Appena atterri capisci che sei arrivato in un paese pulito, e sicuro.

In aereoporto è pieno di gente in divisa che sembrano poliziotti, ma sorridono, e quindi capisci che sono lì per la sicurezza dei cittadini, ma che forse non servirebbero neanche.

E poi è tutto pulito, e in ordine.

E nei bagni della metropolitana ci sono i camini (in realtà sono grossi schermi, che raffigurano camini in funzione), e gli asciugamani di spugna.

Wok, ma allora perché il hotel non ho trovato il bidet?

Strano paese la Svezia.

Bello, ma strano!

Trasformano una gru in un’imponente giraffa, forse per meglio integrarla nell’ambiente, e poi però non ti mettono le tovagliette sul tavolo della colazione, e ti fanno mangiare sullo sporco di chi è arrivato prima di te.

Forse starete pensando che è stato un problema del nostro hotel, ma l’Elite Hotel Marina Tower dovrebbe essere un quattro stelle e mezzo, perdindirindina!

E poi ho letto che non si usa quasi da nessuna parte mettere le tovagliette, o passare lo straccio sul tavolo, tra un cliente e l’altro.

Sono una rompina, lo so, ma certe cose mi urtano un po’, anzi, parecchio!

Per non parlare della camicia da notte “accartocciata” e lasciata sul divano, o i fazzoletti di carta lasciati per terra.

I fazzoletti di carta lasciati per terra?!?!?

Ebbene sì: sono partita per la Svezia che ero un po’ raffreddata, e il viaggio di andata mi ha tirato la mazzata finale.

Io spesso volo con Rynair, perché si trovano delle buone offerte, ma questa volta l’ho pagata cara!

Il volo era pieno, e quindi, come spesso fanno, ci hanno imbarcato i bagagli a mano.

Peccato che nel mio bagaglio avevo il mio unico maglioncino, e che a bordo, per circa 2 ore e trenta di volo, io sia dovuta rimanere al freddo e al gelo, in maniche corte.

E quindi? E quindi, per la gioia di mio marito,  ho passato la prima notte, e anche la seconda, a soffiarmi il naso, e, visto che il comodino era piccolo, qualche fazzoletto mi è caduto per terra, e lì è rimasto, anche dopo la pulizia della camera.

Ma non penserete mica che io mi sia fatta rovinare un intero we per queste cavolate vero?!?!

Stoccolma mi è piaciuta tantissimo!

Avevamo 48 ore a disposizione, e quindi non avremmo potuto vedere tutto, ma abbiamo fatto il possibile per non farci mancare niente.

Sono una di quelle che prima di partire legge, chiede, si informa, e studia

Se non ho tanti giorni inizio ad eliminare Chiese e musei.

Le città sono sempre piene di Chiese e musei, e, se ho poco tempo, preferisco stare all’aria aperta, passeggiare, e respirare aria e costumi dei posti che visito.

Ecco perché uno dei posti che abbiamo amato di più è stata Djurgarden, un’isola con circa 280 ettari di parco, il divertente lunapark “Gronalund”, il museo dei mitici Abba, e il ” Vasa museet“, dove è esposto un gigante vascello del XVII secolo, che affondò quasi subito dopo il varo 🙁

Venerdì sera siamo arrivati tardi, quindi giusto il tempo di cenare, e poi via a nanna per essere belli freschi per il primo vero giorno di Stoccolma!

Sono una donna e quindi sabato ho voluto iniziare la giornata visitando subito il quartiere di Sodermalm, non lontano dal nostro hotel, che è un quartiere sempre in fase di cambiamento, un po’ bohémien, e ricco di negoziati vintage e di design.

E’ proprio a Soderman che si trova SOFO, il regno dello shopping, un insieme di piccole viette piene di piccoli negozi deliziosi, di bar, e non solo…

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Per fortuna che la giornata era solo agli inizi, e che ci aspettava ancora un lungo giro, e quindi mi sono dovuta limitare.

Ho comprato giusto un orologio da muro per cucina della nostra casa in campagna, in Puglia, e un paio di bottigliette di acqua fresca aromatizzata al limone, da consumare sull’autobus o sul battello.

Però i negozi me li sono guardati tutti per bene, supermercati compresi!

Amo entrare nei supermercati quando viaggio, e se poi sono come quelli di Stoccolma, faccio davvero fatica ad uscirne.

Stoccolma è anche chiamata “La Venezia del nord”, e infatti, come nella mia Venezia, si gira con i “vaporetti”, mezzi più veloci per passare da un’isola all’altra (visto che la città è fatta di isole, e di ponti)

Se andate a Stoccolma comprate subito la Stoccolma card, con o senza ingresso ai musei, a seconda di quanti pensate di visitarne, e risparmierete un sacco!

A pochi passi da Sofo c’è Fotografiska, un bellissimo museo che non potevo di certo perdermi, visto che, come si evince dal nome, è dedicato alla fotografia, e io sono un’appassionata di fotografia

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Dopo Sofo siamo andati sull’isola di “Gamla stan” , che non c’entra nulla con la canzone “Gnam gnam style” :), a visitare la città vecchia: un po’ troppo turistica, per i miei gusti, ma da vedere.

Ti può capitare anche di incontrare dei giovani attori che improvvisano pièce teatrali per strada, magari proprio sotto il palazzo Reale.

Per finire in bellezza la giornata, potevamo non andare a berci un aperitivo al famoso Riche, e poi a cena nello storico Sturehoff?

Devo dire che i preziosi consigli di Filippa Lagerback, svedese doc, sono stati molto preziosi!

“Tack Filippa” (Tack= grazie, in svedese)

Gli svedesi sono dei geni: alle 18 iniziano gli aperitivi, alle 20 massimo 21 cenano, e alle 22 trovi già locali con la musica a palla, così riescono a divertirsi senza fare mai troppo tardi!

E quindi sabato sera siamo andati a letto presto, e domenica mattina, dopo un’abbondante colazione al buffet del nostro hotel, dove, quando ci passi davanti, le receptionist non ti dicono buongiorno manco se ti metti in ginocchio, siamo andati al luna park!

Al luna park?!

Uno ha 48 ore per visitare una città che non ha mai visto, e spreca del tempo al luna park?!?!

Io amoooooo i luna park, e non è colpa mia se questo lo hanno messo in un’isola proprio davanti al nostro hotel!!!

Era dalla prima sera che me lo guardavo, e me lo riguardavo…

Non avevo mai visto dei calci in culo così alti!

E per una come me, che soffre un po’ di vertigini, le sfide sono all’ordine del giorno.

E la giostra bianca e viola dove ti rigirano come un calzino?

Io quelle giostre le dovevo fare!

Io in quel luna park ci dovevo andare, e quindi ci ho trascinato pure il marito!

Il battello per visitare la bellissima isola di Djurgerden, dove avevamo deciso di passare la nostra domenica, fermava proprio sotto il lunapark, e quindi abbiamo perso giusto un’oretta, dai!

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Che brividi, che emozioni!

Dopo quella scarica di adrenalina ci voleva proprio una bella passeggiata nel verde, e una sosta al Rosendahls cafe, dentro una serra nel parco.

Sdraiata su quel prato, guardando il cielo azzurro sopra di me, ho respirato serenità…

Fino a che tre biondi bambini urlanti non hanno deciso di arrampicarsi proprio sull’albero che avevamo scelto come ombra naturale…

Forse era il segnale che dovevamo rimetterci in cammino, per andare al Vasa Museet

Certo che la natura quando ci si mette è proprio potente!

Ma vi rendete conto che il vento è riuscito ad affondare in poche ore ben 69 metri di barca appena varata!?!??!

E dopo la nave ci è toccato l’aereo, che domenica sera ci ha riportati a casa, al caldo, al troppo caldo.

Ebbene sì: nonostante alcune cosine, Stoccolma mi è piaciuta proprio tanto.

Un cosa però non mi è andata molto giù: ma quante cavolo di gnocche girano per strada?!?!?!?

C’è da dire che anche i maschi svedesi non sono niente male, ma io non sono un ‘amante dei biondi, e le svedesi sono pazzesche!

E poi, come se non fossero già abbastanza belle vestite, le trovi anche in costume da bagno mentre prendono il sole nei giardini pubblici sotto casa, argh!!!

Forse sono l’unica scema che decide di fare un we romantico col marito in Svezia, ahahahahah

Io sono tornata con la febbre, e lui, forse, col torcicollo 🙂

E per non farmi mancare nulla, ieri, nonostante qualche linea di febbre, mi sono sparata più di 1000 km in treno, in giornata, per un appuntamento di lavoro.

A quando pare chi mi ha disegnato ha deciso di programmarmi per essere sempre in movimento.

Ma oggi non ce la posso fare.

Oggi me ne sto a casa, al caldo, con l’aria condizionata rotta e con quelle poche linee di febbre che non mi abbandonano 🙁

Ohi ohi ohi che mal di testa, e ho anche quasi finito i fazzoletti!!!

Aiutooooo!!!

Mi sa che mi tocca uscire a comprarli, e visto che ci sono magari andrò a comprare anche della frutta, e il latte, e magari faccio un salto dal dottore…

Ecco, visto?!?!?!?

Non sono programmata per stare ferma, neanche con la febbre!

besos

Barbara