestiti e non so se e quando lo faremo.
Le finestre sono ancora aperte e i letti ancora sfatti, ma sapete cosa vi dico?
E chi se ne importa!
Oggi non voglio sentire parlare di regole, di ordine, di programmi e tantomeno di pulizie.
Oggi voglio vivere la mia domenica un pò particolare con il mio piccolo grande amore.
In totale libertà.
Magari tra poco apriremo il frigo e decideremo insieme cosa buttare in pentola o mangiare a morsi.
Magari più tardi andremo a farci un giro in bici. Visto che Pisapirla ha ordinato l’ennesimo inutile blocco del traffico, almeno ci godiamo le strade, non avendo le piste ciclabili…
Magari più tardi andremo a mangiarci un gelato.
Magari più tardi andremo a fare la spesa, tanto un supermercato aperto ci sarà di sicuro.
Magari più tardi mi farò aiutare da Danny a rifare i letti e metterò un pò in ordine.
Magari sì.
Magari no.

Per ora continuo a fregarmene di tutto e mi rilasso!

Forse sto guarendo

Barbara

Fare sport fa bene al cuore, in tutti i sensi…

 
Un paio di giorni fa sono andata a fare la classica visita medica di routine in palestra.
Avete presente quando passate la tessera sul lettore prima dei tornelli e all’improvviso vi prendete il palo sulle gambe perché si “innesca” il blocco automatico?
Ecco! Vuole dire che vi è scaduta la visita medica e che dovete rifarla.
Immaginate la mia faccia quando la dottoressa di turno, dopo avermi misurato la pressione e avermi fatto un super innovativo elettrocardiogramma, mi guarda e mi dice “Signora, ma lo sa che lei è diventata brachicardica!?”
“Brachicosa?”, ma soprattutto:”Brachicardica a chi?”
Sapevo di avere un piccolo soffio al cuore da anni, ma questa mi suonava davvero nuova.
A quel punto la Dottoressa ha capito che stava per prendermi un colpo, al cuore appunto, e allora mi ha sorriso e mi ha subito spiegato che non si trattava di niente di grave, anzi. 
Fufiuuu! Praticamente è successo che allenandomi con più costanza, i battiti del mio cuore sono rallentati e quindi ora mi affatico meno e rischio meno. E il soffio al cuore è sparito!
E io che pensavo che il mio nuovo cardiofrequenzimentro fosse già rotto e stavo per andare a litigare con quelli di Decathlon.
Wow! All’improvviso avevo voglia di saltare e urlare.
Eh che cavolo, mi ero presa una strizza dell’ostrega.
Ho scoperto che andare in palestra, allenarsi, correre e fare moto in generale, non solo fa bene al fisico, ma fa davvero bene anche al cuore, che è “di molto meglio”.
Non ho mai sentito di nessuna che sia morta per troppa cellulite!
Ok , lo sapevo già prima, ma non fino a questi livelli: non sapevo che fare sport portasse addirittura ad abbassare in un anno il battito cardiaco e a far sparire un  piccolo vecchio soffio al cuore.
Purtroppo ormai capita sempre più spesso di sentire di ragazzi giovani e addirittura sportivi professionisti, andare in cielo davvero troppo presto e magari senza aver mai avuto prima nessuna complicazione. 
Non vi nego che da quando sono diventata mamma…certe cose mi colpiscono parecchio.
Credo sia umano aver paura che qualcosa di brutto possa succedere anche a te…
E allora mi alleno, rigorosamente con il cardiofrequenzimetro, e cerco di tenermi in forma, il più possibile.
E poi dai, su, non vorrete mica dirmi che non sapete quanto l’esercizio fisico sia importante anche per la coppia? 
Nooo, non sto parlando dell’esercizio fisico da camera.
Beh, anche quello per carità, ma io ora parlavo dell’allenamento vero e proprio.
Allenarsi tiene in forma il fisico e il cuore, ma aiuta anche a sfogarsi e ad arrivare a casa stanchi, soddisfatti e più sereni.
Se il vostro compagno non fa nessun sport ed è sempre nervoso, regalategli un bel corso di kickboxing o di crossfit e vedrete come cambieranno le cose.
Arriverà a casa talmente stanco che potrete anche fargli il caffè con il sale e non se ne accorgerà!
Parola di lupetto.
Barbara
Uno dei vari allenamenti che faccio. Indoorwalking con Matteo al GetFit

Uno dei vari allenamenti che faccio. Indoorwalking con Matteo al GetFit

 

A che ora mettete a letto i vostri figli?

 
Sono reduce da una settimanella alla Biennale di Venezia e come saprete già, se avete letto i miei post su Venezia, La Biennale non l’ho ancora vista, ma in compenso ho fatto tardi quasi tutte le sere.
Per fortuna che non sono una gran bevitrice di alcool e per fortuna che noi grandi , se siamo stanchi, cotti, bolliti, abbiamo sempre a disposizione caffè, mulitivitaminici vari, ginseng, redbull, guaranà e chi più ne ha più ne metta, ma i bambini?
I bambini quando sono stanchi sono stanchi, e non c’è nulla da fare. 
Quando un bambino è stanco l’unica soluzione è farlo dormire. Il problema è che se un bambino arriva ad essere troppo stanco vuol dire che abbiamo già sbagliato qualcosa.
Ho letto “qualche” libro a proposito della nanna dei bambini e qualcun altro mi è stato raccontato dettagliatamente.
Per colpa di uno di questi libri mi è anche arrivata la polizia a casa, ma quella è un’altra storia (comunque il libro ha funzionato!)
Non sono nata imparata, ma devo dire che tutte le cose che ho letto e che mi sono state spiegate, le avevo già capite con il buonsenso,  perchè di buonsenso si tratta, sempre.
a che ora a nannaaaafotoNostro figlio dorme nella sua camera da quando è nato e così si è abituato. Tanto che se una sera sta proprio male e lo portiamo nel lettone per evitare di andare su è giù mille volte, è lui stesso che ad un certo punto chiede di tornare nel suo letto.
Non abbiamo mai addormentato Danny boy cullandolo, portandolo a fare un giro del quartiere in passeggino o peggio ancora in macchina. Se fai addormentare un bambino con del movimento è molto facile che di notte si sveglierà spesso perchè non gli piacerà stare fermo.
Abbiamo sempre messo a letto Danny entro le 21 ossia prima di ritrovarcelo svenuto sul divano. Molti genitori sbagliano quando pensano che stancarli sia la soluzione ideale per farli crollare prima. I bambini quando sono troppo stanchi fanno più fatica ad addormentarsi. Se vengono messi a letto quando non sono ancora “distrutti, sderenati”, si addormenteranno più velocemente.
Non esiste un’ora giusta per mandare a letto i bambini, ma si sa di quante ore di sonno abbiano bisogno. 
Di certo non fa bene tenerli svegli tutte le sere fino alle 23 perchè i papà tornano tardi dal lavoro e vogliono stare con loro un paio di ore prima di metterli a letto. Diamo delle giuste priorità alle cose: si può sempre fare colazione assieme al mattino, portarli a scuola e stare con loro di più durante il week-end, giusto?!
So già che ora molti papà mi stanno “odiando”, ma sopravviverò!
Fino ai 3 anni, i bambini necessitano di circa 14 ore di sonno tra il riposino pomeridiano e la nanna notturna; tra i 4 ed i 6 anni hanno bisogno di circa 12 ore, dai 7 ai 12 anni di 10 ore.
Capitano quelle sere in cui si esce a cena con altri amici con bambini (se siamo tra adulti non portiamo Danny con noi, mai) e allora si fa tardi.
Se il giorno dopo vediamo che Danny è molto stanco, allora gli consigliamo (con ardore) di farsi un bel riposino a letto in camera sua o guardando un film o a dormendo proprio.
Per convincerlo gli diciamo che se ci ascolterà allora la sera potremmo fare qualcosa di carino assieme altrimenti sarà troppo stanco e dovrà andare a letto prima del solito.
Di solito si convince subito e noi, per solidarietà, ci facciamo una bella “pennica” sul divano.
Danny , prima di andare a dormire, ha una routine fissa ormai da anni: cena sempre a tavola e poi può mangiare la frutta davanti ad un cartone. Nel frattempo, sempre guardando la tv, si mette il suo pigiama. Davanti al cartone sta “picci picci” (accoccolato) con mamma e/o papà così incomincia a rilassarsi.
Dopo il cartone (che ovviamente non dovrà essere violento) va a lavarsi i denti e a fare “plin plin” e poi via nel letto dove mamma o papà (a turni) gli raccontano una bella favola, magari senza mostri che mangiano i bambini mentre dormono.
La luce è rigorosamente spenta: abbiamo solo una piccola lucina per illuminare il libro di turno.
Ogni sera una favola? Ebbene sì.
Può sembrare una rottura di maroni, ed ogni tanto lo è, ma si tratta di un momento di grande intimità che fa bene a tutti.
Quest anno ho anche pensato di iniziare ad eliminare ogni tanto la favola e invece mi è stato suggerito di non farlo perchè la routine per un bambino è importanissima e poi da settembre Danny andrà a scuola e il momento della favola potrà trasformarsi nel momento della chiacchiera in cui ci racconterà come si trova nella sua nuova classe, con i suoi nuovi compagni e la sua nuova maestra.
I bambini hanno bisogno di routine, di orari fissi e di passare per gradi dalla freneticità della giornata al relax della nanna.
Se Danny è stanco, come capita a quasi tutti gli altri bambini, lo capisci subito perchè diventa nervoso,  intrattabile e piange per qualsiasi cavolata quindi non vedo perchè dobbiamo arrivare a quel punto.
Facciamo prima e giochiamo d’anticipo mettendolo a letto prima che ci tiri matti.
E poi scusate, ma siate anche un pò egositi: se mettete a letto i vostri figli entro le 21, potete vedere il film delle 21 dall’inizio e se non vi addormentate per la stanchezza durante il secondo tempo, magari riuscite a ricordare a vostro marito che siete anche sua moglie e non solo la madre dei suoi figli….
Mi sono spiegata bene?!
 
Barbara
PS: sarà perchè sono bionda, ma io essere mamma mooolto tetesca
 
a che ora a nananaaafoto
 

Venezia: l’arrivo dell’estate e un tocco di mondanità.

 

A Venezia ieri è arrivata l’estate, era ora.

Era da un mese che dicevo a Danny boy che lo avrei portato 5 giorni dalla nonna a Venezia e che per sua grande gioia, finalmente saremmo andati in spiaggia e invece?

E invece un “tubo”, picche, “nisba”.

Siamo arrivati da Milano giovedì, ma fino ad ieri faceva un “pig cold” per andarsene al mare (avrei tanto voluto scrivere “freddo porco”, ma mi sembrava davvero poco chic)

Col senno ti poi direi che mi è anche andata bene perché dopo le seratine che ho fatto giovedì a Venezia, venerdì a Verona e sabato di nuovo a Venezia, non so se di giorno avrei retto anche la spiaggia e il sole.

Ho girato con gli occhiali da sole anche con il brutto tempo, figuriamoci con il sole!

Avrei dovuto indossare come minimo un casco integrale con vetro oscurato tipo quello dei suv dei vips, e forse mi avrebbero arrestata per atti osceni in luogo pubblico.

Ma torniamo a ieri mattina, a quando mi sono svegliata e aprendo le finestre ho visto lui: il sole!

Danny boy era in fibrillazione e in mezz’ora ho preparato le valigie per la spiaggia.

Valigie? Sì, sì, avete letto bene.

Le capanne al Lido hanno ufficialmente aperto il 1 giugno quindi ieri era la prima giornata di spiaggia.

Mia mamma e alcune sue amiche, affittano una capanna per tutta la stagione.

Per la prima giornata di spiaggia tocca quindi il trasloco: asciugamani e costumi per Danny, per mia mamma e per me, cappelli contro le “manate” di sole, creme varie, bagnoschiuma e shampoo e poi “loro”, i giochi di Danny!

Avete presente quei sacchetti giganti del Disney Store che ti rifilano tutte le volte che vai a comprare anche solo una piccola pallina?! Quelli di cui noi mamme abbiamo gli armadi pieni e di cui non sappiamo mai cosa farcene!?

Quando devi fare questi traslochi avresti voglia di andare ad abbracciare i commessi, tutti assieme.

All’improvviso ti rendi conto che senza quei sacchetti non potresti vivere.

Ieri siamo saliti in vaporetto con ben 2 sacchetti giganti pieni: le badminton di Imaginarium (le super racchettone leggere), trattore gigante giallo, maschera e boccaglio, rimorchiatore, ferryboat, secchiello, paletta, rastrello e chi più ne ha più ne metta. 

Sembrava brutto portare qualcosa anche oggi visto che c’è ancora il sole e che quindi torneremo in spiaggia un paio di ore prima di salire sul treno che ci riporterà a Milano?

Ma quando mai! Ieri era il primo vero giorno di estate per Danny boy e guai a lasciare a casa qualcosa.

Come dargli torto? Tra un po’ sarà di nuovo autunno! Azz

Ovviamente in spiaggia c’eravamo solo noi e qualche altro adulto. Bambini…zero!

Le scuole sono ancora aperte quindi nessun compagno di gioco se non…mamma e santa nonna.

Un giro in pedalò, una ” partita” (un paio di colpi pietosi) con le badminton, la caccia ai granchi e finalmente il suo amato porto.

Ogni estate, ogni giorno, costruisco un porto per Danny in qualsiasi spiaggia ci troviamo.

E’ una discreta rottura di maroni, ma vi assicuro che il porto è un’ottima alternativa alle babysitter e costa decisamente di meno.

Danny va avanti a giocarci almeno un’oretta, quella oretta in cui io di solito svengo su un lettino, un pareo, uno scoglio.

Abbiamo pranzato a tramezzini. Adoro i tramezzini che fanno a Venezia. Solo qui sanno farli così buoni.

In vaporetto per "trasloco" da casa di Venezia alla capanna in spiaggia al Lido

In vaporetto per “trasloco” da casa di Venezia alla capanna in spiaggia al Lido

Alle 18 eravamo a casa, stanchi e con la faccia paonazza, ma felici di questa estate che finalmente è venuta a trovarci.

Ieri era la mia ultima serata a Venezia e avevo ricevuto un invito che mi sembrava davvero poco carino non accettare, ops!

L’invito era per l’inaugurazione del resort “Aman” realizzato a Palazzo Papadopoli, sul Canal Grande.

Un hotel a 7 stelle dove non c’è la reception perché il check-in si fa direttamente in camera, un hotel dove per entrare in camera non ti danno la famosa carta che si smagnetizza, ma la vecchia cara chiave.

Davvero bella la “suite Tiepolo” e la vista che si può godere affacciandosi da una delle tante finestre o salendo in altana, sul tetto.

Due sere fa il palazzo della famiglia Giberto Arrivabene e Bianca d’Aosta Arrivabene, che hanno mantenuto la loro abitazione nella splendida mansarda dell’ultimo piano, ha fatto la sua prima inaugurazione con i vicini di casa, quelli che hanno lavorato alla ristrutturazione, i negozianti e i baristi di San Polo e dintorni. Come i vicini di Palazzo, è di Venezia anche l’85% del personale assunto.

Bello! Mi piace che il Palazzo abbia aperto i battenti prima ai vicini e a chi ha lavorato per questa ristrutturazione in tempi di record. Direi che se lo sono meritato.

Ieri sera invece è toccato agli amici, ai Veneziani di nascita e di adozione.

E’ stata proprio una bella serata, la prima tranquilla serata dopo la dipartita del fiume di gente che si è riversato a Venezia per la 55esima esposizione d’Arte.

Devo dire che quest’anno ho visto della gran bella gente arrivare per la Biennale, ma non sarei sincera se non dicessi che amo anche quando la “folla” se ne va e io riesco a godermi la mia città senza dover sgomitare per strada o nei vaporetti.

Adoro queste seratine mondane che iniziano alle 19 e finisco alle 22.

Alle 22.30 ero sotto le coperte e, udite udite, pur avendo indossato i tacchi per la terza sera a Venezia, i miei piedi sono tornati a casa sani e salvi, e non pulsavano!

Lo so a cosa state pensando ora: forse ieri sera non ho temperato abbastanza i tacchi.

Può essere…

Barbara

Alcuno scroci del nuovo "Hotel Aman", io con Bianca Arrivabene, la "padrona di casa".

Scorci del nuovo “Hotel Aman” e momenti dell’inaugurazione di ieri sera. Bianca Arrivabene, la “padrona di casa”, avec moi.

Seratina tranqulla con gli amici Veneziani nella splendida cornice di "Aman", il nuovo hotel 7 stelle.

Seratina tranqulla con gli amici Veneziani nella splendida cornice di “Aman”, il nuovo hotel 7 stelle.

#Venezia #Biennale #Feste #Tacchitemperati #Machedddolore SECONDA PUNTATA

“Mamma, papà, ma non è giustoooo, siete appena tornati e andate via di nuovooo?!”
Come dargli torto?!
Siamo tornati dalle nostre “quasi 24 ore” romantiche a Verona verso le 18 di ieri e alle 19.30 siamo riusciti.
Giusto il tempo di sdraiarci un attimo sul letto e coccolarci il nostro cucciolo…ed eravamo già pronti per buttarci nella “Centrifuga Biennale by night”.
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 Danny boy non aveva una faccina proprio felice quando ci ha salutato sulla porta  prima che uscissimo per il nostro tour de force, ma tanto sapevo che la mitica “nonna mao” sarebbe riuscita a distrarlo in un battibaleno, e così è stato.
Non si può vivere con i sensi di colpa: ogni tanto bisogna fare posto ad un pò di sano egoismo e vivere la nostra vita che c’è oltre al ruolo di “genitori”, specialmente se si ha la fortuna di avere ben due sante nonne!
TAPPA 1: da Fiore, il nostro bacaro preferito. Abbiamo bevuto 2 prosecchi, per pagare abbiamo dato 1 banconota da 50 euro e ci hanno ridato 2 banconote da 20 euro e 1 da 10. Adoro quando ci offrono da bere di nascosto!
TAPPA 2: Hotel Europa Regina per presentazione nuova Alfa Romeo 4C. Coda infinita, ma sapete che odio le code, mi annoiano, quindi? Scavallamento coda e ingresso col turbo raccattati dalla sicurezza che, vuoi il caso, è la sicurezza con cui lavoro da anni a Milano.
Lo dico sempre che un pizzico di c… è sempre ben accetto.
Dj Dr Feelx et moi

Dj Dr Feelx et moi

Chi ti ritrovo in consolle alla festa della Alfa Romeo? My brother dj Dr Feelx che mercoledì suonerà da me al Bobino.

A fargli da “spalla” una bravissima e bellissima violinista. Devo dire che con la cornice del Canal Grande a fare da sfondo, ieri abbiamo goduto di un gran bel quadro vivente.

 

Cristina Ferrari di "Fisico", il Prinicipe Giovannelli et moi

Cristina Ferrari di “Fisico”, il Prinicipe Giovannelli et moi

TAPPA 3: aperitivo e cena in “Corte la Fenice” organizzata dal mio amico di infanzia Mirko Giaveri e da Stefano Rampinelli.

Un gran pudpuri di bella gente. Dalla mitica Cristina Ferrari ossia “Miss Fisico” (i costumi da bagno e gli abiti più chic e più comodi che una donna possa indossare. Li adoro, da sempre! Sono davvero una seconda pelle) all’instancabile Principe Carlo Giovannelli, per finire in bellezza con il principe azzurro Alessandro Benetton, bello, intelligente e sensibile. Ad Alessandro manca solo una mantella azzurra e un cavallo bianco(forse li ha a casa, ma non li usa!)

Festa "Pop up", Palazzina Grassi

Festa “Pop up”, Palazzina Grassi

TAPPA 4: festa “Bungalow8 Pop up” alla Palazzina Grassi, hotel 5 stelle disegnato da Philippe Stark sul Canal Grande dietro a Palazzo Grassi.

Bella musica e tanta bella gente. Mi sono seduta sulla stessa poltrona su cui la sera prima era seduto Leonardo (di Caprio), mica pizza e fichi. 

ORE 2: pulsavano, i miei piedi ormai pulsavano: fine dei giochi.
“Cara blogger Barbs, hai voluto fare la figa e mettere di nuovo i tacchi 12 a Venezia come la prima puntata della tua “Biennale by night”? Bene, ora paghi penitenza e te ne torni a casa zoppicando!”
E così fu. Dopo 7 ore sul tacco 12 i miei piedi hanno chiesto pietà così li ho riportati a casetta, li ho liberati e ho rimboccato loro le coperte.
Ore 8.50 di stamattina: nostro figlio si sveglia, ma armato di un incredibile spirito di generosità, si avvia diretto verso la camera della nonna e torna a svegliarci alle ore 10.30
1foto“TI AMIAMOOOOOO e ora siamo tutti per te!”
Bye bye, noi ora ce ne andiamo a fare due passi per Venezia e poi ci godiamo una bella pizza in famiglia seduti tra le calli di questa splendida città.
Barbara
 
Dr Feelx e la bella violinista alla festa all'Hotel Europa regina

Dr Feelx e la bella violinista alla festa all’Hotel Europa regina

 
Fiumi di spritz alla festa di Alfa Romeo

Fiumi di spritz alla festa di Alfa Romeo

 
Moi et Alessandro Benetton, il principe azzurro senza mantello azzurro

Moi et Alessandro Benetton, il principe azzurro senza mantello azzurro

 
Mise en place per la cena alla "Taverna la Fenice"

Mise en place per la cena alla “Taverna la Fenice”

 
L'ottimo tortino di patate e branzino alla "Taverna la Fenice"

L’ottimo tortino di patate e branzino alla “Taverna la Fenice”

 
Palazzina Grassi

Palazzina Grassi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Bobino: mercoledì 29 maggio, le fotine!

Per chi non c’era e per chi c’era…eccovi un paio di fotine  scattate mercoledì scorso al Bobino.

Vi aspetto mercoledì prossimo con la “Early disco” e il grande Dr Feelx in consolle

Temperate i tacchi perché se non piove balleremo sotto le stelle, ma se piove si balla comunque dentro!

Vi aspetto