Indignata è dir poco

 
Era da mesi che aspettavo di vedere questo film e ora ci metterò mesi, forse, per smaltire la rabbia che provo.
Avrei voluto scrivere appena uscita dal cinema, ieri sera, ma ho preferito aspettare, per evitare di esagerare e di dire cose di cui poi mi sarei pentita.
Quando si sono accese le luci in sala, ero arrabbiata, molto arrabbiata.
Il mio viso era rigato da inevitabili rivoli di lacrime, e la mia mascella era rigida, molto rigida.
Penso che se avessi incontrato una suora, fuori dal cinema, non l’avrei guardata con dolcezza.
Sono stata battezzata, ho fatto la comunione e la cresima, ma in Chiesa  ci entro solo per matrimoni, funerali e battesimi (ne ho uno giusto oggi, di battesimo)
Ma non sono qui per spiegare in cosa io creda o meno, anche se una cosa la voglio dire: mi piace molto il nostro nuovo Papa.
Trovo che Papa Francesco sia molto umano, e il suo sorriso mi riempie il cuore.
Ma ora torniamo al vero motivo di questo post.
Sono qui per dire che se davvero la storia narrata nel film “Philomena” è una storia vera, allora io sono veramente incazzata.
Scusate, ma non trovo termine migliore e più discreto.
Come si fa a lasciare in un convento la propria figlia incinta?
Come si fa a far partorire una donna nel dolore e nel pericolo, per punirla del suo “peccato”?
Come si fa a sottrarre un figlio alla propria madre, e a venderlo?
Ma, soprattutto, come si fa a non combattere con le unghie per ritrovare quel figlio tanto amato?
Vedere una madre affacciata alla finestra mentre urla a squarciagola il nome del proprio bambino di tre anni, perché glielo stanno portando via, è stata per me davvero dura.
Sono una mamma e sarei pronta ad uccidere se qualcuno cercasse di portarmi via mio figlio.
E se invece mi succedesse davvero una cosa del genere?
Non mi darei pace e lo cercherei ovunque, dal giorno della scomparsa all’ultimo giorno della mia vita, e
sono sicura che riuscirei a trovarlo.
E invece?
E invece la madre del film, e della storia vera che il film ha raccontato, ha fatto qualche vano tentativo e poi si è arresa, per 50 anni.
Quando in lei è tornato il desiderio di rivedere quel figlio perduto e ha incontrato un uomo che si è davvero impegnato ed è infatti riuscito nel suo intento, la donna ha scoperto un’amara verità.
Se non sapessi che il film è tratto da una storia vera non sarei così arrabbiata, ma siccome lo è…
Sono arrabbiata con i genitori che hanno abbandonato una figlia perché aveva “peccato”.
Sono arrabbiata con una madre che si è arresa, troppo presto.
Sono arrabbiata con quelle che dicono di amare Dio, e a lui decidono di dedicare tutta la loro vita, e poi impediscono ad un figlio di rivedere la propria madre, per l’ultima volta.
Sono arrabbiata con Suor Ildegarda che è arrivata ad odiare una donna solo perché quella donna aveva scelto il “peccato”, lo stesso “peccato” a cui lei invece aveva deciso di rinunciare.
Fischiate pure, ma io continuerò a pensare che l’invidia è una brutta bestia, sempre e ovunque.
Lo so che “Philomena” è solo un film, ma è anche la storia di vita vera.
Purtroppo certe cose sono successe e succederanno ancora, e io non riesco ad accettarlo.
Se un giorno mio figlio dovesse sbagliare, fino a che ci sarò, cercherò di stargli ancora più vicino,  per superare con lui tutti gli ostacoli che la vita gli metterà davanti.
Se un giorno mio figlio sbaglierà, mi ricorderò di quando sbagliavo io, lo sgriderò e cercherò di insegnargli che tutti possono sbagliare e cadere, ma che tutti devono rialzarsi, a testa alta.
Quando ami qualcuno devi essere pronta a stargli più vicino nei momenti difficili che in quelli facili.
E a volte bisognerà imparare a farlo anche in silenzio.
“Philomena” è un film duro, vero, ma bellissimo, e Judi Dench (con me nella foto, hihi) è fantastica, come sempre.
Barbara
PS : la foto l’ho fatta prima del film. Dopo non sorridevo più!

 Suor Ildegarda

Suor Ildegarda e il mio ginocchio, al cinema

Sante stelline

 
Quando ero incinta passavo le serate a guardare le puntate americane di S.O.S. Tata.
Non ero ancora diventata mamma, ma mi era già scattata l’ansia da prestazione.
Una delle cose che mi era piaciuta di più era una lavagna magnetica dove ogni volta che un bambino faceva qualcosa di buono, la mamma gli attaccava una stellina, come premio.
Quella lavagna l’avevo anche trovata, durante un viaggio negli Stati Uniti che ci siamo regalati suo papà ed io, da soli, quando Danny aveva solo pochi mesi, ma era un po’ grandina e quindi quando ho guardato prima lei e poi mio marito, sono stata fulminata da uno sguardo inceneritore.
E intanto Daniele è cresciuto, ma non è cresciuta la sua voglia di dare una mano, in casa.
Quale bambino apparecchia la tavola se in cambio non ottiene qualcosa?
Quale bambino dovrebbe decidere di mettere in ordine tutti i suoi giochi se nessuno gli garantisce che Babbo Natale arriverà in anticipo e che in cambio gli porterà un fantastico camion radiocomandato con almeno 10 sirene incorporate?
Per non parlare del fatto che se un bambino ha una mamma con le mani bucate, che adora viziarlo e comprargli qualsiasi cavolata, è normale che questo alla fine si aspetti sempre un regalino, e che per lui tardi ad arrivare quello che è il senso del denaro.
Aiutooooooooo!
Mea culpaaa, lo so, lo ammetto: sono colpevole!
Alla sua ventesima richiesta, che io avrei dovuto trasmettere a Babbo Natale, sono andata dalla sua maestra (Santa Emanuela) e le ho chiesto un consiglio su come avrei potuto far capire a Daniele che Babbo Natale non ha i soldi che gli escono dalle orecchie.
“Fai in modo che i suoi soldini se li guadagni, e lascia che si compri qualcosa con i suoi soldini”
Ma come avevo fatto a non pensarci prima!
In effetti il suo salvadanaio è pieno proprio perché non è stato mai svuotato.
Certo è che se Danny riesce sempre a racimolare le monetine a destra e sinistra da mamma, papà e nonne, senza far nulla per meritarsele, poco sarebbe cambiato.
E non potendolo ancora mandare a lavorare per guadagnarsi i suoi soldini…
Ecco che la mia memoria ha fatto un salto indietro negli anni, ed è tornata a quella bellissima lavagna magnetica e alle stelline premio.
Basta! Avevo deciso che quella lavagna l’avrei costruita io e che gli avrei attaccato una stellina tutte le volte che:
1) si sarebbe lavato bene i denti
2) si sarebbe spazzolato i capelli (deve avere degli antenati africani perché odia pettinarsi e se non cambia, finirà con l’andare in giro con i dreads)
3) avrebbe apparecchiato la tavola
4) avrebbe messo a posto i suoi giochi
5) avrebbe chiesto perfavore e detto grazie
etc etc etc
Ero a caccia del materiale per fare il tutto, quando un giorno entro da Imaginarium a chiedere se per caso avessero delle calamite fatte a stella, e cosa trovo?
La lavagnaaaaaaaaaaaa
Immaginate la faccia di Danny quando tra i regali di Babbo Natale ha trovato anche quella, e quando gli ho spiegato cosa fosse e ho confessato che ero stata io a chiederla al signore di rosso vestito.
Beh, che dire?!
Stiamo usando la lavagna da circa una settimana e Danny spesso mi chiede se può apparecchiare lui la tavola, mette a posto i giochi e la sera vuole spazzolarsi.
Gli ho promesso che ogni 5 stelline avrà una monetina e che se alla fine della settimana avrà raccolto più di 20 stelline, avrà un piccolo regalino.
Per i regali più importanti dovrà pensarci lui svuotando il suo salvadanaio.
Sante stelline e santa maestra.
Ora sì che mi sento meno in colpa ad essere una mamma con le mani bucate.
Quasi quasi faccio un salto a comprare qualche piccolo regalino giusto per essere pronta!
Ahahahahahahahahahahahahahah
Barbara
PS: quasi quasi ora mi invento una lavagna anche per il marito! Chissà che premio potrei dare a lui… mumble mumble…
 
 

Disintossichiamoci, depuriamoci, dreniamoci e magari “dimagriamoci”

 
Direi che ormai siamo tornati tutti e che per tutti, o quasi, è “durissima”.
Il ritorno ai perfidi orari (per alcuni la sveglia col buio), i piedi che tornano per terra e i pensieri e le preoccupazioni che si rifanno sentire, eccome.
Ma soprattutto…quelle strane molle che escono anche dalle bilance digitali (incredibbbbbile!)
Alzi la mano chi è tornato dalle vacanze dimagrito!?
Sono ovviamente esclusi quelli che fanno triathlon , quatriathlon e quintathlon.
Bene, vedo che siamo tanti ad essere ingrassati, ops.
E allora eccomi qui a darvi un paio di facili suggerimenti e qualche veloce ricettina che mi è stata gentilmente suggerita da amici (Arrrrarrrrara!!!) 
Come sapete bene non sono medico, ma ho investito talmente tanto tempo e soldi in visite, libri ed esperimenti su me stessa, che ormai qualcosina credo di averla imparata.
Diciamo che con la teoria me la cavo abbastanza bene, ma che ho ancora qualche problema con la pratica, uffaaaaa.
Ma visto che oggi si parla di teoria e che di diete ne ho provate davvero tante…eccomi qui!
Iniziamo da quelle fetentacci TOSSINE che ora si aggirano nel nostro corpo.
Sappiate che un’ alimentazione ricca di frutta e verdura può essere parecchio di aiuto per alleggerire il lavoro del fegato.
Ci sono alcuni frutti e ortaggi che contengono sostanze in grado di favorire l’eliminazione delle tossine.
Dopo tutte le schifezze che abbiamo ingurgitato in vacanza, direi che il nostro fegato ora si merita un po’ di coccole no?!
Eccovi quindi 15 tra gli alimenti adatti alla depurazione del fegato.
1) AGLIO
Piccole quantità di aglio sono in grado di attivare quegli enzimi che a livello del fegato aiutano il corpo a liberarsi delle tossine. 
2) POMPELMO
Ricco sia di vitamina C che di antiossidanti, il pompelmo è in grado di migliorare i naturali processi di depurazione del fegato. Consiglio un bicchiere disucco di pompelmo appena spremuto, magari per merenda!
3) BARBABIETOLE e CAROTE
Entrambe estremamente ricche di flavonoidi e di betacarotene, anche le barbabietole e le carote aiutano la depurazione del fegato.
4) TE’ VERDE
Il tè verde rappresenta una delle bevande amiche del fegato, in quanto ricco di antiossidanti e dicatechina, un componente noto per la propria capacità di contribuire al funzionamento generale del fegato.
5) RUCOLA e SPINACI
Rucola e spinaci, ma anche cicoria e tarassaco e l’insieme degli ortaggi a foglia verde scuro, sono ricchi di clorofilla e contribuiscono a purificare il sangue dalle tossine.
6) AVOCADO
L’avocado aiuta l’organismo a produrre il glutatione, un aminoacido solforato con funzione antiossidante utile per contrastare i danni provocati dai radicali liberi e necessario al fegato al dine di liberare l’organismo da pericolose tossine. Recenti studi hanno mostrato come un consumo regolare di avocado possa contribuire a migliorare la salute del fegato.
7) MELE
Ricche di pectina, le mele contengono i componenti chimici necessari al nostro organismo per purificarsi e favorire l’eliminazione delle tossine dal tratto digestivo.
8) OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA
Oli spremuti a freddo come l’olio extravergine d’oliva, l’olio di semi di canapa e l’olio di semi di lino, sono considerati benefici per il fegato, se utilizzati con moderazione, in quanto possono apportare una base lipidica in grado di incorporare una parte delle tossine presenti nell’organismo, alleggerendo il carico delle stesse sul fegato.
9) CEREALI INTERGALI
I cereali integrali, con particolare riferimento al riso integrale, sono ricchi di vitamine del gruppo B, nutrienti noti per essere in grado di migliorare sia il metabolismo dei grassi che il funzionamento del fegato. Dal medesimo punto di vista, è preferibile scegliere prodotti alimenti preparati con farine integrali, piuttosto che con farine raffinate.
10) BROCCOLI e CAVOLFIORI
Il consumo di broccoli e cavolfiori può contribuire all’incremento della presenza di glucosinolati, degli enzimi naturali considerati in grado di contribuire all’eliminazione da parte dell’organismo ditossine, anche cancerogene, diminuendo il nostro rischio di esposizione a malattie tumorali.
11) LIMONI
I limoni presentano un contenuto elevato di vitamina C, che aiuta l’organismo a sintetizzare i materiali tossici in sostanze che possano essere assorbite dall’acqua ed in seguito eliminate dall’organismo. Bere del succo fresco di limone al mattino aiuta a stimolare il fegato.
12) NOCI
Le noci sono ricche di un aminoacido denominato arginina, che contribuisce ad aiutare il fegato a depurarsi e disintossicarsi. E’ consigliabile masticare molto bene le noci prima di inghiottirle, in modo da favorire la loro digestione.
13) CAVOLI
Come avviene nel caso dei broccoli e dei cavolfiori, il consumo di cavoli permette di stimolare l’attivazione degli enzimi più cruciali nella depurazione del fegato e nell’eliminazione delle tossine.
14) CUCUMA
La curcuma rappresenta la spezia da favorire per la depurazione del fegato. Essa può essere aggiunta per il condimento di pietanze a base di verdure o di legumi, per amplificarne gli effetti benefici. La curcuma assiste l’attività degli enzimi che contribuiscono attivamente all’eliminazione delle tossine.
15) APARAGI
Studi recenti hanno rilevato come gli asparagi, con particolare riferimento alle loro foglie, siano da considerare un alimento utile alla protezione del fegato, con particolare riferimento al consumo eccessivo di alcol ed al loro prezioso contenuto di amminoacidi e sali minerali. 
Quasi quasi adesso apro un bar dove vendo alcolici e offro asparagi all’uscita!
Ma torniamo a parlare di cose serie…
Io sono rientrata dalla Puglia con circa 3 kg in più e, considerando che è da settembre che cerco di smaltire altri 3 kg che mi portavo dietro dall’estate, ora sono veramente alla frutta.
E non nel senso che ho già mangiato antipasto, primo e secondo…
La mia sfortuna è che sono troppo golosa, ma la mia fortuna è che ormai non potrei vivere senza fare attività fisica, e quindi mangio e brucio, mangio e brucio…
Ma bruciare non basta!
Purtroppo per dimagrire bisogna darsi un minimo di regolata anche su ciò che si mangia e si beve.
Ho scritto “minimo” perché ormai ho capito che le diete drastiche non servono a nulla, per lo meno non garantiscono risultati a lungo termine.
Dopo averle provate tutte, ho capito che, per esempio,  eliminare del tutto i carboidrati è una cavolata.
Ovvio che se per una settimana non mangi pane e pasta, ma solo proteine, verdura e frutta, dimagrisci, ma poi?
Magari per una sera ti puoi togliere la soddisfazione di rimettere quel vestito che non ti entrava più, ma stai pur sicuro che i kg persi così li riprendi subito.
Le cose più importanti sono:
1) fare un bella colazione abbondante (che comprenda anche frutta, da mangiare come prima cosa appena svegli, e proteine.  Ad esempio un uovo o 50 grammi di prosciutto cotto)
2) a pranzo si può anche mangiare un piatto di pasta, ma limitandosi con le quantità e i condimenti. L’ideale sarebbe magiare pasta integrale.
3) ad ogni pasto vanno mangiati carboidrati, proteine e verdure. Meglio mangiare la pasta a pranzo e non la sera, ma assieme alla pasta vano mangiate anche le proteine (va bene anche una scatoletta di tonno nel sugo). Anche se la sera non mangiate la pasta, mangiate un panino piccolo o un paio di gallette di riso.
4) come condimenti ovviamente sarebbe meglio usare solo olio, poco e a crudo.
Limitate il sale e se potete eliminate l’aceto balsamico perché si tratta comunque di zucchero. Non è poi così difficile riabituarsi all’aceto normale. Anche jogurt (se non avete problema con i latticini) e senape assieme, sono una buona alternativa per le condire verdure.
5) bisogna bere tanto, ma tanto. Io faccio una fatica bestiale perché a volte mi dimentico di bere per ore, ma bisognerebbe bere almeno 3 litri di acqua al giorno!
Ovviamente alcool e bevande gasate varie andrebbero eliminati, ma non sarà di certo il bicchiere di vino a tavola o all’aperitivo a rovinare tutto il lavoro (ecco magari evitanti di lanciarsi sui buffet degli aperitivi). Io in questi giorni, nella bottiglia di acqua, ci metto del limone spremuto che aiuta a purificare!
6) se avete un’erboristeria a portata di mano, vi consiglio una bella tisana depurativa e digestiva prima di andare a nanna (in alternativa va bene anche una bella tazza di tè verde)
Io ne ho trovata una pazzesca in un’erboristeria vicino a casa.
Avete presente la scena di Benigni quando fa pipì nel film “Il piccolo diavolo”?
Ecco, uguale!
Infatti ho deciso che da domani la berrò di giorno diluendo 3 cucchiai in un litro di acqua e non più la sera diluendo un cucchiaio in una tazza.
Non posso continuare a passare le notti a fare plin plin invece che dormire.
Se volete farvi fare questa tisana magica, dite ad una qualunque erboristeria di farvi un bel mix, in parti uguali, di finocchi frutti, menta fg, liquirizia rd, carvi semi, camomilla fr, melissa fg, coriandolo semi, angelica rd, anice verde semi e timo.
7) ovviamente sarebbe cosa buona e giusta fare attività fisica, ma niente di massacrante perché non serve: meglio poco tutti i giorni che tanto 2 volte a settimana. Se non avete tanto tempo per andare in palestra o in bici o a farvi una lunga camminata…fatevi furbi!
Non prendete gli ascensori, ma andate a piedi.
Non salite in macchina per andare a fare la spesa o a comprare il giornale (lo so che lo fate!), ma andateci a piedi.
Alla fine lo sappiamo tutti cosa dovremmo fare per dimagrire, il problema è averne voglia e metterci un po’ d’impegno.
E’ più forte la voglia di dimagrire o la voglia di finire il torrone o il cioccolato nell’armadio?
Con me spesso è buona la 2, ma ci provo, ci provo sempre a migliorare.
Ora vado che mi aspettano 22 km in bicicletta.
Ho rotto il vetro dell’iphone e ho preso appuntamento in Apple a Rozzano quindi, visto che non piove, ho deciso di andarci in bici.
Anzi, per la verità l’ha deciso la mia motivatrice!
Vi lascio qui sotto qualche ricetta che mi è stata suggerita, ma che non ho ancora provato.
Non sembrano male!
Ultima cosa, ma la più importante: sorridete che la vita è bella, sempre e comunque.
Besos
Barbara
 
 
                                                     RICETTINE FACILI DA PROVARE 
Zuppa di broccoli e spinaci
Per 2 persone vi serviranno: 500 grammi di broccoli, 150 grammi di spinaci, 1 patata, 750 ml di brodo vegetale, ½ cipolla, sale, pepe e erbe aromatiche a piacere. Mondate e affettate i broccoli, sminuzzate gli spinaci e cuoceteli nel brodo vegetale insieme alla cipolla, alla patata tagliata a cubetti e ad una manciata di erbe aromatiche, come prezzemolo, timo e origano. Quando gli ortaggi si saranno ammorbiditi, frullate la zuppa in modo grossolano, senza formare una vera e propria purea, con il frullatore ad immersione.
Frullato invernale
Preparate il vostro frullato invernale unendo 2 pere mature, 100 millilitri di lette vegetale, 70 grammi di yogurt vegetale non aromatizzato, 2 cucchiaini di semi di lino e 2 datteri denocciolati e sminuzzati. Tritate i semi di lino nel macinacaffè o nel mixer prima di unirli agli altri ingredienti. Frullate il tutto fino ad ottenere una bevanda dalla consistenza cremosa e omogenea, perfetta per la colazione o la merenda.
Insalata di cavolo rosso
Il cavolo rosso è un alimento depurativo e ricco di antiossidanti. Con un cavolo rosso di medie dimensioni potrete preparare un’insalata per 4 persone. Tagliate il cavolo a listarelle sottili e arricchite la vostra insalata con chicchi di melograno, carote e mandorle tritate. Conditela con un filo d’olio extravergine e con del succo d’arancia. Lasciatela insaporire e gustatela a temperatura ambiente.
Zuppa di carote e zenzero
Per 4 persone cuocete in 1 litro di brodo vegetale 600 grammi di carote, 2 cipolle di media grandezza pelate e affettate, 1 spicchio d’aglio tritato e 1 cucchiaino di zenzero fresco sminuzzatoo ½ cucchiaino di zenzero in polvere. Quando le verdure si saranno ben ammorbidite, prelevate 1 o 2 mestoli di brodo e teneteli da parte. Rendete cremosa la zuppa con un frullatore a immersione. Se risulta troppo densa, aggiungente un po’ di brodo. Condite con 2 cucchiai d’olio extravergine, ½ cucchiaino di curry in polvere, sale marino integrale e pepe.
Frullato al succo di melograno
Per preparare il vostro frullato al melograno per 2 persone unite nel bicchiere del frullatore 300 ml di succo di melograno – da ottenere spremendo i frutti con un normale spremiagrumi , 1 banana tagliata a fettine, 125 gr di yogurt vegetale al naturale e 100 grammi di mela o di frutti di bosco. Frullate fino ad ottenere un composto omogeneo e guarnite ogni bicchiere con qualche chicco di melograno.
La zuppa Borscht 
Il borscht è una zuppa popolare di origine ucraina, ma molto diffusa in diversi paesi dell’Europa orientale, che in base agli ingredienti, leggermente diversi da paese a paese, va consumata fredda o calda. Nella maggior parte dei casi, gli elementi principali e che gli conferiscono quel colore rosso profondo, sono le rape e il pomodoro. Noi però vi proponiamo la versione fredda con barbabietola e cavolo, più tipica della Polonia, che unisce, in un unico piatto, tutte le sostanze nutritive di questi due forti alleati contro l’inverno.
Ingredienti (per 4 persone)
1 cavolo verde intero a pezzi;
1 cipolla rossa (1/2 tagliata finemente, ½ tagliata a dadini);
2 barbabietole rosse;
1 gambo di sedano tagliato finemente;
1/2 cucchiaino di timo tritato;
2-3 tazze di acqua (in base alla consistenza);
1 limone il succo spremuto
Preparazione:
In una ciotola uniamo il sedano e la cipolla tagliati fini e per il momento li mettiamo da parte.
In un frullatore uniamo tutti gli altri ingredienti, avendo accortezza di tagliare bene le barbabietole ed il cavolo in piccoli pezzetti. Versiamo la miscela ottenuta nel composto di sedano e cipolla, mescolando molto bene.
Condiamo a piacere e serviamo il Borscht caldo a anche freddo (magari in inverno meglio caldo!).
Macedonia di frutta invernale
Non dimenticate di portare in tavola tanta frutta di stagione, anche in inverno. Per preparare la vostra macedonia di frutta invernale potrete unire spicchi d’arancia e di mandarino, uva, chicchi di melograno, fettine di kiwi, scorrette di agrumi, fettine di pera e di mela. Non dimenticate la frutta secca o essiccata: datteri, uvetta, noci, nocciole e mandorle.
Zuppa di lenticchie rosse, curcuma e zenzero
Un’ottima zuppa per purificare il vostro organismo e sentirvi anche più leggeri!
Ingredienti per 2 persone: 
1 cipolla grande
2 carote
1 gambo di sedano
4 tazze di acqua
sale
200 g di lenticchie rosse decorticate biologiche (dopo averle tenute in ammollo per 2 ore circa)
2 cucchiaini di cucuma
20 g di zenzero grattugiato
erbette aromatiche a piacere
Preparazione:
Pulite, pelate e tagliate grossolanamente la cipolla, la carota e il sedano, versate tutto in una pentola capiente, aggiungete le tazze di acqua, due prese di sale grosso e fate bollire per circa 40 minuti, poi aggiungete le lenticchie che avete lasciato in ammollo per un paio d’ore, copritele e lasciatele cuocere per circa 30 minuti a fuoco medio.
Una volta cotte le lenticchie, frullate tutto con un mixer ad immersione, aggiungete la curcuma, lo zenzero grattugiato, le erbette che preferite, mescolate bene e servite!iricca di frutta e verdura può contribuire ad alleggerire il lavoro del fegato, in quanto alcuni frutti e ortaggi contengono sostanze in grado di favorire l’attività del fegato e di migliorare i processi di eliminazione delle tossine. Ecco 15 tra gli alimenti più adatti alla depurazione del fegato.
 
 

ON STAGE is BACK!

 

Ebbene sì: torna la mia serata ON STAGE del mercoledì, e si inizia alla grande con la carica di Ugo Conti e della sua incredibile band.
Dalle 19.30 l’aperitivo e il nostro free dinner buffet
Dalle 21.45 On Stage
Temperateitacchi perché ballare aiuta a tornare in forma!!!
Se avete bisogno di un tavolo scrivetemi.
Vi aspetto
Besos 
Barbara
PS: Vi ricordo che abbiamo un parcheggio interno (gratuito per chi arriva entro le 22) con 200 posti auto.
on-stage-2014

Befana on the road

 
Il fatto che la mia motivatrice sia anche una mia amica su facebook, è una bella fortuna, o sfortuna (dipende sempre dai punti di vista).
Se torno a Milano e lo scrivo su facebook, lei lo sa subito, e agisce.
Se poi il ritorno è quello da vacanze con abbuffate, il messaggio su whatsapp arriva appena scendo dal treno (manco avesse delle telecamere che mi seguono 24 ore su 24)
“Che fai domani mattina? Vieni a farti un bel giro in bici con me verooo!?”
Avrei forse potuto dirle di no dopo tutto quello che mi sono “scofanata” in queste vacanze?!
E poi mio marito domani parte per lavoro e se ne va in Cina per 10 giorni.
Quale miglior occasione per lasciare i due ometti a godersi una bella mattinata senza mamma?
Ho aspettato che Danny si svegliasse e arrivasse in camera nostra urlando tutto felice che la Befana era arrivata e aveva riempito la sua calza con un sacco di dolciumi e regalini; ho fatto colazione (con un caffè amaro, una fetta di pan carré tostato e mezzo pompelmo); mi sono vestita da combattimento, ho indossato il cappello da Befana e sono saltata sulla mia bici diretta sotto casa della mia motivatrice.
Immaginatevi la sua faccia quando ha visto la sua allieva Befana che l’aspettava all’angolo…
Ho pensato che se l’Epifania tutte le feste porta via…magari sarebbe riuscita a portare via anche un po’ del risultato delle vacanze, ops.
Vivo a Milano da quasi 25 anni, ma un giro in bici sui navigli ancora non lo avevo fatto: bellissimo!
La giornata di sole ha fatto la sua, ma anche il percorso non è stato niente male.
Siamo partite da Corso Lodi e siamo arrivate, lungo il naviglio, fino a dopo Rozzano.
Davvero un bel giretto di 22 km.
Ad un certo punto abbiamo anche incontrato una gigante nutria che io, da buona Veneziana, avevo scambiato per una gigante pantegana.
Alla fine del mio allenamento ho raggiunto i miei uomini al parchetto sotto casa, giusto in tempo per vedere Danny che riusciva a partire da solo sulla sua nuova altissima bici (non arriva neanche a terra coi piedi!)
Le due befane saranno anche partite in ritardo e con un mezzo alternativo, ma si sono godute una splendida mattina dì sole e magari sono anche riuscite a bruciare qualche fetta di panettone!
Se volete sapere da dove arriva la veranfigura della befana, vi do una mano io raccontandovi quello che ho appena letto.
Anticamente la dodicesima notte dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura.
I Romani erano convinti che in queste dodici notti, delle figure femminili volassero sui campi appena seminati per propiziare i raccolti futuri.
A guidarle queste figure femminili, secondo alcuni, era Diana, dea lunare legata alla vegetazione, secondo altri una divinità minore chiamata Satia (sazietà) o Abundia (abbondanza).
La Chiesa condannò tali credenze, definendole frutto di influenze sataniche.
Queste sovrapposizioni diedero origine a molte personificazioni che sfociarono nel Medioevo nella nostra Befana, il cui aspetto, benché benevolo, è chiaramente imparentato con la personificazione della strega.
L’aspetto da vecchia sarebbe dunque una raffigurazione dell’anno vecchio: una volta davvero concluso, lo si può bruciare così come accadeva in molti paesi europei, dove esisteva la tradizione di bruciare fantocci, con indosso abiti logori, all’inizio dell’anno.
Che dire ancora?
Che domani Danny, finalmente, torna a scuola.
Che io andrò a bruciare ancora un po’ di calorie, magari con una bella camminata con la mia motivatrice
E che, dopo scuola, il mio biondino ed io smonteremo l’albero di Natale, metteremo via tutti i vari addobbi e ci riapproprieremo della nostra casa in modalità “inverno in attesa del carnevale” (prossimo importante appuntamento)
Buon lunedì 
Barbara

collageeeefoto

 

Voglia di contagio, insicurezza o solitudine?

Ti porto via con me…

Ieri sera è stata la nostra ultima serata pugliese.
Ieri siamo stati come sempre in cantiere, per definire giusto un paio di cosuccie.
Ieri abbiamo deciso che il nostro letto sarà in pietra.
Ieri ci hanno convinti a fare una libreria in pietra, accanto al camino.
Ieri, in spiaggia, abbiamo trovato un tronco bellissimo e pesantissimo, e lo abbiamo da un amico che lo userà per farci un tavolo.
Ieri siamo andati a vedere alcune case per decidere quale tipo di chianche usare nel perimetro intorno a casa.
Ieri siamo usciti di casa alle 9 e siamo tornati alle 19. Ero talmente stanca che ad un certo punto ho anche pensato di andare a dormire senza cena (attenzione: io senza cena!? Bella questa)
E invece? E invece era l’ultima sera, e quindi ho fatto l’ultimo sforzo e sono andata a fare due passi nella città bianca, ad Ostuni.
Un veloce aperitivo da Riccardo e una piacevolissima cena all’Osteria del tempo Perso, con mio marito e mia suocera.
Mia mamma è rimasta a casa con Danny, per metterlo a letto ad un orario decente, visto che oggi ci siamo svegliati alle 6 per partire.
Adesso siamo in aereoporto, si torna a casa.
Sono tante le cose che vorrei portare via con me, oggi.
Vorrei portare via con me il sapore del mare
Vorrei portare via con me il sapore del purè di fave con la cicoria
Vorrei portare via con me la passione che Dario e Antonio mettono in tutto ciò che creano e trasformano
Vorrei portare via con me l’ospitalità dei pugliesi e il loro modo di farti sentire a casa, subito
Vorrei portare via con me il calore del camino del trullo di Monica e Ivo
Vorrei portare con me il profumo dell’Ulivo secolare che c’è davanti ai trulli di Flora
Vorrei portare via con me l’arte di Marco che sa trasformare il cemento in piccole favole
Vorrei portare via con me il sorriso di mio figlio quando gli hanno portato la sua pizza con le bombette
Vorrei portare via con me la faccia soddisfatta di mio marito alla fine di tutti gli appuntanti che abbiamo fatto assieme, in cantiere
Vorrei portare via tante cose di questa vacanza pugliese, ma ho deciso di portare via la cosa più bella: porto via l’espressione di gioia e stupore che ho visto sul viso di mia mamma quando, per la prima volta, è entrata nel nostro terreno, in cantiere, e tra gli ulivi è apparsa lei, la nostra casa
È bastato un attimo per capire che avevo fatto bene a crederci e a buttarmi anima e cuore in questo progetto.
L’ha amata subito, forse perché ama me
Quella casa l’ho disegnata io e quindi mi rispecchia
Mi è scesa una lacrima, e quel momento non lo dimenticherò mai
Quel momento lo porto via con me, per sempre
Barbara
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Ospitalità pugliese

Cosa vorrei dal 2014?

Cosce di pollo e crackers, ops!