
So che state pensando che io sia matta e non posso che darvi ragione!
Ma se le amiche mi danno le “ricette da matti” e io provandole, finisco con il leccarmi le dita…che colpa ne ho?
I bocconcini di pollo di cui sto per darvi la ricetta, si dovrebbero mangiare con la forchetta, ma vi assicuro che quando tirerete fuori la teglia dal forno o il pollo dalla padella, se li farete fritti, la tentazione sarà troppa. Finirete per mangiarli con le mani e vi leccherete le dita come ho fatto io! Iniziamo come sempre con la LISTA DELLA SPESA x 4: Una bella confezione formato large di fette di pollo (quelle che si trovano al super mercato nel banco delle offerte per famiglie) Una scatola di vecchi e cari biscotti Ritz latte o senape olio un batticarne Se avete tutto INIZIAMO: Mettete le fette di pollo a bagno nel latte e se potete ce le lasciate tutta la notte sennò bastano anche un paio di ore. Prendete mezza confezione di Ritz e la svuotate in un tovagliolo di stoffa. Chiudete il tovagliolo e lo colpite con amore con il batticarne fino a sbriciolare i vostri Ritz creando una sorta di alternativa al pan grattato (che non siano proprio ridotti al minimo, qualche pezzettino più grande delle briciole ci sta bene!)
Questa ricetta l’ho trovata dentro la confezione di pasta sfoglia già pronta che compro sempre al supermercato.
Della serie “non si butta nulla”, ahah.
Ho provato a farla con un pizzico di scetticismo e invece? E invece è venita bbbona vera!
Iniziamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA
400 grammi di patate
400 grammi di alici fresche da pulire o 100 di alici sott’olio
prezzemolo
sale
peperoncino
pasta sfoglia pronta
Se avete tutto INIZIAMO:
Lessate 400 grammi di patate e prendete o 400 grammi di alici fresche (che pulirete togliendo teste e lische) o per fare prima, come ho fatto io, circa 100 grammi di alici sott’olio.
Le alici le lavate e le amalgamate con 3 cucchiai di pan grattato, mezzo spicchio di aglio tritato e prezzemolo.
Rivestite una teglia tonda con pasta sfoglia tonda (o quadrata se avete voglia di impazzire un po’), di quelle pronte che trovate al supermercato.
Ci mettete dentro prima le patate sbucciate e tagliate a tocchetti e sopra le alici con pan grattato aglio e prezzemolo, più peperoncino se vi piace, spruzzate un pò di olio e mettete in forno a 200 gradi per 35 minuti.
Et voilà!
Barbara
giogggaga
hajsjjsjeujd
Adoooro essere una blogger: se non fossi diventata una blogger certe cose non le avrei mai sapute e al pranzo di oggi, forse, non sarei mai stata invitata.
Wow, ma perchè non ho aperto il blog durante il mio battesimo?
Amo parlare e condividere, osservare e condividere, assaggiare e condividere, annusare e condividere.
Io amo condividere, da sempre.
Blogger Barbs, Enrico Orlandelli (uno dei due titolari) e Mary
Sono una persona fortunata: vedo, faccio, frequento, scopro, ascolto, assaporo e godo.
Vivo e amo la mia vita.
Trovo sia giusto condividere le belle emozioni quando si hanno certe fortune.
E’ giusto condividere anche le brutte esperienze perchè condividendole spesso ci si sente più leggeri, e meno soli.
Ma oggi parliamo di cose belle, anzi, buone!
Oggi sono stata ad un super pranzetto coi fiocchi e “senza aria”.
Una mia amica , Mary Marchesano, è l’ufficio stampa di un ristorante che fa solo cibo sottuovuoto e oggi mi ha invitata a pranzo.
Sapendo che ultimamente mi sono parecchio appassionata per lacucina, ci teneva a farmelo provare.
Che bel regalo che mi ha fatto.
Ero seduta a tavola con la mia amica Mary, Giada Borioli esperta di lifestyle per grazia.it e marieclaire.it (ho appena curiosato nel suo blog, molto carino!), Stefania Ragusa che cura le pagine di salute e alimentazione per Glamour e per il finire il “povero” Andrea Vigna.
Ho scritto “povero” perchè quando ho capito che Andrea in cucina è davvero un esperto e che oltre a saper cucinare divinamente, sa anche di tutto sulle varie tecniche di cottura etc… lo ho letteralmente massacrato di domande. Scusa Andrea, so che speri di non incontrarmi mai più, ma sappi che io invece spero il contrario perché hai un entusiasmo incredibile e io adoro quelli come te!
Vasca Roner per cucina sottovuoto
Tra tanti esperti di settore io oggi ero davvero un pesce fuor d’acqua. Ho davvero rischiato di finire al posto del polpo nella vasca, non quella dei pesci, ma quella che serve per cucinare sottovuoto.
Diciamo che oggi mi si è presentata la giusta occasione per fare un sacco di domande e per scoprire un sacco di cose e di certo non me la sono lasciata scappare.
Ho scoperto che gli alimenti cucinati sottovuoto non disperdono parte del loro sapore e dei loro nutrienti come succede invece con altri metodi di cottura.
Ho scoperto che le ricette fatte con il sottovuoto risultano più leggere e digeribili.
Ho scoperto che i cibi vengono messi sottovuoto in apposite buste con eventuali condimenti e vengono poi immersi in questa vasca d’acqua per un tempo che va da un minimo di 15 minuti, per certi tipi di pesce, ad un massimo di anche 48 ore, per la guancia ad esempio.
Ho scoperto che la cosa più importate è che l’acqua sia mantenuta ad una temperatura bassa e costante, tra i 55 e gli 80 gradi a seconda di cosa viene cucinato, e che per farlo si usa il famoso Roner ossia un termostato che controlla la temperatura.
Dopo aver letto quello che vi ho appena scritto vi starete chiedendo se la cottura sottovuoto si possa fare anche a casa. La mia risposta è “Sì, se avete tanti soldi per potervi comprare un Roner”
Esempio di polpo in sacchetto appena cotto sottovuoto
Sono convinta che la moda del sottovuoto prenderà sempre più piede e che presto in ogni casa inizieranno a spuntare come i funghi Roner o parenti stretti. Nasceranno di sicuro altri prodotti simili, ma meno costosi.
Per ora, se volete cucinare a basse temperature senza abbassare troppo il conto in banca, potete sempre ricorrere alla lavastoviglie.
Non fate quella faccia perchè vi vedo!
Anche io ho fatto la stessa faccia un paio di ore fa perchè non ne avevo mai sentito parlare e quindi sono caduta dal pero.
Che botta!
Pensate che una certa Lisa Casali ci ha scritto pure un libro che si chiama” Cucinare in Lavastoviglie” e che ovviamente andrò a comprare, domani.
Per farvela breve…si prendono i barattoli di vetro quelli della Bormioli belli ermetici con la gomma arancione intorno al tappo e si mette lì dentro quello che si vuole cucinare. I barattoli si infilano nella lavastoviglie che avrete caricato anche con i piatti sporchi per ottimizzare e non sprecare energia solo per la cottura della vostra cena. Fate partire il lavaggio lungo di circa 3 ore (ovviamente il tipo di lavaggio e quindi i tempi, cambieranno a seconda di cosa volete cucinare) e il gioco è fatto. Il mite calore della lavastoviglie cucinerà ciò che avrete infilato nei barattoli!
Se volete un’alternativa più semplice e neanche tanto cara… andate in Via Giambellino 12 al “delvuoto” Modern Bistrot, vi sedete a tavola e ordinate. A pranzo si mangia con 12 euro e a cena con circa 40 esclusi i vini.
Come potete vedere dalle foto qui sotto, oggi mi hanno fatto assaggiare un sacco di cosine quindi parlo per esperienza appena vissuta. Enrico e Andrea, i proprietari, sono molto simpatici, il posto è molto carino e il cibo è davvero squisito.
Nessuno mi ha pagato per scrivere questo post quindi vi assicuro che ho detto la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità.
Dico “Lo giuro”
Adesso vado a sporcare un pò di piatti così stasera faccio partire la lavastoviglie e visto che ci sono ci caccio dentro un paio di vasetti di Bormioli con dentro due verdurine per la cena di domani sera! Ciapa
Barbara
“delvuoto” Modern Bistrò Via Giambellino 12 Milano tel. 02.94555592
“delvuoto” modern bistrò
Maiale cucinato ovviamente sottovuoto e poi passato in forno ad alte temperature per fare la mitica crosticina.
Il “Day specials” per il pranzo di oggi a 12 euro.
Filetto di tonno con cous cous di melanzana ovviamente tutto cotto sottovuoto.
Ventresca di tonno con amaranto, liquirizia e crema di piselli. Ovviamente il tutto cotto sottovuoto.
Il polpo tagliato a pezzettoni e messo nella pirofila di coccio sopra a cipolla, aglio e peperoncino
Tagliate il polpo a pezzetti e trasferite il sugo dalla pirofila alla padella.
Mettete l’acqua a bollire per il vostro cous cous espresso (bastano 5 minuti per cuocerlo) e tirate fuori la pirofila dal forno.
Togliete i pezzettoni di polpo dalla pirofila e li tagliate a pezzetti piccoli eliminando il grosso della pelle. Non diventate diventare matte: togliete giusto il grosso, quello che viene via “rastrellandolo” con la sola imposizione della forchetta.
Mettete un attimo da parte il polpo in una ciotola bagnandolo con un pò di sughetto di cottura. Trasferite tutto il sugo di cottura in una padella e lo fate un pò asciugare cuocendoci dentro le vostre cozze. Alla fine rimettete dentro i pezzi di polpo e servite con il cous cous a parte. Ieri sera eravamo a cena da noi 4 adulti e 2 bambini e ce lo siamo spazzolato!La foto non mi è venuta bene, ma era stratosfericamente buono!
“Zia Vale” è una cuoca con i controfiocchi: lei le ricette non le esegue e non le copia (come faccio io), ma se le inventa, ed è una cosa le invidio parecchio (invidia buona, ovvio).
Lei è una Pugliese DOC, ma per anni ha vissuto a Milano.
Ora è tornata a vivere in Puglia, per amore della sua famiglia e per amore nei confronti dei sapori della sua regione, quei sapori che ha deciso di lavorare e portare in tavola nel suo ristorante Pane e Tulipani a Foggia.
Un paio di giorni fa aveva un gruppo a pranzo e come spesso fa, invece di dare un menù, ha proposto loro una pasta al tonno che si è inventata al momento con quello che aveva in “casa”, e nell’orto.
Risultato? Un’ovazione generale.
Quando me lo ha raccontato ho preso carta e penna e mi sono fatta dare subbbbbito subbbbito la ricetta che ora vi propongo.
Come sempre iniziamo dalla spesa: prendete il portafoglio (senza si fa poco e io un paio di volte me lo sono davvero dimenticato a casa nella borsa del giorno prima) e andate al supermercato più vicino, così magari riuscite a farla già oggi per pranzo.
Lista della spesa
LISTA DELLA SPESA (x4)
1/2 kg di Linguine o di bavette (io uso quelle di farro o quelle integrali così mi sento meno in colpa)
2 barattoli di pelati
1 peperoncino fresco
1/2 cipolla
1 spicchio di aglio
6 cucchiai di olio di oliva
3 scatolette di tonno al naturale da 80 gr
prezzemolo fresco
100 gr di olive nere
1 cucchiaio di capperi
Se avete tutto INIZIAMO:
Fate un bel trito con 6 cucchiai di olio, un peperoncino fresco lungo intero (evitatelo se la pasta la mangeranno anche bimbi piccoli), 1 spicchio di aglio, mezza cipolla e una manciata di prezzemolo fresco.
Se lo avete usate il minipimer, ma non frullate troppo ossia…va bene una cremina, ma non troppo cremina!
Mettete la vostra “quasi cremina” in padella (che sia una padella grande dove dopo ci possa stare anche la pasta) e aggiungete un cucchiaio di olio, fate “soffriggere” un paio di minuti e aggiungete le olive e i capperi.
Fate andare un paio di minuti poi aggiungete i 2 barattoli di pelati dopo averli “minipimerizzati” un attimo (potreste anche usare una bottiglia di polpa pronta, ma con i pelati viene davvero più buona)
Regolate di sale e pepe e fate andare prima a fuoco vivace e poi a fuoco basso, per circa 20 minuti.
Dopo 20 minuti aggiungete le 3 scatolette di tonno al naturale.
Potete anche usare 1 barattolo di pelati e 2 scatolette di tonno. La pasta verrà meno “pomodorosa”, dipende dai gusti!
Una volta messo il tonno cuocete ancora 8 minuti e spegnete.
Nel frattempo cuocete le bavette, le scolate al dente e finite la loro cottura nella padella col il sugo.
Et voilà!
Buone pappe!
Barbara
P.S: Grazie “Zia Vale”: la mia famiglia ti ringrazia, la mia bilancia meno! Ahahah
“Zia Vale” e il suo cucciolo Christian.
Così sapete che faccia ha quella che le ricette le inventa e non solo quella che le copia! Ahahah