L’ultima volta che sono andata a Venezia sono stata ad un “festin” ( a Venezia si dice così) a casa di Roberta e Chicco e ho assaggiato una cosa squisita fatta da una loro amica portoghese.
Si tratta di un piatto che servono alla “Pharmacia” di Lisbona vicino al famoso Mirador di Santa Caterina.
La Pharmacia è un posto molto carino dove si può pranzare, cenare o fare l’aperitivo. Come si può dedurre dal nome, tutto è insiprato alla Farmacia infatti ti portano il conto nel recipiente per la raccolta delle urine! Ahahahahah
Iniziamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA
Asparagi
prosciutto crudo (tante fettine quanti sono gli asparagi che volete fare)
miele e sale
Se avete tutto INIZIAMO:
Fare bollire gli asparagi 5 minuti in acqua e sale
Poi li passate sulla piastra o sulla padella anti aderente per circa 5 minuti con un goccio di olio
Avvolgete i vostri asparagi con una fettina di crudo e ci mette un filo di miele e servite.
Barbara
Di solito per fare l’uovo in camicia bisognerebbe far bollire l’acqua con un po’ di aceto e una volta che bolle l’acqua toccherebbe creare un vortice e infilarci dentro l’uovo continuando a girare, girare…
Una fatica assurda che spesso non porta neanche all’uovo perfetto!
Ma siccome io sono una curiosona e ormai a casa sono piena di libri, riviste e ritagli di cucina, ho trovato una scorciatoia. E visto che io sono buona e gentile e che voi mi state parecchio simpatici…ho deciso di darvela.
Ocio che lo vedo che state sorridemdo, ma io stavo parlando della ricetta, stupidini!
Iniziamo come sempre dalla LISTA DELLA SPESA (per 2 persone)
direi 4 uova (2 a testa)
un mazzetto di asparagi
un limone
Formaggio grana
Sale,pepe e pellicola trasparente da cucina
Se avete tutto INIZIAMO
Prendere una tazza o uno stampino per fare il creme caramel, lo rivestite con la pellicola trasparente e ci rompete dentro il vostro ovo. Se inumidite la pellicola prima di versarci dentro l’uovo, sarà poi piu’ facile staccare uovo dalla pellicola una volta cotto.
Pulite gli asparagi e li fate bollire una decina di minuti.
Li togliete dall’acqua con la schiumarola e separate le punte, che userete poi intere, dai gambi piu’ duri che invece taglierete a tocchettini e frullerete con sale, un filo di olio e una spruzzata di limone per ottenere un salsa che terrete da parte.
Spolverate le vostre uova con sale e pepe e chiudete il sacchetto con del filo da cucina o con quello che vi pare per poi calarli amorevolmente in un pentolino con acqua che già bolle.
Il sacchetto chiudetelo in modo che dentro ci stia solo l’uovo e non aria, così l’uovo, in fase di cottura, non avrà spazio per muoversi e verrà bello ovale preciso preciso!
Io ieri sera ne ho cucinati 5 in contemporanea usando lo spago da forno e tenendo i fili ben lunghi così da non ustionarmi le “ditina” mentre li calavo in acqua.
Lasciate le uova in ammollo per 5/6 minuti.
La ricetta dice 6, ma secondo me 5 e mezzo è l’ideale.
Per impiattare prendete piatto fondo, lo spolverate con tanto formaggio grana, poi ci mettete sopra un cucchiaio abbondate della vostra salsa di asparagi.
A quel punto con tanto amore tagliate il “ciuffo” del sacchetto e facendo attenzione alle dita (io me le sono un pò bruciacchiate) liberate il vostro uovo cercando di non romperlo. Basta staccare la pellicola trasparente piano piano.
Adagiate 2 uova al centro di ogni piatto sopra la vostra salsa, ci mettete attorno 3 o 4 punte di asparagi bolliti (fa meno figo, ma io ieri sera ne ho messe un po’ di piu’), date un’altra spolverata di grana, sale e pepe, un filo di olio e “Le jeux son faits”.
Ieri sera li ho fatti qui a Venezia a mia mamma e le sono piaciuti molto!
Barbara
Non so se anche per voi era così, ma quando ero piccola non vedevo l’ora che arrivasse Pasqua più per le sorprese che per le uova.
Ok, ok, mi piace molto il cioccolato e sono sempre stata una super golosa (e si vede), ma visto che di uova ne arrivavano sempre almeno 3 (mamma e papà, e i nonni) dopo il primo uovo io di cioccolato ne avevo abbastanza e volevo solo vedere le sorprese.
E poi, quando ero piccola, il mio papà gestiva il nostro bar di Roma con laboratorio di Pasticceria, quindi la sorpresa nell’uovo per me ce la metteva lui ed era sempre qualcosa di molto bello.
Il bar pasticceria a Roma la abbiamo ancora, ma lo abbiamo dato in gestione, e che gestione! Guardate che uova di Pasqua hanno realizzato. Sono vere opere d’arte in mostra fino al 31 marzo. http://www.pasticceriabompiani.it/uovadipasqua/
Oggi la mia amica Camilla, responsabile relazioni esterne di SBS, mi ha mandato ben due sorprese senza uova. Un vero lusso per una come me che fa sempre finta di essere a dieta, almeno non induco in tentazioni.
Camilla sa bene che ora che ho il blog, spesso faccio foto con il mio iphone e altrettanto spesso uso il mio ipad per scrivere o per navigare in cerca di ricette e altre informazioni utili per temperare i tacchi.
Guardate cosa mi ha mandato quella mente geniale di Camilla.
Quando sono in cucina uso sempre il mio ipad per leggere le ricette e di solito lo appoggio dove capita.
Una volta è anche precipitato rovinosamente sul pavimento perchè lo avevo adagiato sul cestino del pane che proprio stabile non era! Argh
Da oggi invece ho una signora base antiscivolo con una fantastica penna che si appende direttamente sull’ipad. Brutto?!
Voi avete idea di come riuscivo ad imbrattare e impuzzolentire quel povero schermo con le dita sporche di farina, cipolla, uova, pangrattato e chi più ne ha più ne metta?!
Ma vogliamo parlare della seconda sorpresa? Questo lo hanno inventato per me, è una figataaa!
Una cover trasparente per il mio iphone 5 con uno sportellino (nella foto ve lo ho lasciato aperto per farvi capire che esiste sennò non si sarebbe visto) che anche da chiuso ti permette di usare tutte le funzioni del telefono.
Avete capito? Posso digitare i numeri per fare le chiamate, posso leggere le mail e facebook, rispondere ai commenti del blog e soprattutto fare le foto ai piatti che cucino anche quando ho le mani zozze! Eh vaiii
Ma poi, e scusate se è poco, vogliamo parlare del fatto che con una cover trasparente si vede ancora il mio super adesivo di “Temperateitacchi”?
Con queste due sorprese oggi la mia amica ha salvato i due schermi dei miei due più grandi strumenti di lavoro, alleati e amici.
Grazie Camilla.
Averlo saputo prima che avrei ricevuto dei regali così…avrei aperto un blog anni e anni fa! Wow
Finalmente qualcuno che si inventa oggettini utili anche per le casalinghe disperate, ma tecnologiche!
Siccome so già che mi chiederete dove si possono trovare queste cosine utili utili, vi dico che da lunedì prossimo si potranno comprare on line sul sito www.sbsmobile.it oppure li potete trovate da Finiper, da Auchan, alla Metro, da Castoldi e da Euronics a San Giuliano, all’Esselunga e da Fnac.
Dimenticavo! Stasera, come potete intuire dalle foto, ho fatto una zuppa di asparagi e patate buonissima. Se fate i bravi vi do la ricetta dai ! Hihi
Ieri sera eravamo invitati a cena a casa di Ivan, un amico comune mio e di mio marito.
Per essere precisi…Ivan è la persona che ci ha presentati a Zanzibar, in Tanzania, poco più di 9 anni fa, ma questo ve lo racconterò un’altra volta.
L’occasione della cena di ieri era l’appena iniziata convivenza con Juka, la sua nuova fidanzata giapponese che si è gentilmente offerta di preparare la cena.
Cosa avrei potuto desiderare di più visto che sono un’appassionata si sushi?
La mia giornatina di ieri era stata pesantina quindi alle 20 ero praticamente uno zombie. Mio marito ed io eravamo in auto diretti a casa di Ivan, ma la mia stanchezza era arrivata a livelli così alti che mi veniva quasi da piangere. Lo ammetto, avrei fatto inversione e sarei tornata molto volentieri a casa per andare a letto senza neanche cenare.
Ieri mattina ci siamo svegliati, abbiamo fatto colazione e Danny boy ed io siamo schizzati fuori casa in bici diretti alla metropolitana. Peccato che la bici si è bucata quindi la abbiamo riportata a casa e siamo ripartiti a piedi. Diciamo che l’inizio poteva essere migliore!
Quasi 2 ore di viaggio in metrò per andare e tornare da Rho più 4 ore in giro per la fiera “Ludicabimbi”…non sono una passeggiata. Il mio motto però è “barcollo, ma non mollo” e sotto ai vestiti ho sempre una micro mantella da Wonder Woman.
Ho inserito 4 pile nuove nel vano nascosto nella mia schiena e mi sono rimessa in moto.
Dopo aver gentilmente ceduto nostro figlio alla mitica suocera, mi sono fatta una doccia, mi sono vestita e prima di cena non mi sono fatta mancare neanche una riunione lampo per un evento da organizzare a breve.
Meno maleee! Meno male che non ho dato retta alla mia stanchezza, ma ai pochi neuroni che ancora funzionavano e che mi dicevano che non dovevo chiedere a mio marito di fare inversione per riportarmi a casa.
Era da tempo che non passavo una serata così bella!
La nuova fidanzata del nostro amico non solo ha preparato un fantastico menù giapponese, ma ha anche avuto la splendida idea di dedicare una parte della cena ad una vera e propria “lezione di sushi” fornendoci tovagliette di bambù, riso, pesce e tutto quello che ci poteva servire.
Prima ci ha insegnato a fare i temaki (i coni di alga con dentro riso e pesce) e poi gli hosomaky (i classici rotolini con fuori alga e dentro riso e pesce).
Dopo averci fatto una vera e propria dimostrazione, ci ha messo alla prova in una sorta di sfida che ha divertito tutti e che ha avuto come vincitore il mio maritino da tutti applaudito.
Che smacco per me che il sushi lo facevo già da un po’ in casa…o per lo meno ci provavo!
Al primo tentativo ho messo troppo riso e non sono riuscita a chiudere perfettamente il maxi rotolino.
Dopo la lezione Juka ci ha deliziati con il più buon tempura che io abbia mai assaggiato in vita mia. Ho spiato bene e proverò a rifarlo, ma la vedo durissima che possa venirmi buono come il suo.
Eravamo in 8 e per un errore di comunicazione, nessuno di noi aveva pensato al dolce quindi Laura ed io ne abbiamo approfittato per prenderci una boccata d’aria e abbiamo fatto una passeggiata in notturna fino alla gelateria più vicina.
Non so se quel gelato fosse magico o se più probabilmente lo fosse tutto quello che avevamo mangiato prima, ma alle 11 di sera avevamo spento le luci in salotto e stavamo ballando tutti e 8 scatenati.
Che dire? Queste sono le serata che io amo. Un’ottima cena tra amici, una lezione si sushi a sorpresa e addirittura un fuori programma “danzereccio”.
All’1 eravamo a nanna felici e soddisfatti.
Queste serate fanno bene al cuore e alla pancia e anche se oggi avrei voluto fare un giro in bici al sole e invece piove…sono felice lo stesso!
Il marito sta andando a recuperare nostro figlio dalla sua mamma e io mi godo queste ultime ore di libertà in attesa del ritorno di Danny Boy.
Direi che un bel bagno profumato con un bel libro ci sta tutto no?!
Buona domenica!
Ebbene sì ! Ne so una più del diavolo. Questa e’ un’altra ricettina facile facile per fare le carote buone buone. Basta avere ovviamente carote, acqua e dado (quindi brodo) burro, grana e un pizzico di sale.
Tagliate le carote a rondelle fini e le saltate in padella con un filo di olio girandole bene sennò si bruciano! Poi aggiungete il brodo fino a coprirle, mettete il coperchio e fate andare per circa una mezz’ora a fuoco basso. Alla fine, quando l’acqua si sarà consumata tutta, amalgamate con burro e tanto tanto tanto grana e girate per un minuto o poco più sul fuoco ancora acceso. Sembra una cavolata ma vi giuro che vengono da paura e ai bimbi piacciono tanto (veramente piacciono molto anche a noi mamma e papà!)
Se accanto alle carote ci mettete il riso, un filo d’olio e una spolverata di grana…il gioco è fatto. Tra il grana che avrete messo nelle carote e quello sul riso, avrete un piatto unico, facile e sano, per i vostri cuccioli: proteine, carboidrati e verdure!
Visto che il riso sembra sia uno dei carboidrati migliori e più digeribili (sembra!) io spesso lo abbino a carne, pesce o verdure. Per ottenere un effetto visivo più piacevole del classico pugnetto abbandonato nell’angolo del piatto, io il riso lo metto in uno stampino di quelli usa e getta in allumino e ci faccio un “tortino”.
Come insegnano a Masterchef… Anche l’occhio vuole la sua parte no !?
Visto che oggi e’ la festa dell’amore, ho deciso di raccontarvi ben due storie d’amore: l’amore tra due giovani ragazzi e quello tra un grande chef e la sua cucina…
C’era una volta una bellissima ragazza bionda di nome Barbara….
Noooo, non sto parlando di me ! Sto parlando di Barbara Bouchet che agli inizi della storia con il suo fidanzato Gigi Borghese, si rifugiava spesso nel giardino della casa di una coppia di loro amici che si chiamavo Gabriella e Giancarlo. Era da poco che Barbara e Gigi uscivano assieme e volevano custodire per loro questo nuovo segreto. La complicità dei loro amici che vivevano in quella villa isolata in Appia Antica… cascava a pennello ! I loro amici erano la mia mamma e il mio papà, io avevo un anno ed ero già testimone di un grande scoop ! Da quel grande amore nacque lui…Alessandro ! Abbiamo passato lunghe estati assieme a Portorotondo con i nostri genitori facendo spola tra casa loro e la nostra barca ! Se frugassi nei cassetti delle foto che ho Venezia…troverei di sicuro delle vecchie foto…ci proverò ! Per ora uso la mia memoria, la memoria che mi riporta ad una ragazzina di 10 anni che si sentiva grande quando le chiedevano di badare a quel bimbo riccio e simpatico ! Mia mamma ed io poi lasciammo Roma dove abbiamo vissuto per circa 5 anni e ci trasferimmo a Venezia e fu così che ci perdemmo di vista fino a quando…più di 20 anni dopo…ero in Sardegna al Billionaire dove facevo la pr per quel gran simpaticone di Briatore e chi mi vedo entrare ?! Barbara Bouchet a braccetto con un bonazzo da paura !
Alto moro e abbronzatissimo ! Mi ricordo come se fosse ieri che era tutto vestito di bianco ! Gli mancava il cavallo e un cappello di vellutino azzurro con mantello in tinta ! Oh mamma, hai capito Barbara !!! Perde Gigi per strada e si presenta con quel gran pezzo di figliuolo…
A quel punto Barbara mi vede, mi viene incontro con il suo immancabile sorriso e abbracciandomi mi dice “Ti ricordi il piccolo Alessandro?!?”. Beh ?! Chi ?! Ancora un pò e andavo secca sul tavolo di Mr.Briatore mandando in frantumi il suo flut di cristallo !!! Aiutoooo Io avevo fatto da babysitter ad un piccolo nano riccioluto e questo si era trasformato in un principe senza mai farsi vivo ?!?!? Vabbè…mi sembra superfluo dire che ci siamo fatti due risate e siamo diventati amici e ora ?
Poverino…secondo me sta pensando di cambiare numero di cellulare perchè la sua ex babysitter è diventata una delle sue più grandi fans e spesso lo chiama per chiedere qualche stupida delucidazione sulle puntate che mi registro e che mi riguardo in continuazione per cercare di imparare qualcosa: “Aleeee, ma quanto basta cosa vuol dire ? Quanto sale devo mettere ? Ma il forno ? A quanti gradi ? Ma perche’… ? Ma dove si compra… ?”. E lui santo uomo che alza la cornetta (AHAH) e risponde sempre ai miei interrogatori.
Alessandro ora è sposato con Wilma e hanno una bellissima bambina di nome Arizona che ha da poco compiuto un anno quindi…ho pensato che la devo smetterla di rompergli i maroni e lasciarlo in pace visto che ne avrà già poco di tempo libero per stare con le sue donne…però…PERO’ un’altra telefonatina veloce veloce per fargli due domandine si daiiiiiii che gliela faccio!!!
DRINNNNNNN !!!! ALEEEEEEE !???
B (che sarei io !): Ciaooooo Ale ! Come ti accennavo nei 200 sms che
ti ho scritto in questi giorni…ho da poco inaugurato il mio nuovo
blog e visto che ormai sono diventata un’appassionata di cucina e che
nel blog mi permetto anche di dare qualche dritta alle casalinghe
disperate come me per aiutarle a fare qualche ricettina facile facile
che rubo a destra e sinistra…non è che saresti così carino da
rispondere ad un paio di domanducce visto che so che molte delle mie
lettrici sono tue fans come me????
A (che sarebbe lui): VAI SPARA
B: la classica prima domanda…come ti è nata questa passione ?!? Non
mi ricordo che mamma sapesse cucinare così bene !
A:La passione per la cucina mi accompagna sin da quand’ero piccolo, e si sviluppa con me ogni giorno. Alla domanda su cosa avessi voluto fare da grande, ai tempi della scuola, ho sempre risposto: il cuoco.
Dopo il diploma alla Scuola Inglese di Roma mi sono imbarcato sulle navi da crociera e per i successivi tre anni ho lavorato tra fornelli e piatti da lavare. Navigare per il Mondo da un emisfero all’altro dona estro e ispirazione. Una volta sulla terra ferma, sono iniziati i miei corsi e le mie esperienze nelle cucine Europee, Americane e Italiane. E la cucina è diventata la mia vita.
La cucina è una stanza straordinaria, perfetta per creare, un paradiso dove dare libero sfogo alla passione, al talento, alla fantasia, allo studio. Cucinare è il mio modo di comunicare, il mio strumento di creatività, è tutto il mio essere ricco di spontaneità, il mescolare sapori incredibili con odori semplici ma a volte sorprendenti. Ho seguito la mia passione, è faccio il lavoro che amo, cucinare è un atto d’amore, un gesto quotidiano per molti e per me è un grande vantaggio poter fare il lavoro che ho fortemente desiderato già da ragazzo. Ricordo ancora quando, la domenica mattina, aiutavo mio padre a preparare il gustoso ragù napoletano. Sono nato a San Francisco, e ancora adesso ci torno per andare a salutare mia nonna; già a dieci anni aiutavo a preparare dei saporiti strudel di mele. Per anni ho preparato la mia torta di compleanno a tema! Tra le tante ce n’è una a forma di tavola da surf, come lo sport che amo praticare d’estate in California.
B: se devi scegliere cosa cucini ?
Carne o pesce?
A:Si entra in cucina e s’inizia a creare, non ci si dedica a un piatto o a una ricetta in particolare. C’è studio, progettualità, fantasia. Per esempio, ieri ho raccolto in giardino dei tulipani per mia moglie e mentre li sistemava in un vaso con dell’acqua; le ho chiesto se avesse preferito averli per cena! Si è messa a ridere di gusto e così i tulipani dal vaso li ho prima passati in una pastella, e dopo li ho fritti in olio di semi di vinacciolo. Come per i funghi, l’importante è conoscere bene i fiori, non solo quelli di zucca sono edibili, ma tanti altri sono molto saporiti e perfetti da mangiare.
B: guardi mai masterchef? o altri tuoi colleghi per vedere cosa combinano?
A:Certo! Era ora che anche nella nostra TV ci fosse più cucina. L’Italia è un Paese con un’ampia tradizione gastronomica, ogni Regione ha i suoi piatti tipici. Sono molto contento che finalmente la televisione stia dando ampio spazio alla cultura del gusto del nostro Bel Paese. Oggi comunicare la vasta arte gastronomica italiana nel Mondo è fondamentale
B:quando ti vengono le inspirazioni per i tuoi fantastici piatti? Di notte o di giorno? Crei al momento o progetti?
A:L’ispirazione, a volte, può nascere anche dalle proprie passioni, come per me sono la musica e l’arte. Quando cucino la mia musica è sempre in shuffle, il mio spiedino Rocket Queen è nato mentre ascoltavo il brano dei mitici Gun’s and Roses, da cui appunto prende il nome. All’Accademia della Crusca, a Firenze, c’è la “Pala” di Baldassarre Suarez, che raffigura un piatto con sopra della ricotta con dentro un pezzo di pane; la ricotta è accompagnata dal motto: “per me non basto”. In cucina ogni ingrediente può accompagnarne un altro, insieme possono modificare il sapore di un piatto e a volte renderlo anche migliore usando le corrette dosi di competenza ed estro.
B: molti chef famosi hanno aperto ristoranti! perché tu non ancora?
A:Rientra nei miei progetti, ne ho gestito più di uno e oggi ho una società di catering e consulenza: “Il lusso della semplicità”. Con la mia squadra, creiamo diversi menu personalizzati per grandi eventi in Italia e all’Estero.
La mia cucina, inventiva e generosa, soddisfa con gusto i palati di chi ama le cose ricercate, ma non vuole rinunciare alla tradizione. I miei piatti sono legati alle tradizioni e alla memoria; preparati con ingredienti di elevata qualità. La mia cucina è sincera e viva nei sapori e riconoscibile nel ricordo del gusto, alcuni clienti l’hanno definita così! Un piatto può sedurre la vista e far sentire appagato chi lo guarda, ma non può ingannare il palato. Gli occhi mangiano per primi ma è nella bocca che il gusto vince. Sul mio sito ci sono diverse foto dedicate dai banchetti di nozze ai live cooking: www.alessandroborghese.com
B. A casa cucini per Wilma e Arizona?
A:Cucinare è un atto d’amore che amo trasmettere anche in famiglia, per Arizona tutte le sue pappe, dal brodo al passato di verdura, anche se il mio piatto preferito lo cucina la mia Wilma, si tratta di un menu molto particolare di tre portate, lo definisco magico, si tramanda da generazioni nella sua famiglia. Gli ingredienti a me sono segreti!
B qual è la trasmissione che ti ha dato più soddisfazioni?
A: Oggi i miei programmi di cucina, di cui sono autore, sono trasmessi sia in Italia e sia all’Estero. Su Sky Uno (In replica su Cielo) è in onda alle “Ale Contro Tutti”. Una vera e propria sfida in cucina, da un lato famiglie, nonni, coppie e amici con il loro piatto forte, dall’altro c’è la mia variante rivisitata. A decretare il vincitore, una giuria di amanti della buona tavola composta da due adulti e un ragazzino, scelti tra gli abbonati Sky. Un cooking show che coinvolge anche tutti gli amici dei miei social network.
B: nuovi progetti?
A: A me piace essere connesso con il mondo, mi piace ispirare, insegnare e intrattenere attraverso i miei canali Web: Facebook, Twitter e il mio sito. Oggi abbiamo la fortuna di avere alla mano, il più moderno mezzo di comunicazione della nostra epoca. In rete esistono molte realtà, nascono nuovi social network e vengono create applicazioni che ci permettono di lavorare in ogni luogo con una batteria carica. Sono affascinato da questo mondo, che farà sempre più parte della nostra vita. Kitchen Shuffle è una vetrina del mio sito dedicata a chi la musica la crea e a volte… “la mangia”. Pubblico i video musicali di chi a voglia di farsi ascoltare, a chi riesce a prendere la musica, a possederla e… a godere con essa!
B: please dammi al volo una ricetta facile per le mie lettrici dai
http://www.alessandroborghese.com/ricette/secondi-carne/665-socondo-piattodi-carne-di-alesssandro-borghese-testina-di-vitello-piastrata-con-crema-di-fagioli-cannellini-capperi-e-porro.html
B: Grazie Ale ! Vado subito a fare la spesa !
Barbara
Devo dire che Danny boy le verdure le ha sempre mangiate anche se…più cresce e meno tipi di verdure mangia volentieri ! Quando era piccolo le mangiava tutte (tranne le melanzane!) mentre ora mangia carote, zucchine, finocchi (solo crudi), spinaci al vapore (bolliti no, ma al vapore sì! Bello strano lui…) e le vellutate (quelle le mangia quasi tutte perché assieme gli do sempre anche i crostini e tanto formaggio grana).
Diciamo che per quanto riguarda il cibo… Danny è una buona forchetta…chissà da chi ha preso !?!?!?
Ci sono un sacco di mamme che però mi raccontano che fanno una gran fatica a far magiare le verdure ai loro figli quindi eccomi a darvi una ricetta facile facile che ho fatto proprio stasera per mio figlio e la sua amichetta ospite da noi a cena: TORTA SALATA DI ZUCCHINE E COTTO
Premetto che al posto delle zucchine spesso uso anche le CAROTE e a volte uso entrambe (magari perchè mi sono avanzate dal giorno prima!)
Tanto per cominciare prendete borsa (soprattutto portafoglio) e andate a comprare quello che vi manca della…
LISTA DELLA SPESA:
1 confezione di pasta sfoglia tonda
4 zucchine o 4 carote
1 confezione di cotto a dadini
4 sottilette
1 uovo
2 cucchiai di formaggio grana grattugiato
RICETTA:
Accendete il forno a 180 gradi così intanto si porta a temperatura.
Aprite la pasta sfoglia in una teglia tonda lasciando sotto la sua carta forno.
Fare bollire o cucinate al vapore le 4 zucchine e tagliartele a dadini piccoli piccoli e salatele. Bucherellate con stuzzicadente la base della pasta sfoglia e posizionateci sopra le 4 sottilette creando una sorta di base di formaggio.
Versate i dadini di cotto sopra le 4 sottilette e i dadini di zucchine (o di carote) sopra al cotto. Per ultima cosa sbattete un uovo intero con 2 cucchiai di formaggio grana e versate il tutto sopra la vostra torta spennellando bene tutta la superficie (con un pennello da cucina se lo avete o con 3 dita della mano unite e bel lavate !!!)
Girate in giù il bordo verticale della pasta sfoglia e appiattite tutto intorno con la forchetta ! Mettete in forno a 180 gradi per circa 25/30 minuti ! Ocio a non mangiarla subito quando la tirate fuori perché le sottilette fuse…scottano !!! Aspettate un paio di minuti e poi…godetevela !
Questo qui sotto è quello che è rimasto dopo l’assalto di 2 bambini di 5 anni !
Mi sa che hanno gradito !!!
Ho appena capito che non posso scrivere ricette a quest’ora…uffa ! Mi sta venendo una fameeeeee !!! Ma ho avuto una visione e voglio regalarvela ! E’ una ricettina articolata, ma facile ! Se ci sono riuscita io ce la potete fare anche voi ! Si tratta di una sorta di saltimbocca in versione mare…e tra poco capirete perché !
INIZIAMO CON LA LISTA DELLA SPESA:
prendete borsa e portafoglio e andate a comprare quello che vi manca della seguente lista
INGREDIENTI per 4 persone
12 SEPPIOLINE PULITE (3 seppie a testa se farete questo piatto come antipasto o almeno 4 se lo farete come secondo piatto)
SCAMORZA (non so quanti grammi ! Voi compratene un pezzo tanto se avanza non si butta !)
4 PATATE DI MEDIA MISURA
2 BARATTOLI DI CECI o di lenticchie (quelli di latta che trovate in qualsiasi supermercato a circa 1 euro a lattina). Se preferite…al posto dei ceci si possono usare anche le lenticchie !!!
STUZZICADENTI, OLIO, SALE, AGLIO, CIPOLLA E VINO PER CUCINARE
OK ! SE AVETE TUTTO INIZIAMO:
1) Bollite le 4 patate e le schiacciate trasformandole in un purè, aggiungete sale e mettete da parte.
2) Prendete la scamorza e la tagliate a dadini piiiiiiiccccoli piiiiccccoliiiii !
3) prendete le seppie e le riempite bene con un pò di purè di patate e tanti dadini di scamorza ! Più ne mettete meglio è…poi capirete ! Riempitele bene e chiudetele con un paio di stuzzicadenti ciascuna (vedi foto sopra)
4) fate un soffritto con una cipolla, burro e olio e stufate (a fuoco basso) con un bicchiere di acqua, aggiungete i ceci (o le lenticchie) e fate andare per circa 15/20 minuti. Alla fine aggiungete il purè di patate che vi è rimasto dopo aver farcito le seppie e frullate il tutto con un frullatore a immersione (io ho il bimby e devo dire che per queste creme/vellutate è spettacolare!). Se vedete che la crema è troppo densa aggiungete un pò di latte !
5) mettete in una padella uno spicchio di aglio schiacciato (date un cazzotto ad uno spicchio di aglio senza neanche levare la buccia e lanciatelo nella pentola prima di mettere l’olio sennò vi schizzate !) e un po’ di olio. Cucinate le vostre seppioline a fuoco medio per circa 15 minuti girandole ogni tanto e sfumando il tutto con mezzo bicchiere di vino bianco ! Vedrete che un pò del ripieno delle seppie uscirà e formerà una sorta di crosticina intorno a loro e nel sughino ! Da pauraaaaa
5) impiattate mettendo prima la vostra crema di ceci e patate e al centro della medesima…le vostre seppioline ! Un filo di olio e via che vai !
SLURP !!! Che fameeeeeeeeeee
Il galateo dice che non è educato dirlo, ma…BUON APPETITO !
Ormai manca poco a San Vale Valentino quindi vi propongo un gesto d’amore per i vostri cuccioli, ma anche per i cuccioli cresciuti !
Spesso i bimbi non amano mangiare le verdure, ma vi assicuro che con questa ricetta…riuscirete nella vostra missione e non rimarrà nulla nel piatto ! State solo attenti agli adulti a tavola…mio marito ha gradito parecchio…e io pure ! Diciamo che abbiamo fatto fatica a lasciarne due fette al nostro Danny…e pesare che lo avevo fatto per lui !
Premetto subito che la ricetta, come sempre, non è mia ! Questa l’ho rubata ad Alessandro Borghese: registro tutte le puntate di “A casa di Ale” e quando ho tempo me lo guardo e cerco di imparare ! Purtroppo per lui siamo amici da quando siamo piccoli quindi ogni tanto si becca le mie telefonate dove gli chiedo “ma quanto intendi per QUANTO BASTA ???” oppure “quanto tempo lo devo lasciare in forno ?!? Non lo hai detto!?”. Secondo me tra n pò cambia numero di telefono !!! Ah ah ! Alcune ricette non saprei rifarle quindi mi arrendo subito, ma quando individuo quelle a portata di casalinga disperata come me…le provo e se mi vengono bene…ve le passo ok ?!?!
INIZIAMO CON LA SPESA (ricordando sempre borsa e portafoglio!!!)
125 grammi di farina (io uso quella di riso più leggera)
100 grammi di burro (ne ho usati 80 ed è venuto buonissimo lo stesso)
3 uova
2 carote
1 zucchina
50 grammi di piselli (surgelati, freschi o in scatola: fa QUASI lo stesso !)
20 grammi di parmigiano
1 bustina di lievito istantaneo
sale
NB servono fruste elettriche (a mano si può, ma ovviamente è più difficile)
PREPARAZIONE:
mettere in una ciotola la farina e aggiungere le uova una a una mescolando con le fruste elettriche
Intanto tagliate a dadini piccoli piccoli piccoli la zucchina e le due carote e sbollentate tutti i dadini più i piselli interi in acqua salata per un paio di minuti (poi si continuerà la cottura in forno)
Alla farina e alle uova aggiungete il burro che avrete tirato fuori dal frigo un pò prima, il lievito, un pò di sale e il formaggio grana sbattendo sempre con le fruste
Scolate le verdure, le asciugate bene con la carta da cucina e le infarinate leggermente in modo che una volta unite le medesime al vostro impasto…si sparpaglieranno uniformemente qua e la e non si riuniranno tutte dalla stessa parte del vostro plum cake. Versate le verdure infarinate nel vostro impasto e mescolate per benino e con grazia !
Prendete uno stampo da forno magari di quelli rettangolari da plum cake, ma va bene qualsiasi stampo (io ho usato quello a cuore perchè lo ho preparato per i miei uomini) o diversi stampi piccoli (mono porzione: tres chic se avete ospiti adulti. Alla fine della cottura magari tagliate la monoporzione a fettine e impiattate per bene le fette) . Ungete di burro le pareti della stampo o degli stampi e le spolverate con la farina. Li riempite per 3/4 con il vostro impasto (che in forno si gonfia un bel po’) e mettete in forno a 180 gradi per circa 20 minuti (io lo ho lasciato 30, ma dipende dal forno)
Vi giuro che è da paura ! Sembra una cavolata, ma se poi lo servite ancora caldo appena uscito dal forno… non ne rimarrà una briciola !!!