carpacciofotoUn paio di sere fa Danny boy ha voluto che gli facessi il carpaccio. Di solito gli piace crudo con la salsina di ketchup e maionese, ma ieri sera glielo ho fatto nella versione al forno.

Metti le fettine di carpaccio sul piatto, ci metti sopra un botto di formaggio grana e una spruzzata di olio e infili il piatto direttamente nel forno ben caldo per 1 massimo 2 minuti.

Ocio che il piatto poi scotta di brutto!

Nella mia famiglia il Carpaccio è sempre stato un piatto molto amato. Chissà come mai?!

Un dubbio forse ce l’ho… Sarà perchè è stato inventato per mia nonna Amalia?

Eh sì, non sto straparlando. Sto dicendo la verità.

Con la parola “carpaccio” oggi si intende genericamente un piatto a base di fettine di carne o pesce crudi a cui vengono aggiunti olio e scaglie di formaggio grana o altri ingredienti a seconda della versione.

Questo nome si deve a Giuseppe Cipriani, fondatore dell’Harry’s bar.

amaliaotoUn giorno del 1950 preparò il piatto appositamente per un’amica quando seppe che i medici le avevano vietato di  mangiare carne cotta.

Quell’amica era la contessa Amalia Nani Mocenigo (qui accanto nella foto), ossia mia nonna, la mamma di mia mamma.

Mia mamma mi ha sempre raccontato che la nonna era stata avvelenata da un’acciuga e che quindi non poteva mangiare più pesce e non carne cotta.

Il mistero della nonna Amalia e della nascita del Carpaccio, bo?!

Quando Giuseppe portò il nuovo piatto di carne cruda a mia nonna lei ne rimase così entusiasta che propose di inserirlo nel menù dell’Harry’s Bar.

Bisognava trovare un nome.

 

"Sant'Agostino nel suo studio" dipinto da Vittore Carpaccio.

“Sant’Agostino nel suo studio” dipinto da Vittore Carpaccio.

In quel periodo c’era una mostra del pittore Vittore Carpaccio.

Il colore della carne cruda ricordava i colori intensi dei quadri del pittore quindi fu facile decidere il nome per il nuovo piatto.

Più precisamente il carpaccio che propose Cipriani consisteva in fettine sottilissime di controfiletto di manzo disposte su un piatto e decorate alla Kandinsky con una salsa che viene chiamata universale. Trattandosi di un piatto da servire crudo, la carne deve essere freschissima e mai decongelata.

carpacciofotoRICETTA PER SALSA UNIVERSALE: (chiamata così perchè adattabile sia a carne che a pesce) maionese 185 ml, salsa Worcester 1-2 cucchiaini, succo di limone 1 cucchiaino, latte 2-3 cucchiaini, sale e pepe bianco, correggendo a piacere, deve risultarne una salsa spalmabile non liquida, da disporre sul piatto a schizzi faendola gocciolare dall’alto.

Un paio di anni fa stavo guardando in tv il quiz “il milionario”. Gerry Scotti ad un certo punto fece proprio la domanda “per chi fu inventato il Carpaccio?”. Diede tre possibilità citando il nome di 3 donne, tra i nomi c’era anche quello di mia nonna.
Fu per me un’emozione: per una volta sapevo la risposta! Ahahah

Barbara

 

VERSIONE VELOCE IN INGLESE: In 1950 a Contessa named Amalia Nani Mocenigo visited the famous Harry’s Bar in Venice. Having been advised by her doctor that she should avoid cooked meat, she asked the chef at Harry’s to come up with something she could eat. The chef came up with a dish which was essentially very finely shaved red beef with a cream-coloured sauce. The dish was named Carpaccio by the owner of Harry’s, Giuseppe Cipriani, because the colours of the dish reminded him of paintings by the Venetian painter Vittore Carpaccio. Carpaccio was one of the most celebrated Venetian artists of the Quattrocento – or 15th Century – and he was particularly renowned for his vivid use of colour, and particularly reds.

Jane pointed out that there was an exhibition of Carpaccio’s work in 1950 in Venice, which was the same year that the dish was invented, so obviously Cipriani was very much aware of Carpaccio. Cipriani was also very interested in 15thC art; for example the Bellini drink, which Harry’s is also renowned for, was named after another 15thC artist, Giovanni Bellini.

Barbara