Stamattina stavo scrivendo un altro pezzo, poi ho ricevuto un sms e la mia giornata è cambiata.
Dopo il messaggio c’è stata una lunga telefonata.
Dopo la telefonata tante lacrime.
Ieri, al Parco Marinai d’Italia, dove quasi tutti i giorni porto mio figlio a giocare dopo scuola, hanno arrestato un pedofilo.
Ma cavolo!
Ho finito ieri di spiegare a mio figlio che ci sono in giro delle persone cattive che avvelenano i cani e ora devo spiegargli che ci sono anche delle persone malate e cattive che fanno male ai bambini?!
Lo so ce sono sempre esistiti, ma quando capitano cose del genere così vicino a te…le cose cambiano, eccome se cambiano, e i tempi, per spiegare, si accorciano.
Il peggio è che questo infame era già stato arrestato a gennaio.
Ma chi cavolo lo ha rilasciato? E perché?
Ma in che cavolo di città sto vivendo?
Pisapirla un giorno ha detto che non voleva far pattugliare la città dai militari perché non siamo in guerra…
Ma gliela faccio io la guerra a quel fenomeno tutto concentrato su quel cavolo di EXPO.
Concentrati sulla sicurezza dei tuoi cittadini, sui loro figli e sui loro animali.
Fai pattugliare la città notte e giorno, da militari in divisa e in borghese.
Fai quello che ti pare, ma fai qualcosa perché siamo veramente arrivati alla frutta, e la gente non ne può più.
E’ più di un’ora che ho gli occhi pieni di lacrime.
E’ più di un’ora che sto cercando di capire a quale sia il modo migliore per affrontare il discorso con mio figlio.
Settimana scorsa eravamo in quel parco e ad un certo punto Daniele mi ha chiesto se poteva andare a riempire la borraccia della sua bici, alla fontanella.
La fontanella non era vicinissima al punto in cui ero seduta con altre mamme, ma da lontano la vedevo, e Danny ci era già andato altre volte.
Lo ho lasciato andare e mi mi sono rimessa a chiacchierare con le altre mamme.
Dopo un pò non lo vedo tornare e mi metto a cercarlo, parecchio impaurita
Niente!
Finalmente lo ho trovato, e non era solo.
Era con un signore, e il figlio del signore, che mi ha vista preoccupata e si è scusato.
“Ho visto suo figlio alla fontanella e ho chiesto se voleva venire con noi a prendere l’acqua più buona al depuratore vicino ai gonfiabili”
“Ma brutto pezzo di deficiente che non sei altro! Ma come ti permetti di portare mio figlio con te senza avvertirmi!!!”
Avrei voluto dirgli così, ma c’era mio figlio, e ho evitato.
Mi sono limitata ad uno sguardo che credo abbiamo detto tutto.
Ho sgridato mio figlio e gli ho chiesto chi fosse quell’uomo.
“Un amico mamma, un amico”.
Peccato che non conoscesse il suo nome e che fosse diventato suo “amico” da dieci minuti.
Non era lui l’uomo che è stato arrestato ieri, ma immaginatevi come mi sono sentita oggi quando ho scoperto la notizia.
Il ragazzo arrestato ieri ha 20 anni, e faceva educatore.
Settimana scorsa lo avevo visto litigare con un signore che sosteneva che nessuna madre avrebbe dovuto affidargli i figli, e neanche i cani.
Mi aveva quasi fatto tenerezza quel ragazzo.
Sembrava davvero un ragazzo perbene, sembrava…
E invece ora leggo che era stato cacciato da una scuola, e già arrestato a gennaio.
Ma ieri era di nuovo dietro ad un albero del parco, con una bambina di 7 anni e il suo cavolo di telefonino pronto ad immortale chissà quale immagine.
Se andiamo avanti così me ne vado davvero.
Ora dovrò spiegare a mio figlio che esistono delle persone cattive che fanno male ai bambini e dovrò dargli il divieto di allontanarsi troppo dalla mamma, ma di restare sempre dove lo posso vedere.
Io che ho sempre detto che i bambini vanno lasciati liberi e che stare loro troppo addosso non fa bene a nessuno.
Ma come faccio a lasciarlo libero in un parco dove potrebbero tranquillamente girare pedofili e assassini?!?
Adesso finisco la nostra casa in Puglia e poi decido se usarla come casa di vacanza o se andarci a vivere.
Se avessi beccato io quel ragazzo dietro all’albero ieri, oggi sarei in galera.
Cribbio!
Barbara