“Se non ti lavi le mani e non vieni subito a tavola ti tolgo l’ipad per una settimana”

“Se mi rispondi un’altra volta così le settimane senza ipad diventano 2”

“Tanto hai sempre ragione tu mamma!!!”

“Ok, siamo a 3!!! Forse ti conviene stare zitto fino a che non arriviamo a casa”

Ed è solo a quel punto, quando cala il silenzio, che ti rendi conto che la vera punizione te la sei presa tu, e non lui 🙁

Diciamoci la verità: dove si trova una babysitter brava come l’ipad, capace di ipnotizzare tuo figlio anche per un’ora intera, e che non vuole neanche essere pagata?!?!

L’ipad lo paghi una volta sola, e poi sei a posto per anni 🙂

Devi lavorare? Devi cucinare? Sei al telefono con un’amica?

Tuo figlio arriva, puntuale come un orologio svizzero, e a bassa voce ti chiede se può giocare con l’ipad, e tu, ovviamente, fai sì sì con la testa, e ti allontani veloce.

Il problema è  che, così facendo, capita spesso che  la “quasi innocua” mezz’ora giornaliera diventi un’ora, e a quel punto tuo figlio si trasforma in un piccolo mostro

Sto esagerando?!?!

Non credo.

Quando i bambini giocano con l’ipad, o con altri giochini elettronici su pc, cellulari etc, si abituano presto al fatto che ad un comando deve corrispondere subito una risposta, immediata, ops!

Loro schiacciano un bottone, e la battaglia inizia

Loro schiacciano un bottone, e l’omino salta

Capite perchè quando poi vi chiedono qualcosa e voi non lo fate immediatamente, loro si arrabbiano?!?!

Ho cercato di spiegare a mio figlio che molti mi chiamano Barbie, ma che non ho il tasto sulla schiena, e che non mi piego e mi rialzo ad ogni suo comando, ma lui insiste!!!

Sono quasi dieci giorni che Danny non gioca con nessun tipo di gioco elettronico, e vi assicuro che siamo tutti più felici.

Ok, ok, magari era meno impegnativo quando lui giocava con l’ipad e io potevo muovermi e parlre indisturbata, ma di certo ci divertiamo di più ora, facendo le parole crociate, e giocando a carte.

Danny, come la grade maggioranza dei bambini di oggi, è pieno i giochi di società, fogli, e colori vari, ma ormai disegna poco, e le scatole non apre, ma le rompe!

E sapete cos’è la cosa che mi fa arrabbiare di più?!
Che la colpa non è loro, ma nostra, sempre!

Qualche giorno fa siamo andati dal giornalaio e abbiamo comprato la sua prima settimana enigmistica per bambini, “puzzle” e un altro giornaletto.

Abbiamo passato la serata sul divano a giocare e a ridere.

Gli ho spiegato che quando ero piccola quelli erano i nostri giochi, assieme a fogli, penne, cartoncini e pezzi di legno.

Gli ho raccontato che quando ero piccola mi piaceva costruire mobili in miniatura

Gli ho confessato che da piccola facevo uccidere le Barbie dai soldatini, e mentre le mie amiche giravano sui pattini, io giravo con lo skate 🙂

Pensate pure che io sia pazza, ma vi giuro che da quando, causa punizione, non gioca più con i giochi elettronici  è diventato dolcissimo, e mi fa anche le coccole

Sempre detto io che ogni tanto la soluzione migliore è tornare alle origini.

Ma ora non chiamatevi Wilma 🙂

Besos

Barbara