Tre sere fa, in Puglia, è arrivata la mia mamma, o meglio detta “Nonna mao” (perché da quando l’ho abbandonata a Venezia, per trasferirmi a Milano, nel lontano 1989, ha deciso di rimpiazzarmi comprando un gatto 😀)
Con nonna mao è arrivata anche Jo con suo figlio Andrea, che ha l’età di Daniele, ed è una bambino dolcissimo.
Jo è di La Digue, nota isola delle “Sei ascelle”, lavora da mia mamma dal 1990, e quindi oramai è una di famiglia.
Jo ed Andrea non sono mai stati in Puglia, e quindi in questi giorni sto cercando di mostrare loro i posti che più amo, e tutto ciò che almeno una volta nella vita va visto, o assaggiato…
L’altro ieri il tempo non era bellissimo, e quindi una bella gita ad Alberobello, dove se fa caldo si schianta, mi era sembrata la scelta perfetta.
Dopo due passi ad Alberobello si erano fatte le 19.30, e mia mamma ed io iniziavamo ad avere una certa fame!!!
Anche gli altri avevano fame, ma noi di più!
Eh sì, perché anche la mia mamma, come me, ha accettato la sfida Visalus, e quindi noi ormai a colazione e a pranzo, da più di un mese, beviamo un frullato, e mangiamo una sola volta al giorno, di solito a cena 😁
A pochi minuti da Alberobello c’è Locortondo, un altro paese che amo, e quindi ho chiamato il mitico Geppetto, e mi sono fatta suggerire una buona pizzeria nel centro storico di Locortondo.
Geppetto in realtà si chiama Giuseppe, ed è un giovane falegname di Locorotondo, che ha contribuito, in maniera divina, alla realizzazione di “Lamia Quercelli”.
Giuseppe ci ha gentilmente prenotato un tavolo per 5 alle 20, alla pizzeria “Quanto basta”.
“Per arrivarci chiedi, tanto la conoscono tutti!”
Ero sicura che avremmo mangiato una buona pizza, ma non mi aspettavo un posto così carino.
Non c’è niente da fare: in Puglia non c’è nulla di scontato, neanche una pizzeria😀
E la pizza non era buona, ma divina!
Io ho scelto una pizza senza lievito con speck, filadelphia e rucola selvatica.
E quando mio figlio ha chiesto alla titolare come poteva essere che la crosta della sua pizza fosse quasi più buona del centro… Lì abbiamo raggiunto il culmine della serata, e la Signora Gianna Pinto ci ha presi in simpatia, e sotto braccio, nel vero senso della parola!
Gianna ci ha portati a vedere, a due passi dal “Quanto basta”, sempre nel centro storico, altri due ristoranti che hanno da poco aperto: in una suggestiva terrazza hanno aperto “Osteria Casa Pinto”, aperta da maggio a settembre, e dietro l’angolo un’altra pizzeria che hanno deciso di chiamare “Casa Pinto”, proprio perché la sensazione è quella di entrare a casa loro, e non nella loro pizzeria.
Antiche porte recuperate e trasformate in tavoli, una vecchia teiera trasformata in lampada, per il bagno…
Se ripenso a tutte le volte che negli anni passati sono stata a Locortondo, e magari sono passata davanti a “Quanto basta”, e alla signora Gianna, senza saper cosa mi stavo perdendo😁
Non passa giorno senza che io non scopra posti nuovi, e persone nuove, che mi rendano sempre più felice di aver scelto la Puglia, assieme a mio marito, per costruirci un angolo di paradiso, da condividere, affittandolo, con chi è in cerca di belle emozioni, e di cose semplici…
Ieri siamo stati sul mar Jonio, al lido Tuareg, a Campomarino.
Non ci ero mai stata, ma ci tornerò, come tornerò a Grottaglie, a salutare la mitica Enza Fasano, regina delle ceramiche; e come tornerò ai Trulli del Termolese, a Martina Franca.
Era da un po’ che me ne parlavano, di questo “Termolese”, ma l’idea di andare a mangiare il pesce su in campagna, dentro a dei trulli, mi faceva un pó strano…
Di solito in Puglia in campagna si mangia la carne, e la verdura, e al mare il pesce, e invece…
E invece ho scoperto un posto incredibile, e ci devo assolutamente tornare al più presto, anche con mio marito.
Ora vi lascio, perché vado a camminare, per smaltire la super cena di ieri sera, e appena torno devo finire di mettere a posto casa…
Oggi vengono a fotografare “Lamia Quercelli”, per pubblicarla in un giornale😀
Emosssssssione!!!
Besos
Barbara
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