La scatola dei desideri.

 

Settimana scorsa ero fuori dalla scuola di mio figlio, e aspettavo che suonasse la campanella.

Capita che mentre aspetti chiacchieri, o ascolti i discorsi degli altri.

Non lo fai a posta, ma quando sei in mezzo alla folla, tutti stretti sul marciapiede davanti a scuola, capita.

“Sai, ieri mio marito mi ha comprato la torta che avevo chiesto nella scatola dei desideri. E’ stato carino no?!”

Scatola dei desideri

Ovviamente ho subito chiesto spiegazioni, e a fine giornata le nostre tre scatole dei desideri erano già pronte, al loro posto.

L’idea della scatola dei desideri mi è piaciuta proprio tanto.

Perché nella vita non bisogna mai smettere di sognare.

Perché se desideri qualcosa è giusto dirlo, e se lo scrivi è ancora meglio.

Io un libro dei desideri lo ho già, ma in realtà si tratta di un raccoglitore dove metto dentro articoli e ritagli di posti che mi piacciono, dove un giorno vorrei andare.

Ma quel raccoglitore è mio, è nel mio armadio, e non lo guarda nessuno.

La scatola dei desideri invece…

Nella scatola dei desideri devi scrivere i tuoi desideri, sperare che qualcuno in casa apra la scatola, li legga, e li esaudisca, per te.

Ovviamente non è valido scrivere cose assurde, impossibili, ed esagggggerate!!!

Mio figlio a metà novembre compirà 7 anni, e quindi ha iniziato a scrivere tutti i giochi che vorrebbe ricevere, sia per il compleanno che per Natale.

Mio marito è via per lavoro, e quindi per ora non ha scritto nulla, e io…

Io, per ora, ho scritto che vorrei un invito a cena.

Quando si diventa genitori spesso ci si impigrisce.

Quando si sta assieme da tanto, spesso si danno troppe cose per scontate, e ci si siede sugli allori (Yes, I am “alloro”), ma non va beneeeeee.

Io in questo momento come prima cosa desidero che mio marito torni a casa (è via per lavoro), e poi vorrei tanto un invito a cena.

Sono un’inguaribile romantica? Ebbene sì, lo avete scoperto.

Ma se a voi non interessasse un invito a cena, potete sempre chiedere la vostra torta preferita che vendono solo in quella pasticceria che, guarda caso, non è così lontana dal suo ufficio…

Oppure potete chiedere un romantico week-end a Parigi.

Se invece siete single, potete scrivere su un foglietto che cercate un fidanzato, aggiungete il vostro numero del cellulare, poi fate un po’ di fotocopie, e invece di mettere il foglietto nella scatola, lo distribuite alle vostre amiche, quelle che hanno tanti amici belli, simpatici e scapoli.

Nel mio prossimo foglietto, da mettere nella scatola dei desideri, scriverò che vorrei tanto un bel disegno da attaccare sullo specchio del bagno.

Vediamo chi realizzerà il mio sogno numero 2 (un’idea ce l’ho)

La “scatola dei desideri” è proprio una bellissima idea.

A volte è difficile dire quello di cui si avrebbe voglia, o bisogno.

A volte scriverlo, quando si è da soli, è più facile.

Oggi, per esempio, avrei tanto bisogno di un abbraccio.

Quasi quasi vado a scriverlo.

Oggi avrei anche altri due desideri, ma quelli non li scrivo.

Oggi vorrei che i genitori di quel deficiente che ha ridotto in fin di vita un ragazzino di 14 anni, si rendessero conto che hanno detto un sacco di cavolate. Perché un ragazzo di 24 anni sa bene che quello che ha fatto non è un gioco innocente, e che Vincenzo non avrebbe riso.

Oggi vorrei che Grillo, e tutti gli altri politici, la smettessero di fare inutili propagande verbali, ma si rimboccassero le maniche come hanno fatto gli angeli del fango, per andare a dare un aiuto reale a chi ne ha davvero bisogno, ora, a Genova.

Ma questa è un’altra storia…

Voi però non smettete mai di sognare.

Cercate di realizzare i vostri sogni, e quelli delle persone che amate.

Barbara

PS: le scatole della foto le ho comprate da Tiger, costano 1 euro cad e dentro sono già piene di foglietti bianchi.

 

 

 

L’armadio dei regali e l’arte del riciclo

 
Ebbene sì, mi confesso: io riciclo alcuni regali, e non solo non mi vergogno, ma sono fiera di farlo!
Saper riciclare bene è un’arte e io mi sono sempre sentita un po’ artista, ciapa.
Tra il mettere un oggetto in un armadio, e non usarlo mai più, e il trovare la persona giusta che possa apprezzarlo e goderselo, io scelgo la due.
Odio lo spreco!
A volte, anche se non ho più fame, finisco quello che ho sul piatto, piuttosto che buttarlo.
Sono fatta così, e le mie cosce di sicuro ne risentono, ma passssiensssssa.
Trovo che un regalo vada pensato, anche quando si tratta di un pensiero (mi sono intorcolata)
Se il regalo non è stato pensato, o è stato pensato, ma fatto da qualcuno che non conosce bene i tuoi gusti, merita di finire prima nell’armadio dei ricicli e poi nella mani di chi lo amerà.
Una volta mi hanno regalato una bellissima maglia, rosa.
Rosa a me?! 
Se indosso qualcosa di rosa mi viene l’orticaria.
Ma la maglia era davvero bella, e non si poteva cambiare.
E quindi?
E quindi l’ho regalata ad una mia amica che adora il rosa, ed è diventata una delle sue maglie preferite. 
Ovviamente per essere dei bravi riciclatori bisogna rispettare le regole d’oro:
1) non staccare mai le etichette e possibilmente tenere i sacchetti se sono logati
2) mettere sempre etichetta col nome di chi te l’ha regalato (ocio)
3) non regalare mai l’oggetto a qualcuno che conosca chi te lo ha regalato. 
4) controllare la data di scadenza se si tratta di qualcosa che abbia scadenza.
Se ti regalano del caviale e a te non piace il caviale?
Che fai?
Lo metti in armadio?
Io il 28 febbraio compio 44 anni e amo il caviale (sappiatelo)
Una volta il riciclo era visto quasi come un reato e invece ora…
Il “Re-gifting”, termine di sicuro più chic di “riciclo”, ossia l’arte di ri-mettere online i regali non graditi, ormai fa tendenza.
Da una ricerca fatta da ebay si diceva che il 18 gennaio sarebbe stata la giornata di fuoco in cui online si sarebbero ritrovati gran parte dei regali di Natale non graditi. e così è stato.
Ed ecco che, sempre secondo i guru di ebay, è nato il “re-gifting day”
Sembra che le  suocere, seguite dai poco motivati cognati, siamo le più dure di comprendonio, specialmente per quanto riguarda i colori e le taglia (per ora a me, con oro, è andata bene)
E, attenzione attenzione, sembra che anche gli uomini stiano iniziando a dedicarsi al “re-gifting”, tanto che i regali hi-tech sono ormai al secondo posto dopo gli accessori.
Anche se le vendite online dei regali riciclati stanno salendo alle stelle, non credo che riuscirei a vendere un regalo ricevuto.
Regalarlo è un conto, ma venderlo…
Sia chiaro che nel mio armadio dei regali non ci sono solo i ricicli, ma anche regali che compro io in giro quando trovo qualcosa che mi piace.
Quante volte ti capita l’invito a cena o il compleanno dell’ultimo minuto?
E che fai? 
Ti presenti a mani vuote o con la solita boccia? (Traduzione: bottiglia)
A me piace arrivare con un regalino particolare e apparentemente introvabile, e quindi quando nei miei vari giri di shopping compulsivo trovo degli oggetti particolari, li compro e li metto nell’armadio dei regali.
Ovvio che per certi amici mi piace fare una seduta di shopping ad hoc, ma aver già alcuni oggetti a disposizione, sia per adulti che per bambini, è parecchio comodo, e dico “lo giuro”.
Se per esempio stasera qualcuno decidesse all’ultimo momento di invitarmi a cena, io non dovrei uscire sotto il diluvio, ma dovrei solo scegliere e impacchettare.
Brutto?
Io dico di no, e voi?
Barbara
PS: Il cielo mi salvi da tutti i  miei amici anti riciclo che ora leggeranno questo post e poi mi cancelleranno dalle loro amicizie. Ahahahahahahhahahah