Ebbene sì: non ho la macchina. Sarà perché sono Veneziana e per anni sono andata in giro solo in vaporetto, a piedi o in gondola, sarà perché non sopporto né il traffico e né tantomeno cercare parcheggio. Sarà perché avere una macchina e mantenerla costa, sarà perchè la giornata di una casalinga disperata come me spesso è così piena di cose da fare che se girassi in macchina riuscirei forse a farne solo la metà…ma io la macchina non la ho e non la voglio avere!
Mio marito ha la sua bella macchina aziendale e per quando giriamo tutti e tre assieme, quella ci basta.
“I miei must” sono la mia bici e il mio scooter e me li faccio andare bene, sempre.
Vi state chiedendo dove metto nostro figlio? Nostro figlio viene in scooter con me o andiamo in giro con la mia e la sua bici visto che ormai il seggiolino dietro la mia non reggerebbe il suo peso. Ovviamente in bici bisogna stare molti attenti e si va dove si può…in questa città senza piste ciclabili, ma di questo ne parlerò un’altra volta.
E quando come oggi piove? Se piove poco andiamo in scooter lo stesso.
Non mi piace tenere nostro figlio sotto ad una campana di vetro, sono dell’idea che le capacità immunitarie si rinforzino se dai loro qualcosa da cui difendersi. Se li tieni sempre chiusi in casa, al caldo o in macchina… finisce che appena escono, prendono freddo e si bagnano un attimo, si ammalano!
Ora mi tirerò la gufata da sola, ma Danny la “campana di vetro” non sa proprio cosa sia e non si ammala quasi mai.
Ovvio che se diluvia o nevica, si va in giro a piedi o con i mezzi. Mal che vada si prende un taxi che di sicuro non mi fa diventare povera visto che non ho speso i soldi per la macchina, non la devo mantenere e se prendo 2 taxi al mese è tanto. Di solito il taxi lo prendiamo quando andiamo in stazione a prendere il treno per andare a Venezia dalla nonna e magari abbiamo bagaglio grosso perchè ci fermiamo un po’ di più del solito we.
Se ho degli appuntamenti importanti, piove e sono senza Danny…mi arrangio! Se devo andare lontano scelgo lo scooter. Tra copertina, manopole per le mani e parabrezza riesco anche ad arrivare asciutta a destinazione. Se invece devo andare vicino a casa e non diluvia… uso la bici con il mio mitico ombrellino per la pioggia che ho comprato in viaggio di nozze a San Francisco.
Ma se non ho appuntamenti importanti, come per esempio oggi, mi trasformo in un orso in letargo e non esco di casa se non per andare a portare e a prendere Danny all’asilo. Ne approfitto per fare tutte quelle cose che si possono fare tra le 4 mura e me ne resto all’asciutto godendomi il rumore che fa la pioggia sul grande lucernaio del nostro salotto…
NB: il pesce nella foto è di Jacopo Foggini
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