“Amore è un problema se stasera vado a cena dal Mario?”
“Beh insomma! Lavori tutto il giorno, il martedì giochi a calcetto con gli amici, la domenica la partita, e stasera Mario!!! E noi 2? Ma non mi ami più?! Se hai un’altra dimmelo!”
“Amore è un problema se stasera vado a cena dal Mario?”
“Beh insomma! Lavori tutto il giorno, il martedì giochi a calcetto con gli amici, la domenica la partita, e stasera Mario!!! E noi 2? Ma non mi ami più?! Se hai un’altra dimmelo!”
Venerdì scorso, grazie ad un amico, sono riuscita ad avere un tavolo per 2 al mitico D’O, il ristorante di Davide Oldani.
Oh perdindirindina, Barbara sta di nuovo dando i numeri!!!
Effettivamente, leggendo il titolo di questo post, sarebbe facile pensare che mi sono completamente rimbecillita (un po’ lo sono sempre stata), ma vi assicuro che, dietro questo titolo, esiste un pensiero logico, e ora cercherò di spiegarvelo.
E poi una giorno la mamma di un amichetto di tuo figlio ti ferma davanti alla scuola e ti dice: “Mio marito ed io, con una coppia di amici, settimana prossima andiamo al Teatro Nuovo a vedere che Caveman. Vuoi che prendo i biglietti anche per te e Marcello?”
Sììììììììììììììììììììììììì!
E’ da anni che volevo andare a vedere quello spettacolo, ma per un motivo o per l’altro non ci ero mai riuscita.
8.000.000 di telespettatori, di cui 50.000 solo a Milano!
Se state per sposarvi, se siete al settimo anno di matrimonio, o se state per lasciarvi, non potete non andare a vedere “Caveman: l’uomo delle caverne”.
Ci credete se vi dico che ho ancora un certo indolenzimento alla mandibola per quanto ho riso ieri sera?!?!
Che gli uomini vengano da Marte, e che le donne vengano da Venere, già lo sapevo, ma ieri sera ho scoperto un sacco di cose nuove.
Gli uomini, dai tempi delle caverne, hanno sempre avuto un solo compito: cacciare!
Per l’uomo esiste solo un’arma, e un obiettivo.
Una clava e una animale; un arco e un animale; un fucile e un animale; il pisellino e la patatina; il mouse e il computer; il telecomando e il televisore!!!
Ecco perché gli uomini, da sempre, fanno una sola cosa alla volta!
Una sola cosa alla volta, ma fatta bene (Questo lo dicono loro! Ahahahahah).
Quando individuano il loro obiettivo, si concentrano solo su quello, e altro non vedono, e non sentono.
Se il vostro compagno sta guardando il televisore, o sta facendo qualcosa sul computer, e voi gli fate una domanda, ma lui proprio non vi sente, non vi arrabbiate: non è che ci sentono, ma non ci cagano (ops). Loro non ci sentono proprio!
Alla quarta volta che facciamo loro la stessa domanda, allora escono dalla loro caverna, si girano come ci vedessero per la prima volta nella loro vita, e ci chiedono: “Hai detto qualcosa?”
Ma a quel punto la rabbia si sarà definitivamente impossessata di noi, ad oltranza, e la nostra risposta sarà: “Niente, niente!”
E lui? E lui si arrabbierà ancora di più, perché lui sarà uscito dalla sua caverna, perdendo il suo obiettivo, e lo avrà fatto per sentirsi dire: “Niente, niente!”
Come sono diversi gli uomini da noi donne!
Perché gli uomini si arrabbiano, ma dopo due minuti si sono già dimenticati perché si erano arrabbiati.
Come sono diverse le donne dagli uomini!
Perché le donne si arrabbiano, e per circa 5 ore con continuiamo, ad oltranza, a chiedersi perché hanno scelto di dividere la loro vita con uno così.
Gli uomini cacciavano, con un solo obbiettivo alla volta, e noi raccoglievamo, dovendo stare attente, già ai tempi, a tante cose, tutte assieme: colori, sapori, profumi, consistenze…
Loro continuano a saper fare una cosa alla volta, e noi continuiamo a farne 1000, e tutte bene (ovviamente).
Era da anni che non vedevo mio marito ridere così tanto, e per così tanto.
Abbiamo riso assieme per due ore, senza sosta.
Quanto fa bene ridere.
Se poi tra una risata e l’altra riesci anche a fare una piccola riflessione, tanto di guadagnato.
Quando vedi un uomo sul palco che prende in giro i suoi simili, dando loro, simpaticamente, degli “stronzi”, e, guardandoti attorno, vedi che tutti i suoi simili reagiscono ridendo, allora capisci tante cose:
1) Gli uomini sono consapevoli di essere “stronzi” (ovviamente lo dico con tanto affetto!), e la cosa li fa pure ridere (Strani davvero!)
2) Lo “stronzo” (sempre detto con tanto affetto, usando i termini dell’artista), non è solo il tuo di marito: il mondo è pieno di “stronzi”, consapevoli, e quindi evviva il famoso detto “Mal comune mezzo gaudio”.
3) Mio marito quando guada la tv, o lavora sul pc, e non risponde alle mie domande, non lo fa per cattiveria o perché non gli interessa quello che gli dico, ma perché proprio non mi sente (oggi compro un megafono!)
Ah come sto meglio oggi!
Ah come mi sento meno arrabbiata e più rilassata!
Ieri sera ho scoperto davvero un sacco di cose nuove, e parecchio utili alla sopravvivenza di coppia.
Lo sapevate che una donna dice mediamente 7000 parole al giorno, e un uomo 2000?
Quando tornano a casa dall’ufficio , e spesso non vanno oltre al “Ciao!”, non è che non ci amano più, o che vorrebbero essere altrove, magari con un’altra più giovane e più magra, ma hanno solo finito le 2000 parole giornaliere!
Grazie Maurizio Colombi!
Grazie perché ieri sera mi hai fatto ridere davvero di gusto, come non mi capitava da tanto, e mi hai pure fatto riflettere, sentendomi meno sola, e meno diversa, dalle altre donne.
Ieri sera ho capito che siamo davvero tutte nella stessa situazione, e che tutti i nostri compagni sono tutti nati nelle caverne, e nelle loro caverne continuano a rifugiarsi anche ai giorni nostri, pur continuando ad amarci.
Adesso però una domanda mi sorge spontanea: visto che gli uomini sanno fare una sola cosa alla volta, secondo voi mio marito, ieri sera, mentre rideva, sarà riuscito anche a riflettere?
Mistero.
Besos
Barbara
Un paio di giorni fa vi ho dato la ricetta dell’ottimo “Uovo in gabbia” del grande chef Fulvio Siccardi http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=3240 e oggi vi darò la ricetta della “Gallina in gabbia” con e di Barbara Garavelli.
Volete sapere come si fa a finire a ballare in gabbia? Come si fa a divertirsi? Come si fa a tornare a casa felici alle 4 del mattino dopo aver passato una bella serata con marito e amici?
Facile: bisogna uscire.
Per tornare a casa felici, bisogna prima uscire di casa, mi sembra ovvio!
Eh sì perché, diciamocelo, ma spesso quando arrivano i figli ci si impigrisce e si diventa bravissimi a trovare un sacco di scuse: “non trovo una tata, non la ho avvertita in tempo, i nonni non possono, gli zii sono partiti per il we, se faccio tardi poi la mattina sono rimbambita e come faccio a stargli dietro etc etc”
Per carità, spesso non sono scuse, ma la pura verità, ma diciamo che spesso sono piccole “balle” (ops) e che se ci si organizza in anticipo (e non la mattina per la sera) e se VERAMENTE si vuole uscire…ci si prefigge un chiaro obiettivo e lo si centra, o no?!
Diciamo che essendo io parecchio “tetesca” nel mio organizzare e pianificare tutto, e amando molto divertirmi ed essere complice in tutto e per tutto dell’uomo con cui ho deciso di passare la mia vita… Io di obiettivi ne ho tanti e li centro sempre.
Ecco le prima tre cose che ho detto quando ho scoperto di essere rimasta incinta:
1) “mamma stai per diventare nonna”
2) “amore qui dentro c’è qualcosa…” (portando la sua mano sulla mia pancia)
3) “amore non ti preoccupare perché tra noi non cambierà nulla”
Lo ho già spiegato quando ho scritto il pezzo sull’importanza di mantenere viva la coppia dopo la nascita di un figlio http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=346, ma lo ridico e lo continuerò a dire:
USCITE E DIVERTITEVI !
Siamo diventati genitori, ma non pensionati !
Sia chiaro che le stesse cose valgono anche per quelli che anche se non hanno figli amano tanto fare i finti pensionati e crogiolarsi a casa nei loro pensieri negativi: USCITEEEEEE che fa bene allo spirito!
Anche io ieri sera dopo 6 ore guardare i combattimenti di Okatagon al Forum di Assago ero parecchia provata.
Bello sì, ma 6 ore seduta sono tante e ad un certo punto sarei passata volentieri dagli spalti al materasso, ma ho fatto uno sforzo, sono salita in macchina, mi sono spogliata e ho “trascinato” mio marito (anche lui provato da una sveglia alle 6, da una lezione di Crossfit etc) al “Flower Power Party”.
Sì, sì, avete letto bene: “mi sono spogliata in macchina”.
Secondo voi mi sarei dovuta cambiare in un parcheggio sotto la pioggia?
Dovevo travestirmi e calarmi nella parte di figlia dei fiori.
Il calduccio asciutto della macchina, mi sembrava il luogo ideale, oh no?!
Siamo arrivati alla festa all’una ed è bastato entrare per riprenderci, all’istante, tutti e due.
Splendidi allestimenti, quella musica che ti fa ancheggiare anche quando pensi di non avere più le energie neanche per alzarti da una sedia.
I colori, le facce tutte sorridenti, la gente che ballava sui tavoli, tra i divani, nelle gabbie, ovunque !
Amici che non vedi mai e che ti vengono incontro col sorriso di quelli che hanno piacere di rivederti anche se magari non è proprio sempre vero, ma chi se ne importa, crediamoci che è bello!
Fiumi di energia positiva che ti scorrono vicino e ti entrano dentro.
Una maxi spugna virtuale che ti ripulisce da stanchezza e pensieri di qualsiasi genere, una spugna che ti libera la mente e che ti ricorda che la vita è davvero la più bella droga che ci sia: è gratis e non fa neanche male, anzi.
Per poter fare la “gallina in gabbia” bisogna imparare ad isolare i pensieri negativi e a vedere il bicchiere metà pieno.
I pensieri e i problemi, chi più chi meno, ce li abbiamo tutti, ma è inutile crogiolarcisi dentro creandoci così la scusa per non vivere più, al massimo.
“Ormai non ho più l’eta”, “Con tutti i pensieri che ho non mi va di uscire”…”Piove”, “Ma non ho ricevuto l’invito”, “Prima mi metto a dieta poi esco”… Che barba queste scuse !
A nessuno gliene importa niente se avete un paio di kg di troppo se non importa a voi…imparate a sorridere e a godervi la vita anche se non è tutto sempre bello e perfetto come vorremmo che fosse!
Fate felice il vostro compagno ricordandogli che non è solo il padre dei vostri figli e il capo famiglia che lavora e porta a casa lo stipendio, ma soprattutto il vostro eterno fidanzato (anche se siete sposati).
Fate fare ai vostri figli qualcosa di speciale.
Fate uno sforzo (anche fisico perché a una certa età sedersi e alzarsi dal pavimento non è impresa facile), ma sedetevi per terra a giocare con loro. Bastano 10 minuti al giorno e loro se lo ricorderanno per tutta la vita!
Quando eravamo piccoli noi non si usava che i genitori si “abbassassero” ai nostri livelli, ma i tempi sono cambiati no?!
Uscite, fate il pieno di energia positiva, di sapori, di colori, di parole dette e di parole sentite e tornate a casa.
Vi sembrerà tutto più facile e a quel punto sarete pronte per fare la “gallina in gabbia”.
Ora vi lascio perchè il marito è uscito a pranzo con un amico e i bambini (roba tra uomini) e visto che vedo che per ora non piove, quasi quasi prendo un bel libro e salgo in terrazza per farmi avvolgere dalla mia amaca, brutto?!
Mal che vada porto su anche un ombrello !
Ebbene sì… l’ultima volta vi ho raccontato di quanto sia difficile fare la mamma… ma forse fare la mamma può sembrare una passeggiata se dall’altra parte bisogna anche ricordarsi di LUI… LUI CHI ?!?!?
LUI LUI…quello che in quella notte ( O quel pomeriggio ! O quella mattina…beh…questi sono cavoli vostri, sempre che ve li ricordiate !!!) ha piantato quel seme che si è poi rivelato così fertile per il vostro futuro ! Dopo 9 mesi la mia vita è cambiata, ma che dico…diciamo dopo 2 o 3 mesi dai !
Alla prima vomitata o alla prima forte nausea…ho iniziato a vedere in LUI il nemico, la causa del mio nuovo “stato di grazia”
(poi mi spiegate perchè lo chiamano “stato di grazia” ! GRRR !)
Quello è stato di sicuro il primo seme che ho piantato io per fermentare l’inizio di quella sorta di rancore che da quel momento ho iniziato a provare nei confronti del mio uomo, di LUI !
Eh daiii ammettiamolo…un pò ci girano i maroni che da quel giorno lì… ci dobbiamo cuccare, tanto per cominciare, 9 mesi di pancia, ciccia, smagliature, nausea e vomito (io poco di tutto per fortuna!) e poi giusto per dirne un paio così veloci veloci: notti in bianco…rigurgiti…cacca…tanta cacca…poppate vere e poppate artificiali con quella macchinetta elettrica infernale che faceva somigliare i nostro seni più a 2 wurstel infilati nel sottovuoto !
AIUTOOOO !
Però… alla fine…pensandoci bene…il nostro uomo…poverino …che colpa ne ha ??! Mica lo ha deciso lui che avremmo dovuto fare tutto noi no ?!?!
Lo ha deciso la natura e quindi ?!?! E quindi il nostro compito diventa ancora più arduo perchè: dobbiamo imparare immediatamente a fare la mamma e a farlo bene… moooolto bene.
Per di più… dobbiamo cercare di eliminare quella rabbia inevitabile nei confronti del nostro uomo perchè poverino, se fosse stato per lui, la avrebbe tenuta lui in pancia la creatura per 9 mesi !!!
E poi diciamocelo…mica è colpa sua se ha il sonno più pesante dell’olbelisco di Obelix e quindi in 5 anni non è mai riuscito a sentire suo figlio piangere la notte e non si è mai alzato al posto mio.
GRRRRR… quella inevitabile rabbia !!!
ECCOCI AL PUNTO: Visto che noi donne nasciamo mamme, crocerossine e donne tuttofare…oltre a fare la mamma dobbiamo quindi ricordarci che abbiamo un compagno che amiamo tanto e che non ha nessuna colpa (????) e quindi dobbiamo stare molto attente a non trascurarlo ora che abbiamo un figlio che ci monopolizza la giornata.
A parte le battute…quando nasce un figlio…in tutte le coppie è inevitabile che gli equilibri cambino e che questo spesso porti a dei momenti non facili che a volte (molto spesso!) portano addirittura alla separazione !
Ebbene…ormai non è più un segreto che io sia una rompiballe cosmica sempre alla ricerca di ciò che di più vicino ci possa essere alla perfezione quindi, visto che ho sempre sognato di avere una famiglia tipo quella della pubblicità della Barilla e che non sarà ci certo l’arrivo di un bambino a distruggere il mio mito del Mulino bianco…mi ci sono messa di impegno per non finire male come tante coppie che conosco
Ora mi tiro una gufata da sola, ma lo dico lo stesso : abbiamo passato momenti difficili, litighiamo più di Sandra e Raimondo e ci siamo pure menati (poco però!), ma siamo ancora qui e non esagero nel dire che ci amiamo come il primo giorno…ma… è dura, è un lavoro !
E’ stato già un lavoro arrivare a quasi 4 anni di “fidanzamento” prima di avere Daniele e adesso sarà sempre più dura.
Con i miei ex durava massimo 1 anno: Non era facile essere sempre “i fidanzati della Garavelli” e lo capisco…poverini !
Ma poi è arrivato LUI !
Ho capito che era quello giusto perchè aveva 8 anni meno di me, ma sapeva mettermi in riga ! Lo avevo capito dall’inizio che sarebbe stato impegnativo, ma dovevo fare in modo che questa volta funzionasse.
Per farcela ho messo a punto un piano perfetto: per i primi 2 anni siamo usciti 1 sera con i suoi amici, 1 sera da soli e 1 sera con i miei amici , 1 con i suoi amici , 1 soli e 1 con i miei etc ! Sempre così per 2 anni !
So che state pensando che sia pazza, ma ha funzionato: quando eravamo con i suoi io ero la Cella (la fidanzata del Cello…diminutivo di Marcello) e quando eravamo con i miei amici lui era il fidanzato della Garavelli quindi eravamo PARI !
La mia metodicità aveva funzionato una volta e quindi quando ho fatto il test e ho scoperto che ero rimasta incinta…ho deciso subito di rimettermi al lavoro per un nuovo piano diabolico !
Quando sono rimasta incinta…la prima cosa che ho detto al mio LUI è stata che ero rimasta incinta e la seconda… che tra di noi, anche dopo la nascita di nostro figlio, non sarebbe cambiato nulla…o quasi !
Glielo ho promesso e se io prometto…io mantengo (come Ambra Angiolini in una sua famossissssssima canzone !)
E’ dura, è durissima…ma per ora ci sto riuscendo !
Ovviamente la parte organizzativa spetta a me, ma lo faccio volentieri !
Eccovi a seguire un paio di regole fondamentali da seguire per cercare di essere una buona mamma, ma soprattutto una buona compagna, non dimenticando mai che la coppia viene prima di tutto !
Se la coppia è serena e soddisfatta…è più facile che lo siano anche i figli :
1) uscire a cena da soli o con amici (ma SENZA BAMBINI !) almeno 1 volta ogni 2 settimane !
E magari dopo cena andare a ballare a una bella festa e quando si può…travestirsi !
Le feste mascherate spesso…ci aiutano a togliere la maschera
All’inizio mi ero prefissa almeno 1 uscita a settimana da soli…ma con le babysitter così inaffidabili, così care e spesso introvabili…è durissimo !
Diciamo che abbiamo trovato una soluzione alternativa: 1 sera usciamo assieme e 1 sera o esce lui o esco io così ci godiamo lo stesso la nostra libertà individuale !
Se resto a casa io…metto a letto Danny alle 20.30 e poi di solito mi guardo 4 o 5 puntate di Beautiful registrate o mi tuffo dentro facebook senza salvagente !!!
2) Ogni tanto…senza preavviso…fatevi trovare con reggicalze o biancheria sexy…si ricorderà che siete ancora una donna e non solo la mamma di suo figlio Evitate di farvi sempre trovare in tuta da ginnastica quando LUI torna dall’ufficio !
E soprattutto…spegnete la luce quando non siete ancora troppo stanchi…almeno 1 volta a settimana (se vi piace farlo con la luce accesa va bene lo stesso!)
3) lasciate il vostro compagno con vostro figlio/a almeno un paio di ore a settimana ! Se ci siete anche voi il bambino preferirà sempre stare con voi (la mamma è sempre la mamma!) e ai papà questa cosa fa altamente girare i maroni Andate a farvi la ceretta, andate in palestra…trovatevi un amante (scherzo amoreeeee !) fate quello che volete, ma levatevi dai maroni !
4) Chiamate la tata o le nonne per essere certe che possano tenere il bimbo/la bimba (se sono 2 è già più difficile, ma ce la potete fare ! Se sono 3..in bocca al lupo !!!) per tutto il we e poi prenotate da qualche parte due notti per voi 2 da soli (prima assicuratevi anche che non cadano proprio in quel we quei 3 giorni brutti brutti per noi donne !!!) e partite da soli lasciando a casa figli e pensieri !
So che è un momento di crisi, ma noi ci siamo fatti almeno 4 we l’anno scorso e li ho comprati tutti su Groupon spendendo per un we (hotel e cena compresa per la prima sera) meno di 200 euro in due !
5) costringete LUI a trovarsi degli hobby o dello sport da fare perché gli uomini che passano la vita tra lavoro, casa e famiglia…sono sempre tristi e incazzati !
Lasciateli uscire con i loro amici !
Torneranno a casa di sicuro ubriachi, ma almeno saranno felici !
La casa dopo un pò diventa una prigione…per tutti !
6) Non obbligate vostro marito a venire a Eurodisney, Legoland, Gardaland etc !
Gli uomini in quei posti non si divertono e diventano insopportabili !
Lasciateli a casa a sfogarsi davanti ai loro pc e fate come me: io ci vado con le amiche !
Ogni anno organizzo we in giro con amiche a bambini: Parigi, Londra, Berlino…tante giostre e sano shopping senza maschi col muso al seguito !
Fare la mamma è il mestiere più difficile del mondo.
Continuare ad essere anche una buona compagna è ancora più difficile, ma diciamo che nella vita forse…
ci sono mestieri ben più duri no ?!?!