Se stai leggendo hai già un buon motivo per sentirti fortunato!
Perché stai leggendo me?! Ma vaaaaa!!!
Perché se stai leggendo vuol dire:
1) che sai leggere
2) che hai un computer, o uno smartphone.
Oppure sei sul computer del lavoro, e quindi:
3) hai un lavoro
Eh sì, perché troppo spesso stiamo lì a pensare a cosa vorremmo, a cosa ci manca, e a cosa non abbiamo più… dimenticandoci di quello che abbiamo avuto, di quello che abbiamo, e di quello che avremo ancora.
Emozioni, soddisfazioni…
Sono queste le parole chiave che non devono mai essere dimenticate, e sottovalutate.
Settimana scorsa, ad un certo punto, dopo una giornata di sole, è arrivata inaspettata una forte pioggia.
Stavo preparando la cena per mio figlio, e il frullato “Vi-shape” per me, e ho sentito il rumore della pioggia che iniziava a cadere forte, fuori dalla finestra della cucina.
“Amore! Sai come dormiremo bene stanotte con la pioggia che cade forte fuori? Non so perché, ma quando piove si dorme meglio.”
E sapete cosa mi ha risposto mio figlio?!
“Io lo so perché mamma! Perché noi abbiamo un letto comodo, e una casa, e invece fuori ci sono i signori che dormono sulle panchine, sotto la pioggia!
“I signori”
Quello che mi ha colpito di più di ciò che mi ha detto mio figlio è stata proprio la parola “signori”.
Un paio di anni fa, per qualche domenica, sono andata ad aiutare un’associazione a dare da mangiare ai senza tetto.
Si preparava qualcosa a casa, e la si portava in una piazza, per servirla ai “signori” che si mettevano educatamente in coda, alcuni a testa bassa…
Ovviamente, nella mia vita, avevo già visto molti senza tetto, ma sempre da lontano, e non avevo mai parlato con loro.
E’ stata davvero una sorpresa per me scoprire quanti di loro fino a pochi mesi prima avessero un lavoro, e una famiglia…
Alcuni di loro indossavano anche indumenti firmati, e di classe, e non capivo…
Tra quei “signori” c’erano anche ex dirigenti…
Quegli occhi, intravisti da vicino, dicevano tanto…
Vergogna, orgoglio in frantumi, segreti non detti…
Molte mogli di quegli uomini non sanno che ora loro sono per strada.
Alcuni di loro se ne sono andati in silenzio, dopo aver perso il lavoro, senza ammettere una sconfitta, senza chiedere aiuto…
Quando ero piccola c’era sempre chi ti diceva: “Mangia su! Ricordati che tu hai da mangiare, e nel terzo mondo, dove muoiono di fame, sarebbero felici di avere anche solo un boccone di quello che hai tu!”
Il terzo mondo…
Ormai non c’è più bisogno di guardare così lontano per capire quanto siamo fortunati, noi, qui, oggi.
Oggi basta girare l’angolo…
Non è retorica, ma la pura verità.
Prima di lamentarci sempre (e parlo anche di me, ovviamente!) dovremmo davvero contare fino a 10.
Anche io ho avuto le mie, vi assicuro, ma per fortuna ho imparato a vedere il bicchiere sempre metà pieno, e devo dire che la cosa aiuta, aiuta molto, nelle piccole e nelle grandi cose…
Questo ponte del 2 giugno l’ho passato nella nostra casa in campagna, a Cisternino, in Puglia.
Adoro il nostro nuovo angolo di paradiso, anche se tutte le volte che scendiamo, specialmente se per pochi giorni, il tempo per rilassarsi è davvero sempre poco, troppo poco.
In campagna c’è sempre qualcosa da fare, e, se devo essere sincera, la cosa mi piace.
Sono una iper attiva io (non ve ne eravate accorti?!), e quindi dopo 10 minuti che sono sdraiata mi viene in mente qualcosa che devo assolutamente fare, e mi rialzo.
Questi ultimi 4 giorni sono diventati 5, a causa di una gomma bucata, e di un treno perso.
E’ ovvio che quando buchi una gomma, con la macchina già carica, diretta in stazione a prendere un treno, la prima reazione sia brutta, parecchio brutta, ma poi conti fino a 10, chiami l’892021, cambi il biglietto prima della partenza del treno, senza quindi perdere i tuoi soldi, e respiri…
E respirando capisci che ti sei appena regalata una giorno in più di vacanza, e che forse non tutti i mali vengono per nuocere no?!
E allora vai a cena con la tua famiglia, e gli amici, e ti godi una serata che avresti dovuto passare nelle cuccette dell’Intercity notte Bari-Milano.
La mattina dopo ti svegli col sorriso, e metti costumi e asciugamani nella borsa da spiaggia, in attesa che tuo figlio si svegli, e che tuo marito finisca di fare giardinaggio 🙂
Tuo figlio apre gli occhi, con calma, alle 10, e, con un filo di voce, ti dice: “Mamma, oggi non voglio fare colazione: non ho fame!”
Bastano quelle poche parole per capire che c’è qualcosa che non va, e i tuoi dubbi diventano presto realtà!
Un colpo di freddo? Un virus?
Bo?!
Ma dopo un tea caldo con il limone, e due coccole, il cucciolo da il meglio di sé, in versione esorcista, e si riaddormenta sul divano, all’ombra.
Le alternative a quel punto sono due:
1) Andarsene a letto a fare una pennica, per solidarietà.
2) Mettersi il costume, la protezione 30, e svenire sul lettino in piscina, in totale relax, anche perché la casa la avevamo già chiusa il giorno prima, e non c’era più nulla da fare.
Adesso vi lascio, perché siamo tornati a Milano, mio figlio sta meglio, ma per oggi me lo sono tenuto a casa, e io devo spalmarmi il dopo sole, perché ovviamente ho scelto la 2 🙂
Non dimenticate mai quanto siamo fortunati!!!
Guardate i vostri figli e/o i vostri compagni, mentre dormono (sembrano sempre più buoni quando dormono).
Pensate a tutte le persone che hanno fatto parte della vostra vita, e a tutte le belle emozioni che avete vissuto, e che ancora potrete vivere, e sorridete, ora!
Besos
Barbara
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