Dove c’è scritto che per essere femminili bisogna essere magre?!

Ebbene sì, della serie meglio tardi che mai, alla veneranda età di 43 anni sto scoprendo la mia femminilità.

Penserete che sono matta e invece…sì, lo sono e sono felice di esserlo sennò sai che noia?!

Ho appena finito il cambio degli armadi e come spesso si fa, mi sono messa a provare un pò di vestitini per decidere cosa tenere e cosa regalare.

Beh, ho deciso di tenere dei vestiti che ho comprato e che non ho mai messo.

Ma non solo ho deciso di tenerli, ho deciso che stavolta li metto pure!

Troppo corti? Si vedono le mie gambotte grosse? Ma chi se ne importa!

Dove c’è scritto che per essere femminili e belle bisogna essere magre e avere le gambe a stecchino?

Anzi…vuoi mettere che bella sensazione per un uomo affondare le mani nella carne senza pungersi!? Ahahaha

La femminilità bisogna trovarla dentro e tirarla fuori. Non è solo una questione di fisico: cammina a testa alta e vedrai che ti guarderanno di più di quando cammini guardandoti la punta delle scarpe.

Ci ho messo un po’, ma forse ora ci sto riuscendo. Lo ho capito dal fatto che ci tengo molto più di prima ad essere “decente” anche quando esco solo per andare a fare la spesa, ops.

Mi sono sempre nascosta con pantaloni, gonne lunghe, maglie lunghe e larghe.

Non ho mai amato le mie forme, ma ora che con un pò di palestra e un pò di dieta, un giorno sì e un giorno no, mi sento meglio, ho deciso che anche con la coscia grossa, il polpaccio da calciatore e i miei 75 kg, posso e voglio essere più femminile.

Proverò a mettere un pò di tacco anche di giorno, ogni tanto, promesso!

E poi lo dicono anche gli studi quelli seri che le donne grosse sono più intelligenti dei quelle magre! AHAHAH

Barbara

http://social-news.net1news.org/donne-formose-sono-più-intelligenti-delle-magre.html

I famosi asparagi e crudo della Pharmacia di Lisbona: ricetta.

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L’ultima volta che sono andata a Venezia sono stata ad un “festin” ( a Venezia si dice così) a casa di Roberta e Chicco e ho assaggiato una cosa squisita fatta da una loro amica portoghese.

 

Si tratta di un piatto che servono alla “Pharmacia” di Lisbona vicino al famoso Mirador di Santa Caterina.

 

La Pharmacia è un posto molto carino dove si può pranzare, cenare o fare l’aperitivo. Come si può dedurre dal nome, tutto è insiprato alla Farmacia infatti ti portano il conto nel recipiente per la raccolta delle urine! Ahahahahah

imageIniziamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA

Asparagi

prosciutto crudo (tante fettine quanti sono gli asparagi che volete fare)

miele e sale

 

 

Se avete tutto INIZIAMO:

Fare bollire gli asparagi 5 minuti in acqua e sale
Poi li passate sulla piastra o sulla padella anti aderente per circa 5 minuti con un goccio di olio
Avvolgete i vostri asparagi con una fettina di crudo e ci mette un filo di miele e servite.

Barbara

“Non fare lo struzzo”- lesson number 5: imparate a rilassarvi.

Eccomi alla quinta lezione di “Non fare lo struzzo”.

Settimana scorsa sono andata a fare la mia terza ed ultima seduta di EMDR 

Steve, il mio psicologo coach, mi aveva detto che sarebbero bastate 3 sedute per risolvere il mio problema, e così è stato, davvero, pazzesco!

Ma di me è dell’EMDR vi parlerò meglio più avanti. 

Ad un certo punto, durate la seduta, Steve mi ha chiesto se dedico del tempo a me stessa. Io ho risposto di sì: palestra, capelli, estetista etc.

Steve mi ha subito bloccata dicendomi che quello è tempo dedicato al mio corpo e non a me.

Allora ha insistito chiedendomi se mi rilasso, se mi prendo davvero del tempo da godermi per leggere un libro, guardare un film, fare una passeggiata, ascoltare della musica…

Bene, ho capito che era tanto che non lo facevo, troppo.

Sono andata a fare EMDR perchè avevo in me troppa rabbia accumulata negli anni e spesso mi ritrovavo a scattare anche per cavolate, con mio marito, con mio figlio, con chiunque. Un pò come quando hai la sensazione che dentro il tuo vaso stia entrando la goccia finale che lo farà traboccare, e succede, all’improvviso. E subito dopo te ne penti!

Dopo il discorso che mi ha fatto Steve sul rilassamento, ho capito che se ero arrabbiata con gli altri era anche per questo. Quando hai un figlio, per chi ti sta vicino la vita continua, uguale a prima, ma tu non hai più tempo di rilassarti e inizi a provare un’invidia buona che a volte, senza accorgertene, rischia di trasformarsi in una sorta di rabbia.

Il problema è che spesso il tempo ci sarebbe, ma sei tu che tutta presa dalle mille cose da fare e a cui pensare, non vuoi o non riesci a ritagliartelo. Magari provi dei sensi di colpa o magari non pensi che sia così importante.

Rilassarsi invece è importantissimo, soprattutto per te stesso, ma anche per chi ti sta vicino.

Venerdì in palestra, dopo la lezione di acqua gym, come al solito, mi sono posta la domanda “resto e faccio un po’ di idromassaggio, sauna, bagno turco etc o scappo che ho mille cose da fare?”

Sono rimasta. Nei primi 5 minuti ho continuato a pensare a tutte le cose che avrei dovuto fare poi mi sono detta che nulla era così urgente e che tanto avevo i miei post-it che mi avrebbero ricordato tutto, più tardi.

Mi sono immersa nella vasca idromassagio, ho chiuso gli occhi e forse mi sono anche addormentata per un paio di minuti.

Era tanto troppo tempo che non mi rilassavo.

Che bella sensazione!

Provateci anche voi: bastano pochi minuti al giorno.

Imparate a rilassarvi e vi sentirete come nuove, pronte ad affrontare tutto, con una grande serenità.

Barbara

 

 

NB: Vi ricordo che questa rubrica esiste grazie al prezioso aiuto dello psicologo coach Steve Benedettini. Se volete incontrarlo o volete informazioni sui corsi che tiene, chiamate il suo studio di Rho allo 02.93904504 o scrivetegli a info@alphacenter.it

E’ domenica sera: voglia di ordine e silenzio.

Vi capita mai di passare un we in città, ma di stare fuori dalla mattina alla sera sia di sabato che di domenica?

E quando finalmente nel tardo pomeriggio di domenica tornate a casa, vi rendete conto che sembra che sia scoppiata una bomba proprio nel vostro appartamento?

C’è il delirio: giochi ovunque, le tazze della colazione ancora nel lavandino, il bucato pulito e stirato ancora da mettere via, vestiti sporchi sulle sedie, sulle poltrone, scarpe tra i piedi e borse da disfare?

E vi viene quell’incredibile voglia di ordine?

E siete talmente stanche che andreste a dormire vestite, senza neanche togliere le scarpe e le lenti a contatto?

Ma poi vi scatta la casalinghite acuta e iniziate a rassettare mentre in contemporanea preparate la cena e la borsa per la lezione di nuoto del lunedì di vostro figlio?

E quando avete finito tutto vi sentite un po’ come wonderwoman, ma con le tette meno sode e le gambe meno affusolate?

E non vedete l’ora che vostro marito metta a letto vostro figlio per potervi finalmente sdraiare vicini vicini, accoccolati davanti ad un film qualunque?

E mentre intorno a voi regna un incredibile ordine e uno strano silenzio…vi addormentate tutti e due sul divano prima della fine del primo tempo?

A me sì, oggi.

Bye bye

Barbara

Mamme a confronto

Oggi è la festa della mamma quindi mi sembra normale parlare di lei, e di me.
Sono sicura che non me lo ha mai detto e che non me lo dirà mai, ma so bene che da quando sono diventata mamma anche io, lei mi guarda, mi osserva e magari fa dei paragoni, magari si chiede se è stata una brava mamma.
Vede me sempre super attiva e che ogni giorno cerco nuovi stimoli per il mio cucciolo, per me, per noi.
Vede che tutte i giorni lo porto a scuola, lo prendo, lo porto a judo, a nuoto, alla giostre, al parchetto.
Vede che spesso porto a casa i suoi amichetti per farlo sentire meno figlio unico, come lo sono io.
Vede che spesso lo lascio da solo con il suo papà perchè so quanto importante sia per un bambino starsene un pò con il suo papi e senza donne tra i piedi.
Se c’è la mamma i bambini sono inevitabilmente attratti da lei, da lei che li ha partoriti e accuditi quasi in esclusiva, per i primi anni.
Mamma non avere dubbi su come sei stata con me perchè sei stata una mamma sempre presente e non mi hai mai fatto mancare nulla. Forse mi hai dato anche troppo, ma quale mamma non lo farebbe?!
Quando ero piccola io i tempi erano diversi: i rapporti tra genitori e figli erano diversi.
Quando ero piccola io era difficile che i genitori giocassero con i figli, il loro compito era quello di vegliare su di loro e non di sedersi per terra a giocare. Non si usava.
I papà lavoravano e le mamme stavano a casa ad occuparsi di tutto il resto.
Sono cambiati i tempi: ora lavoriamo tutti e appena troviamo il tempo, ci sediamo per terra a giocare o ci rotoliamo sul prato, con loro.
E’ anche una questione di carattere.
Io per merito tuo e di papà ho avuto una vita talmente facile e piena di stimoli, che sono cresciuta così: piena di entusiasmo, di gioia e di voglia di condividere questa mia solarità.
Quello che sto facendo oggi con Danny boy è quello che ho imparato da te, è quello che mi hai trasmesso tu.
So che te lo ho già detto quando ti ho scritto una lettera il giorno del tuo compleanno , ma te lo ridico perchè non te lo devi dimenticare, mai.
Sto cercando di trasmettere a mio figlio i valori che mi hai trasmesso tu: l’educazione, la generosità, il rispetto e tanto altro.
Oggi prima di tutto faccio gli auguri alla mia mamma.
Poi li faccio a tutte le mamme del mondo che ogni giorno si fanno mille domande e si fanno venire mille dubbi.
Faccio gli auguri a tutte quelle mamme che la mattina si svegliano con la paura di non farcela a fare tutto, ma alla fine ce la fanno, e lo fanno sempre bene.
Faccio gli auguri a tutte quelle mamme che ogni tanto solo talmente stanche che perdono la pazienza per qualche cavolata allora urlano, e poi si pentono. E’ normale, siamo esseri umani anche se voliamo a destra e sinistra col mantello da wonder woman.
Per ultimo faccio gli auguri anche a me perché fare la mamma è davvero il mestiere più difficile del mondo  e io ci sto provando, ce la sto mettendo davvero tutta.
 
Barbara

Mercoledì 15 maggio ON STAGE nel NUOVO BOBINO, torna la magica voce di Silvia Fusè

Dopo il grande successo della prima serata di ieri sera per cui ringrazio tutti quelli che sono venuti, sono felice di dirvi che mercoledì prossimo, 15 maggio, su palco del nuovo Bobino salirà la mia amatissima Silvia Fusè con il suo Trio.

Se avete bisogno di un tavolo scrivetemi.

Temperate i tacchi perché son Silvia non si riesce proprio a stare fermi!

BIOGRAFIA SILVIA FUSE’: Silvia Fusè studia pianoforte per 10 anni e tecnica vocale per 2 anni. Nel 1994 entra a far parte della formazione BigliettiFalsi, 10 musicisti e una sezione vocale con 3 voci femminili guidate da Silvia, con un repertorio coinvolgente da Aretha Franklin ad Otis Redding, a The Commitments, a James Brown. Voce solista di questa band gira per l’Italia e sulla città di Milano i BigliettiFalsi sono davvero protagonisti di serate travolgenti in locali storici come il Tangram, il Capolinea e le Scimmie. Nel 2003 i Biglietti Falsi partecipano (unici tra le band italiane) al Porretta Soul Festival, la più importante manifestazione italiana con grandi presenze  internazionali della musica soul, che si svolge ogni anno in Italia a Porretta Terme.

Durante questi anni Silvia incide vari pezzi di musica dance per etichette quali la Time e la Energy e collabora con alcuni dei più importanti produttori e protagonisti della musica dance in Italia, come Mario Fargetta (Radio Deejay), Larry Pignagnoli e Davide Riva (primi produttori di Ivana Spagna), Francesco Bontempi (produttore di Corona), Pap’s and Scar (Radio 105 e Radio Montecarlo), incidendo per questi ultimi anche brani i cui testi sono firmati da Nick the Nightfly (Radio Montecarlo). Incide jingle per le trasmissioni di RadioDeejay, quali Megamix e Deejay Time. Nel 2002 riceve il premio di migliore artista Dance-Soul per l’Italia nel Music Award contest di Brescia insieme ai Mastertracks di Roma. Intanto collabora ed incide pezzi per Maurizio Bassi, ex produttore di Eros Ramazzotti.

Nel 2003 collabora con il produttore Pierpaolo D’Emilio (Dirotta su Cuba) e viene scelta per la campagna pubblicitaria sulla sicurezza di Renault. Nasce cosi’ il pezzo ‘’Legati e Liberi’’ con i Dirotta su Cuba di cui Silvia è voce e interprete del video. Con i Dirotta Silvia fa molti concerti in giro per l’Italia tra il 2003 e il 2004.

Nel frattempo scrive pezzi con la nuova band, Seyes e nel 2005 nasce un nuovo progetto, i Mother of Groove, ispirato ad atmosfere rock-soul, con rivisitazioni originali di pezzi di Jimi Hendrix, Sting, Alanis Morrissette, Prince, Eric Clapton, Joss Stone, Ray Charles, Stevie Wonder e molti altri.

Nel gennaio 2008 duetta con Mario Biondi  (celebre voce di That is what you are) col pezzo The Way you look tonight e con cui continua a collaborare.

Nel 2009 Silvia è la voce femminile della hit estiva di Radio 105 “Vado al Mare” dei DJ Mitch & Squalo.

Dal 2008 collabora con The Power 4et (Andrea Pollione, Paolo Polifrone, Pietro Pizzi, Walter Calafiore) per trasmissioni TV, eventi privati e per concerti in tutta Italia, a Milano in particolare alla Salumeria della Musica

Estate 2011 e 2012: Successo radiofonico italia ed europa con Disco Dancer.

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Tacco o ballerina?

In verità oggi avrei voluto parlare di altro: avrei voluto parlare un pò di galateo, di buone maniere…

Vedere su tutti i giornali le foto del matrimonio di Valeria Marini con donne scollate, gonne inguinali e anche peggio, mi ha dato parecchio fastidio. 

Ok, sono all’antica!

E per dimostrarvi quanto io sia all’antica, sappiate che presto vi cuccherete una serie di post sulle buone maniere: da come si dovrebbe apparecchiare una tavola a come andrebbero fatti sedere gli ospiti, da come ci si dovrebbe vestire ad un matrimonio a come ci si dovrebbe comportare in presenza di una signora.

Ma per il momento torniamo al problema più urgente di oggi: ho un male cane ai piedi!

Lo so che il mio blog si chiama “Temperateitacchi” e che quindi io dovrei girare solo con i tacchi e andarci anche a letto, ma purtroppo io non sono portata per i tacchi! Punto e stop.

Ho 41 di piedi, la pianta larga e nonostante il mio piede sembri uno zampone…è pure parecchio delicato.

Ieri sera all’inaugurazione della mia serata del mercoledì nel nuovo Bobino a Milano, ho voluto azzardare vestendomi da ragazza per bene e indossando anche un paio di scarpe con il tacco.

Non ho neanche messo il tacco a spillo, ma una sorta di comodo mocassino con tacco bello alto.

Non mi chiedete i centimetri perchè dovrei andare a prendere il righello e misurarli e non ne ho voglia.

Sono andata a letto quasi all’una e mio figlio, che si sveglia sempre dopo le 8.30, oggi ha visto bene di svegliarsi alle 7.15 quindi in questo momento sono “svaccata” sul divano e non ci penso proprio ad andare a cercare un righello.

Vabbè, risultato? Oggi ho ben due vesciche sui piedi quindi sono tornata alla mie amate ballerine.

Mamma in piscina
Mamma in piscina

Che ci devo fare?

Ci sono donne talmente portate a camminare sui tacchi che ci vanno a fare la spesa e ci portano pure i figli in piscina.

Si infilano i copri scarpe sui trampoli e via che vai.

Le invidio, di brutto!

Eh sì che, con la caviglia e il polpaccio che mi ritrovo, so bene che il tacco aiuterebbe parecchio la mia figura a slanciarsi verso il cielo, ma purtroppo a me è capitato anche di ottenere il risultato diverso.

E’ successo che una sera i tacchi mi hanno avvicinata più al pavimento che al cielo.

Un paio di anni fa mio marito mi ha invitata a cena.

Di solito sono sempre io che organizzo quindi un’occasione del genere andava festeggiata: quella sera mio marito si meritava un signor tacco a spillo e così ho fatto.

Prima di cena siamo andati a berci un aperitivo e udite udite: uno dei miei due tacchi si è spezzato sotto il mio gentil peso, argh!

Ovviamente era impensabile tornare a casa perchè eravamo in ritardo quindi cosa ho fatto? Ho staccato anche l’altro tacco.

Risultato? Camminavo come una giapponese e avevo dei chiodi che mi spuntavano dai talloni delle scarpe.

Ho sperato che mio marito non avesse prenotato in un ristorante col parquet perchè glielo avrei rigato tutto e invece? Aveva prenotato mi sembra alla Terza Carbonaia, dove hanno il parquet anche nei bagni.

Un disastro! Rido ancora se penso a quando sono andata in bagno camminando sulla punta dei piedi come se avessi avuto dei tacchi invisibili.

Non c’è niente da fare: io e i tacchi camminiamo su strade parallele e se vi ricordate le nozioni elementari di geometria…le rette parallele non si incontrano mai.

Io i tacchi li tempero, ma metto le ballerine!

Però questa campagna qui sotto la trovo divina!!!

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Vivere in campagna, una scelta: intervista a Carolina della Masseria Alchimia a Fasano

bari 077Appena arrivata in Puglia, sabato mattina, ho capito che il sogno che ho da un pò di anni…forse può diventare realtà.

Sono nata, quasi per sbaglio, a Edimburgo, in Scozia, poi ho vissuto a Roma, a Venezia e a Milano.

Ho amato queste città e continuerò ad amarle, ma non vi nego che da quando sono diventata mamma, mi è venuta voglia di andare a vivere in campagna.

Mio marito, per fortuna, sarebbe favorevole a questa scelta.

Da quando ho imparato a conoscere meglio la Puglia, ho iniziato a desiderare di vivere in quella campagna, una campagna vicino al mare dove il turismo vive bene da aprile ad ottobre: cosa poter desiderare di più?!

Masseria Alchimia

Masseria Alchimia

Il mio sogno sarebbe quello di prendere in gestione una Masseria, o fare la pr per una Masseria.

Così potreste venire tutti a trovarmi.
Magari potrei anche provare a mettere in pratica quello che pian pianino sto imparando in cucina!

Non andrei in campagna per riposare perchè di carattere non riesco a stare ferma e poi non potrei permettermelo. Mi piace darmi da fare, ma vorrei iniziare a “correre” in mezzo al verde e non più solo in mezzo al cemento.

Una cosa mi blocca un po’: come potrebbe essere per nostro figlio crescere lì per poi magari in futuro tornare in città, per esempio per l’Università?

Carolina, la proprietaria della Masseria dove spesso dormiamo quando scendiamo in Puglia, anni fa ha fatto questa scelta e ha un bambino che fino ad oggi è cresciuto lì. Ho pensato che potesse aiutarmi fare una bella chiacchierata con lei.
I trulli che aveva Carolina e la mia pancia

I trulli che aveva Carolina e la mia pancia


Ho conosciuto Carolina quando avevo la pancia.

Avevo voglia di passare un week-end con una mia amica storica che dopo anni vissuti a Milano, aveva deciso di tornare a vivere nella sua amata Puglia. 

Flora è originaria di Andria, un paese vicino a Bari, e lì era tornata a vivere, ma come molti di quelli che non stanno proprio sul mare, il week-end si spostava.

Quel week-end Flora mi ha portata con lei e suo figlio Antonio al mare, a Fasano, a dormire in questi trulli stupendi.

Ogni trullo era una stanza e ogni stanza aveva ovviamente il suo bagno, ma anche la sua zona all’aperto con un bel tavolo in ferro battuto dove la mattina, appena sveglia, ti ritrovavi la colazione pronta con le briosche calde, la marmellata e il pane fatti in casa e la frutta dell’orto.

Uno spettacolo di posto.
Quell’angolo di paradiso era di Carolina.
Carolina ha sempre avuto un gran gusto per l’arredamento, e non solo.
È stato quel we il primo passo verso l’innamoramento che mi è scattato per questa terra quindi è un po’ anche a Carolina che devo dire grazie se ora, dopo essere riuscita a fare innamorare anche mio marito di quei posti e dopo circa 5 anni di ricerca, siamo riusciti a trovare la nostra terra, dove a breve inizieranno a costruire al nostra casa.
La blogger e Carolina

La blogger e Carolina alla “Masseria Alchimia”, nella stanza della blogger durante l’intervista.


Carolina è nata in Svizzera a Berna tra i 40 e i 50 anni fa, ha vissuto poi tra Milano, Londra e New York per poi finire a Verona dove ha incontrato l’uomo che nel 2002 è diventato il padre di suo figlio Oliviero.

 
Nel 2001 Carolina è arrivata in Puglia con il marito, in vacanza, e dopo mezza giornata aveva già deciso di comprare un gruppo di trulli vicino a Cisternino.
 
La mia prima volta con Danny alla "Masseria Alchimia"

La mia prima volta con Danny alla “Masseria Alchimia”

B: E’ stato allora che avete deciso di trasferirvi qui!?


C: No, era un investimento per passare qui le vacanze
 

B: Quando invece hai deciso di trasferirti qui!?

C: Ho incominciato a fare periodi sempre più lunghi qui in Puglia e quasi senza accorgere mente mi sono ritrovata a stare più qui che a Verona.
 

B: Quando hai deciso il trasferimento totale !?
 

C: Quando Oliviero doveva iniziare le elementari: bisognava decidere se stare su o giù.
 

B: E giustamente hai scelto giù. 
Quando hai deciso di aprire i tuoi trulli agli ospiti!?

C: Ho iniziato invtando gli amici, ma a brevissimo iniziavano ad arrivare anche gli amici degli amici e gli amici degli amici degli amici. Non conoscevo neanche il loro nome e al secondo mese di permanenza ho capito che avrei potuto trasformare in attività questa mia grande voglia di ospitalità. 
 
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B: Ad un certo punto però hai deciso di ristrutturare questa masseria, come mai? E i trulli?
 

C: È arrivata un ottima offerta da una coppia di inglesi quindi li ho venduti. Ho colto l’occasione per avvicinarmi al mare e ho comprato questa masseria dove nell’ ‘800 vivevano delle suore che facevano corsi prematrimoniali alle ragazze.
 
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B: È da lì che ti è nata l’idea di aprire la tua masseria anche per eventi e matrimoni!?
 

C: Ci ho messo un paio di anni a ristrutturarla e avendo gli spazi esterni adatti tra gli uliveti, ho iniziato a fare qualche evento selezionato country-chic, tra gli ulivi.
 

B: Quante stanze hai ora?
La vasca nella terrazza della nostra camera

La vasca nella terrazza della nostra camera


C: Sono 10 stanze tra cui alcune suite con vasche sia esterne che interne per uso esclusivo di chi occupa quelle stanze.

 

B: Dopo 12 anni di Puglia e 10 anni qui con tuo figlio torneresti a vivere in città?

C: Il mio sogno sarebbe quello di fare da ottobre ad aprile a New York e da aprile ad ottobre un Puglia.
 
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B: Quando è la grossa concentrazione di turismo qui da te? 

C: Da Pasqua a fine settembre anche se in inverno c’è sempre qualcuno.
Considera che da me le camere vanno da un massimo di 235 euro per la suite in alta stagione a un minimo di 29 euro la doppia standard in bassa stagione e in bassa stagione qui la temperatura non scende mai sotto ai 10 gradi. 
 

B: Quindi un po’ ti manca la vita di città se andresti a vivere a New York?
Il mio maritino ed io nella terrazza della nostra stanza

Il mio maritino ed io nella terrazza della nostra stanza


C: È chiaro che la città offre delle cose come eventi culturali, musicali, mostre etc che la campagna non ti offre e ti offre anche incontri con persone interessanti. Però alla fine questa forse è la cosa che mi manca meno perché spesso è il mondo che viene da me e quindi non mi mancano le occasioni di incontrare persone carinissime anche senza muovermi di qui.


Ho avuto una stilista di Hermès, un fotografo newyorchese, una famiglia olandese, una stilista tedesca designer per Vitra…Conosco gente di tutti i tipi e spesso si tratta di persone molto vicine a me: la casa rispecchia molto la mia personalità e quindi spesso finisco per trovare grandi affinità con chi sceglie questo posto, a volte si diventa amici. I miei clienti solitamente tornano e quando non tornano ci si sente, ci si scrive, il legame rimane.
 
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B: Non ti nego che anche noi ci stiamo facendo un pensierino, a trasferirci qui. L’unica cosa che mi blocca è mio figlio: com’ è fare crescere un figlio qui !?
 

C: Le scuole sono ottime, sono molto attenti alle necessità dei bambini. Non posso fare confronti con le scuole delle città, ma posso dirti che Oliviero è un bravo studente e che ha molto tempo da dedicare alle sue passioni, come quella recente, ma già molto forte, per il pianoforte.
Per lui è un pò come vivere in un grande parco. Per lui vedere un cavallo non è di certo un evento e tutti il giorni può andare a farsi un bagno al mare, senza dover aspettare per forza le vacanze 
 

B: Non hai paura che crescendo qui, in una sorta di campana di vetro, quando poi si ritroverà nel mondo gli mancherà qualcosa, si troverà un pò spiazzato?
 
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C: Sicuramente è una questione anche di carattere, ma c’è da dire che io appena posso lo porto in giro per il mondo. Nell’ultimo anno e mezzo siamo stati assieme a New York, in India, a Berlino, in Toscana e a Bruxelles. Appena posso lo porto anche a sciare, nella mia Svizzera. E ovviamente spesso va a Milano a trovare il padre. Viaggiare ti apre le porte…
 

B: Bisogna anche aver le possibilità per farli viaggiare!
 

C: E che lavoro a fare se non per dare un buon futuro a mio figlio?!
 
Carolina e la futura pr della "Masseria Alchimia" ?

Carolina e la futura pr della “Masseria Alchimia” ?


B: Ok mi hai convinto: ora costruiamo casa e poi cerco lavoro, al massimo mi vuoi come pr della Masseria Alchimia?

 

C: Considerati già assunta!
Barbara


Masseria Alchimia
Contrada Fascianello, 50 72015 Fasano Province of Brindisi

Phone Carolina :335 609 4647
Masseria Alchimia

Masseria Alchimia

Masseria Alchimia

Masseria Alchimia

Masseria Alchimia

Masseria Alchimia

La blogger ai tempi della pancia, nel giardino dei vecchi Trulli di Carolina

La blogger ai tempi della pancia, nel giardino dei vecchi Trulli di Carolina

I Trulli che aveva Carolina quando ci siamo conosciute.

I Trulli che aveva Carolina quando ci siamo conosciute.

Ai vecchi Trulli di Carolina, con Danny boy ancora in pancia

Ai vecchi Trulli di Carolina, con Danny boy ancora in pancia

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Spazi per eventi in Masseria

Spazi per eventi in Masseria

Una delle 10 stanze

Una delle 10 stanze

Uno dei vari giardini della "Masseria Alchimia"

Uno dei vari giardini della “Masseria Alchimia”

Fish manicure e pedicure!

Se non lo avete mai provato dovete assolutamente farlo, almeno una volta nella vita…fatelo!

Io sono andata in un nuovo centro che hanno aperto a Milano in Viale Montenero 28 che si chiama Beauty Fish SPA (Tel: 331 184 2988).

Se cercate su internet secondo me ne trovate tanti altri magari più vicini a casa vostra.

La prima volta ci sono andata da sola, ma la seconda volta ci ho portato anche Danny boy.

Inutile dirvi che all’inizio aveva paura, ma che poi si è divertito un sacco infatti mi sa che presto ci torneremo assieme, magari già oggi dopo la piscina: da una vasca all’altra! Hihi

Praticamente mettete le vostre mani o i vostri piedi in queste vasche piene di pesciolini “Garra rufa” che arrivano dal sud della Turchia e si nutrono di pelle morta.

Si lo so che fa un pò brutto dirla così, ma è vero e il risultato è pazzesco, giuro.

Non so come spiegarvi l’effetto che avrete quando immergerete le mani o i piedi in quelle vasche: è come se in quelle vasche ci fosse dell’acqua 100 volte più frizzante della Perrier perchè i pesciolini si avvicinano alle vostre mani o ai vostri piedi e incominciano a “rosicchiare” le vostre pellicine morte facendovi un solletico così lieve e piacevole da darvi appunto l’impressione di aver messo le mani in un’acqua mooooooolto gasata.

Vi giuro che l’idea può fare impressione, ma che alla fine è come se vi facessero dei micro massagginini.

Durante la rimozione della pelle morta i pesciolini producono un enzima che ha un effetto rivitalizzante sulla nuova pelle.

La nuova pelle è estremamente morbida e i loro leggeri sfioramenti favoriscono la circolazione sanguigna liberando i pori ostruiti.

Gli effetti sono evidenti già dal primo trattamento: avrete le mani e/o i piedi liscissimi e senza più pellicine!

Dicono che si dovrebbe fare almeno una volta al mese per non perderne i benefici.

Sapevo che era loro intenzione mettere presto una vasca intera per immergersi tutti, ma non so se alla fine lo abbiano fatto perchè è un pò che non ci vado.

Ora che ho ritrovato questa foto però mi è venuta voglia di tornarci quindi lo farò molto presto e vi farò sapere se hanno messo la famosa vasca.

Sono maliziosa ok, ma sarei proprio curiosa di sapere che effetto potrebbe fare immergersi proprio tutte tutte in quella vasca…Hihi !

Barbara

 

 

Le mitiche bombette impanate di Cisternino: ricetta.

Se capitate in Puglia, nei paraggi di Cisternino fateci un salto.

Il paese è stupendo e le bombette sono da paura.

Le bombette altro non sono che degli involtini di carne a volte farciti, a volte impanati, classici o piccanti.

Sono famose le macellerie di Cisternino che si sono furbamente attrezzate per poter cucinare e servire la loro carne direttamente nel luogo in cui la vendono.

Quando lo ho visto la prima volta, ho pensato subito che sono dei geni!

Entrate, andate al banco della carne, scegliete la carne che vorreste mangiare e dite loro quanta ne vorreste. 

Attenzione perché spesso l’occhio è più grande della pancia!

Tornate al tavolo e ordinate gli antipasti, i contorni e se ce la fate, anche un primo (molte macellerie fanno anche ottimi piatti di orecchiette con le cime di rapa) o un dolcetto!

Ma torniamo alle bombette e alla ricetta per farvele a casa in attesa di un bel week end a Cisternino.

Partiamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA:

12 fette sottili di capocollo maiale (4/5 mm)

150 grammi di caciocavallo (o altro formaggio dolce) fresco poco stagionato (es: emmental)

pan grattato
Appena avete tutto INIZIAMO:

Per preparare le bombette pugliesi iniziate grattugiando il caciocavallo, poi prendete le fettine di carne, ricopritele di carta da forno e con l’aiuto di un batticarne battetele per renderle sottili

Le impano da entrambe le parti, e iniziate a comporre le bombette ponendo su ciascuna fetta di carne un po’ di caciocavallo

Nella foto qui sopra vedete il formaggio a fette e sotto una fettina di pancetta. Si tratta di una delle varianti possibili, ma io le preferisco solo con il caciocavallo grattugiato.

Oliate una pirofila o usate pirofila antiaderente che possa contenere tutte le bombette e cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti. Sale dopo la cottura

Terminate la cottura azionando il grill per qualche minuto e servite le bombette pugliesi ben calde. 

buona pappa 

besos

Barbara