Metereopatia cronica

Ebbene sì: soffro di metereopatia cronica, ma non credo si essere contagiosa, o per lo meno lo spero!

Già l’inverno è una stagione a me avversa, se poi piove, o grandina, e siamo a febbraio, il mio umore può subire delle pericolose impennate, verso il centro della terra 🙂

Il mare in inverno

Mare o montagna?

 
E’ da ieri che Facebook pullula di foto di montagne super innevate, con amici che non riescono neanche ad uscire di casa per andare a comprare il latte (e allora vanno dalla mamma di Morandi, al piano di sotto).
E siccome in montagna c’è un sacco di neve, noi oggi si parte, per la Puglia!
Pensare che a 5 anni avevo già preso la mia prima medaglia, da sciatrice provetta.
Ma alla veneranda età di quasi 44 anni, ho capito che a ME MI (scusate, ma, anche se scorretto, lo trovo molto rafforzativo) piace di più il mare, anche in inverno.
OK, ok, magari a febbraio porterò Danny a sciare un week-end, giusto per non sentirmi troppo in colpa.
Anche se, forse, più in colpa mi ci sono sentita  l’ultima volta che lo ho portato in montagna, a Pasqua.
Avevamo deciso di andare nel nostro amato agriturismo a Cortina per fargli prendere un po’ di lezioni di sci e lui, il primo giorno, è caduto, e si è stirato i legamenti del ginocchio.
Mi sono sentita in colpa perché non ho menato l’insegnante!
Ma si può portare un bimbo di 5 anni, che aveva già fatto qualche lezione, ma un anno prima, a fare una vera pista da grandi, subito, durante la prima lezione?!
Ma fare prima un pò di pratica in squallido campetto no!? Brutto?!
Vabbè, meno male che appena arrivati a Milano, con ancora le valigie in macchina, abbiamo portato Danny al Vismara da un giovane medico con le contropalle.
In montagna ci avevano detto di mettergli tutore e stampelle per due settimane, ma il medico della primavera del Milan, e della nazionale italiana di snowboard, ci ha fatto togliere tutto, subito.
Ma dimentichiamo e andiamo avanti che l’è megl…
E quindi?
E quindi abbiamo deciso che a noi ci piace di più il mare, anche in inverno.
Ed è proprio al mare, in Puglia, che ci stiamo costruendo una bella casetta per farci tutte le vacanze che riusciremo a fare, in tutte le stagioni, e per magari un giorno, chi può dirlo, andarci a vivere.
Amo Milano, ma ogni tanto si fa forte la voglia di scappare, e mi ci vedrei benissimo a vivere in Puglia, con il mare sempre a portata di mano.
Sono Veneziana, io.
Ho bisogno dell’acqua, io.
Mi piace sentire il sale sulla pelle.
Ci andrei a letto, con il sale sulla pelle.
Preferisco infilare in una borsa costumi e parei che passare le ore a cercare guanti, calze di lana, berretti e pile per tutti.
E poi soffro il freddo, e le code alle seggiovie.
Mi piace mangiare il pesce in riva al mare, con il vento che mi accarezza la pelle e gli schizzi delle onde che arrivano quasi sotto al tavolo.
Non mi mette tristezza il mare d’inverno, anzi.
Sembra volermi trasmettere la sua forza, il mare d’inverno.
Adesso vi lascio perché abbiamo un volo da prendere: la Puglia ci aspetta.
Dopo giorni di abbuffate mi viene difficile parlarvi di cibo, ma una cosina veloce veloce ve la voglio dire: alla polenta uncia con gorgonzola, preferisco il purè di fave con la cicoria.
Barbara
Ostuni, a fine settembre

Ostuni, a fine settembre