Diario fotografico di una domenica passata tra animali e buona musica

 

Ieri lo ho scritto, e oggi, con i miei due uomini e un pò di amici, lo ho fatto.

Eccovi quindi un bel diario fotografico della nostra giornata trascorsa a Milano, tra la Cascina Gaggioli e il Sundaypark organizzato da Elita al Teatro Franco Parenti.

E meno male che oggi davano pioggia. Certo che ultimamente quelli che fanno le previsioni ci azzeccano davvero poco.

Alla Cascina Gaggioli abbiamo comprato la carne nella loro macelleria e i mariti l’hanno cucinata mentre noi donne ce la chiacchieravamo al sole e i bambini giravano liberi tra mucche e montagne di fango.

Quasi quattro ore di totale relax in mezzo alla natura a due passi da casa: che lusso, che gioia.

Verso le 16 siamo tornati in macchina verso casa, abbiamo lasciato il papà sul suo amato divano e Danny boy ed io ce ne siamo andati in scooter al Sundaypark, anche quello a due passi da casa.

Oggi al teatro Franco Parenti è arrivato un vero e proprio bus carico di giochi di tutti i tipi quindi mentre i bambini si sfogavano, noi mamme ci siamo scatenate tra le bancarelle che vendevano un pò di tutto: dalla bigiotteria alle scarpe, dai vestiti alle borsette.

Ottimo il sound suonato dai dj che si sono alternati in consolle.

Mi sono ritrovata a ballare alle cinque del pomeriggio, mentre il mio Danny Boy sfrecciava in mezzo alla gente con il suo triciclo preso in prestito, e non ero l’unica! Wow

Ora però sono davvero bollita! Metto a letto il cucciolo e poi faccio la stessa cosa con me stessa.

Buon fine domenica e buon inizio di settimana!

Barbara

Come vincere la crisi: se li avete spendeteli!

Fermo restando che di economia ne so davvero poco, ma quanto basta per capire certi meccanismi.

Fermo restando che mi sa che ultimamente sono diventata allergica alla politica perchè quando vedo certe facce e sento certe cose…mi prudono le mani.

Fermo restando che non ho la sfera magica sennò avrei già vinto l’enalotto da parecchio tempo.

Ma secondo me ci sarebbe qualcosina da fare per iniziare a vedere la luce fuori dal tunnel di questa crisi che sembra non passare più: se li avete…spendeteli!

Eh sì perche diciamocelo, ma qui si sta davvero esagerando.

C’è gente che gioca a fare il poveretto, ma poveretto non lo è mai diventato.

Ok, la crisi c’è e non sono ancora così rimbambita da voler sostenere il contrario, però vedo e sento certe cose che mi fanno girare parecchio i maroni, pur non avendoli.

Ho sentito di donne che sono andate a svendite dove avrebbero potuto comprarsi 10 abiti, facendo del bene a chi li vendeva, ma ne hanno comprati solo 2 dicendo che in questo momento non sta bene fare vedere agli altri che si può spendere.

Ho sentito di uomini che hanno detto alle proprie compagne che non si possono più fare certi tipi di vacanze perchè non sta bene che gli altri sappiano che tu te le puoi ancora permettere. Magari è più facile che non le facciano più per paura del fisco più che del parere degli altri?!?

Ma che cavolo! Se li avete spendeteli sti benedetti soldi sennò da questa cavolo di crisi non ne usciremo mai, vivi.

E’ in momenti come questi che chi può permetterselo deve fare girare l’economia.

Chapeau a quegli imprenditori che nonostante il momento, stanno aprendo sedi e negozi in giro per il mondo.

Chapeaux e complimenti, perchè se ce li hai è proprio questo il momento per investire.

E vi dirò di più: che anche se non se hanno poi così tanti (anzi) forse è proprio questo il momento giusto in cui vale la pena fare qualche sacrificio in più investendo anche quando il passo può sembrare più lungo della gamba.

Credete nel futuro, fatelo per il vostro paese, per voi e se li avete, fatelo per i vostri figli.

Smettiamola di piangerci addosso e diamoci una mossa.

Se li avete…spendeteli!

Barbara 

Si vive una volta sola: coltivate le vostre passioni.

Un paio di sere fa sono stata ad una serata davvero piacevole nella casa/showroom di Gianluca Pacchioni, un caro amico che disegna e realizza nel suo laboratorio, una serie di pezzi unici in acciaio e ferro.

L’occasione della serata era la presentazione della sua nuova galleria permanente e delle sue nuove creazioni che si possono vedere su appuntamento in Via Druso 2 a Milano.

Gianluca è l’esempio lampante di come a volte una grande passione possa trasformarsi addirittura in un mestiere.

Ok non è sempre facile, anzi.

In questo momento di sicuro sarebbe parecchio complicato, quasi un’utopia. 

Non sono qui a dirvi di mollare il vostro lavoro sicuro per dedicarvi alle vostre passioni nella speranza che un giorno arrivino a regalarvi anche uno stipendio, ma coltivatele!

Io nel mio piccolo lo sto facendo e ne sono felicissima: ho sempre amato scrivere e fino a “pochi” anni fa tenevo un diario in cui annotavo cosa facevo, cosa mi passava per la testa, le mie emozioni e le mie paure.

Poi sono cresciuta e ho smesso.

Ultimamente mi è tornata la voglia di scrivere e prendendo la palla al balzo, ho unito quel grande desiderio con la volontà di condividere il mio entusiasmo e…ho aperto questo blog.

Sono agli inizi quindi per ora non ci guadagno nulla, ma sono talmente felice che per il momento mi basta questo.

Da quando ho aperto il blog i miei 5 sensi ssono nettamente più sviluppati di prima: mi guardo intorno molto di più, osservo, ascolto, annuso, tocco…

Mi sento ancora più viva di prima e vi assicuro che sono sensazioni fantastiche.

Il mio entusiasmo è raddoppiato e la sera sono più stanca, ma più felice e soprattutto…soddisfatta. 

Per una donna è mooolto importante avere soddisfazioni che escano dall’ambito familiare: ok cercare di essere una buona mamma, una buona moglie e una buona casalinga, ma diciamocelo…abbiamo bisogno anche di altro!

E allora pensate alle vostre vecchie passioni lasciate in fondo ad un cassetto e tiratele fuori.

Iscrivetevi ad un corso di cucina, di cucito, di fotografia, di pittura. 

Fate quello che volete, ma coltivate le vostre passioni.

La vita è una sola e i sogni nel cassetto…fanno la muffa!

Barbara

 

Gianluca Pacchioni and blogger Barbs

Gianluca Pacchioni and blogger Barbs

Uno scorcio della bellissima serata nella splendida casa di Gianluca

Uno scorcio della bellissima serata nella splendida casa di Gianluca

Sedia a dondolo by Gianluca Pacchioni

Sedia a dondolo by Gianluca Pacchioni

La libreria di Gianluca in casa sua.

La libreria di Gianluca in casa sua.

Specchio by Gianluca Pacchioni

Specchio by Gianluca Pacchioni

Le creazioni di Gianluca Pacchioni

Le creazioni di Gianluca Pacchioni

Il laboratorio di Gianluca Pacchioni

Il laboratorio di Gianluca Pacchioni

Imparare giocando.

Sono appena tornata da un’intensa lezione di acqua gym e sta per piovere quindi, per stare in tema, oggi vi parlerò di acqua.

Di solito i corsi per i bambini iniziano dai 4 mesi, ma quando Daniele aveva 3 mesi e mezzo ho firmato un’autorizzazione e l’ho fatto buttare in acqua, subito.

Dall’acqua era uscito e in acqua volevo che tornasse, per non perdere le buone abitudini.

Da quel giorno a oggi ho cambiato diverse piscine: o non mi convincevano le piscine o non mi convincevano gli insegnanti.

Che io sia una rompina ormai non è più un segreto: spogliatoi e acqua della piscina troppo freddi o troppo caldi, insegnanti che per cercare di rompere il ghiaccio, iniziavano lanciandogli in faccia interi secchi di acqua senza neanche presentarsi.

Grazie, anche no.

Danny boy e il suo maestro di nuoto Domenico

Danny boy e il suo maestro di nuoto Domenico

L’acqua è un bel gioco, ma è una cosa seria quindi bisogna capire bene come approciare ciascun bambino per evitare spaventi inutili e spesso difficilmente recuperabili.

Se per alcuni bambini serve  più tempo, che più tempo sia, se per altri bambini serve più disciplina, che disciplina sia.

 

Alla Ludum secondo me sanno bene come stimolare i bambini e hanno capito come “intortare” il mio Danny boy: carota e bastone, come si fa con gli asinelli.

Alla Ludum usano il gioco per insegnare e si sa che ai bambini piace tanto giocare.

Quando vado a prendere Danny all’asilo spesso assisto a scene di bambini in pianti perchè non vogliono andare in piscina. Danny invece la sera prima è già in fermento e non vede l’ora di andare al suo corso.

L’insegnante di Daniele lo sfida di continuo proponendogli ogni volta una piccola impresa da compiere e Danny, che come tutti i bimbi è orgoglioso e vuole farcela, ce la mette tutta. E’ felice di riuscire a raggiungere ogni volta un obiettivo diverso.

Va sotto acqua a recuperare gli anelli colorati, entra nel catino che noi mamme usiamo per fare il bucato e impara a remare facendo finta di essere in barca. Guai se mi dimentico a casa la sua maschera con il boccaglio!

Da un paio di settimane ha anche iniziato a fare i tuffi di testa. Come gli piace stare in acqua.

Alla fine della lezione faccio davvero fatica a farlo uscire dalla piscina.

Sono entrata solo per fare queste foto perchè di solito sto fuori e osservo dal vetro. Mi piace vedere il maestro che lo mette in riga: è giusto giocare, ma in piscina si va per imparare e quindi approvo che l’insegnante a volte sia anche severo pretendendo attenzione e disciplina.

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Non guasta neanche che di fronte alla piscina ci sia la super Esselunga di Via Ripamonti così si può andare a fare la spesa mentre i bimbi sguazzano.

Dietro alla Ludum c’è anche “Fortura”, un grossista di giocattoli dove si possono comprare, risparmiando, i regalini per i mille compleanni dei compagni di classe dei nostri figli.

E poi scusate, so che per voi potrebbe non essere importante, ma negli spogliatoi della Ludum c’è uno specchio davvero magico.

 

 

 

 

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Lo specchio degli spogliatoi della Ludum (quello sotto i phon) dimagrisce di brutto quindi quando porto Danny boy a nuotare, ne esco doppiamente felice: mio figlio si diverte e impara e io per un giorno alla settimana mi illudo di essere magra! 

 

Dimenticavo: oltre a fare i corsi di acquaticità per i bimbi fanno anche quelli di acquagym per le mamme!

Barbara

 

Piscina Ludum, Via Pietrasanta 14 02.56816429, info@ludum.it  www.ludum.it

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Dove c’è scritto che per essere femminili bisogna essere magre?!

Ebbene sì, della serie meglio tardi che mai, alla veneranda età di 43 anni sto scoprendo la mia femminilità.

Penserete che sono matta e invece…sì, lo sono e sono felice di esserlo sennò sai che noia?!

Ho appena finito il cambio degli armadi e come spesso si fa, mi sono messa a provare un pò di vestitini per decidere cosa tenere e cosa regalare.

Beh, ho deciso di tenere dei vestiti che ho comprato e che non ho mai messo.

Ma non solo ho deciso di tenerli, ho deciso che stavolta li metto pure!

Troppo corti? Si vedono le mie gambotte grosse? Ma chi se ne importa!

Dove c’è scritto che per essere femminili e belle bisogna essere magre e avere le gambe a stecchino?

Anzi…vuoi mettere che bella sensazione per un uomo affondare le mani nella carne senza pungersi!? Ahahaha

La femminilità bisogna trovarla dentro e tirarla fuori. Non è solo una questione di fisico: cammina a testa alta e vedrai che ti guarderanno di più di quando cammini guardandoti la punta delle scarpe.

Ci ho messo un po’, ma forse ora ci sto riuscendo. Lo ho capito dal fatto che ci tengo molto più di prima ad essere “decente” anche quando esco solo per andare a fare la spesa, ops.

Mi sono sempre nascosta con pantaloni, gonne lunghe, maglie lunghe e larghe.

Non ho mai amato le mie forme, ma ora che con un pò di palestra e un pò di dieta, un giorno sì e un giorno no, mi sento meglio, ho deciso che anche con la coscia grossa, il polpaccio da calciatore e i miei 75 kg, posso e voglio essere più femminile.

Proverò a mettere un pò di tacco anche di giorno, ogni tanto, promesso!

E poi lo dicono anche gli studi quelli seri che le donne grosse sono più intelligenti dei quelle magre! AHAHAH

Barbara

http://social-news.net1news.org/donne-formose-sono-più-intelligenti-delle-magre.html

“Non fare lo struzzo”- lesson number 5: imparate a rilassarvi.

Eccomi alla quinta lezione di “Non fare lo struzzo”.

Settimana scorsa sono andata a fare la mia terza ed ultima seduta di EMDR 

Steve, il mio psicologo coach, mi aveva detto che sarebbero bastate 3 sedute per risolvere il mio problema, e così è stato, davvero, pazzesco!

Ma di me è dell’EMDR vi parlerò meglio più avanti. 

Ad un certo punto, durate la seduta, Steve mi ha chiesto se dedico del tempo a me stessa. Io ho risposto di sì: palestra, capelli, estetista etc.

Steve mi ha subito bloccata dicendomi che quello è tempo dedicato al mio corpo e non a me.

Allora ha insistito chiedendomi se mi rilasso, se mi prendo davvero del tempo da godermi per leggere un libro, guardare un film, fare una passeggiata, ascoltare della musica…

Bene, ho capito che era tanto che non lo facevo, troppo.

Sono andata a fare EMDR perchè avevo in me troppa rabbia accumulata negli anni e spesso mi ritrovavo a scattare anche per cavolate, con mio marito, con mio figlio, con chiunque. Un pò come quando hai la sensazione che dentro il tuo vaso stia entrando la goccia finale che lo farà traboccare, e succede, all’improvviso. E subito dopo te ne penti!

Dopo il discorso che mi ha fatto Steve sul rilassamento, ho capito che se ero arrabbiata con gli altri era anche per questo. Quando hai un figlio, per chi ti sta vicino la vita continua, uguale a prima, ma tu non hai più tempo di rilassarti e inizi a provare un’invidia buona che a volte, senza accorgertene, rischia di trasformarsi in una sorta di rabbia.

Il problema è che spesso il tempo ci sarebbe, ma sei tu che tutta presa dalle mille cose da fare e a cui pensare, non vuoi o non riesci a ritagliartelo. Magari provi dei sensi di colpa o magari non pensi che sia così importante.

Rilassarsi invece è importantissimo, soprattutto per te stesso, ma anche per chi ti sta vicino.

Venerdì in palestra, dopo la lezione di acqua gym, come al solito, mi sono posta la domanda “resto e faccio un po’ di idromassaggio, sauna, bagno turco etc o scappo che ho mille cose da fare?”

Sono rimasta. Nei primi 5 minuti ho continuato a pensare a tutte le cose che avrei dovuto fare poi mi sono detta che nulla era così urgente e che tanto avevo i miei post-it che mi avrebbero ricordato tutto, più tardi.

Mi sono immersa nella vasca idromassagio, ho chiuso gli occhi e forse mi sono anche addormentata per un paio di minuti.

Era tanto troppo tempo che non mi rilassavo.

Che bella sensazione!

Provateci anche voi: bastano pochi minuti al giorno.

Imparate a rilassarvi e vi sentirete come nuove, pronte ad affrontare tutto, con una grande serenità.

Barbara

 

 

NB: Vi ricordo che questa rubrica esiste grazie al prezioso aiuto dello psicologo coach Steve Benedettini. Se volete incontrarlo o volete informazioni sui corsi che tiene, chiamate il suo studio di Rho allo 02.93904504 o scrivetegli a info@alphacenter.it

E’ domenica sera: voglia di ordine e silenzio.

Vi capita mai di passare un we in città, ma di stare fuori dalla mattina alla sera sia di sabato che di domenica?

E quando finalmente nel tardo pomeriggio di domenica tornate a casa, vi rendete conto che sembra che sia scoppiata una bomba proprio nel vostro appartamento?

C’è il delirio: giochi ovunque, le tazze della colazione ancora nel lavandino, il bucato pulito e stirato ancora da mettere via, vestiti sporchi sulle sedie, sulle poltrone, scarpe tra i piedi e borse da disfare?

E vi viene quell’incredibile voglia di ordine?

E siete talmente stanche che andreste a dormire vestite, senza neanche togliere le scarpe e le lenti a contatto?

Ma poi vi scatta la casalinghite acuta e iniziate a rassettare mentre in contemporanea preparate la cena e la borsa per la lezione di nuoto del lunedì di vostro figlio?

E quando avete finito tutto vi sentite un po’ come wonderwoman, ma con le tette meno sode e le gambe meno affusolate?

E non vedete l’ora che vostro marito metta a letto vostro figlio per potervi finalmente sdraiare vicini vicini, accoccolati davanti ad un film qualunque?

E mentre intorno a voi regna un incredibile ordine e uno strano silenzio…vi addormentate tutti e due sul divano prima della fine del primo tempo?

A me sì, oggi.

Bye bye

Barbara

Mamme a confronto

Oggi è la festa della mamma quindi mi sembra normale parlare di lei, e di me.
Sono sicura che non me lo ha mai detto e che non me lo dirà mai, ma so bene che da quando sono diventata mamma anche io, lei mi guarda, mi osserva e magari fa dei paragoni, magari si chiede se è stata una brava mamma.
Vede me sempre super attiva e che ogni giorno cerco nuovi stimoli per il mio cucciolo, per me, per noi.
Vede che tutte i giorni lo porto a scuola, lo prendo, lo porto a judo, a nuoto, alla giostre, al parchetto.
Vede che spesso porto a casa i suoi amichetti per farlo sentire meno figlio unico, come lo sono io.
Vede che spesso lo lascio da solo con il suo papà perchè so quanto importante sia per un bambino starsene un pò con il suo papi e senza donne tra i piedi.
Se c’è la mamma i bambini sono inevitabilmente attratti da lei, da lei che li ha partoriti e accuditi quasi in esclusiva, per i primi anni.
Mamma non avere dubbi su come sei stata con me perchè sei stata una mamma sempre presente e non mi hai mai fatto mancare nulla. Forse mi hai dato anche troppo, ma quale mamma non lo farebbe?!
Quando ero piccola io i tempi erano diversi: i rapporti tra genitori e figli erano diversi.
Quando ero piccola io era difficile che i genitori giocassero con i figli, il loro compito era quello di vegliare su di loro e non di sedersi per terra a giocare. Non si usava.
I papà lavoravano e le mamme stavano a casa ad occuparsi di tutto il resto.
Sono cambiati i tempi: ora lavoriamo tutti e appena troviamo il tempo, ci sediamo per terra a giocare o ci rotoliamo sul prato, con loro.
E’ anche una questione di carattere.
Io per merito tuo e di papà ho avuto una vita talmente facile e piena di stimoli, che sono cresciuta così: piena di entusiasmo, di gioia e di voglia di condividere questa mia solarità.
Quello che sto facendo oggi con Danny boy è quello che ho imparato da te, è quello che mi hai trasmesso tu.
So che te lo ho già detto quando ti ho scritto una lettera il giorno del tuo compleanno , ma te lo ridico perchè non te lo devi dimenticare, mai.
Sto cercando di trasmettere a mio figlio i valori che mi hai trasmesso tu: l’educazione, la generosità, il rispetto e tanto altro.
Oggi prima di tutto faccio gli auguri alla mia mamma.
Poi li faccio a tutte le mamme del mondo che ogni giorno si fanno mille domande e si fanno venire mille dubbi.
Faccio gli auguri a tutte quelle mamme che la mattina si svegliano con la paura di non farcela a fare tutto, ma alla fine ce la fanno, e lo fanno sempre bene.
Faccio gli auguri a tutte quelle mamme che ogni tanto solo talmente stanche che perdono la pazienza per qualche cavolata allora urlano, e poi si pentono. E’ normale, siamo esseri umani anche se voliamo a destra e sinistra col mantello da wonder woman.
Per ultimo faccio gli auguri anche a me perché fare la mamma è davvero il mestiere più difficile del mondo  e io ci sto provando, ce la sto mettendo davvero tutta.
 
Barbara

Tacco o ballerina?

In verità oggi avrei voluto parlare di altro: avrei voluto parlare un pò di galateo, di buone maniere…

Vedere su tutti i giornali le foto del matrimonio di Valeria Marini con donne scollate, gonne inguinali e anche peggio, mi ha dato parecchio fastidio. 

Ok, sono all’antica!

E per dimostrarvi quanto io sia all’antica, sappiate che presto vi cuccherete una serie di post sulle buone maniere: da come si dovrebbe apparecchiare una tavola a come andrebbero fatti sedere gli ospiti, da come ci si dovrebbe vestire ad un matrimonio a come ci si dovrebbe comportare in presenza di una signora.

Ma per il momento torniamo al problema più urgente di oggi: ho un male cane ai piedi!

Lo so che il mio blog si chiama “Temperateitacchi” e che quindi io dovrei girare solo con i tacchi e andarci anche a letto, ma purtroppo io non sono portata per i tacchi! Punto e stop.

Ho 41 di piedi, la pianta larga e nonostante il mio piede sembri uno zampone…è pure parecchio delicato.

Ieri sera all’inaugurazione della mia serata del mercoledì nel nuovo Bobino a Milano, ho voluto azzardare vestendomi da ragazza per bene e indossando anche un paio di scarpe con il tacco.

Non ho neanche messo il tacco a spillo, ma una sorta di comodo mocassino con tacco bello alto.

Non mi chiedete i centimetri perchè dovrei andare a prendere il righello e misurarli e non ne ho voglia.

Sono andata a letto quasi all’una e mio figlio, che si sveglia sempre dopo le 8.30, oggi ha visto bene di svegliarsi alle 7.15 quindi in questo momento sono “svaccata” sul divano e non ci penso proprio ad andare a cercare un righello.

Vabbè, risultato? Oggi ho ben due vesciche sui piedi quindi sono tornata alla mie amate ballerine.

Mamma in piscina
Mamma in piscina

Che ci devo fare?

Ci sono donne talmente portate a camminare sui tacchi che ci vanno a fare la spesa e ci portano pure i figli in piscina.

Si infilano i copri scarpe sui trampoli e via che vai.

Le invidio, di brutto!

Eh sì che, con la caviglia e il polpaccio che mi ritrovo, so bene che il tacco aiuterebbe parecchio la mia figura a slanciarsi verso il cielo, ma purtroppo a me è capitato anche di ottenere il risultato diverso.

E’ successo che una sera i tacchi mi hanno avvicinata più al pavimento che al cielo.

Un paio di anni fa mio marito mi ha invitata a cena.

Di solito sono sempre io che organizzo quindi un’occasione del genere andava festeggiata: quella sera mio marito si meritava un signor tacco a spillo e così ho fatto.

Prima di cena siamo andati a berci un aperitivo e udite udite: uno dei miei due tacchi si è spezzato sotto il mio gentil peso, argh!

Ovviamente era impensabile tornare a casa perchè eravamo in ritardo quindi cosa ho fatto? Ho staccato anche l’altro tacco.

Risultato? Camminavo come una giapponese e avevo dei chiodi che mi spuntavano dai talloni delle scarpe.

Ho sperato che mio marito non avesse prenotato in un ristorante col parquet perchè glielo avrei rigato tutto e invece? Aveva prenotato mi sembra alla Terza Carbonaia, dove hanno il parquet anche nei bagni.

Un disastro! Rido ancora se penso a quando sono andata in bagno camminando sulla punta dei piedi come se avessi avuto dei tacchi invisibili.

Non c’è niente da fare: io e i tacchi camminiamo su strade parallele e se vi ricordate le nozioni elementari di geometria…le rette parallele non si incontrano mai.

Io i tacchi li tempero, ma metto le ballerine!

Però questa campagna qui sotto la trovo divina!!!

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Fish manicure e pedicure!

Se non lo avete mai provato dovete assolutamente farlo, almeno una volta nella vita…fatelo!

Io sono andata in un nuovo centro che hanno aperto a Milano in Viale Montenero 28 che si chiama Beauty Fish SPA (Tel: 331 184 2988).

Se cercate su internet secondo me ne trovate tanti altri magari più vicini a casa vostra.

La prima volta ci sono andata da sola, ma la seconda volta ci ho portato anche Danny boy.

Inutile dirvi che all’inizio aveva paura, ma che poi si è divertito un sacco infatti mi sa che presto ci torneremo assieme, magari già oggi dopo la piscina: da una vasca all’altra! Hihi

Praticamente mettete le vostre mani o i vostri piedi in queste vasche piene di pesciolini “Garra rufa” che arrivano dal sud della Turchia e si nutrono di pelle morta.

Si lo so che fa un pò brutto dirla così, ma è vero e il risultato è pazzesco, giuro.

Non so come spiegarvi l’effetto che avrete quando immergerete le mani o i piedi in quelle vasche: è come se in quelle vasche ci fosse dell’acqua 100 volte più frizzante della Perrier perchè i pesciolini si avvicinano alle vostre mani o ai vostri piedi e incominciano a “rosicchiare” le vostre pellicine morte facendovi un solletico così lieve e piacevole da darvi appunto l’impressione di aver messo le mani in un’acqua mooooooolto gasata.

Vi giuro che l’idea può fare impressione, ma che alla fine è come se vi facessero dei micro massagginini.

Durante la rimozione della pelle morta i pesciolini producono un enzima che ha un effetto rivitalizzante sulla nuova pelle.

La nuova pelle è estremamente morbida e i loro leggeri sfioramenti favoriscono la circolazione sanguigna liberando i pori ostruiti.

Gli effetti sono evidenti già dal primo trattamento: avrete le mani e/o i piedi liscissimi e senza più pellicine!

Dicono che si dovrebbe fare almeno una volta al mese per non perderne i benefici.

Sapevo che era loro intenzione mettere presto una vasca intera per immergersi tutti, ma non so se alla fine lo abbiano fatto perchè è un pò che non ci vado.

Ora che ho ritrovato questa foto però mi è venuta voglia di tornarci quindi lo farò molto presto e vi farò sapere se hanno messo la famosa vasca.

Sono maliziosa ok, ma sarei proprio curiosa di sapere che effetto potrebbe fare immergersi proprio tutte tutte in quella vasca…Hihi !

Barbara