Tv spazzatura sí, tv spazzatura no?!

Quanti di voi ieri sera hanno visto almeno 10 minuti di Grande Fratello Vip?!

Su, su, alzate le mani !!!

Io non mi vergogno, di nulla!

 

Sono tre giorni che sono chiusa in casa con una sorta di sinusite che mi ha incollata al divano!

Per incollare me al divano ce ne vuole, e la sinusite ci è riuscita, argh

Raffreddore da cavallo, mal di denti, male alle orecchie, e mal di testa da tirare le craniate contro il muro.

Io dentro il “Grande fratello”? C’è mancato davvero poco…

 
A gennaio riparte il Gf e sta iniziando il tam tam mediatico.
Ecco che allora i miei ricordi vanno un po’ indietro…
Era il lontano 2006
Tanto per cambiare stavo andando in palestra.
Io vado spesso in palestra.
Io amo mangiare e l’unico modo per non ingrassare troppo, se ti pace mangiare, è bruciare quello che mangi.
La mia fortuna è che, non avendo un lavoro d’ufficio, ma essendo sempre stata una libera professionista, in palestra ci posso andare in orari in cui non c’è troppo macello.
Ma quella mattina…
Arrivo nella reception del Down Town di Piazza Diaz (allora andavo lì) e trovo la folla.
“Ma che succede?” chiedo subito a Raffaella, la mia amica capo ufficio stampa della palestra che era lì in quel momento.
“Stanno facendo i provini per la sesta edizione del Grande Fratello, dai falli anche tu?”
Ah, ah, bella battuta!
Io i provini del Grande Fratello?!
Io del Grande Fratello sono sempre stata una fan, non ho mai perso una puntata da quando è iniziato e se mi chiedete i nomi di tutti i concorrenti che hanno varcato la porta rossa…non me ne ricordo manco uno.
Beh dai, qualcuno me lo ricordo!
Mi ricordo quelli che poi ho conosciuto e che per un motivo o per l’altro sono diventati amici, conoscenti o nemici (Scherzo, non ho nemici!)
Tra loro quelli che ricordo di più sono Roberta Beta (mia cara amica), Filippo Nardi (quel “pazzerello” del mio ex vicino di casa”), Augusto De Megni (ah se potessi raccontare…), Marina La Rosa (ci siamo viste un paio di volte, ma non sono riuscita ad imparare a fare la gatta morta: lei era impeccabile!).
Ma torniamo a quel giorno.
Raffaella non ha accettato il mio NO, mi ha fatto saltare la coda e mi ha fatta entrare direttamente della sala dei provini presentandomi alla responsabile come una che il provino doveva assolutamente farlo.
Dopo 3 secondi mi sono ritrovata un numero appiccicato sulla camicia e fuori una fila di nuovi nemici (e meno male che avevo appena scritto che io non ho mai avuto nemici)
Chi cavolo era quella bionda che è arrivata e ha saltato la fila di quelli che erano in attesa dalle 5 del mattino?
Non vi dico la gente che era in coda…
Come erano vestiti…
Aiuto! Mi ricordo ancora uno biondo con un completo rosa confetto.
Sì, sì, uno!
Aveva pantaloni e giacca rosa, e cravatta giallo canarino.
E come è finita?
E’ finita che io di quei provini non ho mai detto niente a nessuno.
Non ho chiamato chi conoscevo e chi mi avrebbe potuto fare saltare la trafila, non ho detto nulla.
Quando mi hanno richiamata per il secondo provino, mi sono detta che se dovevo entrare dovevo farlo con i miei mezzi e senza l’aiuto di nessuno.
A quel punto mi era venuta voglia di affrontarla quella sfida.
Volevo entrare, volevo lasciare a casa il telefonino, la televisione e la mia maledetta mania di perfezionismo.
Volevo vivere a contatto con dei perfetti sconosciuti che nella vita normale non avrei mai frequentato e conosciuto.
Volevo entrare.
Ero già fidanzata con il mio attuale marito, ma lui era d’accordo.
Era comunque un’esperienza da fare, non avevo un lavoro da dipendente e, soprattutto, non avevo ancora un figlio.
Quando mi hanno chiamata per andare a fare il terzo provino a Roma con Cavallo, lo psicologo, ho iniziato a crederci davvero.
“Non le darebbe fastidio fare i suoi bisogni dove si sono appena seduti altri ragazzi che non conosce? Non le darebbe fastidio ritrovarsi in mezzo alla sua roba le mutande sporche di qualcun altro?  Lei è una a cui piace l’ordine? Lo sa che nella casa non troverà mai ordine?” 
Quell’uomo aveva capito subito che tipo ero.
Aveva anche capito che forse avrei litigato con tutti, ma il problema è che aveva  capito che io da quella casa, se non mi avessero buttata fuori i miei coinquilini, sarei scappata da sola prima della fine.
“Datemi un libro, datemi la televisione, ridatemi il cellulare o io tra 5 minuti esco e non mi vedete piùùù!”
Avrei fatto come Filippo Nardi, magari senza mazza da baseball in mano, o forse anche con quella.
Poco dopo il mio terzo provino, ho scoperto da un alto dirigente di fininvest (che non sapeva dei miei provini), che avevano deciso di togliere alla D’Urso la conduzione del Gf (come li capisco!) e di affidarla ad un volto più giovane, più fresco (come li capisco).
Come nuovo volto avevano scelto Alessia Marcuzzi.
Sono stata io la prima a darle la notizia e mi ricordo che Alessia era anche un po’ spaventata: lasciare le Iene per il Gf?
Avrebbe dovuto scegliere.
I miei provini sono rimasti a 3, non mi hanno più richiamata dopo la mia chiacchierata con lo psicologo.
Ero convinta che  non mi avessero più richiamata perché al secondo provino mi avevano chiesto di portare le foto dei miei parenti e dei miei amici e tra quelle foto ce n’erano anche un paio con Alessia.
Ai tempi eravamo già amiche e in quel periodo ci frequentavamo molto perché lei stava a Milano.
E se io fossi entrata? E se fossero venute fuori le foto di noi due, assieme?
Una concorrente amica della presentatrice, ops.
Nessuno avrebbe creduto che io ero diventata quasi concorrente prima che lei fosse diventata la presentatrice.
L’anno dopo sono andata con Alessia in vacanza a Dubai.
Sono andata a trovarla in studio durante una puntata del GF e siamo partite assieme da Roma, il giorno dopo.
Alla fine della puntata siamo andate a cena con un gruppetto di persone tra cui anche gli autori della trasmissione e Cavallo, lo psicologo.
Ero seduta proprio accanto a lui e quindi non ho saputo resistere.
Quella sera gli ho chiesto se si ricordava di me e del perché non mi avessero poi scelta.
“Mi avete lasciata a casa perché avrebbe presentato Alessia?”
“Ma vah” mi disse ridendo Cavallo, “Ti abbiamo lasciato a casa perchè avevo capito che non saresti resistita dentro la casa. Avevo capito bene che tu volevi solo provare una nuova esperienza e che non puntavi a stare dentro e a vincere il montepremi. Saresti stata dentro un po’ e poi saresti scappata come Filippo Nardi”.
Accipicchia, ma allora quello è davvero uno psicologo, e pure bravo!
Beccata in pieno.
Vorrà dire che andrò a fare i provini per XFactor, sempre se non resta Simona e se qualcuno mi insegna a cantare.
Barbara

Moi, Alessia e Simona al mio compleanno. Ne facevo 30 quindi…quasi 14 anni fa, ops!