Ho capito che ieri siamo stati tutto il giorno in navigazione e che quindi bisognava trovare il modo per intrattenere i 3100 passeggeri a bordo, ma inventarsi la cascata di champagne…è proprio da americani!
Alle 18 riapriva il kinder e quindi alle 18.05 Danny giocava con i suoi nuovi amichetti di bordo e io col il mio tappeto rullante nella fantastica palestra della nave.
Correvo e pensavo, correvo e pensavo.
Pensavo alla “cascata di champagne” che avevo letto sul programma, e non sapevo se fregarmene o se correre più veloce, farmi una doccia super rapida e fiondarmi al ponte 7 per le 19.15.
Mi vedevo a bocca aperta sotto questa cascata di bollicine e poi correre per la nave tutta ciucca!
Ok avevo deciso: doccia veloce e cascata di allegria.
Potete immaginare la mia faccia quando ho scoperto che la “cascata di champagne” altro non era che una montagnetta di coppe di vetro impilate una sull’altra.
Ma noooooooooooooo
E vogliamo parlare di tutti quelli che si sono messi in coda per versare lo champagne sopra la pila di coppe e vederlo scorrere dall’alto in basso!?
Tristesssssssssaaaaaaaa
A saperlo me ne stavo sul mio tappeto rullante.
Meno male che alla fine del “cinema” siamo riusciti a fare un brindisi collettivo!
Barbara
PS: dicono che due seni sono perfetti se entrano in due coppe di champagne. Secondo voi vale anche per il flut?! Ahahahahahahahahahhahahaha
Ruby Princess: nave 5 stelle, lenzuola di seta, mini golf, cinema all’aperto, mega spettacoli in mega teatri, mega ristoranti, mega intrattenimenti per bambini compresi nel prezzo, mega babysitter per la sera, mega suite, mega itinerario (Croazia, Grecia, Turchia, Napoli e Roma) e sopratutto…mega offertona! Evito con cura le navi italiane, da ben prima di Schettino, perchè non amo gli orari fissi e nelle navi straniere si cena e si pranza quando si vuole. E poi, so che potrà far ridere, ma nelle navi italiane la gente brutta la vedi subito mentre in quelle straniere…si camuffano meglio. Amo il mio paese e gli italiani, ma se almeno in vacanza ho l’occasione di conoscere gente di altri paesi con altre culture, altre abitudini e altre storie, sono più contenta.


Pile già un pò più cariche?!

- Faccia come il c…
E perchè porta scalogna mettere il cappello sul letto? Un tempo l’unico che arrivava in camera da letto col cappello e lì se lo toglieva, era il medico. Entrava di corsa in casa e correva al letto dove stava l’ammalato. Si toglieva di corsa il cappello e lo appoggiava accanto a sé. E su quel letto il medico veniva pagato, quindi per lo stesso motivo…niente soldi sul letto. Sapete perchè se si accendono tre sigarette con lo stesso fiammifero, si dice che il più giovane sarà sfortunato? Durante la prima guerra mondiale se i soldati al fronte, dentro le trincee, volevano fumare, sapendo che i fiammiferi scarseggiavano (lo zolfo serviva per gli esplosivi), più militari accendevano la propria sigaretta con lo stesso fiammifero. Solo che ogni “accensione” era segnalata dal bagliore della brace della sigaretta appena accesa. Il cecchino nemico notava il primo bagliore e puntava il fucile, il secondo bagliore e prendeva prendeva la mira, e quindi l’ultimo soldato ad accendere, il più giovane per motivi di “anzianità” e grado, era quello che di solito si prendeva la pallottola e non finiva la sua sigaretta. Sapete perchè porta rogna essere in tredici a tavola? I dodici apostoli e Cristo, che si sono ritrovati a tavola per l’ultima cena, non hanno avuto troppa fortuna… Regalare oggetti appuntiti o taglienti non è un gesto che porta bene perchè con certi oggetti ci si può fare male e quindi quando ricevete un regalo del genere ricordatevi di questo facile rimedio: date una monetina a chi vi fa il regalo ed il regalo diventerà un acquisto. E ora l’ultima perché poi vado a fare colazione: sapete perchè porta male aprire un ombrello in casa? Perché una volta aprivi l’ombrello in casa quando in casa ti pioveva e quindi vivevi in stato di povertà. Io povera a quei livelli per fortuna non lo sono mai stata, ma in casa mi ha piovuto lo stesso, argh! Barbara

- Il telefono che abbiamo ancora sul muro della nostra cucina a Venezia

La mia nuova forcola
Devo dire che già il nome mi era piaciuto molto: la “forcola” è quel pezzo di legno su cui si appoggia il remo nelle barche tipiche veneziane in cui si voga in piedi.
Ieri, visto che non siamo andati in spiaggia, perchè Danny non stava benissimo, ho fatto due passi e sono andata a vedere questo nuovo negozio.
Che bello scoprire che ci sono artigiani che hanno ancora la voglia, il coraggio e l’entusiasmo di aprire negozi di questo genere. Che bello entrare in quel posto e sentire il profumo del legno. Piero Dri, il forcolaio “matto” in persona, da veri e propri tronchi di noce ricava le forcole e da tavole di Ramin, che è un albero che cresce nel arcipelago indonesiano, ricava i remi. Il problema è che gli oranghi che vivono in quelle zone si nutrono attraverso quegli alberi e quindi a forza di tagliare si rischia l’estinzione di questo animale. Ecco perchè Piero mi raccontava che è da poco entrato a far parte di un’associazione che si chiama “Slow Wood”. Si tratta di un’associazione che tra le varie cose, insegna agli artigiani ad usare legnami che provengano da foreste e boschi sostenibili concentrandosi sulle specie di legno locali spesso trascurate. La cosa importante è rispettare la struttura del legno, verificarne la provenienza ed escludere il pericolo di estinzione. Bravo Piero, a trovarne di artigiani come te. Barbara NB: il sito www.ilforcolaiomatto.it è ancora in costruzione, ma se passate per Venezia andate a trovare Piero all’inizio della strada nuova, partendo da Campo S.Apostoli, davanti all’imbarcadero dei gondolieri. L’indirizzo esatto è Canareggio 4231 e il suo cell.348.2528611
Forcole, remi, ma non solo, da Piero Dri, il “Forcolaio matto”.
Sto prendendo le bacche di Goji tutte le mattine da circa 20 giorni e vi assicuro che sento già gli effetti. Ero davvero scettica, ma mi sono dovuta ricredere. Se inserite questi frutti in una dieta sana ed equilibrata (anche con qualche trasgressione un giorno sì e uno no, come faccio io) vi aiuteranno ad affrontare meglio la giornata. Sono inoltre un alimento senza zuccheri aggiunti e quindi ideale sia per grandi che per piccini. Quantità consigliata: 1-3 cucchiai (20g) al giorno di bacche così come sono, o a piacere aggiunte a yogurt, macedonia, riso e insalate. In cucina possono essere impiegate nella preparazione di piatti dolci e salati. Adulti, 1-3 cucchiai al dì
Bambini, 1-3 cucchiaini al dì E’ stata riscontrata un’interferenza dell’alimento con alcuni medicinali tipo quelli anticoagulanti, quindi chiedete sempre prima al vostro medico di fiducia se per esempio avete intolleranze o allergie. Oltre al Goji, sta avendo un grande successo anche l’Açai, un’altra bacca, questa volta di origine brasiliana, che cresce ed è consumata nella foresta amazzonica. Il succo delle bacche di Açai, che gli indigeni dell’Amazzonia consumano anche mescolato a quello di guaranà in una sorta di pozione energetica, avrebbe proprietà vasoprotettrici. E’ inoltre ricco di ferro e steroli vegetali, che lo rendono un potente anticolesterolo. E una delle bevande più ricercate del momento, soprattutto sulle spiagge di Copacabana e dintorni, dove sono vendute anche da appositi “carrettini”. Io ultimamente ho bevuto un’ottima capirinha al gusto all’Açai da Temakinho e devo dire che non so se mi abbia fatto bene, ma mi ricordo che dopo ero di ottimo umore! Barbara NB: Le bacche Goji ormai si trovano in farmacia , in erboristeria o anche in alcuni supermercati. Se fa troppo caldo per andare in giro a cercarle, le potete sempre comprare on line su www.sitarstore.it
Se non ci dovessimo vedere mercoledì…buone vacanze!
Riposatevi, divertitevi, state con le persone che amate, ma anche con quelle che non amate perché potrebbero rivelarsi diversi da quello che sembrano, ocio.
Besos
Io ho un’attenuante: Danny boy oggi ha la febbre e il mal di pancia quindi niente spiaggia e allora, siccome sono un pò matta e a casa mi annoio, mi sono messa lo stesso in costume e ho fatto un bel bagno di popcorn, ops! Barbara RICETTA, non light, per POPCORN SALATI AL CARAMELLO: fate esplodere, a fuoco alto e con coperchio, 110 grammi di mais per popcorn in una grossa padella con olio di mais e intanto sciogliete in un tegame 50 gr di burro, 2oo gr di zucchero, 1 cucchiaino di sale e 60 grammi di miele. Portate a ebollizione mescolando per 5/6 minuti fino a che il caramello sarà diventato color nocciola. Versate il caramello sui popcorn che avrete precedentemente messo in una ciotola dopo averla unta, e mescolate bene. Distribuite i vostri popcorn su due teglie con carta forno separando tutti i pezzi uno dall’altro. Aspettate circa 15 minuti perché si asciughi bene il caramello. Se li volete piccanti potete aggiungere agli ingredienti, per fare il caramello, 1/2 cucchiaino di peperoncino e 1/2 di cannella.

Ecco cosa succede quando i bambini si ammalano e a casa ci si annoia.
Il fotografo è ovviamente Danny boy