fagootoL’ultima volta che sono stata a Venezia sono andata a trovare mio zio Agostino ossia il fratello di mia mamma.

Dovete sapere che mio zio è sempre stato un cuoco fantastico. Oltre ad essere un grande in cucina è sempre stato un eclettico della cultura.

Non vi dico la faccia che ho fatto quando, dopo aver parlato un pò del mio blog, mi ha fatto vedere, nel suo computer, del materiale che ha raccolto e scritto, chiedendomi se mi sarebbe potuto interessare per “temperateitacchi.com”.

Ricette della tradizione Veneziana e racconti di scorci di vita Veneziana, ma non solo…

sediafotoMi sono commossa per il dono che mi stava facendo, e mi è scesa una lacrima.

Ok, ok sono un pò troppo sensibile…lo ammetto, ma un regalo del genere non capita tutti i giorni dai!

Mio zio è un artista nato, altra parola non potrei trovare per descriverlo al meglio. Mi ha conquistata quando avevo ancora i boccoli e da allora non ho mai smesso di confidarmi con lui.

Dipinge, cucina, si appassiona di tutto ciò che da emozioni e sa ascoltare.          

A questo punto vi propongo una delle sue prime chicche, quello che è il più classico dei piatti veneziani e lo faccio sia in italiano che in inglese. Oh yes!

 

RISO E BISI

Fu secolare tradizione offrire questo piatto al Doge, il 25 aprile, festa di San Marco, patrono di Venezia (quella che noi chiamiamo anche la festa del boccolo) 

http://venicexplorer.net/tradizione/festa-san-marco/index.php?hlangs=it

E’ un piatto classico della primavera, perché dei piselli si usa tutto, frutto e baccello con il quale si prepara il ‘brodo’ che servirà a cucinare il risotto. Se lo fate ora usate i piselli freschi altrimenti ovviamente optate per quelli surgelati.

 

Iniziamo come sempre dalla lista della spesa per 4: 

 

   – 300 gr. di riso vialone (o carnaroli) ;

   – 1 kg circa di pisellini se sono freschi (il peso comprende i baccelli) o 450 gr se usate quelli surgelati;                   

   – 100 gr. di pancetta a dadini piccolissimi;

   – 50 gr. di burro;

   – 50 gr. di parmigiano;

   – 2 o 3 cucchiai di olio d’oliva;

   – 2 o 3 cucchiai di prezzemolo tritato;

   – 1 piccola cipolla tritata finemente;

   – sale q.b.

   – dadi per un litro e mezzo di brodo.

 

risoebisifotoPreparate il brodo con un dado e con i baccelli dei piselli . Cucinare e passare il tutto al passaverdura (se usate quelli surgelati per fare il brodo bastano 200 gr di piselli e gli altri 250 gr li userete per condire il risotto).

Far soffriggere nel burro e olio la cipolla. Quando sarà dorata, unite la pancetta ed i piselli, poi il prezzemolo; allungare con un bicchiere circa di brodo e cucinare a fuoco vivo per 5 o 6 minuti. Salare. Versate altro brodo ed il riso, che va mescolato continuamente con l’aggiunta di altro brodo (come si fa per la cottura di un qualsiasi risotto), ricordate, comunque che la consistenza finale, dovrà essere ‘ all’onda’ vale a dire quasi gelatinosa, al limite dal dover usare il cucchiaio. A cottura ultimata aggiungere il parmigiano.

 

 

RICE WITH PEAS

When Venice was a Repubblic, it was a centuries old tradition to offer this dish to the Doge on April 25th, in celebration of Saint Mark, the patron saint of Venice.

It is a typical spring dish, for it is prepared with fresh peas and their pods, which are used to prepare the “broth” for cooking the risotto.  Given the short season in which fresh peas are available, I will give you a recipe that produces very similar results all year long.

 

– 300 g of Italian rice (Vialone or Arborio);

– 900 g of fresh peas (or 450 frozen);

– 100 g of tiny cubes of bacon;

– 50 g of butter;

– 50 g of grated parmesan cheese;

– 2 or 3 tablespoons of olive oil;

– 2 or 3 tablespoons of finely chopped parsley;

– a small onion, finely chopped;

– salt, to taste;

– 1 1/2 litres of chicken broth.

 

Cook the pods of the peas in the broth; keep hot.  Sauté the onion in the butter and oil, until golden; add the bacon, the remaining peas, the parsley and about a cup of the hot broth and cook over high heat for 5 or 6 minutes.  Add salt.  Add the rice and more broth (which should be added a little at a time, throughout cooking, as it is absorbed by the rice) and continue cooking, stirring constantly, until the rice is “al dente”(usually between 15 and 18 minutes, depending on the rice).  The final product should be “all’onda”, that is, not too thick, to eat with a spoon, if necessary.  Remove from heat, mix in the parmesan cheese and serve