Avete mai sognato di sparare alla sveglia?
Io sì, tante volte.
Quando ero giovane (sto parlando di un paio di anni fa, e non ridete!) odiavo la sveglia.
Avevo una sveglia nera di plastica di quelle quadrate col tastino sopra per spegnerla, ma era inutile: alle 7.15 suonava e alle 7.15 qualcuno (chissa chi?!) la spegneva, subito, senza neanche accendere la luce, al buio.
Alla fine veniva mia mamma a darmi la sveglia definitiva, credo: sono passati giusto un paio di anni quindi la mia memoria è un pò annebbiata, sorry.
Adesso so che molti di voi mi odieranno, ma credo di non aver mai più avuto una sveglia sul comodino, da allora.
Sono stata per anni la “donna della notte” e quindi non avevo bisogno di sveglie: uscivo la sera (non andavo a battere, ma facevo la pr per locali ed eventi), tornavo tardi e mi svegliavo quando me lo diceva il mio corpo.
Sono riuscita anche a frequentare e finire l’università senza sveglia: non chiedetemi come, ma io alle lezioni allo I.U.L.M. ci arrivavo sempre puntuale, anche senza quel maledetto “Driiinnn”.
La prima sveglia che entrata in casa dopo aaaaaannnnnni e aaaaannnniiiii è stata quella di mio marito, ma era la SUA sveglia, non la MIA sveglia.
Quella maledetta sveglia da circa 8 anni (da quando viviamo insieme) suona alle 7.15, ma, fino a giovedì scorso, quella sveglia restava comunque la SUA sveglia e infatti era LUI che alle 7.15 la spegneva ed era sempre LUI che subito dopo “strisciava” in bagno a lavarsi e vestirsi, e poi in cucina a fare colazione.
Ho scritto “strisciava” perchè (poverino!), per 8 anni gli ho complicato la vita non poco chiedendogli di fare sempre tutto in massimo silenzio: io  speravo sempre di riaddormentarmi e Daniele continuava a dormire.
Difficilmente riuscivo ad addormentarmi, ma almeno restavo a letto in posizione fetale con un primo cuscino sotto alla testa e un altro “abbracciato” (forse si dice “aggambato”) dalle gambe.
Io dormo così da sempre, se è un problema scrivete al mio avvocato.
Danny invece se la ronfava fino 8.30/9 e infatti arrivavamo all’asilo sempre per ultimi, poco prima delle 10.
Ma dal 12 settembre 2013 è cambiato tutto: la SUA sveglia è diventata anche la MIA e alla SUA sveglia si è aggiunta anche la prima sveglia che Danny ha voluto come regalo per il suo primo giorno di scuola (si pentirà ben presto).
La mia vita non sarà più la stessa!
Il maschio grande si alza, si lava e si veste e io resto nel letto ancora un quarto d’ora (santi 15 minuti), ma quando alle 7.30 suona anche la sveglia di Danny, allora ecco che la giornata inizia davvero, per tutti e tre.
Era da anni, decenni, che non uscivo di casa prima delle 9/9.30 (salvo rari casi).
Sto scoprendo un mondo nuovo che fino a pochi giorni fa non conoscevo: il traffico delle 8.15 che per fortuna schivo con lo scooter, i colori del cielo, il freddo, lo strombettare dei clacson, le facce delle mamme e dei papà che magari quando uscivo io erano già negli uffici a lavorare, e tante altre cosucce.
Nelle ore in cui normalmente uscivo io non c’era tutto sto casino!
Ma siccome io sono una che vede sempre il bicchiere metà pieno, so già che presto riuscirò a trovare il buono anche nel dovermi svegliare alle 7.15.
Per ora posso dire che riesco a fare un botto di cose in più, che alle 9 ho già fame come se fosse orario di pranzo, che ieri mattina quando ho sentito la sveglia ho cercato di ricordare se mi ero preparata per l’interrogazione e che mi è spuntato un enorme brufolo sul mento come negli anni in cui andavo alla scuola media, e mi suonava la sveglia.
Vi prego ditemi che la sveglia fa ringiovanire.
Vi prego ditemi che il brufolo gigante che ho sul mento è acne giovanile ed è quindi legato al suono della sveglia che mi riporta indietro, nel tempo.
Vi prego ditemi che tra poco mi abituerò e non andrò più a letto distrutta alle dieci di sera, come sto facendo negli ultimi giorni.
Vi prego ditemi qualcosa che mi faccia amare i miei nuovi orari sennò vado a comprare una sveglia come quella di mio figlio, dove per fare smettere la soneria devi fare centro per ben tre volte di seguito.
Solo che io invece della pistola di plastica mi compro una pistola vera e propria e la sveglia la ditruggo, al primo colpo!
Barbara