Stamattina c’era la festa di fine anno nella scuola elementare dove abbiamo iscritto Danny boy dal prossimo settembre e allora mi sono detta “Perchè trascinarci anche mio marito che so che metterebbe il muso da quando entriamo a quando usciamo!? Ma mandiamolo a fare la spesa per la cenetta di stasera così fa cosa buona e giusta.
Buona? Giusta?
Gli avevo chiesto di andare al mercato del pesce (che abbiamo la fortuna di avere dietro casa) a comprare un polpo da fare in forno e delle seppioline da fare farcite. Risultato? E’ tornato a casa con una trentina di micro seppioline. “Ora mi spieghi come cavolo faccio io a farcire queste seppie microscopiche?!”.Mi ha risposto che in effetti gli sembravano un pò piccole. Ha detto proprio così…ma le ha comprate.
Che stupida! Ma come ho fatto a non pensare che su Marte loro le seppie le farciscono con il “sacco decoratore” per i dolci. E così, come sempre facciamo noi donne, mi sono adattata ai modi del “marziano”, ho messo il purè di patate e la scamorza grattuggiata nel sacco decoratore per il dolci e ho passato l’ultima ora a farcire seppie microscopiche. Secondo voi mentre io facevo tutto ciò lui dov’era? Stava dormendo sul divano. Una bella pennica dopo pranzo. Quella bellissima cosa che io non faccio più da non so neanche quanto tempo. Argh! Per lo sbattimento che mi sono fatta…direi che mi merito un premio: speriamo che stasera mio marito usi le sue ragnatele magiche in camera da letto per farmi fare le capriole, con lui! Buon sabato BarbaraUn paio di giorni fa vi ho dato la ricetta dell’ottimo “Uovo in gabbia” del grande chef Fulvio Siccardi http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=3240 e oggi vi darò la ricetta della “Gallina in gabbia” con e di Barbara Garavelli.
Volete sapere come si fa a finire a ballare in gabbia? Come si fa a divertirsi? Come si fa a tornare a casa felici alle 4 del mattino dopo aver passato una bella serata con marito e amici?
Facile: bisogna uscire.
Per tornare a casa felici, bisogna prima uscire di casa, mi sembra ovvio!
Eh sì perché, diciamocelo, ma spesso quando arrivano i figli ci si impigrisce e si diventa bravissimi a trovare un sacco di scuse: “non trovo una tata, non la ho avvertita in tempo, i nonni non possono, gli zii sono partiti per il we, se faccio tardi poi la mattina sono rimbambita e come faccio a stargli dietro etc etc”
Per carità, spesso non sono scuse, ma la pura verità, ma diciamo che spesso sono piccole “balle” (ops) e che se ci si organizza in anticipo (e non la mattina per la sera) e se VERAMENTE si vuole uscire…ci si prefigge un chiaro obiettivo e lo si centra, o no?!
Diciamo che essendo io parecchio “tetesca” nel mio organizzare e pianificare tutto, e amando molto divertirmi ed essere complice in tutto e per tutto dell’uomo con cui ho deciso di passare la mia vita… Io di obiettivi ne ho tanti e li centro sempre.
Ecco le prima tre cose che ho detto quando ho scoperto di essere rimasta incinta:
1) “mamma stai per diventare nonna”
2) “amore qui dentro c’è qualcosa…” (portando la sua mano sulla mia pancia)
3) “amore non ti preoccupare perché tra noi non cambierà nulla”
Lo ho già spiegato quando ho scritto il pezzo sull’importanza di mantenere viva la coppia dopo la nascita di un figlio http://www.temperateitacchi.com/blog/?p=346, ma lo ridico e lo continuerò a dire:
USCITE E DIVERTITEVI !
Siamo diventati genitori, ma non pensionati !
Sia chiaro che le stesse cose valgono anche per quelli che anche se non hanno figli amano tanto fare i finti pensionati e crogiolarsi a casa nei loro pensieri negativi: USCITEEEEEE che fa bene allo spirito!
Anche io ieri sera dopo 6 ore guardare i combattimenti di Okatagon al Forum di Assago ero parecchia provata.
Bello sì, ma 6 ore seduta sono tante e ad un certo punto sarei passata volentieri dagli spalti al materasso, ma ho fatto uno sforzo, sono salita in macchina, mi sono spogliata e ho “trascinato” mio marito (anche lui provato da una sveglia alle 6, da una lezione di Crossfit etc) al “Flower Power Party”.
Sì, sì, avete letto bene: “mi sono spogliata in macchina”.
Secondo voi mi sarei dovuta cambiare in un parcheggio sotto la pioggia?
Dovevo travestirmi e calarmi nella parte di figlia dei fiori.
Il calduccio asciutto della macchina, mi sembrava il luogo ideale, oh no?!
Siamo arrivati alla festa all’una ed è bastato entrare per riprenderci, all’istante, tutti e due.
Splendidi allestimenti, quella musica che ti fa ancheggiare anche quando pensi di non avere più le energie neanche per alzarti da una sedia.
I colori, le facce tutte sorridenti, la gente che ballava sui tavoli, tra i divani, nelle gabbie, ovunque !
Amici che non vedi mai e che ti vengono incontro col sorriso di quelli che hanno piacere di rivederti anche se magari non è proprio sempre vero, ma chi se ne importa, crediamoci che è bello!
Fiumi di energia positiva che ti scorrono vicino e ti entrano dentro.
Una maxi spugna virtuale che ti ripulisce da stanchezza e pensieri di qualsiasi genere, una spugna che ti libera la mente e che ti ricorda che la vita è davvero la più bella droga che ci sia: è gratis e non fa neanche male, anzi.
Per poter fare la “gallina in gabbia” bisogna imparare ad isolare i pensieri negativi e a vedere il bicchiere metà pieno.
I pensieri e i problemi, chi più chi meno, ce li abbiamo tutti, ma è inutile crogiolarcisi dentro creandoci così la scusa per non vivere più, al massimo.
“Ormai non ho più l’eta”, “Con tutti i pensieri che ho non mi va di uscire”…”Piove”, “Ma non ho ricevuto l’invito”, “Prima mi metto a dieta poi esco”… Che barba queste scuse !
A nessuno gliene importa niente se avete un paio di kg di troppo se non importa a voi…imparate a sorridere e a godervi la vita anche se non è tutto sempre bello e perfetto come vorremmo che fosse!
Fate felice il vostro compagno ricordandogli che non è solo il padre dei vostri figli e il capo famiglia che lavora e porta a casa lo stipendio, ma soprattutto il vostro eterno fidanzato (anche se siete sposati).
Fate fare ai vostri figli qualcosa di speciale.
Fate uno sforzo (anche fisico perché a una certa età sedersi e alzarsi dal pavimento non è impresa facile), ma sedetevi per terra a giocare con loro. Bastano 10 minuti al giorno e loro se lo ricorderanno per tutta la vita!
Quando eravamo piccoli noi non si usava che i genitori si “abbassassero” ai nostri livelli, ma i tempi sono cambiati no?!
Uscite, fate il pieno di energia positiva, di sapori, di colori, di parole dette e di parole sentite e tornate a casa.
Vi sembrerà tutto più facile e a quel punto sarete pronte per fare la “gallina in gabbia”.
Ora vi lascio perchè il marito è uscito a pranzo con un amico e i bambini (roba tra uomini) e visto che vedo che per ora non piove, quasi quasi prendo un bel libro e salgo in terrazza per farmi avvolgere dalla mia amaca, brutto?!
Mal che vada porto su anche un ombrello !
Ebbene sì…sono una Veneziana atipica: non amo bere !
Mi poteva capitare di bere giusto se c’era un festone di quelli pazzeschi !
Non amavo le mezze misure: o niente o troppo ! Mi piaceva l’effetto della “ciucca”, ma non il sapore dell’alcool…però me lo facevo andare bene e iniziavo a straparlare facendo ridere tutti (già parlo poco da sobria…figuriamoci quando sono alticcia ! AHAH).
Da quando sono mamma esco molto meno e se esco evito di prendermi le rare “ciucche” che mi prendevo prima perché comunque tata o nonna che ci sia la sera…la mattina il cucciolo si sveglia e prima o poi (più prima che poi…) nel lettone arriva e se la sera prima ho preso una ciucca…è durissima !!!
Così ormai… evito anche le rare serate esagerate che ogni tanto mi concedevo e mi concedo giusto del vino ogni tanto quando esco a cena, e preciso “ogni tanto” perchè mi capita più spesso di bere acqua anche a cena (si lo soooo ! Vengo sempre insultata, ma se non mi piace non piace !
Che ci posso fareeee?!?!). Il mio “non vizio” dell’alcool (ne ho tanti altri, ma nessuno di pesante!) deve essere una cosa di famiglia: anche mia mamma è astemia (lei del tutto!), ma povera…lei lo è diventata per un incidente di percorso: stava ballando il rock and roll che non era neanche maggiorenne e quando ha chiesto un bicchiere di acqua ghiacciata perchè era tutta sudata e assetata…un suo amico le ha fatto uno scherzo e le ha dato un bicchiere di vodka ghiacciata…bum ! Secca sul pavimento !
Ma poi diciamocelo…Sono talmente già così fuori di mio che se amassi anche alcool o droghe…sarebbe davvero un macello !
Forse dovrebbero incatenarmi ! Però…Però c’è una cosa alla quale non resisto: LA VODKA GIMLET che mi fanno Marcello o Riky al MOM ! A quella non rinuncerò MAI !!!
Se capita la serata, come ieri sera, in cui il marito ed io siamo in libera uscita…un passaggio al Mom lo facciamo sempre !
Lo “sbagliato” e la “vodka gilet” come la fanno loro…sono bbboni veri ! E poi il MOM si chiama così proprio dalla parola mamma in americano quindi dove potrei andare se non lì ?!?!?
Quando i 3 soci decisero di aprire questo bar non sapevano come chiamarlo: i loro cognomi iniziavano tutti e 3 per “MA” quindi volevano che almeno iniziasse per M… e poi arrivò quella tovaglietta con scritto MOMMY DADDY and SON e il “nome fu” !
Ci sono serate in cui ci passiamo prima di cena, come ieri sera, e altre in cui ci andiamo prima di cena e ci restiamo ad oltranza…Le ragazze in cucina preparano piadine, taglieri di affettati, torte salate, la mia amata pizza con le cipolle (toglietemi tutto ma non la pizza!!!), hamburger, torte e tanto altro !
Quindi spesso ce ne stiamo li e non ci muoviamo se non da dentro a fuori sul marciapiede e dal marciapiede a dentro. Ormai ci hanno recintato il parchetto sennò finivamo spesso anche in panchina !
Riky, Andrea e Marcello, i proprietari, sono appassionati di musica…dal rock al jazz passando anche per la musica italiana, quindi la selezione musicale è sempre ottima !
Ma ora parliamo di LEI…è LEI che spesso mi porta li… LA MIA VODKA GIMLET !!!
Vodka, lime e lime cordial ! Un vero antidoto alla tristezza: la bevi e sorridi…non puoi non sorridere mentre te la gusti e dopo che la hai finita e magari ne chiedi un’altra ! Il marito beveva sempre il loro mitico sbagliato ma ora siamo diventati due GIMLET DIPENDENTI !
Forse che forse che… sono contagiosa ?!
(nella foto MUM BARBS e MR RIKY al Mom in Viale Montenero 58)
Ebbene sì… l’ultima volta vi ho raccontato di quanto sia difficile fare la mamma… ma forse fare la mamma può sembrare una passeggiata se dall’altra parte bisogna anche ricordarsi di LUI… LUI CHI ?!?!?
LUI LUI…quello che in quella notte ( O quel pomeriggio ! O quella mattina…beh…questi sono cavoli vostri, sempre che ve li ricordiate !!!) ha piantato quel seme che si è poi rivelato così fertile per il vostro futuro ! Dopo 9 mesi la mia vita è cambiata, ma che dico…diciamo dopo 2 o 3 mesi dai !
Alla prima vomitata o alla prima forte nausea…ho iniziato a vedere in LUI il nemico, la causa del mio nuovo “stato di grazia”
(poi mi spiegate perchè lo chiamano “stato di grazia” ! GRRR !)
Quello è stato di sicuro il primo seme che ho piantato io per fermentare l’inizio di quella sorta di rancore che da quel momento ho iniziato a provare nei confronti del mio uomo, di LUI !
Eh daiii ammettiamolo…un pò ci girano i maroni che da quel giorno lì… ci dobbiamo cuccare, tanto per cominciare, 9 mesi di pancia, ciccia, smagliature, nausea e vomito (io poco di tutto per fortuna!) e poi giusto per dirne un paio così veloci veloci: notti in bianco…rigurgiti…cacca…tanta cacca…poppate vere e poppate artificiali con quella macchinetta elettrica infernale che faceva somigliare i nostro seni più a 2 wurstel infilati nel sottovuoto !
AIUTOOOO !
Però… alla fine…pensandoci bene…il nostro uomo…poverino …che colpa ne ha ??! Mica lo ha deciso lui che avremmo dovuto fare tutto noi no ?!?!
Lo ha deciso la natura e quindi ?!?! E quindi il nostro compito diventa ancora più arduo perchè: dobbiamo imparare immediatamente a fare la mamma e a farlo bene… moooolto bene.
Per di più… dobbiamo cercare di eliminare quella rabbia inevitabile nei confronti del nostro uomo perchè poverino, se fosse stato per lui, la avrebbe tenuta lui in pancia la creatura per 9 mesi !!!
E poi diciamocelo…mica è colpa sua se ha il sonno più pesante dell’olbelisco di Obelix e quindi in 5 anni non è mai riuscito a sentire suo figlio piangere la notte e non si è mai alzato al posto mio.
GRRRRR… quella inevitabile rabbia !!!
ECCOCI AL PUNTO: Visto che noi donne nasciamo mamme, crocerossine e donne tuttofare…oltre a fare la mamma dobbiamo quindi ricordarci che abbiamo un compagno che amiamo tanto e che non ha nessuna colpa (????) e quindi dobbiamo stare molto attente a non trascurarlo ora che abbiamo un figlio che ci monopolizza la giornata.
A parte le battute…quando nasce un figlio…in tutte le coppie è inevitabile che gli equilibri cambino e che questo spesso porti a dei momenti non facili che a volte (molto spesso!) portano addirittura alla separazione !
Ebbene…ormai non è più un segreto che io sia una rompiballe cosmica sempre alla ricerca di ciò che di più vicino ci possa essere alla perfezione quindi, visto che ho sempre sognato di avere una famiglia tipo quella della pubblicità della Barilla e che non sarà ci certo l’arrivo di un bambino a distruggere il mio mito del Mulino bianco…mi ci sono messa di impegno per non finire male come tante coppie che conosco
Ora mi tiro una gufata da sola, ma lo dico lo stesso : abbiamo passato momenti difficili, litighiamo più di Sandra e Raimondo e ci siamo pure menati (poco però!), ma siamo ancora qui e non esagero nel dire che ci amiamo come il primo giorno…ma… è dura, è un lavoro !
E’ stato già un lavoro arrivare a quasi 4 anni di “fidanzamento” prima di avere Daniele e adesso sarà sempre più dura.
Con i miei ex durava massimo 1 anno: Non era facile essere sempre “i fidanzati della Garavelli” e lo capisco…poverini !
Ma poi è arrivato LUI !
Ho capito che era quello giusto perchè aveva 8 anni meno di me, ma sapeva mettermi in riga ! Lo avevo capito dall’inizio che sarebbe stato impegnativo, ma dovevo fare in modo che questa volta funzionasse.
Per farcela ho messo a punto un piano perfetto: per i primi 2 anni siamo usciti 1 sera con i suoi amici, 1 sera da soli e 1 sera con i miei amici , 1 con i suoi amici , 1 soli e 1 con i miei etc ! Sempre così per 2 anni !
So che state pensando che sia pazza, ma ha funzionato: quando eravamo con i suoi io ero la Cella (la fidanzata del Cello…diminutivo di Marcello) e quando eravamo con i miei amici lui era il fidanzato della Garavelli quindi eravamo PARI !
La mia metodicità aveva funzionato una volta e quindi quando ho fatto il test e ho scoperto che ero rimasta incinta…ho deciso subito di rimettermi al lavoro per un nuovo piano diabolico !
Quando sono rimasta incinta…la prima cosa che ho detto al mio LUI è stata che ero rimasta incinta e la seconda… che tra di noi, anche dopo la nascita di nostro figlio, non sarebbe cambiato nulla…o quasi !
Glielo ho promesso e se io prometto…io mantengo (come Ambra Angiolini in una sua famossissssssima canzone !)
E’ dura, è durissima…ma per ora ci sto riuscendo !
Ovviamente la parte organizzativa spetta a me, ma lo faccio volentieri !
Eccovi a seguire un paio di regole fondamentali da seguire per cercare di essere una buona mamma, ma soprattutto una buona compagna, non dimenticando mai che la coppia viene prima di tutto !
Se la coppia è serena e soddisfatta…è più facile che lo siano anche i figli :
1) uscire a cena da soli o con amici (ma SENZA BAMBINI !) almeno 1 volta ogni 2 settimane !
E magari dopo cena andare a ballare a una bella festa e quando si può…travestirsi !
Le feste mascherate spesso…ci aiutano a togliere la maschera
All’inizio mi ero prefissa almeno 1 uscita a settimana da soli…ma con le babysitter così inaffidabili, così care e spesso introvabili…è durissimo !
Diciamo che abbiamo trovato una soluzione alternativa: 1 sera usciamo assieme e 1 sera o esce lui o esco io così ci godiamo lo stesso la nostra libertà individuale !
Se resto a casa io…metto a letto Danny alle 20.30 e poi di solito mi guardo 4 o 5 puntate di Beautiful registrate o mi tuffo dentro facebook senza salvagente !!!
2) Ogni tanto…senza preavviso…fatevi trovare con reggicalze o biancheria sexy…si ricorderà che siete ancora una donna e non solo la mamma di suo figlio Evitate di farvi sempre trovare in tuta da ginnastica quando LUI torna dall’ufficio !
E soprattutto…spegnete la luce quando non siete ancora troppo stanchi…almeno 1 volta a settimana (se vi piace farlo con la luce accesa va bene lo stesso!)
3) lasciate il vostro compagno con vostro figlio/a almeno un paio di ore a settimana ! Se ci siete anche voi il bambino preferirà sempre stare con voi (la mamma è sempre la mamma!) e ai papà questa cosa fa altamente girare i maroni Andate a farvi la ceretta, andate in palestra…trovatevi un amante (scherzo amoreeeee !) fate quello che volete, ma levatevi dai maroni !
4) Chiamate la tata o le nonne per essere certe che possano tenere il bimbo/la bimba (se sono 2 è già più difficile, ma ce la potete fare ! Se sono 3..in bocca al lupo !!!) per tutto il we e poi prenotate da qualche parte due notti per voi 2 da soli (prima assicuratevi anche che non cadano proprio in quel we quei 3 giorni brutti brutti per noi donne !!!) e partite da soli lasciando a casa figli e pensieri !
So che è un momento di crisi, ma noi ci siamo fatti almeno 4 we l’anno scorso e li ho comprati tutti su Groupon spendendo per un we (hotel e cena compresa per la prima sera) meno di 200 euro in due !
5) costringete LUI a trovarsi degli hobby o dello sport da fare perché gli uomini che passano la vita tra lavoro, casa e famiglia…sono sempre tristi e incazzati !
Lasciateli uscire con i loro amici !
Torneranno a casa di sicuro ubriachi, ma almeno saranno felici !
La casa dopo un pò diventa una prigione…per tutti !
6) Non obbligate vostro marito a venire a Eurodisney, Legoland, Gardaland etc !
Gli uomini in quei posti non si divertono e diventano insopportabili !
Lasciateli a casa a sfogarsi davanti ai loro pc e fate come me: io ci vado con le amiche !
Ogni anno organizzo we in giro con amiche a bambini: Parigi, Londra, Berlino…tante giostre e sano shopping senza maschi col muso al seguito !
Fare la mamma è il mestiere più difficile del mondo.
Continuare ad essere anche una buona compagna è ancora più difficile, ma diciamo che nella vita forse…
ci sono mestieri ben più duri no ?!?!