Diario Pugliese: Taranto, Cisternino…che belle scoperte, che emozioni!

 

Rieccomi! Scusate se ieri vi ho un po’ trascurato, ma siamo stati catapultati in paradiso e non ci ho capito più nulla.Siamo atterrati a Bari alle 8.45 e siamo partiti in esplorazione col desiderio di vedere posti nuovi.

La mia amica Tarantina Alessandra Grillo ci ha suggerito “Canneto beach” sul litorale di Taranto. Che dire!? Non finirò mai di ringraziarla.

Abbiamo scoperto Taranto, il suo mare e i suoi sapori: che spettacolo!

“Canneto beach” è un club con spiaggia, campo da tennis, pallavolo, piscina, spiaggia e un ottimo ristorante in uno splendido giardino.

Canneto Beach, Taranto

Canneto Beach, Taranto

 

La spiaggia esiste dagli anni ’60, anni in cui la proprietaria dei vigneti che c’erano in questa zona, amava invitare i suoi amici a fare il bagno, ma gli amici aumentavano e allora alla signora nasceva l’idea di mettere un paio di cabine per farli cambiare.

Le cabine sono diventate 4, poi 10…e al posto dei vigneti, negli anni ’80, nacque questo angolo di paradiso.

Antipasti di crudo al ristorante del "Canneto Beach"

Antipasti di crudo al ristorante del “Canneto Beach”

Pesce crudo (scampi e gamberi rossi), le famose cozze gratinate di Taranto, un ottimo sarago…

Che posti, che colori, che sapori, che accoglienza.

Quando amo questa regione!

Grazie Fabrizio perché far star bene i clienti è un piacere, ma farli sentire a casa già dalla prima volta…è un’arte.

Dopo questa inaspettata, ma piacevolissima gita a Taranto, dove un ponte girevole collega la bellissima città vecchia alla parte più nuova e dove non si può non andare a vedere il castello Aragonese, ci siamo avviati verso Cisternino.

A Cisternino abbiamo comprato un terreno e presto inizieremo a costruire la nostra casa.

Non vi dico l’emozione quando abbiamo scoperto che il geometra aveva già segnato con il gesso sul terreno, il perimetro della nostra casa.

Al Kypos, spiaggia a Torre Canne

Al Kypos, spiaggia a Torre Canne

Avevamo di nuovo bisogno di mettere i piedi in acqua e di rilassarci un po’, così siamo scesi a Torre Canne da Enzo, il nostro amico del Kypos, una spiaggia dove andiamo da anni e dove si sta sempre molto bene.

La giornata di ieri è iniziata con una sveglia alle 4 ed è stata ricca di emozioni quindi ci siamo rifugiati nella nostra masseria a fare un risposino.

 

Masseria Alchimia a Fasano

Masseria Alchimia a Fasano

L’ho chiamata “nostra” perché la Masseria Alchimia per noi è un po’ casa.

Ci veniamo da anni e Carolina, la proprietaria, ormai è un’amica.

Ma dell’Alchimia e di Carolina vi racconterò meglio molto presto.

Per la cena ci siamo affidati a Carolina perché volevamo sperimentare un posto nuovo.

Ci ha mandati alla “Antica Lama” a Torre Spaccata.

Un posticino nuovo, aperto circa da due anni, dove prima sorgeva un vecchio frantoio.

Difficile descrivervi come e quanto abbiamo mangiato, ma facile dirvi quanto abbiamo pagato: 50 euro in due. 

 

ristorante Antica Lama

ristorante Antica Lama

Pasta fresca, fiumi di antipasti: purè di fave con cicoria, tortino di zucchine con ricotta, mini melanzane alla parmigiana, verdure fritte in tempura, focaccia fatta in casa con pomodorini e tante altre cosine da paura il tutto innaffiato da un ottimo vino pugliese

Dopo cena ero pronta per svenire nel nostro lettone alla Masseria, ma siccome avevamo mangiato come dei maialini, siamo andati a farci una passeggiata a Cisternino.

 

 

 

Vittorio ed io al "C'eravamo tanto amati"

Vittorio ed io al “C’eravamo tanto amati”

 

Sarebbe stato impossibile non finire a berci un drink dal nostro amico Vittorio al “C’eravamo tanto amati”, un localino delizioso ricavato nel pian terreno di Palazzo Amati.

Non ho più parole per descrivere questa regione, la sua gente, i suoi sapori.

 

Ci siamo follemente innamorati di questi luoghi e siamo felicissimi di aver deciso di costruire qui la nostra casa.

Non andate in vacanza all’estero se non siete mai stati in Puglia!

Barbara

Il mare a Canneto Beach

Il mare a Canneto Beach

Taranto

Taranto

 

Il ristorante di Canneto Beach

Il ristorante di Canneto Beach

Cozz arraganat, ossia le mitiche cozze gratinate alla Tarantina

Cozz arraganat, ossia le mitiche cozze gratinate alla Tarantina

 

 

Relax in amaca al Kypos

Relax in amaca al Kypos

Il giardino del ristorante "Antica Lamia"

Il giardino del ristorante “Antica Lama”

I nastri, pasta fresca, con le cime di Rapa

I nastri, pasta fresca, con le cime di Rapa all’Antica Lama

Liquore di alloro

Liquore di alloro

Costata alla Antica Lamia

Crostata alla Antica Lama

Acqua: amica e nemica dei nostri bambini.

Siamo da poco atterrati a Bari e a brevissimo avremo i piedi in mare quindi…l’occasione mi sembra perfetta per parlare di acqua.

Amo l’acqua, ma sono anche consapevole del fatto che l’acqua può essere anche parecchio pericolosa.

Di solito i bambini li fanno entrare in piscina per i primi corsi dopo i 4 mesi, ma quando Daniele aveva 3 mesi e mezzo, ho firmato e lo ho buttato in acqua, anche se ero un pò in anticipo.

Ho un delfino tatuato dietro al collo, passavo le ore a Marineland, il parco acquatico di Antibes in Costa Azzurra. I miei avevano una barca lì vicino.

tavolafotoAdoravo quel posto. Ormai mi conoscevano tutti talmente bene, che mi facevano entrare anche fuori orario e spesso stavo lì con gli istruttori anche quando davano da mangiare alle orche e ai delfini.

Avevo imparato qualche trucco, qualche gesto di quelli che gli istruttori usavano durante gli spettacoli.

Una volta me ne sono anche approfittata e ho fatto schizzare un mio amico da un’orca, mica micio micio bau bau!
Ho avuto la fortuna di fare immersioni a Sharm, a Cuba, a Zanzibar, a Bali e in tanti altri posti meravigliosi. Ovviamente ho il brevetto Advanced.

Che dire? Amo il mare e tutto ciò che c’è sotto, a volte più di quello che c’è sopra.

Non ho avuto paura neanche quando a Cuba mi sono trovata faccia a faccia con un barracuda o quando nelle isolette davanti a Lombok (la penisola di fronte a Bali) sono andata nella baia degli squali e mi sono trovata in mezzo a 5 degli abitanti della baia.

 

papiotoMio marito ed io non abbiamo paura dell’acqua e non vogliamo che ne abbia neanche nostro figlio.

Ma per non avere paura dell’acqua bisogna imparare a conoscerla bene, bisogna imparare ad amarla e a non temerla, da subito.

Daniele ora ha 5 anni e mezzo e ormai ama l’acqua come noi, se non di più. 

In terrazza appena inzia il caldo montiamo una piscinetta dove lui, tempo permettendo, entra tutti i giorni quando esce da scuola e spesso ci trascina dentro anche qualche suo compagno.

fpiscinaotoCi divertiamo un sacco lui ed io quando c’è di mezzo l’acqua: in piscinetta, in piscina, in spiaggia, in mare…al largo! 

Ora si diverte parecchio anche ad andare sotto a prendere le cose che gli butto.

L’anno scorso per la prima volta lo ho portato in crociera, sulla Norwegian Jade in Grecia e Turchia. Eravamo lui, mia mamma ed io.

Danny ancora ne parla infatti mi sa che quest’estate si parte di nuovo e questa volta ci portiamo pure il papi!

Barbara

 

 

 

100620083744

IMG_3271

Eccovi un pò di sapori e di colori della “nostra” amata Puglia: arriviamoooo

Ebbene sì, domani si parte.

Danny boy resta a Milano con la nonna e mio marito ed io scendiamo… ci tocca!

Siamo stati convocati dal geometra che seguirà i lavori della nostra casa perchè a breve inizieranno gli scavi e noi dobbiamo andare giù perché abbiamo l’arduo compito di piantare i paletti dove vogliamo che sorga la nostra futura casa.

Puglia, Cisternino, Alberobello…tutta la zona dei trulli.

E’ di quell’angolo di paradiso che ci siamo innamorati ed è lì che abbiamo deciso di cercare un posto dove rifugiarci quando avremo la voglia e la possibilità di scappare dalla città.

Dirvi che sono emozionata forse è davvero riduttivo. Sono sicura che lo è anche mio marito anche se gli uomini, spesso, da fuori, sembrano sempre un pò più freddini di noi “femmene”.

Ok , ok, ora dobbiamo cercare di vincere l’enalotto più velocemente e magari usciremo a cena un pò meno e faremo qualche week-end in più a casa, ma ne vale la pena e nostro figlio ne sarà felice perchè anche lui è già innamorato del tacco del suo paese. 

Il tratturo (strada) che porta al nostro terreno

Il tratturo (strada) che porta al nostro terreno

Della Puglia ci siamo innamorati tutti e tre, a prima vista, e dopo anni e anni di ricerca finalmente l’anno scorso abbiamo trovato il terreno che cercavamo, in collina, al fresco, ma a 15 km dal mare.

Un paradiso e per di più un’ottima occasione.

Tra poco si inizia a costruire e io già sento il profumo della frutta, delle orecchiette con le cime di rapa, del puree di fave, delle “bombette” di Cisternino, del mare, della lavanda, dei tratturi dopo la pioggia…

Sento il rumore dei fuochi d’artificio, perché in Puglia ogni sera c’è una festa di paese e ogni quasi ogni sera il cielo si colora.

Sento il rumore del silenzio, che bel rumore.

La piazza di Cisternino

La piazza di Cisternino

 

In Puglia, per fortuna, il tempo sembra si sia fermato.

La mattina ti svegli con calma, te ne vai in paese a comprare il giornale, il pane caldo appena sfornato, i taralli.

La gente ti saluta col sorriso, sempre.

 

Magari hanno meno di noi del nord, ma sono molto più felici e grati per quello che la vita ha regalato loro: una terra stupenda, un mare cristallino e gli incredibili sapori dei frutti che la terra da loro, ogni giorno.

La Cattedrale di Lecce

La Cattedrale di Lecce

Ostuni, Cisternino, Torre Canne, Alberobello, Locorotondo, Polignano a Mare, Fasano, Savelletri, Bari, Lecce, Brindisi, San Foca, Gallipoli, Porto Cesareo, Porto Prosciutto, Otranto… potrei andare avanti per ore citando tutti i posti che saremo in grado di raggiungere in meno di un’ora da dove presto crescerà la nostra casetta.

La Puglia è un affluente del paradiso e noi avremo un piccolo pezzo di sponda in quella fantastica terra. Che fortuna immensa.

Settimana scorsa una mia cara amica di Venezia ha deciso di prendersi 5 giorni di relax ed è partita per la Puglia, da sola. Una grande: Sara sì che sa come coccolarsi.

Ristorante "Il Cortiletto" a Speciale di Fasano tel. 080 4810758

Ristorante “Il Cortiletto” a Speciale di Fasano tel. 080 4810758

Non ci era mai stata così mi sono permessa di mandarle un paio di suggerimenti su dove andare a mangiare e su cosa vedere.

Sara ha seguito tutti i miei consigli parola per parola e non la finiva più di ringraziarmi quindi ho pensato che magari… condividere qualche cosa anche con voi nel mio blog, sarebbe stata una buona idea e allora eccomi qui con alcune delle cose più belle e più buone che abbiamo scoperto fino ad oggi.

Ce ne sarebbero tante altre, ma non vorrei farvi venire troppa voglia di partire, ops.

 

La spiaggia di Torre Guaceto

La spiaggia di Torre Guaceto

So che abbiamo ancora un sacco di posti e di profumi da scoprire e state pur sicuri che lo faremo, con grande gioia.

Prometto che tornerò presto a svelarvi qualche altra chicca.

Molto presto…

 

 

Adesso vi lascio che devo andare a finire la valigia: costumi, parei, shorts, canottiere, giacca jeans, sandali…cosa manca? Ah sì la crema protettiva ! Ops

Ciao Ciao

Barbara

 

 

 

Il ristorante "Il punto" a Torrecanne: pesce ottimo con vista sul mare tel. 080.4820060

Il ristorante “Il punto” a Torrecanne: pesce ottimo con vista sul mare tel. 080.4820060

La festa degli aquiloni vicino a Cisternino

La festa degli aquiloni vicino a Cisternino

La mattina a Cisternino a fare la colazione e a comprare il giornale prima di andare al mare!

La mattina a Cisternino a fare la colazione e a comprare il giornale prima di andare al mare!

Una sera a cena alla Masseria Maizza

Una sera a cena alla Masseria Maizza

Una delle tante belle feste di paese, questa a Locorotondo.

Una delle tante belle feste di paese, questa a Locorotondo.

Il nostro terreno!

Il nostro terreno!

I miei uomini a caccia di alberi da frutta

I miei uomini a caccia di alberi da frutta

L'ospitalità dei Pugliesi e l'impazienza di Danny boy!

L’ospitalità dei Pugliesi e l’impazienza di Danny boy!

I carciofi fritti, da paura, fatti dalla signora che ci ha venduto il terreno

I carciofi fritti, da paura, fatti dalla signora che ci ha venduto il terreno

L'aperitivo in terrazza all'Hotel Risorgimento a Lecce

L’aperitivo in terrazza all’Hotel Risorgimento a Lecce

Il mare della Puglia

Il mare della Puglia

La spiaggia di Punta Suina a Gallipoli

La spiaggia di Punta Suina a Gallipoli

 

 

 

Le stradine di Cisternino

Le stradine di Cisternino

Sono già passati 19 anni e se ripenso alla sera in cui scappai…

So che non sono l’unica, ma so che se Ayrton Senna mi avesse chiesto di scappare con lui…io avrei fatto le valigie e sarei andata ovunque, anzi, non avrei neanche perso tempo a fare le valigie.

E invece? E invece siccome sono una cretina cosmica…invece di scappare con lui, sono scappata da lui.

Era il 1992 e lui aveva appena vinto il Gran Premio di Monaco.

Quella sera, dopo aver visto la corsa dalla terrazza di casa di amici a Montecarlo, siamo andati tutti a cena e poi siamo finiti al “Jimmy’z”.

Ero con amici di Parigi che avevano prenotato un gran bel tavolo a bordo pista e con altri amici di Milano che possono testimoniare che quello che sto per raccontarvi non è una balla, anche perché uno di questi amici è stato mio complice.

Siamo arrivati in discoteca sul presto, infatti c’era poca gente.

Ero seduta sul divanetto in chiacchiera e chi ti vedo arrivare? Lui, Ayrton Senna in persona con un gruppo di amici. E dove si siedono? Nel tavolo davanti al nostro esattamente dall’altra parte della pista.

Il mio cuore ha incominciato a pulsare talmente forte che ha rischiato di schizzarmi fuori dal petto per finirgli direttamente sul tavolo, al centro di un bel vassoio d’argento

Forse ha sentito il mio cuore, forse è stata fortuna, ma ad un certo punto ha alzato lo sguardo e mi ha guardata. Avevo 22 anni ed ero già alta 1,78: difficile non vedermi, specialmente in un locale quasi vuoto. Ma quando ha rialzato lo sguardo ancora una volta e poi di nuovo…ebbene sì, mi sono illusa.

A quel punto il mio cuore ha rallentato un po’, ma si sono messi a correre i miei neuroni: dovevo fare qualcosa, subito!

Ho tirato fuori dalla borsetta un mio biglietto da visita, ho chiesto ad un cameriere una penna (mi ha dato una bic nera), ho barrato il cognome come dice il galateo per essere meno formali, e ho scritto: (me lo ricordo come se fosse ieri) “Agli occhi più timidi del Principato, congratulazioni per oggi”.

Ho chiesto ad un mio amico di portargli il biglietto.

Ho seguito con lo sguardo il mio amico mentre camminava intorno alla pista per arrivare al suo tavolo, ho continuato a fissarlo fino a che gli ha dato il mio biglietto e non ho smesso neanche quando Senna, senza neanche parlare con il mio amico, ha letto il biglietto, ha sorriso e ha subito alzato lo sguardo verso di me.

Mi ha beccata in pieno: ero talmente imbambolata che avevo ancora la bic nera in mano e un sorriso da ebete stampato in mezzo alla faccia!

Ci siamo guardati per circa 15 secondi, 15 lunghissimi secondi che a me sono sembrati 15 minuti.

Ad un certo punto lui si è alzato e si è incamminato verso di me.

Secondo voi io con la mia parlantina e la mia faccia tosta (sono quella che un paio di anni dopo si è tranquillamente fatta baciare da Denzel Washington) cosa ho fatto?

Sono scappata, e lo ho fatto molto velocemente senza guardarmi dietro.

Sono corsa fuori e me ne sono andata, ho avuto quello che si chiama “attacco di cagarella acuto”.

Cenerentola ha perso la scarpetta e io l’occasione di conoscere un principe.

Sono passati 19 anni dalla sua morte e io tutti gli anni, il 1 maggio, penso a come sarebbe stato baciare un principe…

Per fortuna che da 8 anni il mio principe lo ho trovato e me lo sono pure sposato…a Las Vegas

Barbara

C’è ben poco da festeggiare oggi…

Sono una persona sempre allegra, sempre e comunque, ma oggi mi viene un pò più difficile del solito.

Oggi, 1 maggio, sarebbe la festa dei lavoratori, un giorno in cui si dovrebbero festeggiare i traguardi raggiunti dai lavoratori sia nel campo del sociale che in quello economico.

Peccato che in questo momento storico del nostro paese, e non solo, di gente a casa senza lavoro ce sia tanta, troppa e tutti ne stiamo vedendo le conseguenze.

La foto degli undici lavoratori seduti sulla trave per riposarsi e mangiare, fu “interpretata” e scattata le 1932 senza tanto pensare alla sicurezza. Oggi quella foto è diventata l’icona di chi la vita la ha persa, lavorando.

Oggi il mio pensiero va a chi non ce l’ha fatta ed è arrivato addirittura a togliersi la vita perché un lavoro non ce l’ha più.

Oggi il mio pensiero va soprattutto a chi è rimasto…

Oggi il mio pensiero va alla figlia del carabiniere che 3 mesi fa ha perso la madre e che ora rischia di dover dire a suo padre che forse non potrà più camminare.

Oggi il mio pensiero va a chi ha avuto il coraggio di chiamare “poverino” uno che per la disperazione di aver perso il lavoro e la moglie e per il dolore di non vedere il figlio da 10 mesi, ha deciso di impugnare una pistola per sparare contro chissà quale politico e ha finito col colpire due carabinieri.

Chi sfoga sugli altri la propria disperazione non è un “poverino”, ma un delinquente.

E’ pieno di gente che è rimasta a casa senza lavoro, uomini che con orgoglio e dignità stanno cercando di ricostruire una vita per sé e per la propria famiglia, uomini che non vanno in giro a sparare per farsi giustizia, distruggendo la vita degli altri.

L’uomo che ha sparato era disperato perchè la moglie che lo ha lasciato non gli faceva vedere il figlio da mesi? E adesso? Spera forse di vederlo più spesso? Suo figlio pagherà amaramente le conseguenze del suo assurdo gesto.

Oggi il mio pensiero va a loro, a chi sta lottando per risalire, per farcela.

Oggi il mio pensiero va a mio figlio, con la speranza che possa vivere in un mondo migliore perchè quello che sto vedendo ora non mi piace.

Oggi il mio pensiero va a me e alla mia famiglia perché vedere quello che mi succede attorno mi fa ricordare che sono una donna fortunata, molto fortunata.

Oggi non c’è molto da festeggiare, ma visto che ho tutti e due i miei uomini a casa e che fuori finalmente c’è il sole, ora li “accalappio” e magari ce ne andiamo al parchetto giocare con il nostro frisbee nuovo.

Barbara

 

“Non fare lo struzzo”- Lesson number 4: strizza la spugna.

Se vi dicessi “spugna” probabilmente quasi tutti voi pensereste a quell’oggetto che si usa per lavarsi.

Forse qualcuno di voi potrebbe pensare a “Spugna d’emergenza per alta marea”, una famosa opera della serie “Progetti utopistici” dell’artista veneziano Fabrizio Plessi.

E invece la spugna di cui vi parlerò oggi, siamo noi.

Da bambini, da adolescenti, si vivono esperienze negative ed esperienze positive: alcuni di noi hanno avuto un’infanzia facile e altri più difficile.

Dentro di noi spesso rimangono rancori e rabbie che crediamo invece di aver risolto, ma la bambina/il bambino di allora, e’ ancora arrabbiato, come se fosse ancora quel giorno di tanti anni fa.

Da piccoli non vedevamo l’ora di crescere per poter comandare anche noi.

Alcuni di noi sono permalosi perche’sono ancora pieni di offese mai perdonate e accettate. Spesso ci ricordiamo ancora tutta una serie di avvenimenti che non ci sono mai piaciuti, a volte invece non riusciamo neanche a ricordare.

Siamo come delle grandi spugne che anche se strizzate continuano a conservare dentro un quid (esperienza negativa rimasta, dal nostro passato, in un angolo della nostra spugna)

Essendoci questo insieme di ricordi ed esperienze negative che magari non sono più nella nostra memoria, ma che comunque hanno irrigidito una parte della nostra spugna, alla fine noi restiamo vere spugne per il restante 70/80%.
Avendo gia’ irrimediabilmente perso quasi il 30% della nostra spugna, il nostro dovere ora e’ quello di tenere pulito quel 70/80% rimasto, strizzando la nostra spugna tutti i giorni anche più volte al giorno.

La spugna contro l'alta marea di Fabrizio Plessi

La spugna contro l’alta marea di Fabrizio Plessi

Prima di fare il famoso corso con lo psicologo coach Steve Benedettini, io spesso la spugna non la strizzavo e quindi accumulavo stupide arrabbiature una sull’altra finendo col ritrovarmi spesso nervosa senza quasi conoscerne le motivazioni.

Uno attraversava col rosso e io quasi rischiavo di finirgli addosso col mio scooter? Eh via con la prima arrabbiatura che non strizzavo e mi rimaneva dentro. Un’amica mi tirava il bidone all’ultimo momento? Eh via con la seconda arrabbiatura che non strizzavo e mi rimaneva dentro, e così via.
Spesso arrivavo a fine giornata incazzosa e con la luna storta e ovviamente finiva che me la prendevo col primo che mi passava a tiro.

Ma da quando Steve mi ha insegnato il concetto della spugna ho capito: durante il giorno spesso ci capitano episodi che ci fanno arrabbiare, ma una volta che questi sono passati bisogna imparare a strizzare la spugna, subito.

Troppo spesso finiamo con il rovinarci le giornate per delle cavolate.

La vita va avanti, la vita e’ bella e se siamo qui a viverla vuol dire che siamo già molto fortunati quindi please da oggi in poi…Imparate a strizzare la spugna!

NB: Vi ricordo che questa rubrica esiste grazie al prezioso aiuto dello psicologo coach Steve Benedettini. Se volete incontrarlo o volete informazioni sui corsi che tiene, chiamate il suo studio di Rho allo 02.93904504 o scrivetegli a info@alphacenter.it

Barbara

Invasione nelle cucine dell’Harry’s Bar, gita a Burano e giro di Bacari

Meno male che le previsioni ultimamente ci azzeccano veramente poco perché se avessimo dato retta a loro…ieri non avremmo fatto la nostra gita a Burano!

Mio marito non ci era mai stato, come non ci erano mai stati neanche Ivan e Yuka, una coppia di amici anche loro a Venezia per questo lungo we.

Cosa altro avrei potuto fare se non sacrificarmi, mollare mio figlio a mia mamma e fare loro da guida?

La verità e’ che io vengo a Venezia circa una volta al mese con Danny boy e una volta si e una volta no viene anche mio marito.

Quando vengo da sola se esco di casa sto nel raggio di un km e la sera alle 20.30 metto a letto il cucciolo e alle 21 me stessa.

Se però c’è mio marito e magari anche degli amici…allora mi riprendo dal mio letargo Veneziano, scatta la guida che c’è in me e me la godo.

La giornata di ieri e’ iniziata con un Bellini e un Pierino (il mitico tost fritto) all’Harry’s bar.

 

Moi con il grande Ernesto e Bruna Avogaro sorella di Arrigo Cipriani

Moi con il grande Ernesto e Bruna Avogaro sorella di Arrigo Cipriani

Dopo aver divorato il mio divino Pierino, mi sono “infiltrata” nelle cucine per farmi svelare il segreto del Pierino.

Ovviamente super Barbs, con la complicita’ della simpatica Bruna Cipriani, anche questa volta e’ riuscita nella sua impresa quindi presto vi rivelerò un’altra chicca…

Ci siamo poi incamminati verso San Marco e abbiamo preso il battello per Burano.

Un lungo viaggio per poi “perderci” per calli e callette e finire con le gambe sotto al tavolo della trattoria da Romano.

Moeche fritte (granchi)

Moeche fritte (granchi)

Canoce e gamberetti lessi, cozze alla marinara, fritto misto, moeche e per finire un ottimo sgroppino.

Il rumore di una pioggia fitta, ma breve, sulla tenda sopra il nostro tavolo, all’aperto, in calle.

Che belle le gite, che bella questa mezza giornata tra adulti senza dover cercare le salviette umide infondo alla borsa perché tuo figlio si è impiastricciato le mani un’altra volta.

imageChe bello tornare in vaporetto abbracciati stretti stretti perché ok che non ha piovuto come dicevano le previsioni, ma…faceva freschetto!

Che bello tornare a casa dopo una bella passeggiata e vedere che mio marito accoccolato nel mondo dei sogni vicino a me, mentre io scrivevo.

Anche a me sarebbe stata utile una pennica, ma alla fine ho preferito scrivere. Mi piace scrivere, mi riporta a rivere gli entusiasmi della giornata.

E poi poco dopo saremmo ripartiti col giro della morte: avevo promesso che li avrei portati tutti a fare un giro per bacari quindi dovevo preparare il mio piano di “guerra”.

imageIeri sera niente ristoranti, niente cene, ma tante ombre de vin, qualche spritz, tanti cicchetti e una bella passeggiata in notturna in giro per una città che dopo tanti anni ancora riesce a sorprendermi

Siamo partiti alle 19 da Fiore, il mio Baccaro preferito dietro casa, uno spritz e un paio di crostini con il baccala’ mantecato per poi incamminarci verso l’Enoteca “Il Volto” dove non passa di certo inosservato il soffitto tempestato di etichette di vini.

Tappa successiva Rialto, dove la leggera pioggerellina non aveva spaventato nessuno perché i sottoportici erano pieni di gente col bicchiere in mano.

imageUno spritz al “Marca” e due cicheti all'”Ancora” perché al Marca si erano già spazzolati tutto.

Ultima tappa il “Portego” a sentire quello che raccontava che ormai a Venezia molti vengono in motonave la mattina per ripartire la sera e non spendono..

Ci aspettava un festino a casa di amici sennò avremmo potuto tranquillamente continuare il nostro giro della morte perché camminando tra le calli si smaltisce e non guidando…al massimo si rischia una scivolata in canale.

Amo Venezia, amo girare per bacari e ascoltare la gente che parla, che racconta; amo i festini in casa dove c’è ancora quel giusto spirito che ti fa ballare in salotto, con le luci spente.

Amo sentirmi ancora giovane e viva in una città così antica.

Amo e sono felice.

E visto che anche per oggi davano pioggia e invece c’è il sole…vi saluto e torno a godermi la mia città, gli amici e un bel pranzetto al sole, fin che dura!

Barbara

 

All'Ancora

All’Ancora

Al Volto

Al Volto

Uno trovato in giro: ma se l'idea del matrimonio ti fa conciare così...non ti sposare!!!

Uno trovato in giro: ma se l’idea del matrimonio ti fa conciare così…non ti sposare!!!

image

image

Tornando verso casa

Tornando verso casa

La vista dalla casa dei nostri amici dove abbiamo ballato in salotto. Grazie Robi e Chicco

La vista dalla casa dei nostri amici dove abbiamo ballato in salotto. Grazie Robi e Chicco

Al Portego, ultima tappa

Al Portego, ultima tappa

Negozio di fiori  Burano

Negozio di fiori Burano

image

Burano

Burano

casa di Bepi a Burano

casa di Bepi a Burano

Burano

Burano

Casa di Burano

Casa di Burano

 

Gli ottimi Pierini dell'Harry's Bar

Gli ottimi Pierini dell’Harry’s Bar

 

Coppi di Burano dipinti a mano

Coppi di Burano dipinti a mano

 

Burano

Burano

Burano

Burano

Canoce e gamberetti da Romano a Burano

Canoce e gamberetti da Romano a Burano

Per me Carnevale e' tutti i giorni!

Per me Carnevale e’ tutti i giorni!

image

Al Merca

Al Merca

image

 

Una giornata all’aria aperta tra campi, calli e prova costume.

imageStamattina ho aperto la finestra e ho visto il sole!

Se anche quando è brutto non mi manca l’entusiasmo…quando c’è il sole vado in brodo di giuggiole.

In 10 minuti ho preparato borsa per la spiaggia con crema protettiva, asciugamano, pareo, costumi, paletta e secchiello.

In 10 abbiamo fatto colazione e in 10 ci siamo lavati e vestiti.

Totale: 30 minuti

 

Risultato? Ha iniziato a piovere.

Maremma maiala!

Ho mollato la borsa sul pavimento e siamo usciti a fare due passi. Mentre eravamo fuori e’ tornato il sole.

“Allora!? C’è qualcuno che si sta divertendo a prendermi in giro?”

Di corsa a casa a mangiare e poi via in vaporetto con un amichetto e la sua tata.

Direzione? Lido di Venezia, spiaggion.

Tempo di metterci costume e crema e di giocare un’ora, che il sole se ne è andato di nuovo, ma…e’ stato lo stesso bellissimo!

Almeno ho fatto la prova costume e so che devo fare ancora qualche ripetizione, Sigh

Barbara

Borsa per la spiaggia? Prontissima.

Borsa per la spiaggia? Prontissima.

Aspettando il vaporetto

Aspettando il vaporetto

Vaporetto direzione Lido di Venezia, spiaggia

Vaporetto direzione Lido di Venezia, spiaggia

 

 

 

Che gioia, la spiaggia!

Che gioia, la spiaggia!

 

 

 

Lavori in corso? Allora ci fate fare un giretto!

Lavori in corso? Allora ci fate fare un giretto!

image

finalmente con i piedi in acquaaaaa

finalmente con i piedi in acquaaaaa

Strana barca/jeep avvistata oggi

Strana barca/jeep avvistata oggi al ritorno dalla spiaggia!

 

Sta arrivando il sole: “rifacciamoci gli occhi”.

 

Tutti occhiali "Italian Independent" in velluto e in metallo, tranne quelli trasparenti tondi con lenti verdi che sono "Glassing"

Tutti occhiali “Italian Independent” in velluto e in metallo, tranne quelli trasparenti tondi con lenti verdi che sono “Glassing”

Ho conosciuto Amedeo perché un amico di mio marito oftalmologo (Max, ma per gli amici “Camu”, perchè adora tutto ciò che è militare) mi ha mandato da lui quando era ormai da un anno che cercavo di passare, senza successo alcuno, dagli occhiali da vista alle lenti a contatto.

Prima di rimanere incinta ero leggermente ipermetrope, ma proprio leggermente.

Poi sono rimasta incinta, ho allatto 5 mesi e…ciao.

Se becco ancora qualcuno che mi dice che a volte allattando la vista diminuisce un pò, ma poi torna… lo meno!

Magari sarò stata sfortunata io, ma a me la vista è andata via con un biglietto a lungo tratto e senza ritorno.

Risultato: ipermetrope e presbite! Olè.

Quindi avendo tutti e due i difetti non posso nè farmi operare nè usare queste mitiche nuove lenti annuali che metti mentre dormi e ti fanno tornare la vista di giorno.  

Eh sì, i miopi, gli ipermetropi e gli astigmatici possono andare da “Occhial house”, chiedere del “programma ortocheratologico” e farsi procurare queste lenti miracolose, ma io no! Uffa

Però Amedeo, le lenti giuste per me, è riuscito a trovarle, ha fatto il miracolo!

Ne avevo provate di tutti i tipi, di quelle usa e getta giornaliere, ma se riuscivo a metterle (impresa per me difficilissima) dopo 2 ore mi bruciavano gli occhi e dovevo toglierle.

Passavo anche mezz’ora davanti allo specchio con due dita che tenevano aperto l’occhio e “l’indice impaurito” che cercava di infilarci dentro la “maledetta lente” di turno. 

Non avete idea di quante nuove lenti siano state da me lanciate nel water: dopo ripetuti e inutili tentativi spesso mi innervosivo e finivo con l’indossare uno dei miei svariati occhiali da vista (ne avevo di belli veri, ma non li rimpiango!!!)

Dopo accurati esami con le sue super macchine all’avanguardia, finalmente ha trovato la soluzione ideale per me: lenti morbide mensili, una favola! E mi ha pure insegnato a metterle. Che dire…

L’unico problema ora è che spesso vado da lui per ordinare o ritirare le mie lenti ed esco con un paio di occhiali da sole.

Vi ho già parlato della mia passione sfrenata per le borse, ma non ancora di quella per gli occhiali da sole visto che ha piovuto più qui che nelle foreste pluviali sparse per il mondo!

Ma un paio di giorni fa il sole c’era e io dovevo ritorare le mie lenti così ne ho approfittato di una mezz’ora che mi avanzava e ho giocato per voi a fare la modella.

Occhiali "Italian Independent"

Occhiali “Italian Independent”

Lapo Elkann non sarà proprio simpaticissimo, ma fa degli occhiali troppo fighi!

Oltre a quelli in metallo e a quelli in velluto, ora si è inventato pure un occhiale (quello viola che indosso nella foto qui accanto) fatto dello stesso materiale delle inguardabili scarpe Crocs.

E per non farci mancare nulla…ora ci sono anche gli “I-I Thermic” che sono scuri, ma quando vai al sole cambiano colore perché appare la fantasia che c’è sotto: maculati, “serpentarti”, a pois…mitici! 

image

 

A proposito di sole…ora vi lascio perché qui a Venezia per ora c’e’ un bellissimo cielo quindi Danny boy ed io ce andiamo in spiaggia. Vado a sfoggiare i miei nuovi Rayban a goccia con lenti a specchio verdi.

 

Sono un’amante dei classici io: adoro il look “Frank Poncharello”!

Barbara

 

Occhiali I-I Thermic di "Italian Independent". Al sole vengono fuori le fantasie che si nascondono sotto il colore scuro

Occhiali I-I Thermic di “Italian Independent”. Al sole vengono fuori le fantasie che si nascondono sotto il colore scuro

 

image

“Occhial house”, Viale Montenero 81 (Mi) tel.02.5513990 www.occhialhouse.it


Se andate lì chiedete di Amedeo “il baffo” o di sua moglie Nunzia e dite che siete amici di “temperateitacchi.com” 
così vi farà un bello sconto.

 

"Occhial House" non è un negozio come gli altri...

“Occhial House” non è un negozio come gli altri…

 

 

 

Il nostro 25 Aprile…

Tempo di lasciare la valigia a casa e di recuperare la nonna mao, mia mamma, e alle 16 eravamo già in Piazza San Marco.

Per strada abbiamo anche incontrato mio cugino Jacopo che non vedevo da una vita, belli questi incontri a sorpresa…

Danny boy ha voluto regalare un bocolo (rosa rossa) sia a me che a sua nonna e ha insistito per pagarli con i suoi risparmi del maialino!

Il mio amore…

Ci siamo goduti anche 3 gelati seduti al sole in Piazza, spero almeno che non facciano ingrassare perché con quel che sono costati… abbiamo già pagato abbastanza! Ahahahaha.

La giornata e’ finita in Campo Pisani in monopattino e a giocare a frisbee, un classico !

Abbiamo già finito di cenare e Danny e’ crollato quindi tra poco esco a bermi uno Spritz. Direi che me lo sono meritato!

Buon San Marco e buona serata a tutti.

Barbara

Monopattino e poi fresbee

Monopattino e poi fresbee

Io e il mio cuginetto Jacopo

Io e il mio cuginetto Jacopo

un pò di relax?!

un pò di relax?!

Al chiosco della croce rossa a comprare i bocoli (rosa rossa) per mamma e nonna.

Al chiosco della croce rossa a comprare i bocoli (rosa rossa) per mamma e nonna.

Danny, io, mio cugino Jacopo e mia mamma (nonna mao)

Danny, io, mio cugino Jacopo e mia mamma (nonna mao)