Ieri c’è stato lo spettacolo “Danzamondo”.
Ieri le classi prime, della scuola elementare “Morosini”, si sono esibite in uno spettacolo emozionante.
Vedere le maestre guidare i loro bambini, tenendoli per mano, mi ha fatto pensare, molto.
Fare la maestra è un pò come fare il prete: devi avere una vocazione per la fare la maestra.
Credo che fare la maestra sia uno dei lavori più difficili ed impegnativi del mondo.
Parliamo per esempio di una maestra delle elementari.
I bambini, se come il mio fanno il tempo pieno, entrano a scuola alle 8.30 ed escono alle 16.30, per 5 anni.
Se consideriamo che Danny si sveglia alle 7.15 e va a letto alle 20.45 circa, vuol dire che passa 8 ore a scuola, con le maestre (e i maestri), e 5 ore e 30 con la sua famiglia.
E’ una grande responsabilità quella che hanno gli insegnanti, e siccome loro lo sanno bene, non credo sia una cosa facile.
“Urlo o non urlo? Lo sgrido o non lo sgrido? Lo metto in punizione o no? Non ascolta perché è stanco o perché è monello?”
Chissà quante domande si faranno tutti i giorni le maestre, chissà quanto è difficile occuparsi dell’istruzione e dell’educazione di una media di 20 bambini.
Io ho un figlio solo e ogni tanto fatico a trovare la pazienza.
Ma io sono una mamma, e la vocazione da maestra non l’ho mai avuta e mai l’avrò.
Ogni tanto guardo le maestre guidare i loro piccoli greggi, e mi chiedo come facciano ad essere così calme, così determinate.
All’ultima festa di compleanno di Danny, abbiamo invitato in pizzeria  tutta la sua classe, più un paio di ex compagni dell’asilo, e ai genitori  ho detto di lasciare i bimbi verso le 12 e di tornare a prenderseli verso le 16.
Per divorare le pizze sono bastati 10 minuti, mentre per le altre 3 ore e 50 c’è stato il deliro totale.
Avevo anche comprato fogli, pennarelli e quant’altro, ma non c’è stato verso di farli stare seduti!
In quelle lunghissime 3 ore e 50 ho capito quanta pazienza abbiano le maestre.
Per non parlare di quando facciamo i compiti a casa e mi tocca ripetere 100 volte le stesse cose, argh!
Ma se io faccio fatica ad insegnare la sottrazione a 1 bambino, come cavolo fanno loro con 20?!
Santi numiiiiiiiii
Ma ora una domanda mi sorge spontanea: che cavolo di vocazione aveva quell’ignobile maestra di 60 anni che è stata arrestata perché maltrattava i suoi alunni?
Che mentalità disturbata può avere una donna che arriva a fare quello che ha fatto lei?
Quando ho visto i video non ci volevo credere.
Abbassavo gli occhi, e poi li rialzavo.
Mi veniva da piangere e poi serravo la mascella.
Ho avuto mal di stomaco per ore.
Non so cosa avrei fatto se uno di quei bambini fosse stato il mio.
Probabilmente lei sarebbe rimasta ai domiciliari, e io sarei finita in galera.
Ma quale infame può alzare le mani su dei bambini?!
Può capitare che una mamma perda la pazienza e dia un ceffone al figlio.
Può capitare che una madre perda la pazienza e molli un urlo da tirare giù il palazzo, ma una maestra le mani non le deve alzare!
Una maestra deve saper guidare i suoi alunni, tenendoli per mano.
Una maestra deve sapere essere severa quando serve e dolce e protettiva quando è la giusta occasione.
Le maestre sono la seconda famiglia dei nostri figli.
Ecco che una lacrima torna a spingere, e la ricaccio dentro.
Voglio scacciare via quelle brutte immagini e sperare solo che giustizia sia fatta.
Diranno che non era in sé?
Diranno che era malata e che ha bisogno di cure e non di prigione?
Chissà perché, ma già me lo immagino cosa diranno, e come finirà.
Vorrei solo capire come mai nessuno ha fatto niente prima, come mai ad una donna così disturbata è stata affidata la vita di tanti piccoli innocenti.
E mettiamole ste telecamere!
Mettiamole in tutte le scuole, prima che sia troppo tardi.
Non credo più molto nella giustizia in questo paese.
Ma voglio ancora sperare.
Devo ancora sperare.
Lo devo fare per mio figlio, per i suoi compagni,  per i suoi amici e per tutti i bambini del mondo.
E allora il mio pensiero torna a ieri…
Il mio pensiero torna all’ultima parte dello spettacolo in cui tutti i bambini sono stati coperti da un gigante telo colorato.
Sono state proprio le maestre a portare quella gigante bandiera sopra le teste dei loro bambini.
Quei bambini sotto il telo ci hanno ballato e si sono scatenati.
Ogni tanto saltavano, tutti assieme, e il telo volava in alto, con i loro sogni.
Continuate a sognare bambini.
Continuate a sognare perché  avete tante persone che vi amano e che faranno di tutto per proteggervi, per guidarvi, per vedervi sorridere e per portarvi sempre più in alto, come quel grande telo colorato.
Per fortuna che per ogni maestra come quella, ce ne sono altre 100, 1000, che invece amano profondamente i loro bambini.
Grazie, grazie di cuore a tutte le maestre che tutti i giorni prendono per mano i nostri figli e li aiutano ad entrare pian pianino nel mondo dei grandi.
Grazie, davvero.
Barbara
L'emozionante fine dello spettacolo di ieri!

L’emozionante fine dello spettacolo di ieri!