Sono nata, quasi per sbaglio, a Edimburgo, in Scozia, poi ho vissuto a Roma, a Venezia e a Milano.
Ho amato queste città e continuerò ad amarle, ma non vi nego che da quando sono diventata mamma, mi è venuta voglia di andare a vivere in campagna.
Mio marito, per fortuna, sarebbe favorevole a questa scelta.
Da quando ho imparato a conoscere meglio la Puglia, ho iniziato a desiderare di vivere in quella campagna, una campagna vicino al mare dove il turismo vive bene da aprile ad ottobre: cosa poter desiderare di più?!
Il mio sogno sarebbe quello di prendere in gestione una Masseria, o fare la pr per una Masseria.
Magari potrei anche provare a mettere in pratica quello che pian pianino sto imparando in cucina!
Non andrei in campagna per riposare perchè di carattere non riesco a stare ferma e poi non potrei permettermelo. Mi piace darmi da fare, ma vorrei iniziare a “correre” in mezzo al verde e non più solo in mezzo al cemento.
Una cosa mi blocca un po’: come potrebbe essere per nostro figlio crescere lì per poi magari in futuro tornare in città, per esempio per l’Università?
Carolina, la proprietaria della Masseria dove spesso dormiamo quando scendiamo in Puglia, anni fa ha fatto questa scelta e ha un bambino che fino ad oggi è cresciuto lì. Ho pensato che potesse aiutarmi fare una bella chiacchierata con lei.
Ho conosciuto Carolina quando avevo la pancia.
Flora è originaria di Andria, un paese vicino a Bari, e lì era tornata a vivere, ma come molti di quelli che non stanno proprio sul mare, il week-end si spostava.
Quel week-end Flora mi ha portata con lei e suo figlio Antonio al mare, a Fasano, a dormire in questi trulli stupendi.
Ogni trullo era una stanza e ogni stanza aveva ovviamente il suo bagno, ma anche la sua zona all’aperto con un bel tavolo in ferro battuto dove la mattina, appena sveglia, ti ritrovavi la colazione pronta con le briosche calde, la marmellata e il pane fatti in casa e la frutta dell’orto.
Quell’angolo di paradiso era di Carolina.
Carolina ha sempre avuto un gran gusto per l’arredamento, e non solo.
Carolina è nata in Svizzera a Berna tra i 40 e i 50 anni fa, ha vissuto poi tra Milano, Londra e New York per poi finire a Verona dove ha incontrato l’uomo che nel 2002 è diventato il padre di suo figlio Oliviero.
B: E’ stato allora che avete deciso di trasferirvi qui!?
C: No, era un investimento per passare qui le vacanze
B: Quando invece hai deciso di trasferirti qui!?
C: Ho incominciato a fare periodi sempre più lunghi qui in Puglia e quasi senza accorgere mente mi sono ritrovata a stare più qui che a Verona.
B: Quando hai deciso il trasferimento totale !?
C: Quando Oliviero doveva iniziare le elementari: bisognava decidere se stare su o giù.
B: E giustamente hai scelto giù. Quando hai deciso di aprire i tuoi trulli agli ospiti!?
C: Ho iniziato invtando gli amici, ma a brevissimo iniziavano ad arrivare anche gli amici degli amici e gli amici degli amici degli amici. Non conoscevo neanche il loro nome e al secondo mese di permanenza ho capito che avrei potuto trasformare in attività questa mia grande voglia di ospitalità.
C: È arrivata un ottima offerta da una coppia di inglesi quindi li ho venduti. Ho colto l’occasione per avvicinarmi al mare e ho comprato questa masseria dove nell’ ‘800 vivevano delle suore che facevano corsi prematrimoniali alle ragazze.
C: Ci ho messo un paio di anni a ristrutturarla e avendo gli spazi esterni adatti tra gli uliveti, ho iniziato a fare qualche evento selezionato country-chic, tra gli ulivi.
B: Quante stanze hai ora?
C: Sono 10 stanze tra cui alcune suite con vasche sia esterne che interne per uso esclusivo di chi occupa quelle stanze.
B: Dopo 12 anni di Puglia e 10 anni qui con tuo figlio torneresti a vivere in città?
C: Il mio sogno sarebbe quello di fare da ottobre ad aprile a New York e da aprile ad ottobre un Puglia.
C: Da Pasqua a fine settembre anche se in inverno c’è sempre qualcuno.
B: Quindi un po’ ti manca la vita di città se andresti a vivere a New York?
C: È chiaro che la città offre delle cose come eventi culturali, musicali, mostre etc che la campagna non ti offre e ti offre anche incontri con persone interessanti. Però alla fine questa forse è la cosa che mi manca meno perché spesso è il mondo che viene da me e quindi non mi mancano le occasioni di incontrare persone carinissime anche senza muovermi di qui.
Ho avuto una stilista di Hermès, un fotografo newyorchese, una famiglia olandese, una stilista tedesca designer per Vitra…Conosco gente di tutti i tipi e spesso si tratta di persone molto vicine a me: la casa rispecchia molto la mia personalità e quindi spesso finisco per trovare grandi affinità con chi sceglie questo posto, a volte si diventa amici. I miei clienti solitamente tornano e quando non tornano ci si sente, ci si scrive, il legame rimane.
B: Non ti nego che anche noi ci stiamo facendo un pensierino, a trasferirci qui. L’unica cosa che mi blocca è mio figlio: com’ è fare crescere un figlio qui !?
C: Le scuole sono ottime, sono molto attenti alle necessità dei bambini. Non posso fare confronti con le scuole delle città, ma posso dirti che Oliviero è un bravo studente e che ha molto tempo da dedicare alle sue passioni, come quella recente, ma già molto forte, per il pianoforte.
B: Non hai paura che crescendo qui, in una sorta di campana di vetro, quando poi si ritroverà nel mondo gli mancherà qualcosa, si troverà un pò spiazzato?
C: Sicuramente è una questione anche di carattere, ma c’è da dire che io appena posso lo porto in giro per il mondo. Nell’ultimo anno e mezzo siamo stati assieme a New York, in India, a Berlino, in Toscana e a Bruxelles. Appena posso lo porto anche a sciare, nella mia Svizzera. E ovviamente spesso va a Milano a trovare il padre. Viaggiare ti apre le porte…
B: Bisogna anche aver le possibilità per farli viaggiare!
C: E che lavoro a fare se non per dare un buon futuro a mio figlio?!
B: Ok mi hai convinto: ora costruiamo casa e poi cerco lavoro, al massimo mi vuoi come pr della Masseria Alchimia?
C: Considerati già assunta!
Masseria Alchimia
Contrada Fascianello, 50 72015 Fasano Province of Brindisi
Rieccomi! Scusate se ieri vi ho un po’ trascurato, ma siamo stati catapultati in paradiso e non ci ho capito più nulla.Siamo atterrati a Bari alle 8.45 e siamo partiti in esplorazione col desiderio di vedere posti nuovi.
La mia amica Tarantina Alessandra Grillo ci ha suggerito “Canneto beach” sul litorale di Taranto. Che dire!? Non finirò mai di ringraziarla.
Abbiamo scoperto Taranto, il suo mare e i suoi sapori: che spettacolo!
“Canneto beach” è un club con spiaggia, campo da tennis, pallavolo, piscina, spiaggia e un ottimo ristorante in uno splendido giardino.
La spiaggia esiste dagli anni ’60, anni in cui la proprietaria dei vigneti che c’erano in questa zona, amava invitare i suoi amici a fare il bagno, ma gli amici aumentavano e allora alla signora nasceva l’idea di mettere un paio di cabine per farli cambiare.
Le cabine sono diventate 4, poi 10…e al posto dei vigneti, negli anni ’80, nacque questo angolo di paradiso.
Pesce crudo (scampi e gamberi rossi), le famose cozze gratinate di Taranto, un ottimo sarago…
Che posti, che colori, che sapori, che accoglienza.
Quando amo questa regione!
Grazie Fabrizio perché far star bene i clienti è un piacere, ma farli sentire a casa già dalla prima volta…è un’arte.
Dopo questa inaspettata, ma piacevolissima gita a Taranto, dove un ponte girevole collega la bellissima città vecchia alla parte più nuova e dove non si può non andare a vedere il castello Aragonese, ci siamo avviati verso Cisternino.
A Cisternino abbiamo comprato un terreno e presto inizieremo a costruire la nostra casa.
Non vi dico l’emozione quando abbiamo scoperto che il geometra aveva già segnato con il gesso sul terreno, il perimetro della nostra casa.
Avevamo di nuovo bisogno di mettere i piedi in acqua e di rilassarci un po’, così siamo scesi a Torre Canne da Enzo, il nostro amico del Kypos, una spiaggia dove andiamo da anni e dove si sta sempre molto bene.
La giornata di ieri è iniziata con una sveglia alle 4 ed è stata ricca di emozioni quindi ci siamo rifugiati nella nostra masseria a fare un risposino.
L’ho chiamata “nostra” perché la Masseria Alchimia per noi è un po’ casa.
Ci veniamo da anni e Carolina, la proprietaria, ormai è un’amica.
Ma dell’Alchimia e di Carolina vi racconterò meglio molto presto.
Per la cena ci siamo affidati a Carolina perché volevamo sperimentare un posto nuovo.
Ci ha mandati alla “Antica Lama” a Torre Spaccata.
Un posticino nuovo, aperto circa da due anni, dove prima sorgeva un vecchio frantoio.
Difficile descrivervi come e quanto abbiamo mangiato, ma facile dirvi quanto abbiamo pagato: 50 euro in due.
Pasta fresca, fiumi di antipasti: purè di fave con cicoria, tortino di zucchine con ricotta, mini melanzane alla parmigiana, verdure fritte in tempura, focaccia fatta in casa con pomodorini e tante altre cosine da paura il tutto innaffiato da un ottimo vino pugliese
Dopo cena ero pronta per svenire nel nostro lettone alla Masseria, ma siccome avevamo mangiato come dei maialini, siamo andati a farci una passeggiata a Cisternino.
Sarebbe stato impossibile non finire a berci un drink dal nostro amico Vittorio al “C’eravamo tanto amati”, un localino delizioso ricavato nel pian terreno di Palazzo Amati.
Non ho più parole per descrivere questa regione, la sua gente, i suoi sapori.
Ci siamo follemente innamorati di questi luoghi e siamo felicissimi di aver deciso di costruire qui la nostra casa.
Non andate in vacanza all’estero se non siete mai stati in Puglia!
Barbara
Siamo da poco atterrati a Bari e a brevissimo avremo i piedi in mare quindi…l’occasione mi sembra perfetta per parlare di acqua.
Amo l’acqua, ma sono anche consapevole del fatto che l’acqua può essere anche parecchio pericolosa.
Di solito i bambini li fanno entrare in piscina per i primi corsi dopo i 4 mesi, ma quando Daniele aveva 3 mesi e mezzo, ho firmato e lo ho buttato in acqua, anche se ero un pò in anticipo.
Ho un delfino tatuato dietro al collo, passavo le ore a Marineland, il parco acquatico di Antibes in Costa Azzurra. I miei avevano una barca lì vicino.
Adoravo quel posto. Ormai mi conoscevano tutti talmente bene, che mi facevano entrare anche fuori orario e spesso stavo lì con gli istruttori anche quando davano da mangiare alle orche e ai delfini.
Avevo imparato qualche trucco, qualche gesto di quelli che gli istruttori usavano durante gli spettacoli.
Una volta me ne sono anche approfittata e ho fatto schizzare un mio amico da un’orca, mica micio micio bau bau!
Ho avuto la fortuna di fare immersioni a Sharm, a Cuba, a Zanzibar, a Bali e in tanti altri posti meravigliosi. Ovviamente ho il brevetto Advanced.
Che dire? Amo il mare e tutto ciò che c’è sotto, a volte più di quello che c’è sopra.
Non ho avuto paura neanche quando a Cuba mi sono trovata faccia a faccia con un barracuda o quando nelle isolette davanti a Lombok (la penisola di fronte a Bali) sono andata nella baia degli squali e mi sono trovata in mezzo a 5 degli abitanti della baia.
Mio marito ed io non abbiamo paura dell’acqua e non vogliamo che ne abbia neanche nostro figlio.
Ma per non avere paura dell’acqua bisogna imparare a conoscerla bene, bisogna imparare ad amarla e a non temerla, da subito.
Daniele ora ha 5 anni e mezzo e ormai ama l’acqua come noi, se non di più.
In terrazza appena inzia il caldo montiamo una piscinetta dove lui, tempo permettendo, entra tutti i giorni quando esce da scuola e spesso ci trascina dentro anche qualche suo compagno.
Ci divertiamo un sacco lui ed io quando c’è di mezzo l’acqua: in piscinetta, in piscina, in spiaggia, in mare…al largo!
Ora si diverte parecchio anche ad andare sotto a prendere le cose che gli butto.
L’anno scorso per la prima volta lo ho portato in crociera, sulla Norwegian Jade in Grecia e Turchia. Eravamo lui, mia mamma ed io.
Danny ancora ne parla infatti mi sa che quest’estate si parte di nuovo e questa volta ci portiamo pure il papi!
Barbara
Ebbene sì, domani si parte.
Danny boy resta a Milano con la nonna e mio marito ed io scendiamo… ci tocca!
Siamo stati convocati dal geometra che seguirà i lavori della nostra casa perchè a breve inizieranno gli scavi e noi dobbiamo andare giù perché abbiamo l’arduo compito di piantare i paletti dove vogliamo che sorga la nostra futura casa.
Puglia, Cisternino, Alberobello…tutta la zona dei trulli.
E’ di quell’angolo di paradiso che ci siamo innamorati ed è lì che abbiamo deciso di cercare un posto dove rifugiarci quando avremo la voglia e la possibilità di scappare dalla città.
Dirvi che sono emozionata forse è davvero riduttivo. Sono sicura che lo è anche mio marito anche se gli uomini, spesso, da fuori, sembrano sempre un pò più freddini di noi “femmene”.
Ok , ok, ora dobbiamo cercare di vincere l’enalotto più velocemente e magari usciremo a cena un pò meno e faremo qualche week-end in più a casa, ma ne vale la pena e nostro figlio ne sarà felice perchè anche lui è già innamorato del tacco del suo paese.
Della Puglia ci siamo innamorati tutti e tre, a prima vista, e dopo anni e anni di ricerca finalmente l’anno scorso abbiamo trovato il terreno che cercavamo, in collina, al fresco, ma a 15 km dal mare.
Un paradiso e per di più un’ottima occasione.
Tra poco si inizia a costruire e io già sento il profumo della frutta, delle orecchiette con le cime di rapa, del puree di fave, delle “bombette” di Cisternino, del mare, della lavanda, dei tratturi dopo la pioggia…
Sento il rumore dei fuochi d’artificio, perché in Puglia ogni sera c’è una festa di paese e ogni quasi ogni sera il cielo si colora.
Sento il rumore del silenzio, che bel rumore.
In Puglia, per fortuna, il tempo sembra si sia fermato.
La mattina ti svegli con calma, te ne vai in paese a comprare il giornale, il pane caldo appena sfornato, i taralli.
La gente ti saluta col sorriso, sempre.
Magari hanno meno di noi del nord, ma sono molto più felici e grati per quello che la vita ha regalato loro: una terra stupenda, un mare cristallino e gli incredibili sapori dei frutti che la terra da loro, ogni giorno.
Ostuni, Cisternino, Torre Canne, Alberobello, Locorotondo, Polignano a Mare, Fasano, Savelletri, Bari, Lecce, Brindisi, San Foca, Gallipoli, Porto Cesareo, Porto Prosciutto, Otranto… potrei andare avanti per ore citando tutti i posti che saremo in grado di raggiungere in meno di un’ora da dove presto crescerà la nostra casetta.
La Puglia è un affluente del paradiso e noi avremo un piccolo pezzo di sponda in quella fantastica terra. Che fortuna immensa.
Settimana scorsa una mia cara amica di Venezia ha deciso di prendersi 5 giorni di relax ed è partita per la Puglia, da sola. Una grande: Sara sì che sa come coccolarsi.
Non ci era mai stata così mi sono permessa di mandarle un paio di suggerimenti su dove andare a mangiare e su cosa vedere.
Sara ha seguito tutti i miei consigli parola per parola e non la finiva più di ringraziarmi quindi ho pensato che magari… condividere qualche cosa anche con voi nel mio blog, sarebbe stata una buona idea e allora eccomi qui con alcune delle cose più belle e più buone che abbiamo scoperto fino ad oggi.
Ce ne sarebbero tante altre, ma non vorrei farvi venire troppa voglia di partire, ops.
So che abbiamo ancora un sacco di posti e di profumi da scoprire e state pur sicuri che lo faremo, con grande gioia.
Prometto che tornerò presto a svelarvi qualche altra chicca.
Molto presto…
Adesso vi lascio che devo andare a finire la valigia: costumi, parei, shorts, canottiere, giacca jeans, sandali…cosa manca? Ah sì la crema protettiva ! Ops
Ciao Ciao
Barbara