Che Natale sarebbe senza pacchetti?
Che Natale sarebbe senza carta da pacchi?
Che Natale sarebbe senza scoprire che quella fantastica carta piena di brillantini che hai appena comprato incartata nel celofan trasparente, i brillantini li perde, e di brutto?
Che Natale sarebbe senza rischiare il divorzio perché tuo marito entra in salotto mentre tu stai nuotando tra kili di brillantini che si stanno insinuando nella moquette, nei divani, sotto al tavolo e ovunque riescano ad arrivare, strisciando e volando, spinti dal tuo respiro?
Che Natale sarebbe senza ritrovarsi a passare l’aspirapolvere alle undici di sera dopo aver incartato l’ultimo (forse) pacchetto?
Che Natale sarebbe senza scoprire quanti tagli ti sei fatta sulle mani, con la carta da regalo, mentre decidi di pelare un pompelmo?
Che Natale sarebbe senza giocare a tetris con i regali, per cercare di nasconderli dove si trova un minimo di spazio negli armadi?
Che Natale sarebbe senza chiedersi perché quel giorno hai detto che saresti stata contenta di fare da te la cena della vigilia?
Che Natale sarebbe senza rimanere sveglia fino tardi, con decine di libri di ricette intorno a te, alla ricerca del menù perfetto, per la famigerata cena della vigilia?
Che Natale sarebbe senza tuo figlio che ogni giorno apre una casellina del suo calendario dell’avvento e mentre mangia il suo cioccolatino, ti guarda e sorride?
Che Natale sarebbe senza dirsi almeno una volta “Bello il Natale, ma quando arriva la Befana?”
Barbara