Uova in camicia con scorciatoia e asparagi: ecco la ricetta.

Di solito per fare l’uovo in camicia bisognerebbe far bollire l’acqua con un po’ di aceto e una volta che bolle l’acqua toccherebbe creare un vortice e infilarci dentro l’uovo continuando a girare, girare…

Una fatica assurda che spesso non porta neanche all’uovo perfetto!

Ma siccome io sono una curiosona e ormai a casa sono piena di libri, riviste e ritagli di cucina, ho trovato una scorciatoia. E visto che io sono buona e gentile e che voi mi state parecchio simpatici…ho deciso di darvela.

Ocio che lo vedo che state sorridemdo, ma io stavo parlando della ricetta, stupidini!

Iniziamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA (per 2 persone)

direi 4 uova (2 a testa)

un mazzetto di asparagi

un limone

Formaggio grana

Sale,pepe e pellicola trasparente da cucina

Se avete tutto INIZIAMO

imagePrendere una tazza o uno stampino per fare il creme caramel, lo rivestite con la pellicola trasparente e ci rompete dentro il vostro ovo. Se inumidite la pellicola prima di versarci dentro l’uovo, sarà poi piu’ facile staccare uovo dalla pellicola una volta cotto.

Pulite gli asparagi e li fate bollire una decina di minuti.

Li togliete dall’acqua con la schiumarola e separate le punte, che userete poi intere, dai gambi piu’ duri che invece taglierete a tocchettini e frullerete con sale, un filo di olio e una spruzzata di limone per ottenere un salsa che terrete da parte.

imageSpolverate le vostre uova con sale e pepe e chiudete il sacchetto con del filo da cucina o con quello che vi pare per poi calarli amorevolmente in un pentolino con acqua che già bolle.

Il sacchetto chiudetelo in modo che dentro ci stia solo l’uovo e non aria, così l’uovo, in fase di cottura, non avrà spazio per muoversi e verrà bello ovale preciso preciso!

Io ieri sera ne ho cucinati 5 in contemporanea usando lo spago da forno e tenendo i fili ben lunghi così da non ustionarmi le “ditina” mentre li calavo in acqua.

Lasciate le uova in ammollo per 5/6 minuti.

La ricetta dice 6, ma secondo me 5 e mezzo è l’ideale.

Per impiattare prendete piatto fondo, lo spolverate con tanto formaggio grana, poi ci mettete sopra un cucchiaio abbondate della vostra salsa di asparagi.

A quel punto con tanto amore tagliate il “ciuffo” del sacchetto e facendo attenzione alle dita (io me le sono un pò bruciacchiate) liberate il vostro uovo cercando di non romperlo. Basta staccare la pellicola trasparente piano piano.

Adagiate 2 uova al centro di ogni piatto sopra la vostra salsa, ci mettete attorno 3 o 4 punte di asparagi bolliti (fa meno figo, ma io ieri sera ne ho messe un po’ di piu’), date un’altra spolverata di grana, sale e pepe, un filo di olio e “Le jeux son faits”.

Ieri sera li ho fatti qui a Venezia a mia mamma e le sono piaciuti molto!

Barbara

 

Una giornata all’aria aperta tra campi, calli e prova costume.

imageStamattina ho aperto la finestra e ho visto il sole!

Se anche quando è brutto non mi manca l’entusiasmo…quando c’è il sole vado in brodo di giuggiole.

In 10 minuti ho preparato borsa per la spiaggia con crema protettiva, asciugamano, pareo, costumi, paletta e secchiello.

In 10 abbiamo fatto colazione e in 10 ci siamo lavati e vestiti.

Totale: 30 minuti

 

Risultato? Ha iniziato a piovere.

Maremma maiala!

Ho mollato la borsa sul pavimento e siamo usciti a fare due passi. Mentre eravamo fuori e’ tornato il sole.

“Allora!? C’è qualcuno che si sta divertendo a prendermi in giro?”

Di corsa a casa a mangiare e poi via in vaporetto con un amichetto e la sua tata.

Direzione? Lido di Venezia, spiaggion.

Tempo di metterci costume e crema e di giocare un’ora, che il sole se ne è andato di nuovo, ma…e’ stato lo stesso bellissimo!

Almeno ho fatto la prova costume e so che devo fare ancora qualche ripetizione, Sigh

Barbara

Borsa per la spiaggia? Prontissima.

Borsa per la spiaggia? Prontissima.

Aspettando il vaporetto

Aspettando il vaporetto

Vaporetto direzione Lido di Venezia, spiaggia

Vaporetto direzione Lido di Venezia, spiaggia

 

 

 

Che gioia, la spiaggia!

Che gioia, la spiaggia!

 

 

 

Lavori in corso? Allora ci fate fare un giretto!

Lavori in corso? Allora ci fate fare un giretto!

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finalmente con i piedi in acquaaaaa

finalmente con i piedi in acquaaaaa

Strana barca/jeep avvistata oggi

Strana barca/jeep avvistata oggi al ritorno dalla spiaggia!

 

Sta arrivando il sole: “rifacciamoci gli occhi”.

 

Tutti occhiali "Italian Independent" in velluto e in metallo, tranne quelli trasparenti tondi con lenti verdi che sono "Glassing"

Tutti occhiali “Italian Independent” in velluto e in metallo, tranne quelli trasparenti tondi con lenti verdi che sono “Glassing”

Ho conosciuto Amedeo perché un amico di mio marito oftalmologo (Max, ma per gli amici “Camu”, perchè adora tutto ciò che è militare) mi ha mandato da lui quando era ormai da un anno che cercavo di passare, senza successo alcuno, dagli occhiali da vista alle lenti a contatto.

Prima di rimanere incinta ero leggermente ipermetrope, ma proprio leggermente.

Poi sono rimasta incinta, ho allatto 5 mesi e…ciao.

Se becco ancora qualcuno che mi dice che a volte allattando la vista diminuisce un pò, ma poi torna… lo meno!

Magari sarò stata sfortunata io, ma a me la vista è andata via con un biglietto a lungo tratto e senza ritorno.

Risultato: ipermetrope e presbite! Olè.

Quindi avendo tutti e due i difetti non posso nè farmi operare nè usare queste mitiche nuove lenti annuali che metti mentre dormi e ti fanno tornare la vista di giorno.  

Eh sì, i miopi, gli ipermetropi e gli astigmatici possono andare da “Occhial house”, chiedere del “programma ortocheratologico” e farsi procurare queste lenti miracolose, ma io no! Uffa

Però Amedeo, le lenti giuste per me, è riuscito a trovarle, ha fatto il miracolo!

Ne avevo provate di tutti i tipi, di quelle usa e getta giornaliere, ma se riuscivo a metterle (impresa per me difficilissima) dopo 2 ore mi bruciavano gli occhi e dovevo toglierle.

Passavo anche mezz’ora davanti allo specchio con due dita che tenevano aperto l’occhio e “l’indice impaurito” che cercava di infilarci dentro la “maledetta lente” di turno. 

Non avete idea di quante nuove lenti siano state da me lanciate nel water: dopo ripetuti e inutili tentativi spesso mi innervosivo e finivo con l’indossare uno dei miei svariati occhiali da vista (ne avevo di belli veri, ma non li rimpiango!!!)

Dopo accurati esami con le sue super macchine all’avanguardia, finalmente ha trovato la soluzione ideale per me: lenti morbide mensili, una favola! E mi ha pure insegnato a metterle. Che dire…

L’unico problema ora è che spesso vado da lui per ordinare o ritirare le mie lenti ed esco con un paio di occhiali da sole.

Vi ho già parlato della mia passione sfrenata per le borse, ma non ancora di quella per gli occhiali da sole visto che ha piovuto più qui che nelle foreste pluviali sparse per il mondo!

Ma un paio di giorni fa il sole c’era e io dovevo ritorare le mie lenti così ne ho approfittato di una mezz’ora che mi avanzava e ho giocato per voi a fare la modella.

Occhiali "Italian Independent"

Occhiali “Italian Independent”

Lapo Elkann non sarà proprio simpaticissimo, ma fa degli occhiali troppo fighi!

Oltre a quelli in metallo e a quelli in velluto, ora si è inventato pure un occhiale (quello viola che indosso nella foto qui accanto) fatto dello stesso materiale delle inguardabili scarpe Crocs.

E per non farci mancare nulla…ora ci sono anche gli “I-I Thermic” che sono scuri, ma quando vai al sole cambiano colore perché appare la fantasia che c’è sotto: maculati, “serpentarti”, a pois…mitici! 

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A proposito di sole…ora vi lascio perché qui a Venezia per ora c’e’ un bellissimo cielo quindi Danny boy ed io ce andiamo in spiaggia. Vado a sfoggiare i miei nuovi Rayban a goccia con lenti a specchio verdi.

 

Sono un’amante dei classici io: adoro il look “Frank Poncharello”!

Barbara

 

Occhiali I-I Thermic di "Italian Independent". Al sole vengono fuori le fantasie che si nascondono sotto il colore scuro

Occhiali I-I Thermic di “Italian Independent”. Al sole vengono fuori le fantasie che si nascondono sotto il colore scuro

 

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“Occhial house”, Viale Montenero 81 (Mi) tel.02.5513990 www.occhialhouse.it


Se andate lì chiedete di Amedeo “il baffo” o di sua moglie Nunzia e dite che siete amici di “temperateitacchi.com” 
così vi farà un bello sconto.

 

"Occhial House" non è un negozio come gli altri...

“Occhial House” non è un negozio come gli altri…

 

 

 

Il nostro 25 Aprile…

Tempo di lasciare la valigia a casa e di recuperare la nonna mao, mia mamma, e alle 16 eravamo già in Piazza San Marco.

Per strada abbiamo anche incontrato mio cugino Jacopo che non vedevo da una vita, belli questi incontri a sorpresa…

Danny boy ha voluto regalare un bocolo (rosa rossa) sia a me che a sua nonna e ha insistito per pagarli con i suoi risparmi del maialino!

Il mio amore…

Ci siamo goduti anche 3 gelati seduti al sole in Piazza, spero almeno che non facciano ingrassare perché con quel che sono costati… abbiamo già pagato abbastanza! Ahahahaha.

La giornata e’ finita in Campo Pisani in monopattino e a giocare a frisbee, un classico !

Abbiamo già finito di cenare e Danny e’ crollato quindi tra poco esco a bermi uno Spritz. Direi che me lo sono meritato!

Buon San Marco e buona serata a tutti.

Barbara

Monopattino e poi fresbee

Monopattino e poi fresbee

Io e il mio cuginetto Jacopo

Io e il mio cuginetto Jacopo

un pò di relax?!

un pò di relax?!

Al chiosco della croce rossa a comprare i bocoli (rosa rossa) per mamma e nonna.

Al chiosco della croce rossa a comprare i bocoli (rosa rossa) per mamma e nonna.

Danny, io, mio cugino Jacopo e mia mamma (nonna mao)

Danny, io, mio cugino Jacopo e mia mamma (nonna mao)

 

 

Il 25 aprile di noi veneziani: San Marco e la leggenda del bòcolo

Il 25 Aprile per tutta l’Italia vuol dire liberazione, ma per Venezia ha un significato in più…anzi, due!

Il 25 Aprile per noi veneziani è una ricorrenza ben più antica dell’attuale festa nazionale.

A Venezia oggi festeggiamo il Patrono di Venezia San Marco Evangelista e la Festa del Bòcolo (bocciolo di rosa). 

In questa data ricorre la morte di San Marco le cui reliquie, che si trovavano in terra islamica ad Alessandria d’Egitto, furono avventurosamente trasportate a Venezia nell’anno 828 da due mercanti veneziani parecchio furbetti: Buono da Malamocco e Rustico da Torcello.

Si narra che per rubare ai Musulmani il corpo di San Marco, i due diabolici mercanti lo abbiano nascosto sotto una partita di carne di maiale che i mussulmani ovviamente non avrebbero mai toccato!

veAdobePhotoshopExpress_2013_04_25_10_33_11Una leggenda triste, ma molto romantica, racconta invece che nella seconda metà dell’Ottocento Maria, la figlia del Doge Orso I Partecipazio, amava, ricambiata, un giovane di umili origini, un certo Tabcredi.

Il Doge ovviamente non approvava la relazione, così la fanciulla consigliò all’amato di andare a combattere contro i Turchi per nascondere la propria condizione con la gloria delle imprese.

La fama di Tancredi fece il giro del mondo, il giovane si distinse valorosamente in guerra, ma fu ferito mortalmente e cadde su un roseto.

Prima di morire però affidò all’amico Orlando un bocciolo tinto del rosso del suo sangue perché lo consegnasse alla sua amata come estremo pegno d’amore.

Il 25 aprile, il giorno dopo aver ricevuto da Orlando il messaggio d’amore dell’innamorato, Maria fu trovata morta nel suo letto con il bocciolo sul petto.

imageDa allora, il 25 aprile la tradizione vuole che lo stesso omaggio sia ripetuto dai veneziani perché ognuno di essi possa esprimere i propri sentimenti alla persona amata.

Quando ero ragazzina e abitavo ancora a Venezia, era un’usanza che il giorno di San Marco, il 25 aprile, le mie amiche ed io andassimo a vendere i “bòcoli” per la Croce Rossa.

Il ricavato andava ad aggiungersi alla loro più grande raccolta di fondi, ma devo dire che oltre all’aspetto benefico era bello andare in giro per la città con queste cassette bianche, piene di rose, attaccate al collo per cercare di convincere gli uomini a regalare una rosa rossa alla loro amata!

Se lo facessi adesso mi sa che dovrei girare con la frusta: ormai gli uomini fanno una fatica gli uomini a regalare i fiori! Argh

Oggi Danny boy ed io andiamo a Venezia e ieri gli ho raccontato di questa nostra tradizione.

Sapete cosa mi ha detto dopo aver sentito la storia ?

vefoto“Allora io la rosa la regalo a te, ma te la regalo davvero io con le mie monetine che ho messo nel mio maialino!”

Amore miooo! Meno male che ci sei tu visto che papà arriva domani sera…

Il solito fortunello anche stavolta l’ha scampata!

I miei speciali auguri di oggi vanno a tutti quelli che si chiamano Marco, a tutti quelli che hanno ancora voglia di regalare un fiore alla donna che amano e a tutti quelli che si sentono liberi.

AUGURIIIIIIII

Balla che ti passa: intervista a Bobo Vieri

bobomimmofotoSe dieci giorni fa mi avessero detto “Cuba”, mi sarebbe venuto in mente il mare cristallino di Cajo Largo, il mio ex fidanzato, il PPG 5 (una medicina contro il colesterolo che si trova solo lì e che molti uomini sanissimi compravano perchè come effetti collaterali aveva gli stessi effetti del Viagra).

Avrei pensato al mojito della “Bodeguita del medio”, alla spiaggia di Santa Maria dove c’era il villaggio della Going, alla bellissima Placa del la Catedral, e a tanti altri ricordi di un’isola che conosco bene e che ho imparato velocemente ad amare.

Ma da giovedì scorso, da quando lo ho visto ballare al “Tropicana” (locale storico di Cuba), se qualcuno mi dice “Cuba” a me viene in mente lui: Bobo Vieri.

Conosco Bobo da quando giocava alla Juve, da quando ricevetti una sua telefonata senza averlo mai incontrato.

Bobo era un fan di Alessia Marcuzzi e il suo amico Idris (ve lo ricordate quel bresciano parecchio abbronzato gran tifoso della Juve?!) gli aveva detto che per arrivare a lei sarebbe dovuto passare sul mio corpo (magari ancora caldo) e per facilitargli il compito gli aveva anche dato il mio numero di cellulare, visto che Idris ed io ci conoscevamo.

Risultato? Bobo ed Alessia non si sono mai fidanzati, ma io e lui siamo diventati amici.

Mi ricorderò sempre una sera di tanti anni fa a Portocervo: eravamo nel parcheggio del Sottovento, e Bobo, che dopo diverse telefonate avevo finalmente conosciuto di persona, mi disse “Ehi guarda che da settembre vengo a vivere a Milano perchè mi hanno chiamato a giocare all’Inter e siccome non conosco nessuno sappi che ti chiamerò”.

Christian è sempre stato un ragazzo semplice senza tanti grilli per la testa. Appena arrivato a Milano passavamo le serate a casa mia a guardarci le cassette di Blockbuster (eh sì, c’erano ancora le cassette!). Eravamo capaci di guardarci anche due film di seguito senza fare pausa.

Di tempo ne è passato tanto e le nostre strade hanno preso direzioni diverse, ma quando mi capita di incrociare lui e il suo sorriso…sono contenta! E due chiacchiere ci scappano sempre.

So che qualcuno starà pensando “Sorriso?! Chiacchiere? Ma se Bobo non sorride mai e parla poco”. 

Falso! Niente di più falso e finalmente se ne stanno accorgendo anche gli altri.

Bobo non è mai stato uno che non sorride e tantomeno uno che non parla. Diciamo che a differenza di tanti altri non sorrideva se non c’era nulla di cui sorridere e non parlava solo per dare aria alla bocca.

So che da fuori poteva sembrare che se la tirasse o che fosse un pò orso, ma vi assicuro che non c’è niente di più lontano dalla verità.

E poi scusate, ma secondo voi mi sarebbe potuto stare simpatico uno così, a me?! Interista e pure orso?! Anche no, grazie.

Ora però devo capire una cosa: devo capire quale è stata la molla esatta che ha fatto capire a Bobo che era giunto il momento di mostrarsi a tutti come realmente è sempre stato: solare e allegro.

Sì lo so, ho scritto 3 volte la parola “capire”, ma non trovo un sinonimo che mi piaccia altrettanto, quindi ve la beccate 3 volte!

Comunque forse…ho capito!

imageB: O sono cieca, o sono matta, ma da quando balli qualcosa è cambiato, vero?! 

Raccontami di quando è iniziato tutto? Chi ha avuto il coraggio di chiederti di ballare e come è riuscito a convincerti?

C: MILLY ! Ha alzato il telefono lei di persona per 2 anni, quasi 3 anni e alla sua domanda “Ti va di ballare?” io tutte le volte rispondevo di no dicendo che non c’entravo nulla con il ballo. Continuavo a ripeterle che uno che pesava più di 100 kg con il 48 di piedi, il culo grosso e le gambe pure…non era fatto per ballare!

B: E cosa ti ha fatto cambiare idea dopo quasi 3 anni ?

imageC: Una sera andai in un locale con i miei amici.

Come sempre, fui l’unico a non ballare.

Ero stufo di rimanere sempre seduto, così un paio di giorni dopo, quando Milly mi richiamò, le dissi di sì.

B: C’è qualche tuo amico che ti ha preso in giro per questa tua nuova passione per la danza?

C: Certo! Mi hanno preso in giro tutti e tutti continuano a non crederci, ma lo fanno scherzosamente quindi non me la prendo, anzi.

B: Quando sei entrato al “Ballet Nacional de la televisione Cubana”  davanti a te c’erano una decina di ragazze stupende che ballavano e tu invece di guardare loro ti sei preoccupato di chiedere se stavano ballando salsa o rumba. Non ti riconosco più, cosa ti è scattato nella testa?

C: Stai tranquilla Garavelli, sono sempre io! Volevo capire quale fosse il ballo che faceva muovere tanti sederi in contemporanea, ecco perché ho chiesto che ballo stavano facendo. 

B: “Fufiuuu”, meno male, stavo iniziando a preoccuparmi! 

imageDammi qualche anticipazione sulle prossime puntate: dove andrete a fare danni tu e del Vecchio con il vostro “Re del ballo”?

 

(NOTA della blogger: a proposito di lui e del Vecchio… ma secondo voi dormono in doppia perchè la produzione ha finito i soldi? hihi) 

C: Ci sarà tanto da ridere! È questa la cosa fondamentale di questo programma: divertirsi, ridere e ballare. Domani (giovedì su Sky Uno alle 21.10) andrà in onda la puntata da Vienna, poi, non so in che ordine, ci vedrete a Santo Domingo, a Barcellona e a Buenosaires.

B: Dimmi una cosa divertente che vi è successa, eh daiii?

C: Non posso dire troppo, ma tenete d’occhio il “gallo killer”…

B: Eri più teso prima di entrare in campo quando giocavi o ora prima di entrare in pista per ballare?

C: Di sicuro prima di entrare in pista: sono tesissimo! Ho paura di non ricordarmi i passi. Il calcio era la mia vita e sapevo come giocare, ma ballare è tutta un’altra cosa. Preferisco giocare davanti a 80.000 tifosi che ballare davanti a 2000 spettatori.

B: Infatti nella puntata di Cuba vedevo che la tecnica non ti mancava, ma che eri bloccato. Allora è vero: hai davvero paura. Lo vuoi uno psicologo? Ne conosco uno molto bravo ?

imageC: No grazie, ho solo bisogno di un po’ di tempo.

Un minuto e mezzo di ballo coreografato non hai idea di quanti passi sono da ricordare, per non parlare di tutte le altre cose: “tieni la schiena dritta e sorridi”.

E poi “non dimenticarti mai di guardare in alto, ma senza perdere di vista gli occhi della tua partner”: un macello!

B: A parte della danza, sei innamorato di qualcos altro o… di qualcun altro in questo momento della tua vita?

C: In questo momento amo molto ballare e lo faccio almeno un’ora al giorno. Tre volte alla settimana faccio boxe.

B: Dimmi la verità: fai boxe così i tuoi amici vedono che oltre a ballare fai ancora qualcosa da vero maschio?

C: Ma vaaaaa ! Faccio boxe per perdere peso.

B: Infatti ti vedo super in forma. Vuoi dirmi che figo come sei tornato non hai nessuna che oltre a farti battere la punta delle scarpe da ballo…ti fa battere anche il cuore?

C: Secondo te lo vengo a dire proprio a te ?

B: Ok confermo, Bobo e’ sempre lo stesso di prima: muto! Ahahahahahaha

B: Il mio blog si chiama “Temperateitacchi”. Almeno me lo puoi dire se la tua donna ideale deve indossare i tacchi o le ballerine?

C: Tacchi, tacchi!

B: Torneresti mai indietro per cambiare qualche scelta che hai fatto?

C: No, io vivo così: ogni decisione che prendo in quel momento e’ quella giusta per quel momento, se poi l’ho azzeccata bene sennò amen.

Barbara

 

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B: Indipendentemente dalla materia prima necessaria per farlo, avresti voglia di diventare papà?

C: Sicuramente! È il mio ultimo sogno rimasto.

 

Da Mimmo: Bobo e le tovagliette con sopra gli appunti della mia intervista. Il mio ipad "non aveva campo!"

Da Mimmo: Bobo e le tovagliette con sopra gli appunti della mia intervista.  Il mio ipad “non aveva campo!”

B: Raccontami una tua giornata tipo?

C: Mi sveglio verso 8.30/9 e vado nel nostro ufficio di “Sweet Years” (Nota della blogger: l’azienda di abbigliamento sua e di Paolo Maldini) a seguire un po’ i progetti in corso. 

A pranzo sono da Mimmo o da Pino in Corso Garibaldi (dove ovviamente ci siamo visti per questa intervista). 

Il pomeriggio ballo, mi alleno con la boxe o gioco a calcetto.

La sera ceno da Mimmo o da Pino (un abitudinario il nostro Bobo!). 

 

 

 

Dopo cena difficilmente faccio tardi, giusto se c’è qualche bella festa.

B: Tipo quella di Flower Power di qualche giorno fa dove ci siamo incontrati?

C: Esatto, almeno adesso posso ballare anche io!

 

 

Non fumare fa bene a noi o fa male allo stato?

Al TG 5 delle 13 di ieri la seconda o la terza notizia data è stata che lo stato sta perdendo parecchi soldi da quando, un pò per colpa della crisi e un pò per colpa dell’avvento delle sigarette elettroniche, si vendono molte meno sigarette.

No, ma dico io!

Si sono bevuti il cervello a dare certe notizie?

Sperano che sentendo una cosa del genere ci sentiamo in colpa e chi ha smesso ricomincia subito a fumare o stanno mettendo le mani avanti per avvertire che presto ci aumenteranno le tasse perché troppa gente ha deciso di farsi del bene?

Ma in che cavolo di paese viviamo?

O qualcuno mi spiega il motivo per cui hanno dato una notizia del genere mettendola addirittura tra le prime notizie del Tg delle 13 o io davvero non ci capisco piu’ niente.

Mia mamma ci è passata per quel brutto male e solo il grande spavento mi ha permesso di portarla di corsa a fare l’ipnosi prima dell’intervento. Ora non fuma più e il brutto male è passato, ma c’è voluto un grosso spavento e un’operazione in endoscopia. Vi assicuro che non è stata una passeggiata e potete ben immaginarlo !

Ovviamente da quando non fuma più i suoi polmoni stanno decisamente meglio, ma anche la pelle le è cambiata: non e’ più grigia, ma rosa e luminosa! Avrà preso un paio di kg ok, ma chi se ne frega!
La mia mamma ce l’ha fatta. La mia mamma ora sta bene e non fuma più nè fuori, nè in casa dove spesso andavo a trovarla con mio figlio. Camera sua sembrava una camera a gas e ora invece è il posto preferito di Danny boy !

Dopo quello che abbiamo passato…sentire dire certe cagate al telegiornale (scusate la parola, ma ogni tanto ci vuole) mi fa parecchio inca…BIP !

imageFermo restando che le sigarette elettroniche non fanno benissimo, ma che di certo non fanno male quanto le sigarette vere , si può dire che lo stato guadagna di meno perchè la gente compra meno sigarette?! Ma chi se ne importa!!!

In che paese sto facendo crescere mio figlio? 

Io fumo solo la sera, solo dopo le 19 e solo se non sono in casa quindi un pacchetto mi dura circa due settimane. Mio marito mi dice sempre che a questo punto dovrei smettere. Lui fumava, ma ha smesso leggendo il libro “Come smetere di fumare”.

Ma a me piace, quando esco, fumare un paio di sigarette. Non lo faccio davanti a mio figlio e subito dopo mangio anche una “cicca” perchè non mi piace il sapore che mi resta in bocca, lo stesso sapore cattivo che mi è rimasto in bocca dopo aver visto il Tg di ieri…

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Una ricetta un pò diversa dal solito: stufato ai funghi porcini con sedano rapa.

Da quando mi sono appassionata di cucina sono sommersa di libri, riviste, appunti e ovviamente post-it con le ricette delle amiche.

In mezzo a questo delirio ho trovato una ricetta che rifaccio spesso e che non stanca mai nè me nè il marito (che è tutto dire).

Ovviamente sarà difficile che i bambini mangino questa bontà, ma prima o poi ci riuscirò e in attesa taglio sempre dei dadini di carote in più e da parte faccio solo quelli.

Con questa ricetta ho anche scoperto finalmente cosa fosse quella palla un po’ pelosa che vedevo sempre al supermercato: il sedano rapa.

Il sedano rapa ha la consistenza della patata però, come il sedano da costa, fornisce un ridotto apporto calorico (solo 23 kcal ogni100 grammi) perché è costituito dall’88% di acqua.

Se questo non bastasse a convincervi a provarlo, sappiate che ha anche notevoli proprietà diuretiche e disinfettanti (ma non lo spalmante sulle ferite!)

imageBando alle ciancie ora iniziamo con LA LISTA DELLA SPESA

carote 300 gr

sedano rapa 300 gr

cipolla 40 gr

porcini secchi 10 gr

burro, prezzemolo, brodo vegetale, olio di oliva, sale e pepe

SE AVETE TUTTO INIZIAMO:

Prima di tutto mettete ad ammorbidire i funghi secchi in acqua tiepida per una mezz’oretta

Pelate sedano rapa e carote e tagliate tutto a dadini non troppo grossi (2 cm max).

Tritate o tagliate la cipolla fine fine e fatela appassire in una padella grande con 3 cucchiai di olio di oliva. 

imageUnite la dadolata di verdure (sedano e carote), i funghi strizzati e tagliati a pezzettini, sale, pepe e un mestolo di brodo vegetale.

La ricetta dice poi di coprire tutto e di stufare per circa 20 minuti, ma io lo faccio per il doppio del tempo.

Considerate che dipende molto da quanto grande avete tagliato i dadini quindi assaggiate sempre prima di spegnere e se sono ancora duri andate avanti ovviamente aggiungendo brodo.

Quando i dadini saranno cotti al punto giusto aggiungete una bella noce di burro, prezzemolo tritato o surgelato e mantecate sul fuoco per un paio di minuti.

So che l’aspetto potrebbe non sembrarvi invitate, ma voi fatelo e mangiatelo e poi mi direte ! Si tratta di un piatto bello completo che sfama parecchio e non ingrassa.

Diciamo che con un pezzo di carne bianca o un formaggio…la vostra cena è pronta.

Io a volte aggiungo allo “stufato” dei dadi di tofu e faccio un bel piatto unico da mangiare in ciotola (tipo cagnolino) davanti alla TV !

Barbara

 

La gallina in gabbia: ricetta

Un paio di giorni fa vi ho dato la ricetta dell’ottimo “Uovo in gabbia” del grande chef Fulvio Siccardi http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=3240 e oggi vi darò la ricetta della “Gallina in gabbia” con e di Barbara Garavelli.

Volete sapere come si fa a finire a ballare in gabbia? Come si fa a divertirsi? Come si fa a tornare a casa felici alle 4 del mattino dopo aver passato una bella serata con marito e amici?

Facile: bisogna uscire.

Per tornare a casa felici, bisogna prima uscire di casa, mi sembra ovvio!

Eh sì perché, diciamocelo, ma spesso quando arrivano i figli ci si impigrisce e si diventa bravissimi a trovare un sacco di scuse: “non trovo una tata, non la ho avvertita in tempo, i nonni non possono, gli zii sono partiti per il we, se faccio tardi poi la mattina sono rimbambita e come faccio a stargli dietro etc etc”

Per carità, spesso non sono scuse, ma la pura verità, ma diciamo che spesso sono piccole “balle” (ops) e che se ci si organizza in anticipo (e non la mattina per la sera) e se VERAMENTE si vuole uscire…ci si prefigge un chiaro obiettivo e lo si centra, o no?!

Diciamo che essendo io parecchio “tetesca” nel mio organizzare e pianificare tutto, e amando molto divertirmi ed essere complice in tutto e per tutto dell’uomo con cui ho deciso di passare la mia vita… Io di obiettivi ne ho tanti e li centro sempre.

imageEcco le prima tre cose che ho detto quando ho scoperto di essere rimasta incinta:

1) “mamma stai per diventare nonna”

2) “amore qui dentro c’è qualcosa…” (portando la sua mano sulla mia pancia)

3) “amore non ti preoccupare perché tra noi non cambierà nulla”

Lo ho già spiegato quando ho scritto il pezzo sull’importanza di mantenere viva la coppia dopo la nascita di un figlio http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=346, ma lo ridico e lo continuerò a dire:

 

La blogger con il mitico Pablo e il grande Ema

La blogger con il mitico Pablo e il grande Ema

 

USCITE E DIVERTITEVI !

Siamo diventati genitori, ma non pensionati !

 

Sia chiaro che le stesse cose valgono anche per quelli che anche se non hanno figli amano tanto fare i finti pensionati e crogiolarsi a casa nei loro pensieri negativi: USCITEEEEEE che fa bene allo spirito!

 

Un pò di sana grinta per Oktagon

Un pò di sana grinta per Oktagon

 

Anche io ieri sera dopo 6 ore guardare i combattimenti di Okatagon al Forum di Assago ero parecchia provata.

Bello sì, ma 6 ore seduta sono tante e ad un certo punto sarei passata volentieri dagli spalti al materasso, ma ho fatto uno sforzo, sono salita in macchina, mi sono spogliata e ho “trascinato” mio marito (anche lui provato da una sveglia alle 6, da una lezione di Crossfit etc) al “Flower Power Party”.

 

 

Sì, sì, avete letto bene: “mi sono spogliata in macchina”.

In macchina post cambio

In macchina post cambio

Secondo voi mi sarei dovuta cambiare in un parcheggio sotto la pioggia?

Dovevo travestirmi e calarmi nella parte di figlia dei fiori.

Il calduccio asciutto della macchina, mi sembrava il luogo ideale, oh no?!

Siamo arrivati alla festa all’una ed è bastato entrare per riprenderci, all’istante, tutti e due.

Splendidi allestimenti, quella musica che ti fa ancheggiare anche quando pensi di non avere più le energie neanche per alzarti da una sedia.

I colori, le facce tutte sorridenti, la gente che ballava sui tavoli, tra i divani, nelle gabbie, ovunque !

 

imageAmici che non vedi mai e che ti vengono incontro col sorriso di quelli che hanno piacere di rivederti anche se magari non è proprio sempre vero, ma chi se ne importa, crediamoci che è bello!

Fiumi di energia positiva che ti scorrono vicino e ti entrano dentro.

Una maxi spugna virtuale che ti ripulisce da stanchezza e pensieri di qualsiasi genere, una spugna che ti libera la mente e che ti ricorda che la vita è davvero la più bella droga che ci sia: è gratis e non fa neanche male, anzi.

 

 

imagePer poter fare la “gallina in gabbia” bisogna imparare ad isolare i pensieri negativi e a vedere il bicchiere metà pieno.

I pensieri e i problemi, chi più chi meno, ce li abbiamo tutti, ma è inutile crogiolarcisi dentro creandoci così la scusa per non vivere più, al massimo.

“Ormai non ho più l’eta”, “Con tutti i pensieri che ho non mi va di uscire”…”Piove”, “Ma non ho ricevuto l’invito”, “Prima mi metto a dieta poi esco”… Che barba queste scuse !

A nessuno gliene importa niente se avete un paio di kg di troppo se non importa a voi…imparate a sorridere e a godervi la vita anche se non è tutto sempre bello e perfetto come vorremmo che fosse!

 

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un amico…

Fate felice il vostro compagno ricordandogli che non è solo il padre dei vostri figli e il capo famiglia che lavora e porta a casa lo stipendio, ma soprattutto il vostro eterno fidanzato (anche se siete sposati).

Fate fare ai vostri figli qualcosa di speciale.

Fate uno sforzo (anche fisico perché a una certa età sedersi e alzarsi dal pavimento non è impresa facile), ma sedetevi per terra a giocare con loro. Bastano 10 minuti al giorno e loro se lo ricorderanno per tutta la vita!

Quando eravamo piccoli noi non si usava che i genitori si “abbassassero” ai nostri livelli, ma i tempi sono cambiati no?!

Uscite, fate il pieno di energia positiva, di sapori, di colori, di parole dette e di parole sentite e tornate a casa. 

Vi sembrerà tutto più facile e a quel punto sarete pronte per fare la “gallina in gabbia”.

Ora vi lascio perchè il marito è uscito a pranzo con un amico e i bambini (roba tra uomini) e visto che vedo che per ora non piove, quasi quasi prendo un bel libro e salgo in terrazza per farmi avvolgere dalla mia amaca, brutto?!

Mal che vada porto su anche un ombrello !

La sobria camicia comprata a Bankok e indossata dal mio maritino ieri sera al Flower Power party

La sobria camicia comprata a Bankok e indossata dal mio maritino ieri sera al Flower Power party

The Flower Power mood

The Flower Power mood

 

The ring

The ring and the beer

Tommaso Chiefi e Tiziana in versione Flower Party

Tommaso Chieffi e Tiziana in versione Flower Party

Io in versione "calamita" con donne metallo ad Oktagon

Io in versione “calamita” con donne metallo ad Oktagon

Le splendide ragazze Thailandesi ad Oktagon

Le splendide ragazze Thailandesi ad Oktagon

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Spettatori incantati sul bordo ring di Okatgon

Spettatori incantati sul bordo ring di Okatgon

Il campione del mondo Giorgio Petrosyan (che dopo la finale di Okagon è venuto al Flower power party), il timido Mario Balotelli di spalle, e l'intrusa

Il campione del mondo Giorgio Petrosyan (che dopo la finale di Okagon è venuto al Flower power party), il timido Mario Balotelli di spalle, e l’intrusa

 

“Legoland” merita un week-end con i vostri bambini

Una volta l’anno organizzo un week-end con una o più amiche e i relativi bambini.

Sono severamente vietati gli uomini maggiorenni perchè diciamocelo, ma spesso, senza di loro, ci si sente più leggere…ops!

 

Il primo anno è stato il turno di Londra: ruota panoramica, duck bus (il bus giallo che fa il giro dell città e poi entra nel Tamigi); il secondo anno Parigi (con 1 notte e 1 giorno in giro per la città e 1 notte e 1 giorno a Eurodisney).

Per il terzo anno abbiamo scelto Legolandia vicino a Monaco di Germania (ce ne sono diversi, uno anche in Danimarca).

Vi dico solo che all’inizio per sbaglio avevo prenotato ingressi a Legoland Germania e Hotel Legoland in Danimarca invece che in Germania, ma sorvoliamo…   http://www.legoland.de/en/

Eravamo la mia amica Teresa (conosciuta durate il corso di acquagym pre-parto) e i nostri figli Emma e Danny boy.

L’andata è stata un tour de force!

Sarebbe stato decisamente più veloce e meno stancante andare in auto (cosa che vi consiglio perché in 6 ore siete lì e non dovete cambiare ottocento diversi mezzi).

imageAvevamo scelto l’aereo perchè avevamo trovato un buon prezzo e perchè piace tanto ai bambini, ma da casa all’hotel di Legolandia, che dista circa un’ora da Monaco, ci abbiamo messo circa 8 ore, un inferno!

Taxi da casa a Malpensa, trenino che piace tanto ai bambini per Malpensa, bus da terminal a terminal, aereo per Monaco, treno da aereoporto alla città e altro treno dalla città al paese dove si trova Legolandia e per finire taxi per l’hotel. Non esiste modo per andare da aereoporto a Legoland direttamente, ma lo abbiamo scoperto troppo tardi!

Forse mi sarei stancata meno ad andarci in bici da Milano a Legoland !

imagePer la prima notte abbiamo scelto il “Legoland holiday village” dal quale si arriva all’ingresso di Legoland con una veloce passeggiata in mezzo ai boschi.

Si tratta di bungalow/camere di diverse dimensioni e temi: Cars, Pirati etc. Fate richiesta del tema che vorreste al momento della prenotazione. 

http://www.legoland.de/en/LEGOLAND-Holiday-Village/

Conviene prenotare tutto assieme sul sito che vi ho dato perchè così facendo risparmiate: con la camera vi danno già ingressi al Parco.

Il villaggio è pieno di giochi e personaggi della lego per i bambini, idem per il ristorante self-service della struttura.

Spiaggetta e struttura per le rampicate, al Legoland holiday village

Spiaggetta e struttura per le rampicate, al Legoland holiday village

Se ci andate con la bella stagione (noi siamo andate ad ottobre e non era bel tempo) c’è anche una piccola spiaggia con una grande struttura per fare arrampicate e percorsi divertenti.

La mattina siamo entrati a “Legoland” appena hanno aperto perchè la nostra intenzione era di starci un giorno solo per poi andare a Monaco.

 

Volevamo dormire in città e visitarla il giorno dopo prima di riprendere l’aereo per Milano. E ci siamo riuscite!

Giretto in barca Lego

Giretto in barca Lego

Il viaggio così lungo del giorno prima non ha aiutato l’umore dei 2 bambini.

Invece di essere felicissimi per dove erano…hanno stranamente fatto un botto di capricci rendendo spesso difficile una giornata che avrebbe potuto essere indimenticabile.

 

 

Ma tra un capriccio e l’altro ci siamo tutti divertiti!

 

Serpente in Lego sotto ad una pianta! Mi è preso un colpo!!!

Serpente in Lego sotto ad una pianta! Mi è preso un colpo!!!

A “Legoland” i pezzi della Lego sono davvero ovunque : giostre, giochi, laboratori dove poter costruire e sperimentare con altri bimbi macchinine super aerodinamiche e non solo, animali in giro per il parco, intere città ricostruite in miniatura, aereoporti, tutta la banda di Star Trek, astronavi varie e tanto altro.

 

 

Tutta la zona in miniatura è un paradiso anche per noi adulti, giuro!

Camion pompieri in lego con acqua azionabile dai bambini tramite pulsanti posizionati tutti intorno all'isola delle miniature

Camion pompieri in lego con acqua azionabile dai bambini tramite pulsanti posizionati tutti intorno all’isola delle miniature

Ci sono anche le stazioni dei pompieri con mezzi funzionanti con cui i bambini possono interagire.

Non manca anche la fabbrica della Lego dove ti spiegano come fanno i singoli mattoncini e dove alla fine della dimostrazione puoi comprare i pezzi (mattoncini, teste, gambe, piattaforme etc) a peso, come le caramelle. 

Devo dire che Legoland per i bambini è davvero un paradiso!

Meno per le tasche delle mamme quando prima o poi si finisce nel gigante negozio Lego dal quale ovviamente non puoi uscirne a mani vuote. Si trovano le stesse cose identiche che ci sono in Italia (non aspettatevi di trovare pezzi da noi introvabili o serie speciali), ma tocca comprare qualcosa! Ops

Il super carillon di Marienplatz

Il super carillon di Marienplatz

Dopo la giornata al parco siamo tornati con il treno verso Monaco dove siamo tutti svenuti in hotel.

Il giorno dopo abbiamo fatto un bel giro in città.

Unica pecca? I negozi tutti chiusi la domenica nonostante quel giorno ci fosse pure la loro mitica maratona. Accidenti, mi hanno levato il piacere dello shopping quei brutti tedeschi. Argh

Siamo stati a Marienplatz a vedere il carillon più grande della Germania che si aziona 3 volte al giorno, poi al Museo del Giocattolo sempre lì in Piazza. Ovviamente non ci siamo fatti mancare una bella scorpacciata di dolci sia per merenda che per pranzo (come farne a meno!?)

imagePer finire in bellezza siamo andati al fantastico “Museo della Scienza e della tecnica” che dista 10 minuti a piedi da Marienplatz e che vi consiglio di cuore.

Sopra ci sono i classici aerei, le navi etc come a Milano, ma di sotto c’è tutta una zona molto bella dedicata ai bambini.

I nostri cuccioli hanno potuto sperimentare le loro capacità con vere e proprie dighe con acqua, camion dei pompieri in dimensione reale e tanto altro.

Merita un giretto anche il negozio del museo (almeno quello era aperto!) perchè si trovano un sacco di giochi sfiziosi, e direi anche a buon prezzo, che da noi non ci sono.

La sera siamo volati a Milano e la settimana dopo ci è servita per riprenderci dalla stanchezza del we, ma ne è valsa la pena !

NB: Quest anno mi sa che andiamo da Babbo Natale a Rovaniemi. Se veramente glieli facesse lui i regali…sai quanto risparmio!

Pezzi Lego (teste, corpi gambe, braccia, piattaforme, mattoncini vari etc) acquistabili a peso, come le caramelle!

Pezzi Lego (teste, corpi gambe, braccia, piattaforme, mattoncini vari etc) acquistabili a peso, come le caramelle!

Interno nostro bungalow al "Legoland holiday village"

Interno nostro bungalow al “Legoland holiday village”

Legoland Holyday Village

Legoland Holyday Village

I bungalows di Cars al "Legoland holiday village"

I bungalows di Cars al “Legoland holiday village”

La mia Venezia in miniatura, tutta in Lego e con i vaporetti che si muovevano e le campane che suonavano: uno spettacolo!

La mia Venezia in miniatura, tutta in Lego e con i vaporetti che si muovevano e le campane che suonavano: uno spettacolo!

Aeroporto in miniatura in Lego con aerei in movimento

Aeroporto in miniatura in Lego con aerei in movimento

Auto a Legoland

Auto a Legoland

Zona per i più piccini a Legoland

Zona per i più piccini a Legoland

Aerei in Lego a Legoland

Aerei in Lego a Legoland

Cavalcata su cavallo in Lego

Cavalcata su cavallo in Lego

Famiglia in Lego a Legoland

Famiglia in Lego a Legoland

Giostra per i più grandi a Legoland

Giostra per i più grandi a Legoland

Scimmia in Lego

Scimmia in Lego

Squalo in lego

Squalo in lego

A legoland, laboratorio Lego per realizzare macchine etc e piste per provarle

A legoland, laboratorio Lego per realizzare macchine etc e piste per provarle

Stazione in Lego con treno in miniatura e funzionante a Legoland

Stazione in Lego con treno in miniatura e funzionante a Legoland

In treno da Monaco a Legoland

In treno da Monaco a Legoland

Camion dei pompieri al Museo della scienza a Monaco

Camion dei pompieri al Museo della scienza a Monaco

Una vera e propria gru da usare per recuperare barche etc al Museo della scienza di Monaco

Una vera e propria gru da usare per recuperare barche etc al Museo della scienza di Monaco

Museo del giocattolo a Monaco

Museo del giocattolo a Monaco

Merenda e pranzo a Monaco

Merenda e pranzo a Monaco