
Filippo e la sottoscritta, l’ultima volta che è venuto a Milano
La serata è finita nella hall dell’albergo di Filippo, per il drink della staffa e due chiacchiere.
Il mio amico doveva guidare quindi non aveva beve, io non dovevo guidare quindi avevo bevuto, un drink. Considerate che sono quasi astemia quindi tra il vino a tavola e il drink in albergo, non ero proprio fresca come una rosa. Verso l’1 di notte salutiamo tutti e ripartiamo. Immaginerete che proprio contenta non ero. Diciamo che tra me e Filippo in quel periodo c’era una certa simpatia (c’era stato qualche innocente bacetto) e quindi sotto sotto speravo che il mio amico finisse a dormire con l’assistente di Nek, ahahahahah. Alla seconda curva in autostrada (la Sanremo-Milano proprio dritta non è) al mio amico si abbassa la testa sul volante: colpo di sonno. Ma perdindirindina! Quello non beve perchè deve guidare, e gli viene il colpo di sonno?! Al mio urlo la sua testa torna su. Passano 5 minuti e la testa ricade. A quel punto mi viene la demente idea di proporgli di guidare io per una mezz’ora, in modo che lui potesse schiacciare un pisolino e riprendersi. Risultato? E’ crollato e non ha dormito solo mezz’ora. Si è risvegliato al casello di Milano e tutto sorridente mi ha detto: “Grazie, ora posso guidare io” Limortaccisua. Il problema è che io al casello di Milano ci sono dovuta arrivare, e non so come ho fatto. Ho combattuto contro guard rail e camion guidando forse a 90 all’ora con la faccia spiccicata sul vetro, per vederci meglio. Vedevo queste luci fortissime e ad ogni sorpasso mi chiedevo se sarei andata contro il guard rail o contro il camion che stavo cercando di superare (quella notte, in autostrada, c’erano solo camion) Da quel giorno mi è rimasta la paura di guidare la macchina, specialmente di sera, con il buio. So che può far ridere, ma vi assicuro che per me è stato un incubo. Essere costretta a guidare da “non lucida”, mi ha spaventata non poco. Ora tutte le volte che devo guidare, fino a che non salgo in macchina, ho paura. Roba che se so che il giorno dopo devo guidare, la sera prima faccio fatica ad addormentarmi. Poi salgo in macchina e guido come se non fosse mai successo nulla, ma ho un blocco, un blocco molto forte. Era da due anni che non guidavo. L’ultima volta avevo guidato in vacanza a Formentera perchè ero con mio figlio e mia suocera e siccome mio figlio non ha ancora la patente…ho preferito guidare io (spero abbiate colto che di proposito non ho neanche nominato mia suocera perchè la amo, ma in macchina è giusto un filo distratta, ops) Ieri faceva freddo, ieri faceva tanto freddo. Iera sera avevo la mia serata al Bobino e non avevo voglia di andarci in scooter. Mia suocera è venuta a tenere Danny perchè mio marito stava rientrando da una settimana di lavoro in Cina. Era l’occasione giusta: la macchina di mia suocera ha già “qualche” ammaccatura quindi una in più una in meno… Sconfiggere una paura da sempre grandi soddisfazioni. Sono salita, ho acceso e sono andata al Bobino in macchina, come se niente fosse. Appena ho sentito il rumore del motore, la paura è volata via. Ero talmente felice che dopo il Bobino sono anche andata all’aereoporto a prendere mio marito. Vi lascio immaginare la sua faccia quando ha visto sua moglie, nella macchina di sua madre, che lo aspettava davanti agli arrivi. Peccato che questo mood da film romantico sia durato poco: appena arrivati a casa abbiamo litigato. Dopo una settimana di pace è sempre difficile riabituarsi alla presenza di uomo maggiorenne in casa, uff! Barbara
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