Rostin nega’a: ricettina!

 

Vivo a Milano dal lontano settembre del 1989

Quest’anno ci sarà sto cavolo di EXPO (“cavolo” mi sembra il temine giusto, visto che si parlerà di cibo no?!)

E quindi mi sembra il momento giusto per imparare a fare un piatto della tradizione meneghina: il mitico “Rostin nega’a”, ossia un bel arrostino annegato nel vino.

Perché diciamocelo, ma in questo Expo ci sarà un po’ di tutto, e verranno a fare i maestrini da tutto il mondo, ma noi in Italia abbiamo poco da imparare, e tanto da insegnare, sul cibo, o no?!?

Pensate a quante regioni ci sono, a quante tradizioni, a quanti piatti vecchi, e a quanta innovazione.

Brasati, lessi, risotti, e ora le spume.

Cibo in foglie e polvere di tartufo.

La pasta fresca, e le lasagne delle nonne.

Ma cosa vogliono venire ad insegnarci e noi eh?!?!?!?!?

In questo momento mi sento molto patriottica, e quindi?!

Qualche problema?!

Se vi do fastidio basta un click, et au revoir!

Andate pure a leggere come si fa il patè de fois gras (poco sano, ma tantooooo bbbbbono)

Se invece, come me, oggi avreste voglia di sventolare la bandiera italiana, cantano “Oh mia bella Madunnina”, allora rimanete connessi con quella che tempera i tacchi, e beccatevi la ricetta facile facile per fare il “Rostin nega’a”

imageIniziamo come sempre dagli INGREDIENTI: se siete in 4 comprate 4 bei nodini di vitello, e se il vostro macellaio è simpatico, chiedetegli di tagliarvi già i nervetti interni, così non vi si arricceranno in fase di cottura.

15/20 grammi di pancetta a dadini (io ho abbondato a 50 grammi, ops)

un rametto di rosmarino

farina

50 grammi di burro (io ne ho messi 30)

1/2 bicchiere di vino bianco secco

Se avete tutto possiamo iniziare

 

E ora le alternative sono 2:

O vi leggete la ricetta originale che vi ho pubblicato qui sotto oppure, siccome vi voglio bene, seguite la traduzione che mi ha gentilmente fatto la mia amica Clara

rostin

OK ok TRADUCO!

Mettete la pancetta a rosolare con il burro e il rametto di rosmarino.

Infarinate i vostri nodini di vitello e li aggiungete alla pancetta e al burro facendoli rosolare bene su entrambe i lati.

A quel punto aggiungete il 1/2 bicchiere di vino, coprite e fate andare a fuoco lento per circa mezz’ora (girando la carne a metà cottura)

Il tempo di cottura può variare a seconda dello spessore dei vostri nodini.

Per sapere il tempo esatto chiedete al vostro macellaio una volta che vi da la carne.

Come contorno io ho scelto una semplice insalata verde, ma ci stanno bene anche delle patate al forno.

Buona pappa, e viva l’Italia!

Bacetti

Barbara

 

Lo spezzatino: ricetta facile facile e buona buona!

 

Ve l’ho già detto che fino a pochi anni fa non sapevo cucinare proprio un tubo?
Sì, mi sa che ve l’ho già detto!
Se 5 anni fa mi avessero chiesto di cucinare uno spezzatino, mi sarei messa a ridere!
E invece…
E invece, oltre a chiedere le ricette alle amiche, ho scoperto un altro trucco: quando non sapete come cucinare un certo tipo di carne, andate dal macellaio e, mentre state pagando alla cassa, con i soldi ancora nelle vostre mani, guardate negli occhi la cassiera (che di solito è la moglie o la mamma del macellaio) e fate questa domanda: “Ma lei, che sicuramente ne sa molte più di me, come lo fa lo spezzatino?”
A quel punto la cassiera si gonfierà un po’ tutta “tronfia del suo sapere”, si raddrizzerà sullo sgabello, o sull’alta sedia, e a bassa voce, manco fosse il segreto di pulcinella, vi racconterà la sua ricetta.
L’ho già fatto settimana scorsa col coniglio, che è venuto da paura, è l’ho rifatto questa settimana con lo spezzatino!
Mio marito, per ben due volte in due settimana, mi ha fatto i complimenti per come avevo cucinato.
Yahooo!
spezzfotoMa ora parliamo di cose serie e vediamo come si fa questo mitico spezzatino.
Iniziamo come sempre dagli INGREDIENTI:
Ovviamente serve la carne per lo spezzatino, e io ho comprato 800 grammi di ottimo vitello già tagliato a tocchettini 
Una salsiccia di maiale (segreto di pulcinella della moglie del macellaio)
400 grammi di Piselli surgelati (la classica busta che si trova al super)
carota, cipolla e sedano per soffritto
Farina, acqua e dado
Riso, se vi va.
E, se la avete, la pentola a pressione!
Io non amo la pentola a pressione.
Ho sempre paura che mi scoppi, la pentola a pressione.
Ma per fare lo spezzatino…tocca usare la pentola a pressione.
Se avete tutto INIZIAMO:
Tagliate una bella carotona, o due carotine, a dadini e fate lo stesso con una costa di sedano e una cipolla.
Mettete il tutto nella pentola a pressione, aggiungete 4 cucchiai di olio e fate soffritto.
A quel punto passate i vostri dadoni di spezzatino nella farina e metteteli in pentola.
Aggiungete la vostra salsiccia tagliata a tocchettini.
Rosolate un po’ la vostra carne e se volete sfumate con un po’ di vino, ma non è obbligatorio, credo.
Aggiungete i vostri piselli surgelati, un bicchierone di acqua e un dado vegetale.
Chiudete la vostra pentola a pressione, aspettate il “psssssss”, abbassate il fuoco e fate andare per una mezz’ora a fuoco basso (un’ora in pentola normale)
C’è chi prima cuoce la carne per 20 minuti e poi aggiunge i piselli freschi, ma siccome io i piselli li uso surgelati…li metto da subito con la carne, e non ci penso più.
Mentre cuocevo la carne, in un altro pentolino ho fatto bollire del riso che ho messo poi in piccole formine (quelle argentate usa e getta) e ho servito, con un filo di olio, assieme allo spezzatino.
Buon spezzatino!
Barbara
 
 
 

Le mitiche bombette impanate di Cisternino: ricetta.

Se capitate in Puglia, nei paraggi di Cisternino fateci un salto.

Il paese è stupendo e le bombette sono da paura.

Le bombette altro non sono che degli involtini di carne a volte farciti, a volte impanati, classici o piccanti.

Sono famose le macellerie di Cisternino che si sono furbamente attrezzate per poter cucinare e servire la loro carne direttamente nel luogo in cui la vendono.

Quando lo ho visto la prima volta, ho pensato subito che sono dei geni!

Entrate, andate al banco della carne, scegliete la carne che vorreste mangiare e dite loro quanta ne vorreste. 

Attenzione perché spesso l’occhio è più grande della pancia!

Tornate al tavolo e ordinate gli antipasti, i contorni e se ce la fate, anche un primo (molte macellerie fanno anche ottimi piatti di orecchiette con le cime di rapa) o un dolcetto!

Ma torniamo alle bombette e alla ricetta per farvele a casa in attesa di un bel week end a Cisternino.

Partiamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA:

12 fette sottili di capocollo maiale (4/5 mm)

150 grammi di caciocavallo (o altro formaggio dolce) fresco poco stagionato (es: emmental)

pan grattato
Appena avete tutto INIZIAMO:

Per preparare le bombette pugliesi iniziate grattugiando il caciocavallo, poi prendete le fettine di carne, ricopritele di carta da forno e con l’aiuto di un batticarne battetele per renderle sottili

Le impano da entrambe le parti, e iniziate a comporre le bombette ponendo su ciascuna fetta di carne un po’ di caciocavallo

Nella foto qui sopra vedete il formaggio a fette e sotto una fettina di pancetta. Si tratta di una delle varianti possibili, ma io le preferisco solo con il caciocavallo grattugiato.

Oliate una pirofila o usate pirofila antiaderente che possa contenere tutte le bombette e cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 20 minuti. Sale dopo la cottura

Terminate la cottura azionando il grill per qualche minuto e servite le bombette pugliesi ben calde. 

buona pappa 

besos

Barbara

 

Mini cotolette light, very light !

polloimpanatoingredientifotoEccovi un’altra delle mie ricettine facili facili, buone buone e veloci veloci, ma soprattuto light e ideale per chi, come noi, ha la cucina a vista e non ama friggere!

Vi faccio subito una raccomandazione: non cucinate di più di quello che pensate di mangiare dicendovi “al massimo se ne avanzano le metto in frigo e le mangiamo domani” perché non avanzerà nulla ! Facciamo una scommessa?!

Iniziamo subito con la spesa x 4:

500 grammi o anche di più, se avete fame, di pollo o tacchino (cambia poco)

pan grattato

formaggio grana

semi di sesamo

prezzemolo

2 bicchieri di latte

sale, olio d’oliva e 1 limone

Avete tutto ?! Iniziamo

Battete bene le vostre fette di pollo o di tacchino e tagliatele a fettine più piccole (indicativamente tagliate ogni fetta in 4 fettine)

Mettete tutte le fettine a bagno nel latte per almeno una mezz’ora e iniziate ad accendere il forno a 180 gradi

Intanto preparate la panatura mescolando pan grattato, grana, semi di sesamo (che danno un pò di croccantino alla panatura), prezzemolo tritato e un pochino di sale.

Scolate le fettine e passatele bene nella vostra panatura . Adagiatele tutte sulla teglia del forno dopo aver ricoperto quest’ultima con la carta forno leggermente inumidita con un pò di olio (io metto olio su un pezzo di scottex e lo passo sulla carta forno)

Una volta posizionate le fettine, spruzzate su ogni fettina un filo di olio (io ho comprato lo spruzzino per l’olio perchè con quello ne uso meno e lo distribuisco meglio)

Cucinate le vostre mini milanesi in forno per 15/20 minuti mettendo su grill per gli ultimi 5 minuti.

Se avete voglia e se ve lo ricordate, a metà cottura girate tutte le fettine. Se non lo fate va bene lo stesso (i timer da cucina sono utilissimi se non se li rubasse sempre tutti mio figlio per la sua cucinetta)

Spegnete il forno (molto importante) e godetevi le vostre mini milanesi light con una spruzzatina di limone se vi piace.

Vi sembrerà di mangiare le ciliegie: una tira l’altra

milanesifotoCome contorno si solito faccio purè di patate o una semplice insalata verde mista con pomodorini pachino.

Evito le patate fritte sennò la mia cenetta light andrebbe a farsi benedire !

N.B. non ho messo le mini milanesi direttamente sulla tovaglia, ma su un piatto trasparente quadrato !!! Ahahaha