
Le mie nuove infradito “Filovia” (Via Vincenzo Monti 28 Milano)
Ecco la NOSTRA VALIGIA PER QUESTA ESTATE:
1) Piccolo phon, spazzola tonda e mini piastra per i capelli. Ok l’asciugatura naturale che fa tanto “gnocca selvaggia”, ma almeno il ciuffo devo poterlo controllare e poi se dopo una settimana di “riccia da mare” mi capitasse di aver fortemente bisogno di vedermi liscia? Di certo non vado dal parrucchiere in vacanza. 2) Creme solari, cremine varie, antirughe, struccante bifasico per occhi che va bene anche per il rossetto (in estate come trucco uso solo il rimmel e al massimo il rossetto, e non sempre). 3) Qualche medicina per le urgenze: se ti prende il classico attacco di cagotto non è bello dover andare in giro per la nave a cercare l’Imodium o se una medusa pizzica il mio cucciolo quando scenderemo a fare le nostre belle escursioni, non è carino che io ricorra ai rimedi naturali davanti a tutti, no?! 4) i-pod con cuffie per isolarmi e piccola cassa simil Lego per condividere la musica con il mio maritino quando magari Danny si addormenta… E per non farci mancare nulla, anche il porta i-pod waterproof con casse incorporate. 5) Costumi e parei con paletti per bloccare il pareo sulla sabbia o fibbia per trasformare il pareo in gonna. Ottimizziamo ottimizziamo! 6) i-phone, i-pad e cover anti acqua sia per il primo che per il secondo, più il mio nuovo super gadgets per caricare entrambe con i raggi solari, libidineeeee!!! 7) un paio di scarpe con il tacco (solo uno) e due paia di scarpe basse e comode di quelle “anti sesso” (infradito e sandalo di pelle che sta bene con tutto) 8) dvd portatile con dvd per Danny boy (la salvezza per la vacanza: in macchina, in treno e in nave) 9) un bel blocco con pennarelli e un paio di barchette da usare nella piscina della nave o al mare. Altri giochi sono vietati tanto si finisce sempre col comprare qualcosa in giro. Una volta partivo da casa anche con paletta e secchiello, ma sono guarita! 10) Cappello a falde larghe e occhialoni da sole.
L’anno scorso sono tornata più stanca di quando sono partita e non vedevo l’ora che ricominciasse l’asilo!!! Ma quest’anno mi sono detta “Basta: o villaggio o crociera!”. Voglio qualcuno che pensi a cucinare e pulire per noi e qualcuno che ogni tanto faccia giocare Danny al posto mio!!! Danny ha scelto crociera e in crociera ci sarà una grande zona dedicata ai bambini dove ci saranno delle bravissime ragazze che hanno tanta voglia di prendersi cura di Danny boy e di farlo giocare in giro per la nave addirittura dalla mattina fino a dopo cena quindi forse, con qualche senso di colpa, ma giusto qualche, metterò in valigia anche un paio di libri con la speranza di ruscire a leggerli mentre me ne sto al sole e per una volta mi abbronzo anche al pancia e non solo la schiena (noi mamme al mare ci abbronziamo sempre e solo la schiena). Non abbiamo intenzione di “liberarci” di Danny tutto il giorno, ma per qualche ora la mattina (così magari mi alleno) e per qualche ora il pomeriggio (total relax) lo faremo. E poi la sera Danny massimo alle 21 crolla e in nave so che le babysitter per vegliare sul sonno dei bimbi mentre i genitori se ne vanno a zonzo…vogliono 5 dollari l’ora (Come in Italia, ah sì si) Mi sa tanto che quest’anno metterò in valigia anche una camicia da notte con pizzo e non solo quella con i Puffi. Sarà la volta buona che non mi addormenterò anche io leggendo la favola a Danny boy?! Quest’anno metterò in valigia un bel quintale di “voglia di fare un tubo” e lascerò al personale della nave il compito di occuparsi di tutto. Che figata! E’ il primo anno che non affittiamo una casa e che quindi non dovrò cucinare e fare tutte le altre rotture di maroni che faccio sempre in “vacanza”. Non mi sembra ancora vero!!! Forse quest’anno riuscirò davvero a sentirmi in vacanza. Quasi quasi in valigia metto anche… le parole crociate! Barbara

Danny in crociera giugno scorso. Ecco! Stavo per dimenticarmi il monopattino!






So che state pensando che io sia matta e non posso che darvi ragione!
Ma se le amiche mi danno le “ricette da matti” e io provandole, finisco con il leccarmi le dita…che colpa ne ho?
I bocconcini di pollo di cui sto per darvi la ricetta, si dovrebbero mangiare con la forchetta, ma vi assicuro che quando tirerete fuori la teglia dal forno o il pollo dalla padella, se li farete fritti, la tentazione sarà troppa. Finirete per mangiarli con le mani e vi leccherete le dita come ho fatto io! Iniziamo come sempre con la LISTA DELLA SPESA x 4: Una bella confezione formato large di fette di pollo (quelle che si trovano al super mercato nel banco delle offerte per famiglie) Una scatola di vecchi e cari biscotti Ritz latte o senape olio un batticarne Se avete tutto INIZIAMO: Mettete le fette di pollo a bagno nel latte e se potete ce le lasciate tutta la notte sennò bastano anche un paio di ore. Prendete mezza confezione di Ritz e la svuotate in un tovagliolo di stoffa. Chiudete il tovagliolo e lo colpite con amore con il batticarne fino a sbriciolare i vostri Ritz creando una sorta di alternativa al pan grattato (che non siano proprio ridotti al minimo, qualche pezzettino più grande delle briciole ci sta bene!)

A:Il maglione di Ermanno Daelli che ho ricevuto in regalo per i miei 18 anni. Un oggetto che a sua volta scatena il ricordo di esuberanti inverni a Cortina, di amici, feste e divertimento. B:Un oggetto che ti provoca un ricordo non troppo piacevole?
A: Cerco di non conservare i brutti ricordi. A:Ho avuto la fortuna di poter sempre scegliere cosa fare, e lo considero un grande privilegio. E comunque si, in quel periodo, i soldi che guadagnavo erano un contributo in più. B: Con i tuoi figli cosa farai fino a che non lavoreranno? Paghetta sì o
paghetta no? A: Direi paghetta si, meglio imparare da subito a gestirsi. B: A 9 anni ti sei fatto 4 km in bici da solo per andare a scuola. Un gesto di tuo papà per farti crescere subito con quel senso di indipendenza che ti ha poi contraddistinto e permesso di affermarti fuori dalla azienda di famiglia. Come aiuterai i vostri tre figli a fare lo stesso visto che come te portano un cognome così importante e che rischiano di diventare i classici “figli di papà e pure di mamma”?
A: Abbiamo sempre cercato di educare i nostri figli alla normalità, e infatti fanno la vita che fanno tutti i bambini alla loro età, senza particolari privilegi. In questo la fermezza di Deborah è stata fondamentale. Con loro passiamo buona parte del nostro tempo libero, con loro facciamo sport, facciamo le passeggiate in bicicletta la domenica o le escursioni in montagna. B: Ho sentito nella tua intervista da Daria Bignardi che nella tua famiglia non si butta nulla: i vestiti passano dai fratelli più grandi ai più piccoli passando per i cugini. Ma in famiglia non dovreste sostenere la moda low costa “usa e getta”? A: Confermo che non si butta nulla. Per quanto mi riguarda non sono mai stato un sostenitore della moda “usa e getta”. Questo libro ne è il risultato, tutto è partito dai miei armadi dove conservo in bell’ordine quelle cose che durano nel tempo e che ora sono tornate utili anche al marchio Playlife. B: E’ da quando ti conosco che vedo che appena hai un minuto libero ti dedichi a qualche sport. Che importanza ha per te lo sport? E’ solo una questione fisica o anche di testa? A: Lo sport per me è soprattutto una passione, poi è anche fatica, competitività, risultato, divertimento. E di sicuro è una questione fisica e mentale. B: Che sport fanno i vostri 3 figli?
A: Agnese fa pattinaggio su ghiaccio, Tobias gioca a calcio, Luce è ancora troppo piccola. B: Come hai conosciuto Deborah?
A: Ci siamo conosciuti al mare. Deborah era a Treviso con la sua manager per incontrare degli sponsor. La sera andarono a cena a Jesolo, e lì degli amici comuni ci presentarono. Ci vedemmo anche il giorno dopo, una gita in barca di amici, sì potremmo dire che nel nostro caso “galeotto fu il mare”.
B: Vi siete sposati in gran segreto a New York, io lo ho fatto a Las Vegas e ti capisco: quando passi tutta la vita in mezzo alla gente certi momenti vuoi che siano solo tuoi. Col sennò di poi devo dire che lo rifarei anche in Italia per poter condividere un momento così importante con mio figlio e giusto un paio di persone che amo profondamente. Voi no?! A: Nessun rimpianto. Con noi c’erano i nostri figli: è stato intimo e bello. B: Interessante il tuo blog, ma ora mi spieghi dove trovi il tempo anche per il blog? Ti mancava giusto giusto un nuovo impegno! A: Io penso che si trova sempre il tempo per tutto, se lo vuoi. Mi piace avere un luogo dove metto lì dei pensieri o delle riflessioni, le cose che mi piacciono o quelle che ho occasione di conoscere e mi fa piacere condividere. Certo c’è qualcuno che mi aiuta nella gestione del tutto. B: La tua società si chiama 21 investimenti e dopo 21 anni di esperienza lontano dall’azienda di famiglia, ora ne diventi il presidente. Il numero 21 che si ripete, è un caso?
A: Direi l’inevitabilità del caso. B: Accettando di diventare il presidente in un momento come questo sai bene che non avrai vita facile. Come mai hai deciso di dire sì proprio adesso?
A: Mi è stato chiesto e ho fatto una scelta di responsabilità. Ho avuto il ruolo di detonatore per il cambiamento, e il processo avviato è già a buon punto. B: Quando ero piccola io se volevi acquistare qualcosa di fatto bene, ma ad un prezzo accessibile c’era solo Benetton. Adesso ci sono Zara, H&M e come loro tanti altri colossi del abbigliamento low cost. Ora che sei diventato presidente come pensi di affrontare la concorrenza?
A: Senza sottovalutarla, anzi analizzando che cosa li rende competitivi, ma allo stesso tempo mantenendo la personalità che i marchi Benetton hanno saputo esprimere nel tempo. Ma soprattutto, coadiuvato da un management forte e indipendente. B: Scegli: felicità o serenità?
A: La felicità è il sogno di tutti, la serenità è un sogno possibile.

A:Sapere trovare il tempo per i miei figli, tutti i giorni. B: Per me tu sei “un principe azzurro senza mantella”, ma siccome tu la moglie ce l’hai, dai un consiglio agli uomini ancora in cerca della loro anima gemella. Come si conquista una donna nel 2013? Sono ancora importanti le regole del galateo che io amo tanto?
A: Non so se parlerei di conquista, credo di più nell’alchimia e nella sincerità nell’essere se stessi. E di solito succede a entrambi, non è maschile o femminile. Forse, e vale sia da un punto di vista maschile che femminile, non bisogna fermarsi all’apparenza, ma cogliere quelle che Goethe ha insuperabilmente definito “affinità elettive”. B: Come si riconquista la propria compagna giorno dopo giorno ? A: Lealtà, interessi comuni e mai smettere di parlare. B: Di cosa ha bisogno una donna?
A: Di rispetto. B: Quale è il trucco per conquistare e tenersi un “principe azzurro”? Ossia…quali sono i classici errori che le donne dovrebbero smettere di fare e su cosa invece dovrebbero concentrarsi per fare felice l’uomo dei loro sogni? A: Mi sembra una domanda antica. Non esistono canoni e la domanda non è come fare felice qualcuno ma, impegnarsi e ogni tanto rinunciare a qualcosa per stare bene insieme. B:Come hai chiesto a Deborah di sposarti? A: Con Deborah abbiamo sempre cercato di proteggere la nostra vita privata, e questo rimane per tutti un segreto.
B:I figli vanno guidati o lasciati liberi? A: Vanno responsabilizzati. B: Li porterai subito a lavorare in azienda con te o li manderai prima per la loro strada come hai fatto tu? A: Sarà totalmente una loro scelta. B: Se tu potessi rinascere animale, che animale vorresti essere? A: Un delfino, per surfare sugli oceani. B: Rivelami un tuo segreto di bellezza? A: Nessun segreto, una vita sana, una buona alimentazione e tanto sport. Barbara

- Vi aspetto tutti per farci un balletto sotto le stelle devolvendo parte dell’incasso all’associazione onlus MIA (Milano in azione) una nuova associazione al servizio dei senza tetto meneghini, con una marcia in più.
- Dalle ore 19.30 Free dinner buffet e aperitivo e a seguire DANCING UNDER THE STARS Temperateitacchi perché in consolle ci saranno ben 2 dj: il nostro Davide Povia e lo special guest Dj DR FEELX Relax and have fun!