Le cose sono due: o ho la lacrima facile o il concerto di ieri sera era davvero tanto, ma tanto emozionante. Quando Danny aveva pochi mesi, il mio maritino ed io ci siamo presi 5 giorni di libera uscita, abbiamo abbandonato il piccolo esserino alle nonne, e siamo scappati a New York.
Quando viaggio non mi separo mai da una guida e dal quotidiano locale.
Vi sembro una che rischia di perdersi qualcosa? E infatti il super concerto Gospel nella Chiesa cippalippa (scusate, ma non ricordo il nome), non ce lo siamo perso. Dopo 10 minuti ero già in piedi che ballavo e cantavo, con le lacrime agli occhi e le braccia alzate verso il cielo. Diciamo che sono una facile da trascinare, OPS!
Ieri mi chiama una mia amica e mi dice che a Ceglie, nella Chiesa Madre, ci sarebbe stato un concerto di Gospel che arrivava dritto dritto da New York.
Non é stato difficile convincere Danny a farsi un bel riposino pomeridiano: mi è bastato raccontargli che saremo andati ad un concerto e poi a cena tardi, molto tardi.
Lui adora la musica (figlio mio è) e di solito va a letto alle 20.30 (tedesca sono)
Siamo arrivati che la chiesa era già strapiena, e quindi ci siamo messi nella navata laterale, dietro ai cantanti. È incredibile la passione e la gioia con cui cantano il loro amore per Dio.
È anche ieri, come a New York, ho cantato, ho ballato, e mi sono commossa.
Per ben due volte mi sono scese le lacrime e per ben due volte sono stata beccata in pieno, dal cantante con la giacca rosso nera (bei colori) di pallettes.
I cantanti Gospel devono avere un sesto senso per le forti emozioni, perché nelle due volte in cui mi è scesa la lacrima, ero semi nascosta prima dietro ad una colonna e poi dietro ad una cassa, inginocchiata (non stavo pregando, ma volevo evitare che quelli dietro mi menassero)

Ad un certo punto due che erano seduti in prima fila se ne sono andati…
Danny ed io ci siamo fiondati nei posti liberi e ci siamo goduti la fine del concerto in pole position. Che emozione vedere da vicino i volti commossi dei cantanti: anche loro piangevano, cantando.
Dopo il concerto ci siamo regalati una bella cenetta da Cibus, a Ceglie, e a mezzanotte siamo saliti sulla carrozza trainata da bianchi cavalli, e siamo tornati a casetta, a Ostuni: una serata da favola!!!

Barbara

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