Gamberi e pancetta: una ricetta turbo e per finire ricettina extra: edamame saltate in padella

Stasera non vi propongo una ricetta facile, veloce e buona, ma una ricetta facilissima,turbo e da pauraaaaa !

LISTA SPESA:

Considerando che questa è una ricetta perfetta come antipasto…almeno 5 gamberi a persona (3 li metterete su ogni piatto e almeno 2 ve li chiederanno a testa come bis!). 

Pancetta o bacon (tante fette quanti i gamberi che andrete a fare)

Se comprate i gamberi con la testa puliteli lasciando la testa.

Avvolgete ogni gambero con una fetta di pancetta o bacon lasciando ovviamente fuori la testa nel caso la abbiate lasciata attaccata al corpicino del gambero

Mettete i gamberi sul vassoio del forno sopra la cara amata carta forno 

Infornate per 10 minuti a 170 gradi

gamberifotoServite impiattando come più vi piace (io ho comprato i cucchiai di ceramica perchè mi piace usarli per alcuni antipasti)

Vicino ad ogni gambero potete mettere una verdura a piacimento giusto per dare un tocco di colore. Magari usate qualcosa che avete preparato come contorno per il secondo piatto così vi semplificate la vita !

Io questa volta ho usato le edamame perchè le avevo servite come primo antipasto appena seduti a tavola.

FAGIOLI DI SOIA (anche dette Edamame) : ok ok  ! Vi cedo anche questa ricetta facile facile che piace tanto a tutti. 

LISTA SPESA: una confezione di edamame, o fagioli di soia, che trovate surgelate nei supermercatini internazionali o orientali che si trovano ormai ovunque (costano meno di 2 euro a sacchetto e 1 sacchetto basta per 4 persone)

Fate bollire le edamame nei loro baccelli in acqua salata per circa 5 minuti e assaggiatele. Devo essere già pronte da mangiare tirando fuori i fagioli dal loro baccello con i denti; so che non è chic dirlo, ma le edamame si ciucciano e il baccello si lascia sul piatto. A questo punto potreste già mangiarle così bollite come le servono spesso nei ristoranti giapponesi…e invece no ! Le saltate un paio di minuti in padella con un filo d’olio, erba cipollina (meglio fresca, ma va bene anche in polvere), peperoncino a piacere e soia. Appena prendono il colore della soia le tirate fuori e le servite . Ricordatevi sempre di dare piattino vuoto a ciascun ospite per i baccelli !

Et voilà !

Tomino caliente su un letto di chips di zucca

Eccomi con una nuova ricettina facile facile per una casalinga disperata come me. Se ci sono riuscita io…ce la potete fare anche voi !

La ricetta, come sempre, non è mia ! Questa l’ho rubata ad Alessandro Borghese.

L’ho fatta ieri sera per degli amici che sono venuti a cena a casa ed è piaciuta molto quindi ho pensato di proporla sul mio blog

Prima di tutto prendete borsa e portafoglio e andate a comprare quello che vi manca della…

LISTA DELLA SPESA (per 4 porzioni) :

 

zucca (io per non diventare matta compro la zucca già pulita e tagliata a pezzi e 1 confezione mi basta per 4 persone)

4 tomini

erba cipollina

semi misti (ormai si trovano in qualsiasi supermercato nel reparto della frutta secca: sono semi misti di zucca, girasole etc)

olio di sesamo (va bene anche l’olio che avete già a casa)

aceto di mele

Una volta che avrete tutti gli ingredienti…

INIZIAMO CON LA PREPARAZIONE: 

Tagliate i pezzi di zucca fini fini facendo delle specie di patatine (io le faccio con la grattugia usando la lama lunga che si trova di lato. Non lo fate con l’affettatrice sennò fate la fine di mio marito e vi tagliate !)

Prendete i tomini e con i fili di erba cipollina “infiocchettateli” in modo che non si rompano quando si scalderanno in forno. Vi dico subito che vi servirà un pò di pazienza perché visto che i fili di erba cipollina (che si possono mangiare con il tomino) non sono lunghi abbastanza…dovrete annodarli due a due e spesso vi si romperanno…argh !!!

Saltate in padella le chips di zucca con un filo di olio di sesamo che ha un sapore delicato e molto piacevole (o altro olio se non avete quello di sesamo) e un pò di aceto di mele per sfumare. Unite al tutto anche un pò di sale e di semi misti che daranno un tocco di croccantino al vostro piatto (tenetene un pò per decorare il piatto prima di servirlo)

Mettete i 4 tomini in forno a 170 gradi per circa 10 minuti, fino a che non vedrete che si sono gonfiati e stanno per “esplodere”.

Preparate i vostri 4 piatti creando un letto di chips di zucca sul quale adagerete il vostro tomino fumante !

tomino

Per il gusto e per la vista spolverate il piatto con un pò dei semini misti rimasti nel sacchettino e un filo di olio.

Et voilà ! 

Il tomino e la zucca sono pronti per mescolare i loro sapori e deliziare i vostri palati !

 

 

Un giro per bàcari nella mia Venezia: ombre & cicheti, i suggerimenti di una Veneziana per una gita di sapori, ma non solo…

Poteva una Veneziana golosa come me non finire a parlare di Bàcari, cicheti e ombre de vin ?! Direi di no.

Prima vi racconto due cose e poi vi dico quali sono i miei posticini preferiti così se vi va di fare una gita a Venezia…

I Bàcari  sono locali semplici, simili alle vecchie osterie, che venivano frequentati da persone che per vari motivi, di tempo o anche economici, non potevano permettersi un “vero” pasto in trattoria e in alternativa, mangiavano qualcosa di veloce accompagnato da un buon bicchiere di vino. Non erano considerati dei luoghi “raffinati” quindi lo status sociale dei frequentatori erano spesso di livello modesto. Oltre ai Bàcari, c’erano dei piccolissimi ed angusti locali chiamati “Frittoin”, dove il pesce veniva fritto e servito su fogli di carta da cucina arrotolati a forma di cono.

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Nei bàcari si mangiano i famosi “cicheti” che solitamente si consumano in piedi, ci si siede quando magari si ha voglia di una vera e propria cichetada (tanti cicheti!) e si bevono le “ombrete” di vino. I cicheti, dal latino ciccus, piccola quantità, sono assaggini di piatti tipici veneziani a base di pesce, carne e verdure e le ombrete di vino sono i bicchieri di vino che vengono chiamati ombre perché anticamente i venditori di vino in Piazza San Marco rincorrevano l’ombra del campanile per proteggere il vino dai raggi del sole.

Quando torno a Venezia, specialmente se sono con amici che vengono con me per il fine settimana, invece di sedermi in un solo bàcaro, preferisco fare quello che io chiamo il “giro della morte ” ossia fare il giro dei miei Bàcari preferiti mangiando e bevendo qualcosina in ogni posto…tanto a Venezia la patente non te la può ritirare nessuno !

foto6Fare un giro per bàcari a Venezia è un’esperienza che almeno una volta nella vita tutti dovrebbero provare, non solo per assaggiare i fantastici cicheti accompagnati da un ombreta de vin o da uno spritz (aperitivo con vino bianco, buccia di limone o arancia, acqua, Aperol o Campari), ma specialmente per lo spettacolo artistico che può regalare girare per una città come la mia.

Il gusto, la vista, il tatto…forse esistono poche occasioni, come quella di una gita a Venezia, per deliziare tutti i sensi così intensamente.

 

 

moecAlcuni esempi di cicheti da provare: nervetti con cipolla, fagioli in umido, seppioline grigliate, polipetti, alici marinate, sarde in saor, zucca in saor, anguille marinate, aringa, mezzo uovo con acciuga, frittata con radicchio di Treviso, spienza (milza) alla veneziana, polpette e alici fritte al momento, polenta o crostini con baccalà mantecato e moeche fritte. Due volte l’anno, ad aprile e a novembre, i granchi di piccola taglia cambiano il guscio duro e quindi diventano molli. A questo punto non resta che prenderli, infarinarli, friggerli in olio bollente e mangiarli tutti interi!

 

 

LA MIA “TIPICA” GIORNATA VENEZIANA…CON AMICI

(se son da sola sto casa e magno con la mamma )

Se sono a Venezia con amici e voglio far conoscere loro gli angoli che più amo di Venezia…non posso non finire con un bel giro per bàcari anche se…una capatina all’Harry’s bar (che proprio un bàcaro non è…) non me la faccio mai mancare.

santefLa mattina ci si sveglia con calma e se la giornata lo permette, si va a fare colazione all’aperto in uno dei bar in campo S.Stefano …amo quel campo, ci sono cresciuta e mi da sempre un gran senso di tranquillità e allegria.

 

 

 

 

 

foto55A quel punto, armati di scarpe comode, si parte per un bel giro a piedi cercando di arrivare nelle vicinanze di Piazza S.Marco poco prima di pranzo in modo da fare una capatina all’Harry’s bar in calle Vallaresso. Ci si siede al banco e si ordina un Bellini (prosecco e polpa di pesca) e un pierino (una specie di toast fritto nell’olio ! Da paura)

Ci si ferma a pranzo all’Harry’s bar o si va altrove (dei miei ristoranti preferiti a Venezia ve ne parlerò un’altra volta) e poi si continua la passeggiata fino alle 16 circa, a quel punto si torna a casa a riposare i piedini che dovranno ben presto rimettersi in cammino per il “giro della morte per bàcari”.

 

 

foto2Si riparte verso le 18 in direzione “Bottegon, cantina di vini già schiavi” vicino al ponte dell’Accademia. A Venezia i maschi si devono arrendere perchè non abbiamo le vie, ma i quartieri e quindi se volete trovare un posto…bisogna chiedere indicazioni ai veneziani ! So gli uomini odiano chiedere, se non al loro navigatore, ma a Venezia vi toccherà parlare !

Si inizia con i loro mitici cicheti e un’ombra de vin. Non esageriamo perché il giro è lungo!

 

 

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Per fare prima e per non farci mancare anche un bel giro in barca…si va al ponte dell’Accademia e si prendere la linea 1 in direzione ferrovia per poi scendere alla fermata Rialto Marcà. Eh via di corsa ai DO MORI, uno dei bàcari storici di Venezia che però chiude alle ore 20

 

 

 

 

 

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 Dopo i mitici DO MORI si torna vicino a dove siete scesi con il vaporetto e si cerca “AL MARCA’ “, è un buco affacciato sul campo, ma fanno degli ottimi spritz e dei mini paninetti fantastici !

Si prosegue il giro della morte chiedendo indicazioni per andare verso campo S.Polo e si inizia a camminare…ad un certo punto sulla sinistra apparirà un bàcaro che si chiama…

 

 

 

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“I SEMEI”. Dentro è piccolo e pieno di foto di gemelli attaccate alle pareti e fuori ci sono dei tavolini quindi potete fare una piccola pausa per i vostri piedini. Scegliamo un paio dei loro mitici crostini e le polpette, ordiniamo un’ombra de vin e ci sediamo fuori in calle.

 

 

 

 

 

foto22Si fa una bella passeggiata partendo da Rialto verso Campo S.Polo.  Si chiede dell’imbarcadero del vaporetto di S.Toma e si prende di nuovo la linea 1 diretti alla prima fermata: S.Angelo. Se non avete la carta venezia, appena arrivate a Venezia fate un bel biglietto valido 24/48 ore o altrimenti ogni viaggio vi costerà ben 7 euro, più di 2 spritz!

 

 

 

 

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Li dietro, in calle delle Botteghe troverete la Trattoria da Fiore (siamo di nuovo vicino al mio amato Campo S.Stefano). Non andate al ristorante, ma fermatevi al banco del bàcaro, ci troverete Paolo o Laura, dite che vi mando io. Quella per me è come una seconda casa, li adoro. Fatevi uno spritz o un’ombra de vin e assaggiate tutto, ma proprio tutto !

 

Se avete ancora fame, cosa che vedo alquanto impossibile, andate a cena !

 

 

Di sicuro a Venezia ci sono mille altri posti che varrebbe la pena vedere e provare,  ma questi sono quelli che amo io e siccome il blog è mio…CIAPAAAAAA

Un piccolo grande Borghese in cucina ! Intervista ad Alessandro

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Visto che oggi e’ la festa dell’amore, ho deciso di raccontarvi ben due storie d’amore: l’amore tra due giovani ragazzi e quello tra un grande chef e la sua cucina…

C’era una volta una bellissima ragazza bionda di nome Barbara….        

Noooo, non sto parlando di me ! Sto parlando di Barbara Bouchet che agli inizi della storia con il  suo fidanzato Gigi Borghese, si rifugiava spesso nel giardino della casa di una coppia di loro amici che si chiamavo Gabriella e Giancarlo. Era da poco che Barbara e Gigi uscivano assieme e volevano custodire per loro questo nuovo segreto. La complicità dei loro amici che vivevano in quella villa isolata in Appia Antica… cascava a pennello ! I loro amici erano la mia mamma e il mio papà, io avevo un anno ed ero già testimone di un grande scoop ! Da quel grande amore nacque lui…Alessandro ! Abbiamo passato lunghe estati assieme a Portorotondo con i nostri genitori facendo spola tra casa loro e la nostra barca ! Se frugassi nei cassetti delle foto che ho Venezia…troverei di sicuro delle vecchie foto…ci proverò ! Per ora uso la mia memoria, la memoria che mi riporta ad una ragazzina di 10 anni che si sentiva grande quando le chiedevano di badare a quel bimbo riccio e simpatico ! Mia mamma ed io poi lasciammo Roma dove abbiamo vissuto per circa 5 anni e ci trasferimmo a Venezia e fu così che ci perdemmo di vista fino a quando…più di 20 anni dopo…ero in Sardegna al Billionaire dove facevo la pr per quel gran simpaticone di Briatore e chi mi vedo entrare ?! Barbara Bouchet a braccetto con un bonazzo da paura !

 

Barbara Bouchet e suo figlio Alessandro Borghese

Barbara Bouchet e suo figlio Alessandro Borghese

Alto moro e abbronzatissimo ! Mi ricordo come se fosse ieri che era tutto vestito di bianco ! Gli mancava il cavallo e un cappello di vellutino azzurro con mantello in tinta ! Oh mamma, hai capito Barbara !!! Perde Gigi per strada e si presenta con quel gran pezzo di figliuolo…

 

 

A quel punto Barbara mi vede, mi viene incontro con il suo immancabile sorriso e abbracciandomi mi dice “Ti ricordi il piccolo Alessandro?!?”. Beh ?! Chi ?! Ancora un pò e andavo secca sul tavolo di Mr.Briatore mandando in frantumi il suo flut di cristallo !!! Aiutoooo Io avevo fatto da babysitter ad un piccolo nano riccioluto e questo si era trasformato in un principe senza mai farsi vivo ?!?!? Vabbè…mi sembra superfluo dire che ci siamo fatti due risate e siamo diventati amici e ora ?

Poverino…secondo me sta pensando di cambiare numero di cellulare perchè la sua ex babysitter è diventata una delle sue più grandi fans e spesso lo chiama per chiedere qualche stupida delucidazione sulle puntate che mi registro e che mi riguardo in continuazione per cercare di imparare qualcosa: “Aleeee, ma quanto basta cosa vuol dire ? Quanto sale devo mettere ? Ma il forno ? A quanti gradi ? Ma perche’… ? Ma dove si compra… ?”. E lui santo uomo che alza la cornetta (AHAH) e risponde sempre ai miei interrogatori.

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Alessandro ora è sposato con Wilma e hanno una bellissima bambina di nome Arizona che ha da poco compiuto un anno quindi…ho pensato che la devo smetterla di rompergli i maroni e lasciarlo in pace visto che ne avrà già poco di tempo libero per stare con le sue donne…però…PERO’ un’altra telefonatina veloce veloce per fargli due domandine si daiiiiiii che gliela faccio!!!

 

DRINNNNNNN !!!! ALEEEEEEE !???

B (che sarei io !): Ciaooooo Ale !  Come ti accennavo nei 200 sms che
ti ho scritto in questi giorni…ho da poco inaugurato il mio nuovo
blog e visto che ormai sono diventata un’appassionata di cucina e che
nel blog mi permetto anche di dare qualche dritta alle casalinghe
disperate come me per aiutarle a fare qualche ricettina facile facile
che rubo a destra e sinistra…non è che saresti così carino da
rispondere ad un paio di domanducce visto che so che molte delle mie
lettrici sono tue fans come me????

A (che sarebbe lui): VAI SPARA

B: la classica prima domanda…come ti è nata questa passione ?!? Non
mi ricordo che mamma sapesse cucinare così bene !
A:La passione per la cucina mi accompagna sin da quand’ero piccolo, e si sviluppa con me ogni giorno. Alla domanda su cosa avessi voluto fare da grande, ai tempi della scuola, ho sempre risposto: il cuoco.                                                                                                                  

Dopo il diploma alla Scuola Inglese di Roma mi sono imbarcato sulle navi da crociera e per i successivi tre anni ho lavorato tra fornelli e piatti da lavare. Navigare per il Mondo da un emisfero all’altro dona estro e ispirazione. Una volta sulla terra ferma, sono iniziati i miei corsi e le mie esperienze nelle cucine Europee, Americane e Italiane. E la cucina è diventata la mia vita.

La cucina è una stanza straordinaria, perfetta per creare, un paradiso dove dare libero sfogo alla passione, al talento, alla fantasia, allo studio. Cucinare è il mio modo di comunicare, il mio strumento di creatività, è tutto il mio essere ricco di spontaneità, il mescolare sapori incredibili con odori semplici ma a volte sorprendenti. Ho seguito la mia passione, è faccio il lavoro che amo, cucinare è un atto d’amore, un gesto quotidiano per molti e per me è un grande vantaggio poter fare il lavoro che ho fortemente desiderato già da ragazzo. Ricordo ancora quando, la domenica mattina, aiutavo mio padre a preparare il gustoso ragù napoletano. Sono nato a San Francisco, e ancora adesso ci torno per andare a salutare mia nonna; già a dieci anni aiutavo a preparare dei saporiti strudel di mele. Per anni ho preparato la mia torta di compleanno a tema! Tra le tante ce n’è una a forma di tavola da surf, come lo sport che amo praticare d’estate in California. 

borgheseB: se devi scegliere cosa cucini ?
Carne o pesce?

A:Si entra in cucina e s’inizia a creare, non ci si dedica a un piatto o a una ricetta in particolare. C’è studio, progettualità, fantasia. Per esempio, ieri ho raccolto in giardino dei tulipani per mia moglie e mentre li sistemava in un vaso con dell’acqua; le ho chiesto se avesse preferito averli per cena! Si è messa a ridere di gusto e così i tulipani dal vaso li ho prima passati in una pastella, e dopo li ho fritti in olio di semi di vinacciolo. Come per i funghi, l’importante è conoscere bene i fiori, non solo quelli di zucca sono edibili, ma tanti altri sono molto saporiti e perfetti da mangiare.

B: guardi mai masterchef? o altri tuoi colleghi per vedere cosa combinano?

A:Certo! Era ora che anche nella nostra TV ci fosse più cucina. L’Italia è un Paese con un’ampia tradizione gastronomica, ogni Regione ha i suoi piatti tipici. Sono molto contento che finalmente la televisione stia dando ampio spazio alla cultura del gusto del nostro Bel Paese. Oggi comunicare la vasta arte gastronomica italiana nel Mondo è fondamentale

 

B:quando ti vengono le inspirazioni per i tuoi fantastici piatti? Di notte o di giorno? Crei al momento o progetti?

A:L’ispirazione, a volte, può nascere anche dalle proprie passioni, come per me sono la musica e l’arte. Quando cucino la mia musica è sempre in shuffle, il mio spiedino Rocket Queen è nato mentre ascoltavo il brano dei mitici Gun’s and Roses, da cui appunto prende il nome. All’Accademia della Crusca, a Firenze, c’è la “Pala” di Baldassarre Suarez, che raffigura un piatto con sopra della ricotta con dentro un pezzo di pane; la ricotta è accompagnata dal motto: “per me non basto”. In cucina ogni ingrediente può accompagnarne un altro, insieme possono modificare il sapore di un piatto e a volte renderlo anche migliore usando le corrette dosi di competenza ed estro.

 

B: molti chef famosi hanno aperto ristoranti! perché tu non ancora?

A:Rientra nei miei progetti, ne ho gestito più di uno e oggi ho una società di catering e consulenza: “Il lusso della semplicità”. Con la mia squadra, creiamo diversi menu personalizzati per grandi eventi in Italia e all’Estero.
La mia cucina, inventiva e generosa, soddisfa con gusto i palati di chi ama le cose ricercate, ma non vuole rinunciare alla tradizione. I miei piatti sono  legati alle tradizioni e alla memoria; preparati con ingredienti di elevata qualità. La mia cucina è sincera e viva nei sapori e riconoscibile nel ricordo del gusto, alcuni clienti l’hanno definita così!                                        Un piatto può sedurre la vista e far sentire appagato chi lo guarda, ma non può ingannare il palato. Gli occhi mangiano per primi ma è nella bocca che il gusto vince. Sul mio sito ci sono diverse foto dedicate dai banchetti di nozze ai live cooking: www.alessandroborghese.com

B. A casa cucini per Wilma e Arizona?

A:Cucinare è un atto d’amore che amo trasmettere anche in famiglia, per Arizona tutte le sue pappe, dal brodo al passato di verdura, anche se il mio piatto preferito lo cucina la mia Wilma, si tratta di un menu molto particolare di tre portate, lo definisco magico, si tramanda da generazioni nella sua famiglia. Gli ingredienti a me sono segreti!

B qual è la trasmissione che ti ha dato più soddisfazioni?

A: Oggi i miei programmi di cucina, di cui sono autore, sono trasmessi sia in Italia e sia all’Estero. Su Sky Uno (In replica su Cielo) è in onda alle “Ale Contro Tutti”. Una vera e propria sfida in cucina, da un lato famiglie, nonni, coppie e amici con il loro piatto forte, dall’altro c’è la mia variante rivisitata. A decretare il vincitore, una giuria di amanti della buona tavola composta da due adulti e un ragazzino, scelti tra gli abbonati Sky. Un cooking show che coinvolge anche tutti gli amici dei miei social network.

B: nuovi progetti? 

A: A me piace essere connesso con il mondo, mi piace ispirare, insegnare e intrattenere attraverso i miei canali Web:  Facebook, Twitter e il mio sito. Oggi abbiamo la fortuna di avere alla mano, il più moderno mezzo di comunicazione della nostra epoca. In rete esistono molte realtà, nascono nuovi social network e vengono create applicazioni che ci permettono di lavorare in ogni luogo con una batteria carica. Sono affascinato da questo mondo, che farà sempre più parte della nostra vita. Kitchen Shuffle è una vetrina del mio sito dedicata a chi la musica la crea e a volte… “la mangia”. Pubblico i video musicali di chi a voglia di farsi ascoltare, a chi riesce a prendere la musica, a possederla e… a godere con essa!

B: please dammi al volo una ricetta facile per le mie lettrici dai 

http://www.alessandroborghese.com/ricette/secondi-carne/665-socondo-piattodi-carne-di-alesssandro-borghese-testina-di-vitello-piastrata-con-crema-di-fagioli-cannellini-capperi-e-porro.html

B: Grazie Ale ! Vado subito a fare la spesa !

 

Barbara

Avete bambini che non amano le verdure ?!?! Scommettiamo che vinco io ?!

Devo dire che Danny boy le verdure le ha sempre mangiate anche se…più cresce e meno tipi di verdure mangia volentieri ! Quando era piccolo le mangiava tutte (tranne le melanzane!) mentre ora mangia carote, zucchine, finocchi (solo crudi), spinaci al vapore (bolliti no, ma al vapore sì! Bello strano lui…) e le vellutate (quelle le mangia quasi tutte perché assieme gli do sempre anche i crostini e tanto formaggio grana).

Diciamo che per quanto riguarda il cibo… Danny è una buona forchetta…chissà da chi ha preso !?!?!?

Ci sono un sacco di mamme che però mi raccontano che fanno una gran fatica a far magiare le verdure ai loro figli quindi eccomi a darvi una ricetta facile facile che ho fatto proprio stasera per mio figlio e la sua amichetta ospite da noi a cena: TORTA SALATA DI ZUCCHINE E COTTO

Premetto che al posto delle zucchine spesso uso anche le CAROTE e a volte uso entrambe (magari perchè mi sono avanzate dal giorno prima!)

ingredientitorta

 

Tanto per cominciare prendete borsa (soprattutto portafoglio) e andate a comprare quello che vi manca della…

 

 

 

LISTA DELLA SPESA:

1 confezione di pasta sfoglia tonda

4 zucchine o 4 carote

1 confezione di cotto a dadini

4 sottilette

1 uovo 

2 cucchiai di formaggio grana grattugiato

RICETTA:

Accendete il forno a 180 gradi così intanto si porta a temperatura.                                

Aprite la pasta sfoglia in una teglia tonda lasciando sotto la sua carta forno.                        

Fare bollire o cucinate al vapore le 4 zucchine e tagliartele a dadini piccoli piccoli e salatele. Bucherellate con stuzzicadente la base della pasta sfoglia e posizionateci sopra le 4 sottilette creando una sorta di base di formaggio.

Versate i dadini di cotto sopra le 4 sottilette e i dadini di zucchine (o di carote) sopra al cotto. Per ultima cosa sbattete un uovo intero con 2 cucchiai di formaggio grana e versate il tutto sopra la vostra torta spennellando bene tutta la superficie (con un pennello da cucina se lo avete o con 3 dita della mano unite e bel lavate !!!)

Girate in giù il bordo verticale della pasta sfoglia e appiattite tutto intorno con la forchetta ! Mettete in forno a 180 gradi per circa 25/30 minuti ! Ocio a non mangiarla subito quando la tirate fuori perché le sottilette fuse…scottano !!! Aspettate un paio di minuti e poi…godetevela !

Questo qui sotto è quello che è rimasto dopo l’assalto di 2 bambini di 5 anni !

Mi sa che hanno gradito !!!

 

il PIRATA Marco e la sua OSTERIA…un bel posticino per i cuccioli, ma soprattutto per i nostri palati !!!

muro piratiMi sembra ormai superfluo dire che da più di 5 anni la mia vita ruota intorno a mio figlio quindi…se come oggi abbiamo voglia di andare a pranzo fuori…finiamo sempre per scegliere o un ristorante con animazione o almeno un posto che possa per qualche motivo piacere anche al nostro cucciolo oltre che a noi !

Siamo appena tornati a casa dall’ OSTERIA DEI PIRATI !

Niente di meglio per mettere d’accordo i nostri palati e la curiosità di Danny boy, super fan dei Pirati ! In casa siamo tutti amanti del pesce (compresa la nonna Veneziana che oggi è a Milano !) e visto che all’Osteria dei Pirati,tappezzata di teschi, sciabole etc, si mangia principalmente pesce…la soluzione ci è sembrata perfetta !

Se poi aggiungiamo che il proprietario è anche un amico che cucina da Dio…tanto di guadagnato !

Conosco Marco Predolin da più di 20 anni, mi ero appena trasferita a Milano e mi ricordo che spesso si finiva a casa sua a cena. In quegli anni non sapevo fare neanche fare un uovo sodo e lui aveva già l’hobby della cucina quindi era molto facile che io finissi a casa sua !

Ci siamo conosciuti al Gioco delle Coppie: lui faceva il presentatore e io…la cacciatrice !  Ebbene sì ! Tra le varie cavolate che ho fatto nella mia vita da curiosona…

Ho fatto anche la richiesta di partecipare a quella trasmissione… e mi hanno presa ! Ovviamente con la parlantina che avevo…mi hanno  messa subito a fare la cacciatrice, ma la sfortuna vuole che ho scelto uno così brutto, ma così brutto…che per la Mia settimana bianca vinta a Livigno…lo ho fatto partire senza di me ! AHAHAH

predoloTra un carpaccio misto di pesce crudo e una lasagna di mare…visto che ormai per il mio blog… amo anche calarmi nella parte di intervistatrice…ne ho approfittato e ho fatto due domandine veloci veloci a Marco, un ex presentatore oggi ristoratore !

B: Marco, ma mi spieghi una volta per tutte perché nel 1992 al telegiornale hanno annunciato che eri morto di AIDS ?

M: Perchè l’Italia è un popolo di invidiosi !!! (NOTA della BLOGGER: effettivamente ancora oggi l’invidia miete parecchie vittime!)

B: Dal 1985 al 1990 il gioco delle Coppie e ora ti ritrovo qui a cucinare nel tuo ristorante, cosa è successo nel periodo di mezzo?

M: Ho fatto 2 film con Sordi e Salvi, ho lavorato in Rai e ho recitato in Grease a teatro con la Cuccarini e poi…come disse Giulio Cesare al figlio Julio ” stavolta me lo sono pijato entro il c… !”

B: Allora…vediamo se riesco a tradurre… non ti hanno più offerto nulla in televisione che ti piacesse?

M: Ma nooooo cosa diciiiii ?!?! Mi hanno offerto Sanremo, il sabato sera e anche la domenica pomeriggio…ma volevo qualcosa di diverso io !!!

A quel punto siamo scoppiati tutti a ridere ! E’ ovvio che non sia andata così…purtroppo come spesso accade a quelli bravi (non perchè sia un amico, ma io Marco lo reputavo davvero uno simpatico e soprattutto bravo!) arriva qualcun altro più introdotto…e gli altri spariscono. 

Peccato ! Per fortuna che Marco aveva questo grande hobby e ha deciso  di trasformare in una professione questa sua grande passione: nel 2009 ha aperto l’Osteria dei Pirati a Portorotondo in Sardegna e l’anno scorso anche a Milano.

Oggi, dopo più di 20 anni, sono tornata a mangiare “a casa di Marco” a Milano !  E’ così che mi piace chiamare la sua “Osteria dei Pirati” perché quando entri lì…Marco ti fa davvero sentire a casa !

 

Barbara

 

OSTERIA DEI PIRATI Via A. Fogazzaro 9 Milano                               

TEL.02.5466294 prezzo medio 25/30 euro      www.ristoranteipirati.it

 

Un’ ISOLA FELICE per grandi e piccini, ma anche solo per i grandi…Il 4CENTO !

Il posto di cui vi parlerò…non è sul mare, ma per me è sempre stato e sempre sarà la mia isola felice ! Sto parlando del 4cento, una grossa foresteria del convento di Castellazzo ristrutturata da Max de Luca e situata dietro via Ripamonti , un angolo di paradiso…ristoro dei viandanti sin dal ‘400, un’oasi di pace immersa nel verde di un grande giardino.

Varcare la soglia di quel grande portone…mi fa subito sentire in vacanza ! Non si ha la sensazione di stare a Milano…eppure si trova a 300 metri dalla circonvallazione. Ho scoperto il 4cento quando ero ancora single e ci andavo per l’aperitivo, a cena e a ballare, cosa che continuo a fare anche ora con mio marito e i nostri amici. La festa di Halloween, la notte di Carnevale…i venerdì danzerecci, i salotti improvvisati, l’eleganza e l’energia della musica dal vivo …il 4cento si è sempre distinto per la grande qualità della musica che offre, ma soprattutto per come riesce ad accontentare tutti… dagli amanti del jazz on stage a quelli della house in consolle, e non solo… !

esterno2piccDa più i 5 anni sono diventata mamma e il 4cento ora è diventato anche uno dei posti preferiti di nostro figlio: si mangia bene e invece di tornare subito a casa…qui si può restare e si può anche giocare con altri bimbi  imparando un sacco di cose nuove ! Cosa può desiderare di più un bambino goloso e compagnone come lui ?! (chissà da chi avrà preso!)

 

verandaTutte le domeniche al 4cento c’è il BRUNCH per FAMIGLIE con, a seguire, LABORATORI per i BAMBINI ! Si mangia tutti assieme poi mentre i genitori si godono un pò di meritatissimo relax con gli amici…i bambini saranno impegnati con laboratori creativi seguiti da specialisti in un ambiente sicuro e protetto e nelle giornate di sole ovviamente… in giardino !

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Il PREZZO del brunch, che comprende il buffet + 1 piatto caldo a scelta dal menù del giorno, è di 30 euro a testa per gli adulti, 15 euro per i bimbi dai 5 ai 9 anni ed è gratis per i bimbi dagli 0 ai 4 anni

I LABORATORI per i BIMBI sono i seguenti e consultando il sito www.4cento.com potrete sapere quali di questi laboratori ci sarà nella domenica che vi interessa:

Elisabetta Salerio: proporrà  l’antica disciplina dello yoga attraverso giochi di esplorazione dello spazio per favorire la concentrazione e l’ascolto,  danze per perfezionare la coordinazione motoria e rappresentazioni di favole.

Grazia Fumagalli: specialista del metodo di Bruno Munari, porterà al 4cento  la genialità dei laboratori creativi  del grande artista e designer milanese che, rispettando l’universo fantastico dei bambini, insegnò loro un linguaggio espressivo per esplorare la realtà e favorire lo sviluppo dei cinque sensi utilizzando materiali e tecniche di vario tipo.

Teatro Laboratorio Mangiafuoco: “IL PRIMO CHE PASSA, ME LO MANGIO”. Il teatro dei burattini è un meraviglioso strumento di comunicazione, un linguaggio articolato che permette di giocare con i materiali, le parole l’animazione in modo creativo anche attraverso tecniche semplici. Il laboratorio che proponiamo permetterà ai bambini di sperimentarsi, divertendosi, nella costruzione di figure da animare per dar vita a una piccola ribalta.

 Dorita Teatro (Kamishibai) e Narrazione Il Kamishibai:”Teatro di carta” in giapponese – è una forma popolare che da secoli si usa in Giappone per raccontare storie. La narrazione con il Kamishibai si realizza utilizzando immagini del racconto dentro di una struttura in legno, davanti al pubblico. In questo modo si crea un effetto magico di attesa e anticipazione che favorisce la concentrazione attorno alla storia. I bambini assistono insieme allo spettacolo: condividono le emozioni, percepiscono l’esperienza del gruppo e sono stimolati a intervenire con forza nella narrazione che, anche in seguito, sarà fonte di rielaborazioni collettive e di conversazioni. La costruzione delle strutture del Kamishiba con materiali di recupero (cartone, colla, carta colorata). La creazione di una maschera.La preparazione dei disegni per la narrazione. L’arte di narrare, importanza della voce, la dizione, delle pause, il coinvolgimento del pubblico.

Valeria Rasini Arte e Modo: propone percorsi artistici e creatività per piccoli e giovani artisti (dai 4, quattro anni). Lo storytelling come ispirazione, per creare e lavorare ad ogni incontro con nuovi soggetti. Ogni percorso è dedicato all’utilizzo di tecniche e materiali diversi di volta in volta, come: varie tecniche grafiche e/o pittori- che, di modellato con argilla naturale, progettazione e realizzazione di diversi soggetti con uso di materiale di recupero e riciclo, integrato da altro proposto dalla coordinatrice, arrivando al taglio, cucito e ricamo, per i più grandini (generalmente dai 5 (cinque anni), sempre finalizzati alla realizzazione di soggetti legati alle storie narrate.

Laura e Narima Il Teatro delle Ombre: uno spettacolo per gli occhi, per le orecchie e per il cuore per bambini dai 4 anni in su. . Attraverso la magia del teatro delle ombre e accompagnati dalle suggestive impressioni musicali di Claude Debussy, potrete venire con noi nel favoloso mondo di Cappuccetto Blu e Oliviero il pesciolino nero. teatro delle ombre a cura di: Laura Alberti, Narima Mason

BABY DANCE coming soon !!!

PER INFO E PRENOTAZIONI: www.4cento.com    tel.02.89517771/89501145                                INDIRIZZO: Via Campazzino 14

Se volete ricevere la NEWS LETTER settimanale con gli appuntamenti per noi grandi e per i piccini richiedetela scrivendo a 4cento@4cento.com

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PLUM CAKE SALATO per grandi e piccini !

Ormai manca poco a San Vale Valentino quindi vi propongo un gesto d’amore per i vostri cuccioli, ma anche per i cuccioli cresciuti !

Spesso i bimbi non amano mangiare le verdure, ma vi assicuro che con questa ricetta…riuscirete nella vostra missione e non rimarrà nulla nel piatto ! State solo attenti agli adulti a tavola…mio marito ha gradito parecchio…e io pure ! Diciamo che abbiamo fatto fatica a lasciarne due fette al nostro Danny…e pesare che lo avevo fatto per lui !

Premetto subito che la ricetta, come sempre, non è mia ! Questa l’ho rubata ad Alessandro Borghese: registro tutte le puntate di “A casa di Ale” e quando ho tempo me lo guardo e cerco di imparare ! Purtroppo per lui siamo amici da quando siamo piccoli quindi ogni tanto si becca le mie telefonate dove gli chiedo “ma quanto intendi per QUANTO BASTA ???” oppure “quanto tempo lo devo lasciare in forno ?!? Non lo hai detto!?”. Secondo me tra n pò cambia numero di telefono !!! Ah ah ! Alcune ricette non saprei rifarle quindi mi arrendo subito, ma quando individuo quelle a portata di casalinga disperata come me…le provo e se mi vengono bene…ve le passo ok ?!?!

INIZIAMO CON LA SPESA (ricordando sempre borsa e portafoglio!!!)

125 grammi di farina (io uso quella di riso più leggera)

100 grammi di burro (ne ho usati 80 ed è venuto buonissimo lo stesso)

3 uova

2 carote

1 zucchina

50 grammi di piselli (surgelati, freschi o in scatola: fa QUASI lo stesso !)

20 grammi di parmigiano

1 bustina di lievito istantaneo

sale

NB servono fruste elettriche (a mano si può, ma ovviamente è più difficile)

PREPARAZIONE:

mettere in una ciotola la farina e aggiungere le uova una a una mescolando con le fruste elettriche

Intanto tagliate a dadini piccoli piccoli piccoli la zucchina e le due carote e sbollentate tutti i dadini più i piselli interi in acqua salata per un paio di minuti (poi si continuerà la cottura in forno)

Alla farina e alle uova aggiungete il burro che avrete tirato fuori dal frigo un pò prima, il lievito, un pò di sale e il formaggio grana sbattendo sempre con le fruste

Scolate le verdure, le asciugate bene con la carta da cucina e le infarinate leggermente in modo che una volta unite le medesime al vostro impasto…si sparpaglieranno uniformemente qua e la e non si riuniranno tutte dalla stessa parte del vostro plum cake. Versate le verdure infarinate nel vostro impasto e mescolate per benino e con grazia !

Prendete uno stampo da forno magari di quelli rettangolari da plum cake, ma va bene qualsiasi stampo (io ho usato quello a cuore perchè lo ho preparato per i miei uomini) o diversi stampi piccoli (mono porzione: tres chic se avete ospiti adulti. Alla fine della cottura magari tagliate la monoporzione a fettine e impiattate per bene le fette) . Ungete di burro le pareti della stampo o degli stampi e le spolverate con la farina. Li riempite per 3/4 con il vostro impasto (che in forno si gonfia un bel po’) e mettete in forno a 180 gradi per circa 20 minuti (io lo ho lasciato 30, ma dipende dal forno)

Vi giuro che è da paura ! Sembra una cavolata, ma se poi lo servite ancora caldo appena uscito dal forno… non ne rimarrà una briciola !!!

plumcake salato fetta

Filetto di SALMONE in crosta ! Facile facile, buono buono !

Può capitare che mentre fai un massaggio ti scappa la chiacchiera con la massaggiatrice e ne venga fuori un’ottima ricetta facile facile per una classica casalinga disperata come me ! Ebbene si… io rubo le ricette a chiunque, ovunque e in qualsiasi momento…mai perdere l’occasione !

Consuelo delizia la mia schiena ormai da anni e questa volta ha deliziato anche il mio palato e di conseguenza…anche quello dei nostri ospiti, sia alla vigilia di Natale che giusto giusto un paio di sere fa…

Iniziamo come sempre dalla lista della spesa dopo essersi ricordate di prendere borsa e portafoglio!

filetti di salmoneECCO COSA SERVE:

2 filetti di salmone possibilmente della stessa grandezza visto che vanno messi uno sopra l’altro tipo panino (all’ipercoop li pago circa 7 euro cad e ci faccio un secondo per 4 persone ! Niente male no?!?!)

1 confezione di pasta sfoglia rettangolare

senape (non piccante se ci saranno bimbi a tavola), burro e timo

semi di papavero

un rosso d’uovo per spennellare la pastasfoglia

un pochino di pan grattato

1 stuzzicadente (per bucare la pasta sfoglia !)

E COME CONTORNO:

misticanza di insalata verde (a vostro piacere)

pinoli tostati

 

SE AVETE FATTO LA SPESA…INIZIAMO:

Prendete i due filetti e con un pò di pazienza eliminate la pelle ed eventuali spine (con la pinzetta delle sopracciglia dopo averla ben pulita !!! E ricordatevi di ripulirla bene anche dopo ! Non è chic una donna con le sopracciglia che sanno di salmone !)

Su un lato di uno dei due filetti ci spennellate della senape e sull’altro filetto burro e timo. Sovrapponete 1 due filetti come se fossero le due fette di un grosso panino tenendo all’interno i due lati con burro e timo e con senape !

Intanto srotolate sulla teglia o direttamente sul vassoio del forno, la pasta sfoglia rettangolare che ha già la cartaforno attaccata. Bucherellate tutta la superficie della pasta e ci spolverate sopra un pò di pangrattato

Adagiate il “panino” di salmone in mezzo alla pasta sfoglia e lo incartate chiudendo bene le estremità, come se fosse un bel regalo…per i vostri ospiti !

Spennellate il fagottone con il rosso di un uovo poi lo girate e spennellate anche l’altra parte lasciandolo così ! Incidete con il coltello (senza tagliare la pasta sfoglia) due righe parallele e altre due righe parallele a quelle appena fatte, al centro del fagottone.

salmone in pasta sfogia

Spolverate tutta la superficie con semi di papavero e infornate per circa 20/25 minuti a 180 gradi con forno ventilato ! Io a metà cottura giro con cautela il fagotone perchè mi piace che sia ben cotto anche sotto e se lo lasciate sempre dallo stesso lato rischia di rimanere un filo crudino sotto ! Ocio a non andare troppo oltre al tempo di cottura perchè il salmone troppo cotto perde la sua morbidezza! Piuttosto gli ultimi 5 minuti alzate il forno al massimo e mettetelo su grill per dorare la superficie esterna con i semi di papavero !

Tirate fuori, lasciate riposare un paio di minuti e con un coltello bel affilato tagliate a fette. Impiattare una fetta (fa più chic una sola, la seconda la chiederanno di sicuro, ma la servite in un secondo momento ! ) con un po’ di misticanza di insalata cosparsa di pinoli che avrete precedentemente tostato in padella ! Attraversate tutto il piatto con un filo di olio facendo un disegno a vostro piacere (magari non una casetta !!! HIHI)

Anche se il galateo dice che non sia educato dirlo…BUON APPETITO !

AH ! Fatemi sapere se la provate e come vi viene !!!

 

Sushi fatto in casa ? Sì Sì, sì può !

Sushi fatto in casa ?!?! Se ci sono riuscita io ce la potete fare anche voi !!!

Prima di tutto, come sempre… dovete prendere la borsa (e il portafoglio !!!) e andare a fare la spesa ! Potete comprare tutto al supermercato basta che sia uno di quelli un pò forniti…

Per il pesce vi consiglio o il banco del pesce del supermercato o una pescheria ! Basta che siano di fiducia perchè quasi tutto il pesce che acquisterete lo mangerete crudo !

Gli ingredienti principali che comprerete una volta ogni tanto e che vi dureranno parecchio, sono quelli della foto qui sotto ossia:

RISO ORIGINARIO (spesso nelle ricette si legge di comprare il riso per fare il sushi , ma va benissimo l’originario che costa anche molto meno)

I FOGLI DI ALGHE NORI per fare i rotolini (quelli durando un “botto” quindi teneteli in armadio anche aperti e li riuserete parecchie volte !)

ACETO/DRESSING completo PER SUSHI (ormai vendono questi aceti già pronti con dentro tutto)

LA TOVAGLIETTA DI BAMBU’ per fare gli involtini ossia quello con l’alga fuori e gli uramaky  ossia quelli dove abbiamo riso dentro, alga fuori e poi ancora riso (la tovaglietta di bambu’ si chiama makisu, ma non perdete tempo a memorizzare il nome tanto non vi serve ! Un volta comprata vi durerà per sempre !!!) e in più una confezione di SOIA e un tubetto di WASABI ossia la mitica salsina verde da aggiungere alla soia e anche dentro il sushi direttamente

spesasushifotoOra gli ingredienti “freschi” da comprare volta per volta ossia pesce e a scelta avocado, philadelphia etc

PESCE:

ovviamente  sia la tipologia che la quantità dipendono dai vostri gusti e da quanti siete !

La cosa più semplice è andare al vostro banco di fiducia e farvi tagliare il pesce direttamente a carpaccio ! Andiamo sul classico…salmone e tonno ! Con una fetta di media grandezza ci fate comodi comodi 4 rettangoli per fare  quindi 4 nigiri ossia il classico riso con sopra il pesce . Con gli scarti che vi avanzeranno tagliando i rettangoli…ci farete la “farcitura” per i rotolini.

Poi potete comprare degli scampi (da usare crudi) e dei gamberi (da usare crudi o da scottare in acqua bollente).

Assieme a salmone e tonno io amo molto usare anche l’avocado e il philadelphia !

Calcolate quanti siete e quanta fame avete e per la prime volte andate a tentativi ! Rimarrete con un pò di fame o non ce la farete a finire tutto ! Per farci l’occhio ci vuole un pò di pazienza…come sempre nella vita !

OK SI INIZIA !!!

Prepariamo il RISO: sembra la cosa più difficile, ma non lo è ! Lo potete fare anche la mattina e poi usarlo la sera !

Per 4 persone prendete 5 TAZZE DI RISO ORIGINARIO e mettetele in pentola ! Aggiungete 5,5 TAZZE DI ACQUA FREDDA . Accendete il fuoco , coprite la pentola (tenete sempre la pentola coperta !) e portate a bollore, quando l’acqua bolle andate avanti per 8 minuti a fuoco medio e 8 a minuti a fuoco lento sempre con pentola coperta ! Alla fine alzate un attimo la fiamma e poi spegnete e lasciate coperto a riposare per 10 minuti. Versate il riso in una ciotola possibilmente di legno o di coccio (inumiditela leggermente prima di metterci il riso) e versateci sopra lentamente mezzo bicchiere di aceto/dressing per sughi (che avrete prima scaldato e mescolato con un cucchiaino di sale e 2 di zucchero), mescolando e sventolando (se siete in due è più facile !) così che possa evaporare l’aceto e poi coprite tutto con straccio umido e lasciate li fino a quando vi servirà il riso per preparare il vostro sushi !

PESCE & FRIENDS: prendete le fette di salmone e di tonno (o quello che più vi piace…branzino…) e ricavatene più rettangoli possibili di circa 3×6 cm tenendo il coltello in modo obliquo (vi voglio vedere in cucina con il righello !!!). Tenete ciò che vi avanza perchè lo userete per fare i rotolini.

NIGIRI: Una volta tagliati i rettangoli di tonno preparate una bacinella con acqua e un cucchiaio di aceto di riso ! Vi servirà per “pucciarvi” le mani in modo da poter maneggiare il riso senza che questo vi si appiccichi addosso tipo attack ! Inumidite le mani, mettete rettangolo di pesce nella mano sinistra e nella destra un bocconcino di riso. Con la punta dell’indice spalmate un pochino di wasabi sulla fettina di pesce e poi mettetci sopra il bocconcino di riso premendo un pò con indice e medio della mano destra fino a che il riso avrà preso la forma del pesce ! E’ più difficile da raccontare che da fare ! Giuroooo ! Fate lo stesso con salmone, branzino, gamberi crudi o scottati, scampi crudi etc. Un trucco quando scottate i GAMBERI: infilate uno spiedino per il lungo così non si arricciano ! E togliete sempre il filetto nero…non è ne bello ne buono !

INVOLTINI: per fare gli involtini prendete un foglio di alga nori e lo tagliate in due nel senso della lunghezza in modo da ottenere un rettangolo grande come la tovaglietta di bambù .

Passate l’alga velocemente sul fuoco senza farla bruciare, ma in modo che da nera diventi di un verdastro scuro !

Mettete l’alga sul bambù con il lato lucido verso il basso e bagnandovi le mani prendete il riso e  mettetelo su tutta la superficie del rettangolo di alga premendo bene e lasciando una striscia di alga di 2 cm senza riso nel lato lungo verso di voi ! Servirà poi per chiudere il rotolo !

Spalmate un pò di wasabi in centro per tutta la lunghezza e poi metteteci sopra un pò dei ritagli di tonno o di salmone avanzati quando avete fato i rettangoli e o del avocado tagliato a striscioline fini o del formaggio philadelpia !

Una volta ci ho messo salame e mozzarella e ho fatto il sughi all’italiana: ottimo ! Si posso inventare diversi abbinamenti, fate largo alla fantasia !

Se nei paraggi avete dei bambini potete far lavorare anche loro ! Il mio si diverte un sacco a fare il sushi e ancora di più a mangiarselo dopo ! Ovviamente evitiamo il wasabi quando lo mangiamo anche i bimbi ! 

Alla fine arrotolate la tovaglietta partendo dal lato vicino a voi stringendo bene  e mettendo due dita agli estremi così che non esca il riso !

Togliete la tovaglietta e tagliate il rotolino in circa 6/8 cilindretti usando un coltello affilato e bagnato.

URAMAKY: per fare gli uramaki il procedimento è simile a quello dei rotolini ma ci sono due passaggi in più !

Sulla tovaglietta dovete prima mettere della pellicola trasparente, sopra a questa uno strato di riso e poi il solito mezzo foglio di alga. A quel punto continuate come con i rotolini.

Alla fine, prima di tagliare il rotolino (che questa volta all’esterno avrà il riso e non l’alga) in tanti cilindretti…potete prima passarlo  su un piano dove avrete sparso dei semi di papavero o di sesamo !

APPARECCHIATE il tavolo con tovagliette di bambù all’americana per tutti (si trovano ovunque e costano poco). Un ciotolina con la soia per ogni ospite e per gli adulti…wasabi a parte per rinforzino !

So che ora state pensando..MA QUESTA E’ FUORI !!!

Ma perchè mai dovrei pensare di fare i sushi a casa ?!?! Non ce la farò mai !!! Vado al giappo e faccio prima ! Beh ! Intanto sappiate che quando ci avrete fatto l’occhio (per la quantità di pesce da comprare) con circa 15 euro…esagerando 20 (ES: 8 scampi, 8 gamberi, 4 fette di salmone e 4 di tonno, un avocado, una confezione di philadelphia)…farete una cena di sushi per 4 e vi alzerete senza avere più fame !

Ma la cosa più importante è che fare i sushi a casa da delle soddifazioni pazzesche, non è difficile e ti permette di inventarti anche abbinamenti divertenti e gustosi !

Mio figlio ama il sushi all’italiana con mozzarella e pomodoro o mortadella o salame e formaggio ! E’ un bel gioco da fare con i bambini e si sporca molto meno di quando si fanno i biscotti !

Se avete bisogno…fatemi un fischio ! BUON DIVERTIMENTO !!!