


Il mio papi e la macchina da gelato che inventò: tiravi giù la manovella bianca e scendeva il gelato!
Mio papà, pur non essendosi mai laureato in ingegneria, ha brevettato il motorino esterno delle macchine da gelato da cui il gelato esce tipo “verme gigante” per poi finire direttamente sul cono.
Avete presente le macchinette del gelato che si trovano ora nella zona bar/ristorante dell’Ikea? Quelle del gelato da 50 cent? Ecco, senza il mio papi quelle macchinette oggi non esisterebbero. Ciapa! Quando ero piccola e aprivi il nostro freezer, ci trovavi solo vaschette di gelato. Papà ogni santo giorno che Dio ha messo sulla tera, arrivava a casa con vaschette da minimo un kg, piene di gelato di diversi gusti, e mi diceva “assaggia e dimmi cosa ne pensi”. Che sacrificio eh?! Io fumo le sigarette solo la sera e solo se esco quindi un pacchetto mi dura mediamente 10 giorni. Se non ho le sigarette in casa di certo non esco a comprarle, ma se finisco il gelato… E’ capitato che io sia uscita anche dopo cena e in pigiama, per comprare il gelato. Potete capire cosa mi è passato per la testa quando “Pisapirla” ha sparato la cacchiata del secolo?!? “E’ stato tutto un equivoco che sarà chiarito al più presto”. “I milanesi possono continuare a gustare liberamente il loro gelato anche dopo le 24”, scrive Pisapia in una nota il giorno dopo del delirio di onnipotenza che si è impossessato di lui. “Non c’è nessun coprifuoco e mai è stato previsto” Ma si riprende o no sto cavolo di sindaco? Sindacooo, ci hai stufatooo! Te stai ad allargà un pò troppo, daveroooo E poi diciamocelo, ma è pure parecchio sfortunato (avrei scritto “sfigato”, ma non è chic): ogni mese abbiamo una domenica con il blocco del traffico e sistematicamente quella domenica… piove! Tanto lo sappiamo tutti che una domenica al mese non serve a un tubo per la questione smog. Fosse che forse che queste domeniche servono di più al Comune per fare i suoi eventi all’aperto e guadagnarci?! E quindi? E quindi gli sta bene che tutte le volte piove! Tiè Tornando all’odissea del gelato, quello che mi fa ridere (?) è che prima ho letto di «un errore di interpretazione, un errore di scrittura di una delibera che abbiamo già rivisitato e rivisto” e poi, due righe sotto, ho letto di “gelato arrivato in consiglio comunale e offerto da Pdl e Fratelli d’Italia per festeggiare il ripensamento del sindaco, che si è reso conto dell’assurdità del provvedimento». Fatemi capire: è stato un errore di interpretazione o un errore dell’unico neurone del sindaco? Mi tengo il dubbio e mi tengo pure il gelato, prima e dopo la mezzanotte, sempre che decidano di lasciare qualche gelateria in più aperta dopo quell’ora! Argh BarbaraNoi e il gelato: sempre e ovunque!
Per ora continuo a fregarmene di tutto e mi rilasso!
Forse sto guarendo
Barbara
Uno dei vari allenamenti che faccio. Indoorwalking con Matteo al GetFit
A Venezia ieri è arrivata l’estate, era ora.
Era da un mese che dicevo a Danny boy che lo avrei portato 5 giorni dalla nonna a Venezia e che per sua grande gioia, finalmente saremmo andati in spiaggia e invece?
E invece un “tubo”, picche, “nisba”.
Siamo arrivati da Milano giovedì, ma fino ad ieri faceva un “pig cold” per andarsene al mare (avrei tanto voluto scrivere “freddo porco”, ma mi sembrava davvero poco chic)
Col senno ti poi direi che mi è anche andata bene perché dopo le seratine che ho fatto giovedì a Venezia, venerdì a Verona e sabato di nuovo a Venezia, non so se di giorno avrei retto anche la spiaggia e il sole.
Ho girato con gli occhiali da sole anche con il brutto tempo, figuriamoci con il sole!
Avrei dovuto indossare come minimo un casco integrale con vetro oscurato tipo quello dei suv dei vips, e forse mi avrebbero arrestata per atti osceni in luogo pubblico.
Ma torniamo a ieri mattina, a quando mi sono svegliata e aprendo le finestre ho visto lui: il sole!
Danny boy era in fibrillazione e in mezz’ora ho preparato le valigie per la spiaggia.
Valigie? Sì, sì, avete letto bene.
Le capanne al Lido hanno ufficialmente aperto il 1 giugno quindi ieri era la prima giornata di spiaggia.
Mia mamma e alcune sue amiche, affittano una capanna per tutta la stagione.
Per la prima giornata di spiaggia tocca quindi il trasloco: asciugamani e costumi per Danny, per mia mamma e per me, cappelli contro le “manate” di sole, creme varie, bagnoschiuma e shampoo e poi “loro”, i giochi di Danny!
Avete presente quei sacchetti giganti del Disney Store che ti rifilano tutte le volte che vai a comprare anche solo una piccola pallina?! Quelli di cui noi mamme abbiamo gli armadi pieni e di cui non sappiamo mai cosa farcene!?
Quando devi fare questi traslochi avresti voglia di andare ad abbracciare i commessi, tutti assieme.
All’improvviso ti rendi conto che senza quei sacchetti non potresti vivere.
Ieri siamo saliti in vaporetto con ben 2 sacchetti giganti pieni: le badminton di Imaginarium (le super racchettone leggere), trattore gigante giallo, maschera e boccaglio, rimorchiatore, ferryboat, secchiello, paletta, rastrello e chi più ne ha più ne metta.
Sembrava brutto portare qualcosa anche oggi visto che c’è ancora il sole e che quindi torneremo in spiaggia un paio di ore prima di salire sul treno che ci riporterà a Milano?
Ma quando mai! Ieri era il primo vero giorno di estate per Danny boy e guai a lasciare a casa qualcosa.
Come dargli torto? Tra un po’ sarà di nuovo autunno! Azz
Ovviamente in spiaggia c’eravamo solo noi e qualche altro adulto. Bambini…zero!
Le scuole sono ancora aperte quindi nessun compagno di gioco se non…mamma e santa nonna.
Un giro in pedalò, una ” partita” (un paio di colpi pietosi) con le badminton, la caccia ai granchi e finalmente il suo amato porto.
Ogni estate, ogni giorno, costruisco un porto per Danny in qualsiasi spiaggia ci troviamo.
E’ una discreta rottura di maroni, ma vi assicuro che il porto è un’ottima alternativa alle babysitter e costa decisamente di meno.
Danny va avanti a giocarci almeno un’oretta, quella oretta in cui io di solito svengo su un lettino, un pareo, uno scoglio.
Abbiamo pranzato a tramezzini. Adoro i tramezzini che fanno a Venezia. Solo qui sanno farli così buoni.
In vaporetto per “trasloco” da casa di Venezia alla capanna in spiaggia al Lido
Alle 18 eravamo a casa, stanchi e con la faccia paonazza, ma felici di questa estate che finalmente è venuta a trovarci.
Ieri era la mia ultima serata a Venezia e avevo ricevuto un invito che mi sembrava davvero poco carino non accettare, ops!
L’invito era per l’inaugurazione del resort “Aman” realizzato a Palazzo Papadopoli, sul Canal Grande.
Un hotel a 7 stelle dove non c’è la reception perché il check-in si fa direttamente in camera, un hotel dove per entrare in camera non ti danno la famosa carta che si smagnetizza, ma la vecchia cara chiave.
Davvero bella la “suite Tiepolo” e la vista che si può godere affacciandosi da una delle tante finestre o salendo in altana, sul tetto.
Due sere fa il palazzo della famiglia Giberto Arrivabene e Bianca d’Aosta Arrivabene, che hanno mantenuto la loro abitazione nella splendida mansarda dell’ultimo piano, ha fatto la sua prima inaugurazione con i vicini di casa, quelli che hanno lavorato alla ristrutturazione, i negozianti e i baristi di San Polo e dintorni. Come i vicini di Palazzo, è di Venezia anche l’85% del personale assunto.
Bello! Mi piace che il Palazzo abbia aperto i battenti prima ai vicini e a chi ha lavorato per questa ristrutturazione in tempi di record. Direi che se lo sono meritato.
Ieri sera invece è toccato agli amici, ai Veneziani di nascita e di adozione.
E’ stata proprio una bella serata, la prima tranquilla serata dopo la dipartita del fiume di gente che si è riversato a Venezia per la 55esima esposizione d’Arte.
Devo dire che quest’anno ho visto della gran bella gente arrivare per la Biennale, ma non sarei sincera se non dicessi che amo anche quando la “folla” se ne va e io riesco a godermi la mia città senza dover sgomitare per strada o nei vaporetti.
Adoro queste seratine mondane che iniziano alle 19 e finisco alle 22.
Alle 22.30 ero sotto le coperte e, udite udite, pur avendo indossato i tacchi per la terza sera a Venezia, i miei piedi sono tornati a casa sani e salvi, e non pulsavano!
Lo so a cosa state pensando ora: forse ieri sera non ho temperato abbastanza i tacchi.
Può essere…
Barbara
Scorci del nuovo “Hotel Aman” e momenti dell’inaugurazione di ieri sera. Bianca Arrivabene, la “padrona di casa”, avec moi.
Seratina tranqulla con gli amici Veneziani nella splendida cornice di “Aman”, il nuovo hotel 7 stelle.
Dj Dr Feelx et moi
Chi ti ritrovo in consolle alla festa della Alfa Romeo? My brother dj Dr Feelx che mercoledì suonerà da me al Bobino.
A fargli da “spalla” una bravissima e bellissima violinista. Devo dire che con la cornice del Canal Grande a fare da sfondo, ieri abbiamo goduto di un gran bel quadro vivente.
Cristina Ferrari di “Fisico”, il Prinicipe Giovannelli et moi
TAPPA 3: aperitivo e cena in “Corte la Fenice” organizzata dal mio amico di infanzia Mirko Giaveri e da Stefano Rampinelli.
Un gran pudpuri di bella gente. Dalla mitica Cristina Ferrari ossia “Miss Fisico” (i costumi da bagno e gli abiti più chic e più comodi che una donna possa indossare. Li adoro, da sempre! Sono davvero una seconda pelle) all’instancabile Principe Carlo Giovannelli, per finire in bellezza con il principe azzurro Alessandro Benetton, bello, intelligente e sensibile. Ad Alessandro manca solo una mantella azzurra e un cavallo bianco(forse li ha a casa, ma non li usa!)
Festa “Pop up”, Palazzina Grassi
TAPPA 4: festa “Bungalow8 Pop up” alla Palazzina Grassi, hotel 5 stelle disegnato da Philippe Stark sul Canal Grande dietro a Palazzo Grassi.
Bella musica e tanta bella gente. Mi sono seduta sulla stessa poltrona su cui la sera prima era seduto Leonardo (di Caprio), mica pizza e fichi.
ORE 2: pulsavano, i miei piedi ormai pulsavano: fine dei giochi. “Cara blogger Barbs, hai voluto fare la figa e mettere di nuovo i tacchi 12 a Venezia come la prima puntata della tua “Biennale by night”? Bene, ora paghi penitenza e te ne torni a casa zoppicando!” E così fu. Dopo 7 ore sul tacco 12 i miei piedi hanno chiesto pietà così li ho riportati a casetta, li ho liberati e ho rimboccato loro le coperte. Ore 8.50 di stamattina: nostro figlio si sveglia, ma armato di un incredibile spirito di generosità, si avvia diretto verso la camera della nonna e torna a svegliarci alle ore 10.30Dr Feelx e la bella violinista alla festa all’Hotel Europa regina
Fiumi di spritz alla festa di Alfa Romeo
Moi et Alessandro Benetton, il principe azzurro senza mantello azzurro
Mise en place per la cena alla “Taverna la Fenice”
L’ottimo tortino di patate e branzino alla “Taverna la Fenice”
Palazzina Grassi
Per chi non c’era e per chi c’era…eccovi un paio di fotine scattate mercoledì scorso al Bobino.
Vi aspetto mercoledì prossimo con la “Early disco” e il grande Dr Feelx in consolle
Temperate i tacchi perché se non piove balleremo sotto le stelle, ma se piove si balla comunque dentro!
Vi aspetto