Ci ho messo un paio di giorni, ma ci sono riuscita: sono uscita dalla modalità #campagnola e sono rientrata nei miei panni cittadini, ops!
Già sono una che si trucca poco, e che alle gonne e ai tacchi preferisce jeans e scarpe da ginnastica, ma quando vado in Puglia, nella nostra casa di campagna, tocco veramente il fondo.
Ho sempre avuto un grande spirito di adattamento e quindi quando parto ci penso sempre molto bene a cosa mettere in valigia.
Quando vado in vacanza entro in modalità “Zingara chic”, e a volte faccio anche a meno dello “chic”.
Sono sempre stata un po’ selvaggia, e quindi appena posso torno alle origini.
Se parto per Formentera, o se vado in Africa, dove ho conosciuto mio marito, di certo in valigia non metto abiti da sera e tacchi, ma solo gonne lunghe, qualche comodo vestitino, costumi, parei e qualche sandalo basso.
Quando vado in Puglia idem, e se ci vado in inverno, come quest’ultima volta, mi porto 4 paia di pantaloni, tenuta e scarpe da ginnastica (per fare le mie amate camminate), magliette a maniche lunghe e caldi pullover.
So a cosa state pensando: “Povero marito!!!”
Guardate che io non ho mai mentito, e non mi sono mai venduta per quello che non sono!
Quando ci siamo conosciuti, in discoteca a Zanzibar, le sue amiche con cui era in vacanza avevano i tacchi, ma io indossavo le mie comode infradito di cuoio, sotto un’ampia gonna da zingara.
Io i tacchi li tempero, mica li indosso!
E non penso che mio marito sperasse che, una volta indossata la fede, mi sarei trasformata in una donna tutta gonne e tacchi, ahahahahah!
Quando vado in campagna non porto trucchi, se non la cipria e il mascara, che però alla fine ho usato giusto a capodanno, e la manicure e la pedicure me li scordo fino al rientro in città.
La vera fregatura è che quando andiamo in Puglia mio marito, che è l’unico in famiglia che lavora seriamente, arriva sempre dopo di noi e riparte prima, e quindi l’apertura e la chiusura della casa, che non è proprio una passeggiata, specialmente in estate, spetta a me, e a Danny boy, che mi aiuta come può.
Partire per la campagna con lo smalto rosso sui piedi e sulle mani sarebbe davvero una perdita di tempo: in campagna le mani si usano parecchio, e i piedi spesso stanno dentro gli stivali di gomma, assai comodi per camminare tra piante e terra rossa.
E vogliamo parlare dell’acqua della cisterna?
Da noi non arriva l’acquedotto, e quindi abbiamo dovuto costruire una cisterna dove ci mettiamo l’acqua che ci porta il camion o l’acqua piovana, quando piove.
Il problema è che quell’acqua è bella “pesante” e quindi i capelli vellutati, fino a che sei in campagna, te li scordi!!!
Ma posso dirvi una cosa? Chissene importa dei capelli setosi.
Io amo la campagna, amo sporcarmi le mani, e amo vestirmi da maschiacchio, per essere comoda.
Amo stendere la ghiaia sulle stradine, e amo condividere tutti i lavori che posso con mio figlio, e con mio marito, quando c’è.
La campagna unisce.
La campagna spesso è faticosa: parti con dei bei libri da leggere, ma poi ti rendi conto che di tempo per leggere ce n’è ben poco, e se hai del tempo libero magari preferisci una mini pennica.
La sera vai a letto stanca, e spesso con il mal di schiena, ma vai a letto felice.
Chissene importa dei trucchi e dello smalto sulle unghie.
Per quelli c’è sempre tempo, ma le albe e i tramonti che ho visto a casa nostra in Puglia sono riusciti a togliermi il fiato.
Si litiga in campagna, si litiga di brutto, ma gli abbracci, dopo le litigate, sono i più forti di tutti.
Un vicino ti bussa e ti porta le noci, e i giardiniere, anche se quest’anno le tue olive erano troppo acide per essere tirate giù e per farci l’olio, ti fa la sorpresa e ti porta 10 litri di olio ricavati da un altro terreno.
Quando vado in Puglia stacco la spina, e passo le giornate tra la ferramenta di Cisternino e il mercato di Ostuni.
Quando la casa sarà completamente finita forse riuscirò a riposare un po’ di più, ma per ora mi sta bene così e, quando sono giù, mi sento più viva che mai.
Stanca, ma viva.
Il giorno della befana avevamo il volo per tornare a Milano.
All’aereoporto di Bari ci hanno accompagnati una mia amica di Foggia e suo figlio, che sono stati ospiti da noi un paio di giorni, quando papà è dovuto tornare a Milano a lavorare.
Quando siamo scesi dalla macchina, e siamo entrati all’aereoporto, per me è stato un piccolo shock: ma quanta gente, quanta luce, quanto rumore.
In campagna ho imparato a riapprezzare il silenzio.
In campagna ho imparato che il televisore spesso è più utile da spento.
Sono davvero felice di aver deciso di investire in Puglia e di costruire questa casa, e nonostante io di solito sia molto gelosa delle mie cose, sono anche molto felice di aver deciso di costruire una casa da affittare.
Eh sì, perché le cose belle vanno condivise e l’idea che qualcuno dormirà nella nostra casa, vivrà le emozioni che viviamo noi, vedrà i colori che vediamo noi e sentirà i profumi e i sapori che ci accompagnano tutte le volte che scendiamo in campagna, mi piace assai.
La mattina della nostra partenza sono andata nella lavanderia nella contrada vicino a noi a portare lenzuola e asciugamani da lavare.
Ormai lo sapete bene che io non sono nata casalinga e che non morirò casalinga.
Mentre tornavo dalla lavanderia, e percorrevo quel bellissimo tratturo in mezzo ai trulli, ho pianto.
Mio figlio era a casa con la mia amica e suo figlio, e io ero da sola, in mezzo agli ulivi, libera di sfogare le mie emozioni.
Per me è sempre molto difficile ripartire da lì, ed è ancora più difficile quando ritorno a casa e ritrovo LEI, la bilancia
Questa volta ero partita con le migliori intenzioni, e la prima settimana sono stata anche brava, limitandomi con il cibo, e andando a fare le mie lunghe e veloci camminate, un giorno sì e un giorno no.
Ma poi…
Ma poi in Puglia è arrivata la neve, e a casa nostra più di 40 cm di neve ci hanno impedito di uscire per giorni!!!
Addio camminate e benvenuti carboidrati.
Mio marito, che si è scoperto grande panificatore (termine assai più fashion di “panettiere”), ha svaligiato il mulino di Cisternino e si è divertito a fare pane ai 5 cereali, pane integrale, pizza e brioche.
Povera me che mi sono illusa che il pane fatto in casa, con il lievito madre fatto dalle manine sante del mio amore, non facesse ingrassare come il pane del panificio!
E poi mai partire per le vacanze di Natale con in valigia solo pantaloni elasticizzati, senza avere neanche uno straccio di bilancia sul posto!
Non pensavo di essere ingrassata così tanto, quindi immaginate la mia faccia quando a Milano sono salita sulla mia bilancia è ho visto apparire la scritta “80,4”
Aiutoooo!
In quel momento ho sentito una forte nausea, e ho capito che avevo bisogno di disintossicarmi, subito!
Ho aperto l’armadio, ho tirato fuori le mie buste di proteine, sali minerali e vitamine, e ho riempito la mia prima bottiglietta.
Sono a digiuno da due giorni, ho perso quasi 3 kg e mi sento più forte che mai.
Ieri ho fatto acqua gym, e oggi indor walking.
Ieri sera mi sono lavata i capelli e ho fatto un super mega impacco di crema, e stamattina ho fatto manicure e pedicure (in casa!).
Mi guardo allo specchio e inizio a piacermi di nuovo, e mi sento bene.
In campagna mi guardavo allo specchio solo quando mi lavavo il viso, e i denti.
In campagna non mi interessano gli specchi, ma la forza del mio corpo, che spesso metto un po’ troppo alla prova.
Mi ci è voluta una seduta di shiaztsu e un massaggio di un’ora per farmi passare il mal di schiena. Sto diventando anziana, ma la saggezza è ancora un concetto a me sconosciuto, e quindi speso sollevo pesi che non dovrei, e poi ne pago le conseguenze, ops.
Sono ufficialmente uscita dalla modalità #campagnola, ma una lieve malinconia mi avvolge il cuore.
Stamattina ero in giro in scooter, e ad un semaforo mi hanno suonato perché non sono partita nel centesimo di secondo in cui il semaforo è diventato verde.
Mi è sempre piaciuto correre.
Mi è sempre piaciuta l’energia che si respira nelle grandi città, ma i tempi cambiano, e ora andrei di corsa in aereoporto, e salirei sul primo aereo diretto al sud.
Ma siccome mio figlio è scuola e alle 16.30 devo andare a prenderlo per portarlo dal dentista…
Ora torno coi piedi per terra, mi faccio passare il magone, sorrido e faccio un paio di telefonate: anno nuovo, vita nuova!
E poi domani si vedrà…
Besos
Barbara
Ormai credo che molti di voi abbiano capito che io non sono per le vie di mezzo: o tutto, o nulla.
Sono stata single per 20 anni, non sapevo cucinare, e facevo la spesa una volta al mese, quando finivo l’ultima sofficino Findus ripieno di mozzarella e pomodoro o di funghi, e l’ultima scatoletta di tonno, in dispensa.
Poi un giorno mi sono innamorata, mi sono sposata, ho fatto un figlio (Ops, abbiamo!), ho quasi imparato a cucinare, e faccio la spesa praticamente tutti i giorni.
O sono felicissima, o sono a pezzi.
O giro per strada canticchiando anche quando sono in scooter, sotto il diluvio, o me ne sto rintanata a casa, affondo la testa tra una decina di enormi cucini (devo essere sicura che nessuno mi senta), e piango a dirotto come una fontanella, col naso che sgocciola, e a volte senza neanche sapere bene il perché.
O mi sveglio con addosso quella iperattività che spesso mi contraddistingue, esco a farmi 6/7 km a piedi velocemente, poi mi faccio la doccia, poi pulisco casa, poi lavoro , poi smonto gli armadi, cucino, vado a prendere mio figlio, lo porto a tennis, gli faccio il bagno, lo nutro, lo coccolo e lo metto a letto, oppure mi sveglio, lo porto a scuola, e torno a casa sul divano, dove ci resto tutto il giorno, e lavoro da lì, senza alzarmi, e a volte riesco pure a riposare.
Ecco, oggi sarei un po’ in modalità letargo, ma purtroppo non posso.
Ma torniamo alle “non vie di mezzo”.
Ho più volte parlato dei miei disturbi alimentari e dei miei attacchi di fame, e di quanto per me a volte sia più facile non mangiare nulla che mangiare poco.
Devo dire che digiunare mi ha fatto bene, mi ha dato la certezza che se voglio fare davvero qualcosa, la forza di volontà la trovo, ma, ovviamente, non si può digiunare per tutta la vita.
Forse è proprio nell’alimentazione che la via di mezzo va trovata, e alla veneranda età di quasi 45, ci sto provando.
L’ideale sarebbe trovare un regime alimentare corretto e studiato sulle proprie necessità, sui propri bisogni, e su eventuali forti intolleranze.
Un paio di settimane fa sono tornata da una mia vecchia amica nutrizionista che non vedevo da parecchio.
La prima ora l’abbiamo passata a chiacchierare.
Per la verità io chiacchieravo, e lei ascoltava.
Le ho raccontato che circa 7 anni fa sono diventata mamma, e che poi è mancato il mio papà.
Le ho raccontato del carico di responsabilità che all’improvviso mi sono ritrovata sulle spalle, e le ho parlato dei miei attacchi di fame, dei miei digiuni e di questa mia nuova voglia di tenermi in forma fisicamente.
Prima di rimanere incinta l’unica attività fisica che facevo, e che si possa raccontare, era quella che facevo salendo le scale di casa, visto che vivo al secondo piano senza ascensore.
Poi siccome mia mamma, quando ha avuto me, era ingrassata di 27 kg, nel timore di ingrassare anche io così tanto, durante la gravidanza ho iniziato a tenermi in forma con corsi di acqua gym, pilates, etc, e mi è piaciuto così tanto che non ho più smesso.
“Cara Barbara”, inizia la mia amica nutrizionista dopo aver ascoltato il mio lungo e “divertente” racconto.
“Mi sembri leggermente stressata, e quindi non credo che sia il caso che io ti dia una dieta proteica in questo momento. Credo proprio che sia meglio che tu inizi con una bella dieta disintossicante mangiando principalmente pasta e verdura”
Pasta???
Sìììììììììì
BINGOOO!!!
Io amo la pasta! Io mangerei pasta tutti i giorni!
Io mangerei pasta, pizza, tramezzini e biscotti, tutti i giorni.
Io sono una carbo addicted!
E più facevo diete dove non potevo mangiare pane e pasta, e più mi veniva voglia di carboidrati, e finivo per cedere.
Beh, ora la pasta la mangio tutti i giorni, e sono anche dimagrita quasi 3 kg in 3 settimane.
Avrei potuto perdere pure di più, ma spesso esco, e quando esco, e mi ritrovo con certe tentazioni servite su un piatto d’argento, non sempre riesco a resistere.
Ma gli attacchi di fame serali non li ho più avuti.
Gli attacchi di fame serali sono un tentativo che il nostro corpo, il nostro sub conscio, fanno per riempire dei vuoti.
Tutti noi abbiamo dei vuoti.
C’è chi ha vuoti affettivi, chi non è soddisfatto del suo lavoro, della sua vita…
E allora ecco che la sera, quando cala il sole, e ci si ritrova a casa, apparentemente tranquilli, arriva quella irrefrenabile voglia di dolci, di coccole, di carezze al cuore.
E allora via di biscotti, cioccolata, e chi più ne ha più ne metta.
Ma se quei vuoti noi iniziassimo a riempirli di giorno? Quando fa meno male al nostro corpo? Quando i carboidrati si assimilano meglio?
Ecco la grande scoperta che sto facendo in questo periodo: riesco a riempire quei vuoti non facendo più i danni che facevo prima, di sera.
Da tre settimane mi mangio un bel piatto di pasta tutti i giorni, di solito a pranzo (anche se potrei anche a cena).
E attenzione perché non sto parlando di 50 grammi di pasta, ma di un bel piatto di 100 grammi.
Però non deve essere pasta normale, ma pasta con poco, o zero, frumento, e condita giusto con un filo di olio e al massimo con poca verdura o proteine.
Ho anche scoperto che la pasta di kamut bianca è buonissima, e lo sono anche quella integrale, quella di farro, e quella di grano saraceno.
Costano di più, ma appesantiscono di meno, molto di meno.
Ho tolto tutti i latticini, ma ho scoperto che non è vero che la pasta senza formaggio grana è immangiabile: basta avere del buon olio, e noi abbiamo il nostro, della puglia.
Come sto bene da quando mangio la pasta tutti i giorni.
Arrivo a sera che non ho la fame che avevo prima, e riesco a mangiare meglio, senza sgarrare (se sono a casa).
Vabbè dai, ogni tanto sgarro ancora, anche a casa, ma lo faccio solo ogni tanto, mangiando giusto un paio di quadratini di cioccolata super fondente.
I danni che facevo quando seguivo le diete super proteiche non li faccio più, giuro!
Appena ci si mette a dieta, di solito,viene una fame…
Quando segui quelle diete super restrittive, non solo ti scatta quella ricerca compulsiva del cibo, ma soprattutto del cibo più grasso e calorico che ci sia in commercio, e i sensi di colpa aumentano!
Una delle prime cose che si fa quando si fanno le classiche diete super restrittive, è quella di ridurre ai minimi termini il cibo a colazione e nei pasti principali, nella errata convinzione che assumere poche calorie faccia dimagrire e diventare sani e belli.
Ovvio che mangiando poche calorie sì perde peso (a volte), ma spesso si perde poca massa grassa e tanta massa muscolare!
Per dimagrire bene, e senza sensi di colpa, la cosa più importante è trovare il proprio stile alimentare individuando il proprio giusto mix tra serenità, sazietà, sport e piacere.
Meglio dimagrire meno, ma essere felici, che dimagrire tanto, ma essere isteriche.
E’ un periodo un po’ del cavolo per tutti: è un periodo in cui siamo tutti un po’ preoccupati e stressati, e quindi forse non è proprio il momento adatto per fare diete estreme, che influiscano anche sull’umore, girando il coltello nella piaga.
Concediamoci qualche coccola in più, ma facciamolo, se possibile, con l’aiuto di qualcuno più esperto di noi, che magari è in grado di darci qualche bella dritta per non fare i classici danni fai da te.
Io posso solo dirvi che fino a poco tempo fa pensavo che mangiare la pasta tutti i giorni fosse solo un bel sogno, e che facesse ingrassare, e invece ora la mangio, sono dimagrita e sono anche molto meno stressata si prima, olè!
Besos
Barbara
E’ da stamattina che guardo quella porta.
E’ da stamattina che mi dico che devo farmi coraggio ed aprirla, ma non ci sono ancora riuscita.
Sabato scorso stavo facendo il bagno, in Puglia, e ora fa un freddo cane, in Lomabardia.
Ma porca paletta, cosa sta succedendo al clima?!?!?
Sole, grandine, di nuovo sole, e ora un freddo polare!
Ma le vecchie e care amate stagioni, dove sono finiteeeeeeeeeee??????
Stagioni
Cambio stagioni
Armadi
Aiutoooooooo!
Non ce la posso fare!!!
Devo fare il cambio dei miei armadi, e di quello di mio figlio, e già me la vedo la sua faccia quando stasera si ritroverà a dove provare una serie di pantaloni, giacche, pigiami, e chi più ne ha più ne metta.
Perché il vero problema del cambio degli armadi (che poi gli armadi restano gli stessi, ma sono i vestiti che cambiano), è capire cosa va tenuto e cosa va invece buttato, o regalato.
Quest’estate nella valigia di Danny c’erano solo sandali, e un paio di scarpe da ginnastica.
Al ritorno dalle vacanze, le scarpe da ginnastica, rimaste in città, erano all’improvviso diventate tutte piccole.
So a cosa state pensando: che questo è un problema sono dei bambini, che crescono.
EH NO!
E’ un problema anche mio!
Due anni fa avevo la 46
L’anno scorso ero arrivata addirittura alla 42
E quest’anno, dopo due mesi passati in Puglia, tra la costruzione della casa, e le vacanze, sono tornata alla mia vecchia e “cara” 46.
Evvvvvaiiiiii
E siccome quando sono tornata mi sono piombate addosso una serie di rotture di maroni indescrivibili, che mi hanno portato ad un bel carico di stress, era impensabile riuscire ad iniziare una dieta!
Avevo un estremo bisogno di pasta, di cioccolato, di patatine e delle merendine di mio figlio.
E cosa succede quando il tuo fisico si immedesima in una fisarmonica?
Succede che quando fai il cambio stagionale degli armadi devi provare tutto, ma proprio tutto!
E dopo aver provato tutto, ed esserti dimenata come un’anguilla sul letto, nel tentativo di allacciare la cerniera di quei vecchi jeans, devi anche prendere delle difficilissime decisioni.
Metto in armadio anche le cose che ora mi vanno strette perché adesso che sono più serena e ho iniziato una nuova dieta (da ieri), so che ce la farò e che tornerò alla 42, o mi arrendo e rimetto via i “capi impossibili”?
E poi c’è la gonna verde, quella gonna verde che ogni autunno rimetti nell’armadio, e ogni primavera rimetti in garage, senza averla mai usata.
Quella gonna verde che alla fine decidi di regalare, e che a due settimane dalla tua decisione, diventa all’improvviso il capo più importante della tua vita.
“Ma dov’è finita quella gonna verde che mi piaceva tanto? Volevo proprio metterla stasera! Starebbe così bene con le mie nuove scarpe marroni con la righina verde!!!”
Per una donna è durissima decidere di privarsi per sempre di uno dei suoi capi, e allora finiamo per rimettere tutto via, nel convinzione che il nostro fisico subirà delle mutazioni improvvise e miracolose, e che tutto tornerà di moda, prima o poi.
Gli uomini non capiscono quanto sia difficile per noi donne fare il cambio stagionale degli armadi.
Ma, in effetti, gli uomini non capiscono tante altre cose di noi donne, ops.
Adesso conto fino a 3, mi alzo da questa sedia e vado ad aprire quella porta.
Pensatemi please, e sappiate che il mio armadio con l’abbigliamento “atunninvernale”, non è in casa, ma in garage, e tra la casa e il garage ci sono due piani di scale, e non c’è l’ascensore.
E siccome non ho voglia di fare 10 giri, di solito mi carico come quei marocchini che vendono i tappeti in spiaggia, d’estate.
E spesso qualcosa mi cade per terra e, anche se era pulita, mi tocca ributtarla in lavatrice.
Sapete cosa mi consola?
Che so già che alla fine del cambio avrò perso almeno mezzo kg.
Evvai, ecco la prima, e unica, buona notizia della giornata.
Vabbè ora vado
3,2,1…
Barbara
PS. se anche voi avete gli armadi con i cambi in cantina, andateci a piedi, anche se avete l’ascensore! Fatelo per solidarietà, e per mantenervi in forma, ops!
Piccole quantità di aglio sono in grado di attivare quegli enzimi che a livello del fegato aiutano il corpo a liberarsi delle tossine. 2) POMPELMO Ricco sia di vitamina C che di antiossidanti, il pompelmo è in grado di migliorare i naturali processi di depurazione del fegato. Consiglio un bicchiere disucco di pompelmo appena spremuto, magari per merenda! 3) BARBABIETOLE e CAROTE Entrambe estremamente ricche di flavonoidi e di betacarotene, anche le barbabietole e le carote aiutano la depurazione del fegato. 4) TE’ VERDE Il tè verde rappresenta una delle bevande amiche del fegato, in quanto ricco di antiossidanti e dicatechina, un componente noto per la propria capacità di contribuire al funzionamento generale del fegato. 5) RUCOLA e SPINACI Rucola e spinaci, ma anche cicoria e tarassaco e l’insieme degli ortaggi a foglia verde scuro, sono ricchi di clorofilla e contribuiscono a purificare il sangue dalle tossine. 6) AVOCADO
L’avocado aiuta l’organismo a produrre il glutatione, un aminoacido solforato con funzione antiossidante utile per contrastare i danni provocati dai radicali liberi e necessario al fegato al dine di liberare l’organismo da pericolose tossine. Recenti studi hanno mostrato come un consumo regolare di avocado possa contribuire a migliorare la salute del fegato. 7) MELE
Ricche di pectina, le mele contengono i componenti chimici necessari al nostro organismo per purificarsi e favorire l’eliminazione delle tossine dal tratto digestivo. 8) OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA Oli spremuti a freddo come l’olio extravergine d’oliva, l’olio di semi di canapa e l’olio di semi di lino, sono considerati benefici per il fegato, se utilizzati con moderazione, in quanto possono apportare una base lipidica in grado di incorporare una parte delle tossine presenti nell’organismo, alleggerendo il carico delle stesse sul fegato. 9) CEREALI INTERGALI I cereali integrali, con particolare riferimento al riso integrale, sono ricchi di vitamine del gruppo B, nutrienti noti per essere in grado di migliorare sia il metabolismo dei grassi che il funzionamento del fegato. Dal medesimo punto di vista, è preferibile scegliere prodotti alimenti preparati con farine integrali, piuttosto che con farine raffinate. 10) BROCCOLI e CAVOLFIORI Il consumo di broccoli e cavolfiori può contribuire all’incremento della presenza di glucosinolati, degli enzimi naturali considerati in grado di contribuire all’eliminazione da parte dell’organismo ditossine, anche cancerogene, diminuendo il nostro rischio di esposizione a malattie tumorali. 11) LIMONI I limoni presentano un contenuto elevato di vitamina C, che aiuta l’organismo a sintetizzare i materiali tossici in sostanze che possano essere assorbite dall’acqua ed in seguito eliminate dall’organismo. Bere del succo fresco di limone al mattino aiuta a stimolare il fegato. 12) NOCI Le noci sono ricche di un aminoacido denominato arginina, che contribuisce ad aiutare il fegato a depurarsi e disintossicarsi. E’ consigliabile masticare molto bene le noci prima di inghiottirle, in modo da favorire la loro digestione. 13) CAVOLI Come avviene nel caso dei broccoli e dei cavolfiori, il consumo di cavoli permette di stimolare l’attivazione degli enzimi più cruciali nella depurazione del fegato e nell’eliminazione delle tossine. 14) CUCUMA
La curcuma rappresenta la spezia da favorire per la depurazione del fegato. Essa può essere aggiunta per il condimento di pietanze a base di verdure o di legumi, per amplificarne gli effetti benefici. La curcuma assiste l’attività degli enzimi che contribuiscono attivamente all’eliminazione delle tossine. 15) APARAGI
Studi recenti hanno rilevato come gli asparagi, con particolare riferimento alle loro foglie, siano da considerare un alimento utile alla protezione del fegato, con particolare riferimento al consumo eccessivo di alcol ed al loro prezioso contenuto di amminoacidi e sali minerali. Quasi quasi adesso apro un bar dove vendo alcolici e offro asparagi all’uscita! Ma torniamo a parlare di cose serie… Io sono rientrata dalla Puglia con circa 3 kg in più e, considerando che è da settembre che cerco di smaltire altri 3 kg che mi portavo dietro dall’estate, ora sono veramente alla frutta. E non nel senso che ho già mangiato antipasto, primo e secondo… La mia sfortuna è che sono troppo golosa, ma la mia fortuna è che ormai non potrei vivere senza fare attività fisica, e quindi mangio e brucio, mangio e brucio… Ma bruciare non basta! Purtroppo per dimagrire bisogna darsi un minimo di regolata anche su ciò che si mangia e si beve. Ho scritto “minimo” perché ormai ho capito che le diete drastiche non servono a nulla, per lo meno non garantiscono risultati a lungo termine. Dopo averle provate tutte, ho capito che, per esempio, eliminare del tutto i carboidrati è una cavolata. Ovvio che se per una settimana non mangi pane e pasta, ma solo proteine, verdura e frutta, dimagrisci, ma poi? Magari per una sera ti puoi togliere la soddisfazione di rimettere quel vestito che non ti entrava più, ma stai pur sicuro che i kg persi così li riprendi subito. Le cose più importanti sono: 1) fare un bella colazione abbondante (che comprenda anche frutta, da mangiare come prima cosa appena svegli, e proteine. Ad esempio un uovo o 50 grammi di prosciutto cotto) 2) a pranzo si può anche mangiare un piatto di pasta, ma limitandosi con le quantità e i condimenti. L’ideale sarebbe magiare pasta integrale. 3) ad ogni pasto vanno mangiati carboidrati, proteine e verdure. Meglio mangiare la pasta a pranzo e non la sera, ma assieme alla pasta vano mangiate anche le proteine (va bene anche una scatoletta di tonno nel sugo). Anche se la sera non mangiate la pasta, mangiate un panino piccolo o un paio di gallette di riso. 4) come condimenti ovviamente sarebbe meglio usare solo olio, poco e a crudo. Limitate il sale e se potete eliminate l’aceto balsamico perché si tratta comunque di zucchero. Non è poi così difficile riabituarsi all’aceto normale. Anche jogurt (se non avete problema con i latticini) e senape assieme, sono una buona alternativa per le condire verdure. 5) bisogna bere tanto, ma tanto. Io faccio una fatica bestiale perché a volte mi dimentico di bere per ore, ma bisognerebbe bere almeno 3 litri di acqua al giorno! Ovviamente alcool e bevande gasate varie andrebbero eliminati, ma non sarà di certo il bicchiere di vino a tavola o all’aperitivo a rovinare tutto il lavoro (ecco magari evitanti di lanciarsi sui buffet degli aperitivi). Io in questi giorni, nella bottiglia di acqua, ci metto del limone spremuto che aiuta a purificare! 6) se avete un’erboristeria a portata di mano, vi consiglio una bella tisana depurativa e digestiva prima di andare a nanna (in alternativa va bene anche una bella tazza di tè verde) Io ne ho trovata una pazzesca in un’erboristeria vicino a casa. Avete presente la scena di Benigni quando fa pipì nel film “Il piccolo diavolo”? Ecco, uguale! Infatti ho deciso che da domani la berrò di giorno diluendo 3 cucchiai in un litro di acqua e non più la sera diluendo un cucchiaio in una tazza. Non posso continuare a passare le notti a fare plin plin invece che dormire. Se volete farvi fare questa tisana magica, dite ad una qualunque erboristeria di farvi un bel mix, in parti uguali, di finocchi frutti, menta fg, liquirizia rd, carvi semi, camomilla fr, melissa fg, coriandolo semi, angelica rd, anice verde semi e timo. 7) ovviamente sarebbe cosa buona e giusta fare attività fisica, ma niente di massacrante perché non serve: meglio poco tutti i giorni che tanto 2 volte a settimana. Se non avete tanto tempo per andare in palestra o in bici o a farvi una lunga camminata…fatevi furbi! Non prendete gli ascensori, ma andate a piedi. Non salite in macchina per andare a fare la spesa o a comprare il giornale (lo so che lo fate!), ma andateci a piedi. Alla fine lo sappiamo tutti cosa dovremmo fare per dimagrire, il problema è averne voglia e metterci un po’ d’impegno. E’ più forte la voglia di dimagrire o la voglia di finire il torrone o il cioccolato nell’armadio? Con me spesso è buona la 2, ma ci provo, ci provo sempre a migliorare. Ora vado che mi aspettano 22 km in bicicletta. Ho rotto il vetro dell’iphone e ho preso appuntamento in Apple a Rozzano quindi, visto che non piove, ho deciso di andarci in bici. Anzi, per la verità l’ha deciso la mia motivatrice! Vi lascio qui sotto qualche ricetta che mi è stata suggerita, ma che non ho ancora provato. Non sembrano male! Ultima cosa, ma la più importante: sorridete che la vita è bella, sempre e comunque. Besos Barbara RICETTINE FACILI DA PROVARE Zuppa di broccoli e spinaci Per 2 persone vi serviranno: 500 grammi di broccoli, 150 grammi di spinaci, 1 patata, 750 ml di brodo vegetale, ½ cipolla, sale, pepe e erbe aromatiche a piacere. Mondate e affettate i broccoli, sminuzzate gli spinaci e cuoceteli nel brodo vegetale insieme alla cipolla, alla patata tagliata a cubetti e ad una manciata di erbe aromatiche, come prezzemolo, timo e origano. Quando gli ortaggi si saranno ammorbiditi, frullate la zuppa in modo grossolano, senza formare una vera e propria purea, con il frullatore ad immersione. Frullato invernale Preparate il vostro frullato invernale unendo 2 pere mature, 100 millilitri di lette vegetale, 70 grammi di yogurt vegetale non aromatizzato, 2 cucchiaini di semi di lino e 2 datteri denocciolati e sminuzzati. Tritate i semi di lino nel macinacaffè o nel mixer prima di unirli agli altri ingredienti. Frullate il tutto fino ad ottenere una bevanda dalla consistenza cremosa e omogenea, perfetta per la colazione o la merenda. Insalata di cavolo rosso Il cavolo rosso è un alimento depurativo e ricco di antiossidanti. Con un cavolo rosso di medie dimensioni potrete preparare un’insalata per 4 persone. Tagliate il cavolo a listarelle sottili e arricchite la vostra insalata con chicchi di melograno, carote e mandorle tritate. Conditela con un filo d’olio extravergine e con del succo d’arancia. Lasciatela insaporire e gustatela a temperatura ambiente. Zuppa di carote e zenzero Per 4 persone cuocete in 1 litro di brodo vegetale 600 grammi di carote, 2 cipolle di media grandezza pelate e affettate, 1 spicchio d’aglio tritato e 1 cucchiaino di zenzero fresco sminuzzatoo ½ cucchiaino di zenzero in polvere. Quando le verdure si saranno ben ammorbidite, prelevate 1 o 2 mestoli di brodo e teneteli da parte. Rendete cremosa la zuppa con un frullatore a immersione. Se risulta troppo densa, aggiungente un po’ di brodo. Condite con 2 cucchiai d’olio extravergine, ½ cucchiaino di curry in polvere, sale marino integrale e pepe. Frullato al succo di melograno Per preparare il vostro frullato al melograno per 2 persone unite nel bicchiere del frullatore 300 ml di succo di melograno – da ottenere spremendo i frutti con un normale spremiagrumi , 1 banana tagliata a fettine, 125 gr di yogurt vegetale al naturale e 100 grammi di mela o di frutti di bosco. Frullate fino ad ottenere un composto omogeneo e guarnite ogni bicchiere con qualche chicco di melograno. La zuppa Borscht Il borscht è una zuppa popolare di origine ucraina, ma molto diffusa in diversi paesi dell’Europa orientale, che in base agli ingredienti, leggermente diversi da paese a paese, va consumata fredda o calda. Nella maggior parte dei casi, gli elementi principali e che gli conferiscono quel colore rosso profondo, sono le rape e il pomodoro. Noi però vi proponiamo la versione fredda con barbabietola e cavolo, più tipica della Polonia, che unisce, in un unico piatto, tutte le sostanze nutritive di questi due forti alleati contro l’inverno. Ingredienti (per 4 persone) 1 cavolo verde intero a pezzi; 1 cipolla rossa (1/2 tagliata finemente, ½ tagliata a dadini); 2 barbabietole rosse; 1 gambo di sedano tagliato finemente; 1/2 cucchiaino di timo tritato; 2-3 tazze di acqua (in base alla consistenza); 1 limone il succo spremuto Preparazione: In una ciotola uniamo il sedano e la cipolla tagliati fini e per il momento li mettiamo da parte. In un frullatore uniamo tutti gli altri ingredienti, avendo accortezza di tagliare bene le barbabietole ed il cavolo in piccoli pezzetti. Versiamo la miscela ottenuta nel composto di sedano e cipolla, mescolando molto bene. Condiamo a piacere e serviamo il Borscht caldo a anche freddo (magari in inverno meglio caldo!).
Macedonia di frutta invernale Non dimenticate di portare in tavola tanta frutta di stagione, anche in inverno. Per preparare la vostra macedonia di frutta invernale potrete unire spicchi d’arancia e di mandarino, uva, chicchi di melograno, fettine di kiwi, scorrette di agrumi, fettine di pera e di mela. Non dimenticate la frutta secca o essiccata: datteri, uvetta, noci, nocciole e mandorle. Zuppa di lenticchie rosse, curcuma e zenzero Un’ottima zuppa per purificare il vostro organismo e sentirvi anche più leggeri! Ingredienti per 2 persone: 1 cipolla grande
2 carote
1 gambo di sedano
4 tazze di acqua
sale
200 g di lenticchie rosse decorticate biologiche (dopo averle tenute in ammollo per 2 ore circa)
2 cucchiaini di cucuma
20 g di zenzero grattugiato
erbette aromatiche a piacere Preparazione:
Pulite, pelate e tagliate grossolanamente la cipolla, la carota e il sedano, versate tutto in una pentola capiente, aggiungete le tazze di acqua, due prese di sale grosso e fate bollire per circa 40 minuti, poi aggiungete le lenticchie che avete lasciato in ammollo per un paio d’ore, copritele e lasciatele cuocere per circa 30 minuti a fuoco medio. Una volta cotte le lenticchie, frullate tutto con un mixer ad immersione, aggiungete la curcuma, lo zenzero grattugiato, le erbette che preferite, mescolate bene e servite!iricca di frutta e verdura può contribuire ad alleggerire il lavoro del fegato, in quanto alcuni frutti e ortaggi contengono sostanze in grado di favorire l’attività del fegato e di migliorare i processi di eliminazione delle tossine. Ecco 15 tra gli alimenti più adatti alla depurazione del fegato.