Ho aperto un blog più di un anno fa.
Mi ero illusa di essere una blogger ormai navigata.
Il blog me lo ha aperto mio marito, ma per il resto mi gestisco tutto da sola: scrivo, uso le mie foto, cambio e ingrandisco font, pubblico, modifico, taglio, cancello, aggiungo…
Temperateitacchi: anche il nome del mio blog me lo sono inventato tutto da sola!!!
Per essere una che col computer non ha mai avuto questa grande dimestichezza, ero davvero orgogliosa di quello che ero riuscita a fare.
E invece?
E invece ieri ho fatto un corso con un bravo grafic design, esperto di blog e di tutte quelle che sono le regole da rispettare, e ho capito che non avevo capito proprio un tubo!
Ieri mi sono sentita piccola, ma tanto piccola.
Blogger io?
Ma quale blogger.
Al massimo sono il girino di una blogger.
Questo è il mio articolo numero 501 e ieri ho scoperto che gli altri 500 li ho scritti tutti usando il font sbagliato.
“Guarda che il font che ha usato tu non è un font che si usa per il blog, ma per le poesie, per esempio”.
Bella questa!
Non sapevo esistessero i font per i blog e i font per le poesie.
Io sapevo solo che non è educato scrivere in maiuscolo perché è un po’ come urlare.
Avevo trovato un font che mi piaceva e avevo deciso che avrei usato sempre quello, giusto per dare un po’ di ordine al mio blog.
Praticamente ho scritto un “libro” di poesie, senza saperlo.
E che poesie!
Si vede che sotto sotto mi sento un po’ poetessa ribelle, ahahahahah
“Ma lei le mette le parole chiave? Nel titolo ce ne vanno almeno 3″.
“E i tag? E la meta description?”
“Quando mette link di video, magari presi da youtube, usa lo short link? Aggiunge il codice da incorporare in modo da togliere la pubblicità? Lo sa che le immagini devono essere 72 dpi?”
“Quando prende informazioni dal web, per esempio da Wikipedia, prima di incollarle nel suo post, le copia in Text edit o in bloc-notes, e toglie così tag, codici etc?”
Cosaaaaaaaa?
Che hai dettooooooo?
Chi ha un moment perfavoreeee?
Anzi, facciamo un aulin che è megliooooo!
Sapete cose vuol dire fare un corso del genere dalle 9.30 alle 13.30?
Vuol dire entrare con tanta curiosità e uscire con tanto mal di testa!
E io che pensavo di essere una neo blogger.
Ma quale neo blogger!?!
Io sono una baby blogger, una infant blogger.
Il problema è che, anche ora che ho ricevuto e registrato un sacco di nuove informazioni (proprio tutte no, ma qualcuna in più sì), so già che le cose non cambieranno molto.
Mi ci vedete a me che vado su “Google trend” per vedere quali sono gli argomenti più cercati nel web e che quindi decido di parlare di uno di quegli argomenti per migliorare la mia indicizzazione, per aumentare il numero dei miei lettori, e le speranze di trovare qualche sponsor che decida di investire nel mio blog!?!?!?
Sì, sì, certo che sì.
E’ ovvio che mi piacerebbe tanto iniziare a guadagnare qualcosa, ma la verità è che io scrivo perché mi piace scrivere.
Io parlo di quello che mi va di parlare, e non di quello che vorrebbero sapere gli altri.
Però sto migliorando dai!
Oggi ho cambiato font, ho messo qualche parola in neretto, un paio di link , tag e parole chiave.
Se continuo così, sento che tra qualche mese sarò pronta per lo svezzamento.
Sono sicura che il mio S.E.O. pian pianino aumenterà.
Perdindirindina, ma vedete che ho già cambiato il mio modo di parlare???
Fino a ieri manco sapevo cosa fosse sto S.E.O. (search engine optimization)
Troppa roba, mi sta tornando il mal di testa di ieri.
Direi che per oggi ho fatto un sacco di piccoli grandi passi, e quindi passo e chiudo.
Vi lascio, e torno al mio biberon.
Magari ci metto dentro anche un moment tritato dai.
Baby blogger Barbara
P.S: non ho cambiato nome e sesso, ma ho solo rubato ad un amico il suo fantastico costume di carnevale!