Sì, sì, tu toccami l’orecchio e io non mangio più!

 
Sono una curiosona e un’appassionata di “shopping on sight” (sul posto) e “shopping on site” (sulla rete). 
Ormai vi ho già rivelato che tutte le mattine appena mi sveglio vado a vedermi le offerte di Groupon e Groupalia e se trovo delle cose che mi interessano…clicco e compro.
Si risparmia sempre un sacco e si sa che con la parola “risparmio” noi donne andiamo in iperventilazione.
auricolfotoIeri, per esempio, ho speso solo 18 euro per un coupon che mi da diritto all’affitto di una macchina elettrica per ben 3 giorni.
La voglio provare perchè non posso continuare a portare mio figlio in giro in scooter 365 giorni l’anno, ma una macchina vera e propria non la voglio.

Un paio di settimane fa ho comprato 3 sedute di auricoloterapia per soli 19 euro.

Amo fare esperienze nuove e se poi vedo un barlume di possibilità di trovare qualcosa che mi aiuti con i miei attacchi di fame…

L’auricoloterapia è una tecnica che consta nello stimolare il padiglione auricolare con uno stimolatore che emette impulsi galvanici a bassafrequenza.

Mentre il dottore lo fa tu devi tenere in mano una sorta di “massa”.

Non si sente dolore, ma giusto un leggero “pizzicobruciore” (adoro inventarmi le parole!)

Dicono che questa terapia sia molto efficace nel trattamento dell’obesità, ma anche di altre patologie.

L’auricoloterapia è una forma di medicina alternativa basata sull’idea che l’orecchio (in particolare il padiglione auricolare) riproduca in piccolo l’intero organismo umano. 

L’auricoloterapia iniziò a diffondersi ufficialmente in Francia nel 1956, ad opera di un medico di base di Lione, Paul Nogier il quale aveva osservato che diversi suoi pazienti provenienti dalla Corsica avevano delle cauterizzazioni a livello del Padiglione auricolare: dalla storia clinica di questi pazienti emergeva che quelle cauterizzazioni venivano fatte, in Corsica, da maniscalchi , per curare dolori sciatalgici.

Nogier, incuriosito, indagò e scoprì che queste pratiche sull’orecchio venivano fatte già ai tempi di Ippocrate quindi si mise al lavoro per sperimentare i vari punti dell’orecchio.

Mentre ieri mi toccava alcuni nervi nell’orecchio sentivo lo stomaco brontolare.

Il dottore mi ha spiegato che è normale perchè non si fa altro che stimolare alcuni muscoli e più precisamente quello dello stomaco che per effetto della stimolazione di questi nervi, si contrae.

Sìììììì: voglio che il mio stomaco di contragga di brutto così dopo che ho mangiato un solo biscotto sarò già soddisfatta e non dovrò mangiare gli altri 19!!!

Dicono che dopo un mese di cura dovrei sentirmi già  meglio.

Considerate che bisogna fare una seduta a settimana e che una volta che avrò finito le prime 3 che ho già pagato, le sedute costeranno 25 euro cad quindi un prezzo giusto e accessibile direi!

Dopo due mesi lo stomaco dovrebbe ridursi di dimensione, e la digestione dovrebbe migliorare parecchio.

Il dottore dice che avròpiù energie (Aiuto! Già ne ho troppe ora) e che la mia salute migliorerà.

Io so solo che per ora ho investito 19 euro, che da quando lo ho fatto ieri mattina, ho davvero meno fame e che ieri sera dopo cena, non ho avuto voglia di dolci come invece mi succede sempre e soprattutto non ho avuto nessun attacco di fame.

Ho solo un po’ di nausea, ma ero stata avvertita del fatto che spesso i primi giorni capita.

Fino alla prossima seduta mi ha messo in ogni orecchio due cerottini con dentro dei semini che dovrebbero premere in alcuni punti particolari dell’orecchio riducendo la fame.

Udite, udite: “Io ci provo e poi vi so dire ok???”
Barbara

Un pò di fotine del Bobino del 26 giugno

Lasagne al ragù bianco: gli ingredienti segreti dell’Harry’s Bar.

 
Chiariamo subito che questa non è la solita lasagna, ma una lasagna al ragù bianco dove la ricetta del ragù bianco è la segretissima ricetta con cui all’Harry’s Bar di Venezia fanno la pasta al forno o le loro mitiche polpette che servono al bar o al tavolo assieme ai loro mitici Pierini.
Direi che a questo punto non potete non provare a farla anche perchè ormai sapete che se vi do una ricetta che sono stata in grado di fare io, ce la potete fare tutti!
lasagna3fotoIniziamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA x 4:
1 confezione di lasagne all’uovo già “pronte” da mettere in forno
200 grammi di carne macinata di maiale
200 grammi di carne macinata di vitello
200 grammi di animelle
Lo so che state facendo “Blaaa”, ma vi assicuro che sono proprio le animelle il successo di questo ragù! Mi raccomando fatevele dare macinate dal macellaio perché sono difficili da macinare a casa. Io lo ho fatto una volta sola, ma col Bimby
 
Una bustina di quelle piccole di funghi secchi (qualsiasi, anche misti che costano meno)
Classico misto per soffritto ossia carote sedano e cipolla (vanno bene anche quelle surgelate ma ovviamente viene più buono con quelle fresche)
3 uova
Un bel pò di formaggio grana (io faccio a occhio, ma uso quasi una busta intera di quello già grattuggiato)
30 grammi di farina
1/2 bicchiere di vino bianco
Olio, burro, pepe e sale
Quando avete tutto INIZIAMO:
Mettete in ammollo i funghi secchi una mezz’ora prima di iniziare.
Fate soffritto con olio, un pezzetto di burro, cipolle, sedano e carote tagliate a dadini.
Aggiungete i funghi secchi dopo averli scolati bene e tagliati a pezzetti.
Aggiungere animelle, vitello, maiale e la farina.
Rosolare il tutto sfumando con il 1/2 bicchiere di vino e verso la fine, quando vedrete che la carne è pronta, aggiungete le 3 uova intere e amalgamate il tutto salando e pepando a piacere.
A questo punto avrete il mitico ragù bianco dell’Harry’ s Bar che potrete usare anche per fare le loro stratosferiche polpette, la pasta al ragù normale o gratinata al forno aggiungendoci della “dietetica” besciamella, un botto di grana e una spolverata di noce moscata.
Oggi però facciamo le lasagne:prendete una bella teglia da forno e o la imburrate o la ricoprite con la carta forno.
A seconda della dimensione della teglia, stendete sulla base 3 o 4 fogli delle vostre lasagne all’uovo pronte (quelle della foto che compro io non vanno neanche scottate in acqua prima, ma vanno messe dirette nel forno)
Sopra la base di lasagne aggiungete un pò del vostro ragù bianco, del formaggio grana e un filo di olio poi ancora lasagne, ragù bianco, grana e olio e andate avanti per 3 o 4 strati.
Sopra il tutto aggiungete un bel pò di formaggio grana e un ultimo filo di olio e mettete tutto in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 30 minuti (io per gli ultimi 5 minuti metto il forno su “grill”)
Tagliate delle porzioni di lasagne non troppo grandi, mettetene un quadrato al centro di ogni piatto e con un filo di olio e un’ultima spolverata di grana, farete la vostra figurona.
Danny l’ultima volta che le ho fatte si è alzato dalla sedia e mi ha buttato le braccia al collo tanto gli piaceva.
Preparatevi a godervi una lasagna da pauraaaaaaaaa
Aspetto ringraziamenti ed applauso! Hihi
Grazie
Barbara
 
 
 

 

Lettera aperta alla mia ciccia.

 
Gli uomini arrivano e ogni tanto vanno.
I figli arrivano e poi ad un certo punto iniziano a vivere la loro vita e si staccano da te, ma lei…lei arriva e non ti molla più!
Eh che cavolo, non è per niente giusto.
Ma io sono testarda e se mi metto in testa una cosa vado avanti come un mulo, con i paraocchi e se a spronarmi trovo pure una col bastone e la carota…allora non ce n’è più per nessuno.
Quindi oggi ti scrivo e ti spiego un paio di cosucce.
Cara ciccia,
purtroppo per te, da un paio di settimane ho scoperto che la mamma di una bambina che è all’asilo con Danny, fa la motivatrice e siccome io avevo parecchi motivi per essere motivata (adoro gli scioglilingua) ho deciso di fare un patto col diavolo, ops, con questa donna tutto d’un pezzo: lei farà diminuire notevolmente la circonferenza delle mie gambe e io le farò una statua.
Qualcuno, in questo ultimo periodo, mi ha chiesto cosa faccia una motivatrice quindi oggi ho deciso di spiegarvelo.
La mia motivatrice si chiama Stefania Cagnoni ed è una iena che ama il rosa.
Diffidate dalle iene che amano il rosa…
Il cibo ed io abbiamo dei problemi da quando sono nata nel senso che mi sono sempre abbuffata sia di schifezze sia di cose sane.
Anche quando mangio le cose sane riesco ad abbuffarmi:ingurgito tutto senza gustarmi quello che ho nel piatto.
Ma la cosa peggiore sono i miei attacchi di fame incontrollabili: magari pranzo e ceno bene e poi dopo cena sono capace di rovinare tutto mangiandomi anche 20 biscotti.
Ho provato davvero di tutto: dalle anfetamine a qualsiasi tipo di dieta, dall’ipnosi al sondino, dall’ozono terapia all’elettrolipolisi, ma per il mio corpo sono riuscita ad ottenere unicamente il classico effetto fisarmonica: dimagrire e ringrassare, dimagrire e ringrassare.
Il sondino mi ha fatto perdere ben 3,8 kg di soli grassi in soli 10 giorni, ma sono tornati.
Però il sondino lo rifarei perché mi ha aiutato molto a livello di “testa”.
Direi che l’argomento merita un post tutto suo che scriverò presto.
Per quanto riguarda le altre diete…che dire!?
Ne ho provate tante, tutte, e secondo me non servono a nulla, anzi, a volte peggiorano pure la situazione perché è proprio quando ci si sente privati che vengono le piú grandi voglie e poi le diete sono deleterie per l’umore e io non sono programmata per non essere allegra.
Avete mai visto una che tutta felice ti dice di essere a dieta?
Chi fa le diete diventa antipatico, nervoso, litiga con tutti e si incazza di brutto quando riprende i kg persi, perché tanto tornano, tornano sempre.
Sono i kg che hanno insegnato a Pollicino il trucco delle briciole e dei sassolini.
L’unica soluzione è imparare a mangiare, imparare quando e come si può sgarrare e come si può riparare agli sgarri.
E’ ovvio che a qualcosa tocca rinunciare: non si può pensare di sconfiggere la ciccia nutrendo il nostro corpo con altra ciccia e non si può neanche pensare di dimagrire avendo sempre un bel senso di sazietà, anzi, è proprio quando si sente un po’ di fame che la nostra ciccia brucia.
Tu non dai al tuo corpo zuccheri da trasformare in energia e il tuo corpo si arrangia bruciando gli zuccheri che ha in casa.
La mia motivatrice mi sta insegnando a mangiare evitando di accostare tra di loro alimenti sbagliati, ma senza rinunciare a quello che più mi piace(pizza e sushi per esempio)
La mia motivatrice mi sta insegnando come sconfiggere i mie attacchi di fame che arrivano col buio (è un disturbo che abbiamo in tante e si chiama “Binge eating disorder”, ve ne parlerò meglio più avanti).
La mia motivatrice, dopo aver osservato bene il mio fisico e i miei punti deboli, ha messo a punto un allenamento mirato su di me, ma non me lo ha rivelato.
La mia motivatrice mi da appuntamento ad una certa ora e solo all’ora X scopro che tipo di allenamento ha architettato per quel giorno.
Mi piace l’effetto sorpresa e non mi pesa seguire Stefania nei suoi “percorsi” sempre diversi.
Ho scoperto che le panchine del parco dove di solito porto Danny a giocare, non servono solo per sedersi e se vuoi proprio usarle per sederti, devi farlo almeno per 100 volte di seguito sennò non riuscirai mai a rassodare i glutei.
Ho scoperto che a Milano ci sono ancora un sacco di strade e di negozi che non conosco perché nelle ultime due settimane ci siam sparate circa 50 km camminando veloce e segnando al volo indirizzi di negozi carini incontrati sul percorso.
Ho scoperto che non è vero che a una certa età se si perde peso lo si perde sempre sempre e solo dove non si vorrebbe.
Basta allenarsi nel modo giusto, avere costanza e soprattutto il tempo per farlo (la cosa spesso più difficile)
Ad agosto la mia motivatrice ed io partiamo assieme: andiamo in crociera con mariti e figli assieme ad un’altra coppia e ci sarà da ridere.
Li vedo già i mariti a fare i baby sitter e noi a camminare su e giù per i ponti.
Barbara
 
celldeffoto
 
 
 
 

Bubusetteteee

 
Bubusettete?
Eh sì, perchè la condanna di Berlusconi a 7 anni secondo me è proprio uguale uguale a quella cantilena che spesso viene ripetuta ai bambini quando sono piccoli: assurda!
Una settimana fa ero al supermercato con mio figlio e ad un certo punto Danny mi ha guardato e mi ha detto “Mamma io non voglio più andare in crociera!”
Ma come?!? Un mese fa gli abbiamo chiesto se preferiva andare in un villaggio o andare in crociera e lui tutto contento ci ha urlato che voleva andare in crociera e adesso che abbiamo prenotato non vuole più andare?!
“Ma perché non vuoi più partire?”
” Perchè ho paura che moriamo tutti”
Perdindirindina!
E ora chi gli ha messo in testa una fesseria del genere, ma soprattutto…perchè?
“Danny, ma perchè dici che in crociera moriremo tutti?”
“E se poi guida il signore che ha fatto andare a sbattere l’altra nave sugli scogli?”
Dopo la sua domanda mi è tornato il sorriso e a quel punto gli ho detto di non preoccuparsi perché non sarebbe stato Schettino il capitano della nostra nave.
Danny ha ricambiato il mio sorriso e guardandomi dritto negli occhi ha aggiunto “Ah bene! Quindi lo hanno messo in prigione ?”
Ecco! Adesso spiegatemi voi cosa avreste risposto?
Quello per fare il figo fa una manovra assurda, affonda una nave e diventa direttamente responsabile della  morte di 32 persone e non finisce in galera?
Ok, sembra che sia stato bravissimo a portare poi la sua nave in secca evitando un disastro peggiore, ma sta di fatto che per colpa della sua leggerezza, molte persone hanno perso la vita, eh che cavolo.
E se domani mio figlio mi chiedesse come mai uno che fa “picci picci” con una che voleva tanto fare “picci picci” con lui, viene condannato a 7 anni di prigione mentre quello che ha fatto andare la nave a sbattere contro lo scoglio e ha fatto morire 32 persone non è andato in prigione…io cosa rispondo?
E se domani mio figlio mi chiedesse come mai uno che ha fatto “picci picci” deve stare in prigione solo 1 anno in meno di uno come Misseri…cosa gli rispondo?
E se domani mio figlio mi chiedesse come mai uno che ha fatto “picci picci” deve stare in prigione 1 anno in più di Scattone e Ferraro che hanno ucciso una donna…cosa gli rispondo?
Ok che Berlusconi sarà ancora un presunto innocente fino a che la pena non sarà definitiva in Cassazione, ma qui si sta davvero esagerando.
A me Berlusconi è sempre piaciuto.
Ok , ok, magari mi piaceva di più come imprenditore prima che come politico poi, ma mi è sempre piaciuto.
Ho anche lavorato per 2 anni per lui quando sono stata pr al Milan durante gli anni del Centenario e della finale di Coppa Campioni a Milano ed ero orgogliosa di lavorare per una come lui.
Ippodromo di San Siro: cena di gala del Trofeo Berlusconi nel 1999 quando lavoravo per il Milan

Ippodromo di San Siro: cena di gala del Trofeo Berlusconi nel 1999 quando lavoravo per il Milan. Quella a dx con giacca bianco-nera ero io!

Ma si può crocifiggere così uno solo perchè gli piace tanto la gnocca?!
Ma siamo seri please!!!
Se dovessimo mandare in prigione tutti gli uomini a cui piace la gnocca e che si trombano tante gnocche…dovremmo costruire intere città piene zeppe di prigioni.
La signorina in questione era minorenne, ma parecchio contenta di fare quello che ha fatto anche se continua a negare di averlo fatto.
Sono le donne che ogni tanto andrebbero “condannate” e non gli uomini.
Se tu sei un uomo e hai sempre decine e decine di donne belle, giovani e spudorate che ti si gettano ai piedi…come cavolo fai a dire sempre di no?
E se poi per ringraziarle di averlo fatto felice, a questo gli andava di fare loro dei bei regali (buste comprese) , ma saranno cavolacci suoi o no?!
Ieri ero a Venezia in spiaggia e me la chiacchieravo con un importante avvocato che mi raccontava che non ci sono mai stati in Italia precedenti di sentenze del genere.
Mi raccontava anche che sulla fedina penale di Berlusconi ormai c’è scritto “delinquente abituale”.
Io davvero non capisco: la diretta interessata continua a negare che tra di loro sia mai successo nulla e ben 32 testimoni difendono Berlusconi, ma questo ora rischia 7 anni di galera e l’interdizione perpetua?!
Adesso questi 32 testimoni sono accusati di falsa testimonianza, Berlusconi riceve la mazzata che tutti sappiamo e io devo capire come farò un giorno a spiegare tutto ciò a mio figlio.
Bene, grazie Italia!
Non è che per caso gli uomini potenti che guadagnano tanti soldi e hanno tante donne, danno tanto  fastidio???
Berlusconi sai cosa ti dico?
Che se la sentenza, come penso, non diventerà esecutiva, io torno a lavorare per te gratis e faccio la dj per le tue feste come facevo quando lavoravo al Milan e oltre ad organizzare per te un sacco di eventi, mi dilettavo a mettere la musica per le feste delle giovanili.
Parola di lupetto!
E siccome mi voglio allargare…se ti fa piacere vengo a mettere i dischi anche nella stanza del bunga-bunga tanto so che con me non ci proveresti mai: sono troppo vecchia per te!
 
Barbara
Quando ero pr per il Milan e mi dilettavo anche a fare la dj per le feste delle giovanili del Milan

Quando ero pr per il Milan e mi dilettavo anche a fare la dj per le feste delle giovanili del Milan

 
 

La pillola rosa ci salverà.

 
Che pazienza che ha mio marito!
Lui sì che è un bravo marito, lui ogni tanto ci prova:
“Amore dai che stasera…”
Ma il film delle 21 è iniziato da poco più di mezz’ora quando io mi addormento sul suo petto.  
E crollo così pesantemente che una leggera bavetta mi esce dall’angolo delle labbra e gli finisce sulla camicia che forse poteva essere rindossata il giorno dopo.
“Amore dai che domani…”
Ma il giorno dopo mi addormento a letto mentre lui inizia a guardare il secondo tempo della partita in salotto.
“Amore mi faccio una doccia e arrivo subito da te”
Ma quando arriva mi trova girata sul fianco abbracciata al cuscino e se io mi giro sul fianco abbracciando il cuscino…vuol dire una cosa sola.
“Amore, ma ti stai addormentando?”
E io riapro gli occhi come se avessi visto un fantasma e subito dopo mi rendo subito conto che senza gli spilli del film “Opera” di Dario Argento, i miei occhi non riusciranno mai a restare aperti.
“Amore ti vedo stanca”
E io penso, ma non capisco: dopo 2 ore di allenamento, 2 ore al supermercato, 1 ora a rassettare casa, 1 ora a cucinare, 1 ora con Danny al parchetto o in piscina , 2 ore con Danny e i suoi amichetti su in terrazza, un pranzo di lavoro e 2 ore a scrivere…perchè dovrei essere stanca?!
Ogni tanto devo quasi giurarglielo in ginocchio che lo amo ancora e che non ho un amante, e secondo me ancora non mi crede.
Giuro che avrei anche voglia, ma spesso non ce la faccio proprio…
Ho una decina di libri impilati sul comodino, ma la sera sono talmente stanca che non riesco neanche a leggere in camera, figuriamoci a fare dell’esercizio fisico.
Ma tra poco non sarà più così: nel 2016 finalmente anche noi donne avremo il nostro Viagra!
Ebbene sì, avremo la nostra pillola rosa (detesto il rosa, ma sto giro giuro che me lo faccio piacere).
Il 22 giugno 2013 è ufficialmente scaduto in Italia, e in altre 8 nazioni, il brevetto per il Viagra e quindi è in atto una vera e propria gara, tra diverse aziende produttrici di farmaci generici, per assicurarsi la produzione del “Viagra generico”.
A quel punto hanno finalmente deciso di mettersi al lavoro anche per noi e sono già pronti ben due farmaci che fanno ben sperare.
Hanno entrambi un cuore attivo rivestito di testosterone al gusto di menta.
Sono quindi ben due le pilloline candidate alla vittoria: una contiene una sostanza che stimola il flusso sanguigno e l’altra una sostanza che allenta l’autocontrollo.
Scusate, ma fare un bel frullatino delle due?! Nooo?!
Pensa che figata una pillola che stimola il flusso sanguigno e allenta l’autocontrollo: nello stesso tempo mi va via la cellulite, mi si sgonfiano le gambe e anche se mi sento stanca morta e so che dovrei dormire subito perchè mi aspetta un’altra giornata di staffette e corse agli ostacoli, me ne frego e inizio a rincorrere mio marito per tutte le stanze della casa implorandolo ancora, ancora e ancora.
Lo ho sempre detto io che le mentine sono così buone.
Peccato che ci sia qualche imbecille che sostiene che il “Viagra rosa” dovrebbero farlo “non troppo efficace” ossia che accenda sì la libido, ma non troppo perchè sennò rischia di diventare una minaccia per l’ordine costituito.
L’ordine costituito?
Sì, sì, avete letto bene.
C’è la paura che una semplice pillolina possa far andare a remengo il modello monogamico su cui si basa la civiltà in occidente.
Ma fatemi capire: gli uomini possono prendere la loro pillola blu e trombare a destra e a manca e noi non possiamo prendere una sorta di “pink mix” di caffeina, redbull e qualche goccia di sano drenante perchè sennò rischiamo di rovinare la famiglia?!?!
Ma perfavoreeee.
A noi donne la pillolina rosa ci serve per farci trovare ancora sveglie dopo le 21, ma dai nostri mariti.
Comunque fatela come volete sta pillola rosa!
Fatela pure più leggera della blu tanto si sa che una disfunzione del pisello necessità di una gru e che una gru richiede un gran consumo di energia mentre la mancanza di desiderio femminile è più una questione di testa quindi per un attivatore di neuroni già presenti…bastano 4 pile stilo!
Ciapa.
Vogliamo la pillola rosa!
Vogliamo la pillola rosa!
Vogliamo la pillola rosa!
Barbara

Lettera aperta a mio figlio.

 
Danny boy sta ancora andando all’asilo, nel senso che sta frequentando il terzo e ultimo anno e nel senso che ci sta ancora andando perchè il suo asilo è ancora aperto.
In questi giorni però siamo a Venezia dalla nonna e quindi ce ne andiamo in spiaggia e stiamo insieme tutto il giorno.
A volte è proprio quando si sta insieme così tanto che si ha il tempo di fermarsi a pensare…
Lo guardo da lontano, lo osservo da vicino, e penso.
Lo ascolto mentre cerca di spiegarmi le sue teorie o di raccontarmi i suoi vissuti, e penso.
Cerco di infilargli il costume da bagno che l’anno scorso gli andava enorme, ma capisco che ormai gli va stretto, e penso.
noi0fotoPenso a come sta crescendo velocemente il mio Danny.
Lo so che non è “mio”, ma “nostro”, ma oggi sono io che ho voglia di scrivergli una lettera e quindi fino a che non la avrò firmata, sarà “mio”, poi tornerà subito”nostro”.
Caro Danny,
stai per finire il tuo terzo anno di asilo e da settembre andrai alle elementari. 
Non potrò più accompagnarti fino all’armadietto per aiutarti, ma ti dovrò salutare al portone.
Stai crescendo, come passa veloce il tempo…
Mi sembra ieri che ho visto apparire quella righina blu e ho capito che non sarei mai più stata sola e che si sarebbe presto avverato il più grande miracolo della natura, il mio più grande desiderio.
Potrei uccidere per difenderti, potrei morire di dolore se ti succedesse qualcosa.
Non si può capire la forza e l’intensità dell’amore che una madre può provare per il proprio figlio fino a che non lo si prova sulla pelle, come quei colpi di sole che ti fanno sentire prima un forte caldo e poi i brividi di freddo.
A volte ho quasi paura di farti male quando ti abbraccio, ho paura di consumarti quando ti bacio, ho paura che gli angeli ridano di me quando nel buio della notte mi osservano incuriositi mentre vengo in camera tua e ti guardo mentre dormi, per essere sicura che non ho sognato, che esiti davvero.
Che grande fortuna averti al mio fianco. che grande fortuna poter dividere con te le mie emozioni e il mio entusiasmo.
Ogni tanto vorrei arrabbiarmi di meno e dirti le cose con un altro tono, ma la mamma è una passionale, nel bene e nel male.
Mi capita di  piangere di gioia per una tua parola o per un tuo gesto d’affetto, ma anche di urlare per una cavolata.
Sono fatta così e a volte mi dispiace, ma lo sai che ti amo e che sono fiera di te.
Te lo dico tutti i giorni.
Spero di riuscire a stare al tuo fianco lasciandoti libero di volare dove vorrai.
Spero di riuscire a darti la sicurezza di sapere che se avrai bisogno io ci sarò, ma che se vorrai fare di testa tua, io ti sosterrò , sempre.
Spero che anche quando sarai più grande mi guarderai ancora con quegli occhi pieni di amore.
Spero che fino a che vivrai con noi, tu riapra sempre la porta di casa per urlarmi dietro che mi vuoi bene, mentre scendo le scale per uscire.
Spero che tu tu continui a chiamarmi “mammina” anche quando sarai grande e mi telefonerai da casa tua per salutarmi.
Spero che ancora per tanti anni tu abbia voglia sdraiarti sopra di me per fare il nostro “panino umano” abbracciandoci stretti stretti come facciamo tutte le mattine appena svegli, prima di uscire.
Spero che tu abbia la possibilità di viaggiare e di conoscere il mondo, ma che ogni tanto tu torni da me.
Vorrei averti al mio fianco per tutta la vita, vorrei sentire il profumo della tua pelle tutte le mattine e raccontarti la favola della buona notte tutte le sere, fino all’ultimo giorno della mia vita.
Vorrei…
Vorrei, ma non lo farò.
Prometto che cercherò di lasciarti libero di diventare presto un uomo, così poi so che potrò contare su di te, sulla tua forza, sul tuo amore e su quel senso di protezione che mi stai già dimostrando.
Prometto che appena capirò che sarai in grado di arrangiarti da solo, ti darò un calcio nel sedere e ti manderò fuori di casa, a vivere la tua vita.
Io ci sarò sempre, ma non sarò una di quelle madri che stira le camicie del figlio quarantenne.
Anche perchè non so stirare e ti farei fare delle pessime figuracce.
Spero di esserci ancora quando diventerò nonna, mi piacerebbe tanto essere chiamata “nonna”.
So che vi starete chiedendo perché io abbia deciso di scrivere questa lettera nel mio blog e non su un foglio di carta da chiudere magari in una busta sigillata con la ceralacca e da conservare poi in cassaforte per quando Danny sarà in grado di capire.
Beh, la mia risposta è “Bo?”.
Perché mi andava? Perchè non ho segreti? Perché mi piace condividere le mie emozioni e pulire la tastiera del mio mac con le mie lacrime di gioia e di passione che spesso mi scendono quando scrivo certe cose?
Può essere…
Barbara

noi1foto

Art Night Venezia & party on the beach

 
Ieri sera alle ore 18 è iniziata a Venezia la terza edizione di “Art Night Venezia”.
La notte bianca dell’arte, ideata e promossa dall’Università Ca’ Foscari, in collaborazione con il Comune di Venezia, ha interessato tutta la città , trasformando calli, campielli, piazzette e palazzi in uno straordinario scenario che ha coinvolto tutti quelli che si occupano di arte e di cultura, attirando cittadini e turisti di tutte le età e le nazionalità.
Molti musei sono stati aperti e gratuti fino a tarda notte e il vaporetto dell’arte ha “traghettato” gratuitamente gli interessati alla manifestazione.
Non nego che un giretto me lo sarei fatto molto volentieri, ma alla fine siamo rimasti in spiaggia fino a tardi con i bambini (il nostro Danny ed Eva la figlia di Carlo, un nostro amico ospite da noi a Venezia) e dopo avevamo un bel party di compleanno in spiaggia quindi non ci avanzava tanto tempo per andarcene a zonzo.
Ma il tempo per uno spritz e qualche cicchetto “Da Fiore” e per andare da Tessa, lo abbiamo trovato.
robertadicamfoto
Sono cresciuta con Tessa e ho sempre avuto una grande passione per le borse di “Roberta di Camerino” create da sua nonna Giuliana.
Ieri sera, in occasione della “Art Night Venezia”, Tessa ha organizzato un bellissimo evento nello show-room/negozio che ora gestisce e non me lo sarei perso per nulla al mondo.
Vedere e toccare quei pezzi vintage, guardare, indossare e comprare qualche chicca della nuova collezione, per una donna è sempre un sogno. 
Dopo aver ammirato il bellissimo allestimento fatto con i vecchi ombrelli stampati, una sposa moderna, il video della splendida sfilata romana e non solo…siamo scappati a prendere la circolare che ci ha portati al Lido e quel punto ci siamo tolti le scarpe e ci siamo incamminati sulla spiaggia degli Alberoni in cerca del mitico “Party on the beach”.
Il nostro amico Enrico compiva 40 anni e per l’occasione aveva deciso di festeggiare in spiaggia.
Come dargli torto?!
Che posto pazzesco: dei sui amici, negli anni,  hanno costruito sulla spiaggia una capanna fatta di rami, tronchi e altri pezzi portati dal mare. Il tutto intrecciato e accostato con un ottimo gusto e una sapiente tecnica.
Il tramonto prima e le candele dopo, hanno dato i colori alla serata e la musica ne è stata la sua colonna sonora.
Il problema è stato trovare un taxi (con le ruote) e un vaporetto (con l’elica) che ci riportassero a casa a fine serata, ma ce l’abbiamo fata e alle 2.30 stavamo tutti “russando”.
E ora dopo una sana colazione per cancellare un lieve mal di testa…ce ne andiamo tutti in spiaggia, nella stessa spiaggia dove ieri sera abbiamo ballato.
Oggi, però, non ci aspetta il dj sotto un bel cielo stellato con la luna piena, ma secchiello, paletta e un bel giro in pedalò sotto il sole a picco.
Eh via che vai, chi si ferma è perduto.
Barbara
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Involtini di pollo ripieni.

 
Eccovi un’altra delle mie ricettine facili facili per noi “casalinghe disperate”.
E’ un’altra delle mitiche ricette della mia amica Valentina che ormai sa come aiutarmi ad accontentare tutta la famiglia in un colpo solo.
Tante volte le cose che piacciono ai noi grandi non piacciono ai nostri figli o “vicevendola”.
Questi involtini piaceranno a tutti.
Però prima indagate se a tutti piacciono le olive nere sennò farete la mia fine.
“Che buoni mamma, che buoni amore, ma la prossima volta per favore non usare le olive nere!”
Ecco, in un colpo solo ho scoperto che mio figlio e mio marito non amano le olive nere, sigh!
Ma anche senza olive nere saranno buonissimi. 
Potete sempre sostituire le olive con il tartufo…slurp!
finvoltiniotoIniziamo come sempre dalla LISTA DELL SPESA x 4:
Fettine di petto di pollo belle sottili del peso di circa 30 grammi cad (calcolate almeno 4 fette per persona)
1, 5 etti di prosciutto cotto buono
Un paio di fette di pan carré senza crosta
Patè di olive nere o 6 olive nere
Parmiggiano reggiano
Pepe e sale
Stuzzicadenti
Ok se avete tutto INIZIAMO:
Tritate il prosciutto cotto
Mettete le fette di pan carrè a bagno nel latte
Tritate le olive nere se non avete il patè di olive (togliete l’osso dalle olive prima di tritarle sennò farete dei danni al frullatore e/o ai denti!)
Prendete il vostro cotto tritato e ci aggiungete mezzo cucchiaino di patè di olive, un bel pò di grana, pepe e sale e il pan carrè bagnato dal latte, ben strizzato e un pò spezzettato a mano.

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Amalgamate tutto poi mettete un po’ di “ripieno” al centro di ognuna delle vostre fettine che chiuderete poi con gli stuzzicadenti.
Infarinate leggermente i vostri involtini e fateli rosolare in una padella antiaderente dove avrete versato un filo di olio.
Cuocete a fuoco alto all’inizio sfumando con un po’ di vino bianco o di whisky e poi continuate la cottura a fuoco basso.
Ricordatevi di togliere gli stuzzicadenti prima di servire.
Come contorno ci stanno benissimo i piselli o una bella insalatona verde con pomodori.
Barbara

Da Jovanotti: una serata difficile da dimenticare…

 
Che dire?!
Ho ancora l’adrenalina a mille.
Io amo la musica e nella mia vita sono stata davvero a tanti, tantissimi concerti: da Madonna a Michael Jackson, da Jamiroquai ai St. Germain.
Ascolto di tutto, ballo di tutto e mi emoziono con tutto.
Ma andare assieme al concerto di Jovanotti con mio figlio… è stata davvero una gioia indescrivibile.
E’ iniziato tutto 3 giorni fa quando sono andata a prendere Danny all’asilo e gli ho dato la notizia: ha fatto un salto e si è messo ad urlare!
Danny ama la musica ed uno dei suoi giochi preferiti, con i suoi amici, è proprio quello di inscenare dei veri e propri concerti.
Alla fine della sua ultima recita all’asilo, nonna mao (mia mamma) gli ha regalato una chitarra nuova ed è proprio con quella chitarra che Danny è venuto a svegliarmi ieri mattina.
Prima di andare all’asilo abbiamo messo su Jovanotti e abbiamo ballato e cantato!
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Dopo l’asilo gli ho fatto un discorso serio spiegandogli che il concerto sarebbe iniziato alle 21, ossia quando lui normalmente è già a dormire, e che Saturnino (il bassista che suona con Jovanotti e che Danny ha conosciuto con me) mi aveva detto che la sua canzone preferita (Il più grande spettacolo dopo il Big Ben) la avrebbero fatta verso la fine.
L’unica soluzione per poter restare fino alla fine del concerto senza crollare addormentato e per magari conoscere anche il suo idolo, era una sola: dormire un paio di ore dopo l’asilo.
Alle 16.05 Danny “russava” e ha continuato a dormire beato fino alle 18.20.
Che dire? Furbissimo il mio Danny Boy.
Il papà era via per lavoro da 2 giorni quindi prima del concerto siamo andati tutti assieme a cena al Temakinho in C.so Garibaldi.
A cena al Temakinho con papi e il mio amico Camillo che ne è diventato il direttore.

A cena al Temakinho con papi e il mio amico Camillo che ne è diventato il direttore.

Oltre alla passione per la musica, Danny ha ereditato da me anche quella per il sushi e scoprire che il mitico Camillo, conosciuto ai tempi in cui era dirigente in Valtur, ora è diventato il direttore del nostro ristorante preferito, è stata davvero una piacevole sorpresa.
Dopo cena papi, che non ama i concerti (peggio per lui) se n’è tornato a casa e noi 2, carichi a molla, siamo andati a San Siro in sella al mio scooter.
Non posso che ringraziare all’infinito la mia amica Laura che ci ha trovato biglietti e pass per entrare perchè vedersi il concerto così belli comodi e sopratutto al riparo dalla pioggia, è stato davvero un gran regalo!
Danny all’inizio era un pò spaesato.
Eh direi, come primo concerto ritrovarsi a San Siro (dove non era mai entrato) con tutta quella gente…mica è roba da poco.
Noi 2 con Fiore, Fiore con la maschera di Jovanotti, Danny e la Colombari che fanno i pazzi, Laura con i suoi Leo e Lea e Danny ormai ombra di Jovanotti!

Noi 2 con Fiore, Fiore con la maschera di Jovanotti, Danny e la Colombari che fanno i pazzi (io no eh?!), Laura con i suoi Leo e Lea e Danny ormai ombra di Jovanotti!

Come la sua mamma, mio figlio ci mette davvero poco ad ambientarsi e dopo un’ora se la cantava con la Colombari e se la chiacchierava con Fiorello.
Fiorello…Che ridere! Si è presentato con la maschera di Jovanotti.
Non lo vedevo da un paio di anni, ma è sempre il solito pazzerello.
Ha avuto anche il coraggio di dirmi che secondo  lui ho fatto un patto col diavolo perchè non invecchio mai.
Senti chi parla! Sembra un ragazzino, ed è sicuramente più in forma ora di quando lo ho conosciuto io agli inizi degli anni ’90 (era un pò troppo pazzerello ai tempi)
Speriamo che non abbia sentito i nostri discorsi di giovinezza il povero Cecchetto che era li vicino a noi, hihi!
Ci siamo divertiti tutti davvero tanto.
E’ stato un concerto pazzesco ricco di energia e di grande entusiasmo.
Lorenzo sta per compiere 47 anni e più va avanti e più mi sorprende per l’incredibile carica che ha.
Dopo ore di attesa finalmente è arrivata lei: “Il più grande spettacolo dopo il Big Ben” e a quel punto Daniele è esploso ed io con lui.
Abbiamo iniziato a ballare e a saltare  come due matti.
Erano circa le 23.30 e quindi quel bambino di 5 anni e mezzo era fuori posto e io ero la mamma degenere.
Evviva!
Finalmente la precisina tutta regole che è in me si è levata dai maroni e ha lasciato spazio ad una valangata di energia e di gioia che non dimenticheremo mai.
Danny si era sparato più di due ore di sonno il pomeriggio e quindi era sveglio e felice.
In un colpo solo ho spazzato via i sensi di colpa!
Cosa potevo desiderare di più? Presentare Jovanotti a mio figlio.
Alla fine del concerto ci siamo presentati davanti all’ingresso della sala Executive dove si sarebbe svolta la “festa” del dopo concerto. Pensavo bastassero i pass che avevamo al collo e invece picche.
Una “simpatica” signorina alla porta ci ha rimbalzati nonostante io le avessi gentilmente spiegato che conoscevo bene sia Lorenzo che Saturnino e che volevo solo presentare Lorenzo ad un suo piccolo grande fan.
Ma niente! La signorina “cuore di pietra” non ha mollato neanche quando glielo ha chiesto Andrea Pezzi che era lì con noi.
Il sorriso di Danny si è spento e il suo labbro inferiore ha iniziato a tremare.
Stava per mettersi a piangere…
Dalla estrema gioia alla tristezza per colpa di “cuore di pietra”.
“Mamma, ma io voglio conoscere Jovanotti”
Non so cosa avrei fatto se non fosse arrivato subito lui, il nostro eroe tutto sudato e con un sorriso stampato sulle labbra.
“Ciao Barbara! Lei e il bambino sono con me, prego entrate”
La signorina “cuore di pietra” finalmente ha capito che non ero la solita conta palle e che Lorenzo lo conoscevo davvero.
A quel punto a Danny è tornato il sorriso e dopo 2 minuti era lì che raccontava al suo idolo che lui tutti i giorni, dopo l’asilo, fa i concerti a casa e canta la sua canzone.
Ammmmore mio!
Ero di nuovo la mamma più felice del mondo.
Abbiamo aspettato un pò Saturino che però non arrivava più (forse avrà avuto probelmi col phon!?), ci siamo bevuti un bel bicchierone d’acqua (il ballo mette sete) ho fatto un paio di pr salutando vips e presunti amici a destra e a manca.
A mezzanotte passate ho caricato il mio piccolo principe in scooter e, dopo una veloce sosta per comprare l’immancabile maglietta, ce ne siamo tornati a casa cantando.
Sono serate che non si dimenticano.
Sono emozioni che ti restano nel cuore per sempre.
Sono lacrime di gioia che non vorresti mai asciugare.
A fine serata Danny mi ha chiesto di abbassarmi, mi abbracciata e mi ha detto “Grazie mamma, portandomi qui stasera mi hai fatto davvero felice”
E a quel punto è scesa lei, la mia amata lacrima di gioia!
Grazie Laura, grazie Lorenzo, grazie Saturnino, grazie a tutti quelli che hanno lavorato per mettere su uno spettacolo del genre, grazie a tutti quelli che hanno ballato e cantato con noi.
Grazie a tutti, ci avete fatto passare una serata indimenticabile
Barbara
PS: che cretina, solo a raccontarvela mi sono commossa di nuovo.
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