Alzi la mano chi ieri sera non ha visto almeno l’inizio del film su canale 5!
Dai dai suuuuu, siate sinceri!
S, sì, sto parlando di “50 sfumature di grigio”
Adesso me la guferò da sola, ma io non sto mai male, fisicamente.
Negli ultimi dieci anni sarò stata a casa forse 2 giorni: uno per un’influenza intestinale (Si può dire o fa brutto?!), e una perché avevo la febbre a 39, ma la seconda volta sono rimasta a casa giusto di giorno, perché la sera avevo un evento, e quindi ho preso un bel tachicaf (Tachipirina + caffeina = una bommmba), e prima di cena sono scivolata fuori dal letto, trotterellando.
Poco tempo fa, una mattina, mi sono svegliata con un forte dolore al collo e alle spalle.
Avevo dei dolori così forti da non riuscire ad alzarmi dal letto, e quindi lì sono rimasta.
Probabilmente avevo esagerato in palestra.
Probabilmente mi ero allenata come si allenano le ragazzine, dimenticandomi che invece, come dice spesso mio marito per prendermi in giro, sono ormai una stagionata.
Non sono abituata a stare a letto, e quindi non sapevo cosa fare.
Non avevo un libro intrigante sotto mano, e non avevo neanche voglia di leggere, in attesa che l’antidolorifico facesse effetto.
La televisone, alla fine avevo acceso la televisione!
Una volta guardavo un botto di televisione, ma adesso non ho più tempo, e se lo ho… faccio altro.
C’era in onda Federica Panicucci, una delle poche donne dello spettacolo in grado di trattare temi di attualità, rispettando le persone coinvolte.
Quel giorno di parlava di “matrimoni bianchi“, e del fatto che in Italia, 1 coppia su 3, dopo 15 anni di matrimonio, non fa più all’amore.
Non riuscivo a credere alle mie orecchie, e allora sono andata su internet, ho digitato un paio di parole, e ho scoperto un mondo: era tutto vero!
Vi ricordate “Bell’Antonio“, quel film degli anni ’60 in cui Mastroianni interpretava il ruolo di uno sposo che non riusciva a venire al dunque?!
Poteva sembrare un film comico, ma ora che ci ripenso, forse di comico c’era ben poco, ops!
L’argomento delle coppie immacolate è stato infatti da poco ritirato fuori dall’Associazione matrimonialisti italiani (Ami) che, dopo un’attenta analisi, ha dichiarato che: «Il 30% delle coppie sposate da almeno 15 anni non fa attività sessuale o lo fa, ma veramente sporadicamente.
Nelle coppie sposate da più di 30 anni (circa il 50%) e nel 70% dei casi sarebbe l’uomo a rifiutare il sesso.
E’ quindi in grande aumento il numero delle coppie che vivono come fratello e sorella, aiuto.
E non stiamo parlando di gente anziana, o di vecchietti, ma di uomini e donne sotto i 50 anni!
Sapete che circa il 20% delle separazioni è causato dalla mancanza di sesso?
Direi che forse è il caso di cercare di capire perché si arrivi a questo punto.
Io sono fidanzata da 10 anni e sposata a Las Vegas da 4, quindi non faccio ancora parte delle coppie a rischio, per ora, ma vorrei prevenire, piuttosto che curare.
Di sicuro la routine non aiuta, e se ci mettiamo anche le preoccupazioni che abbiamo un po’ tutti ultimamente…
La crisi, i soldi, i bambini che crescono, le ansie, le paure…
Aiuto! Se continuo così finisce che gioco d’anticipo.
Ok, ok, è vero: non è un bel momento, e comunque essere sposati da anni, e stare insieme da ancora di più, a volte non aiuta la libido, ma capperi!
Uscite a cena, bevete un buon bicchiere di vino, rilassatevi, parlate dei vecchi tempi e di quando eravate belli, giovani e spensierati.
Per una sera evitate di parlare di tasse, di mutui, e di aumenti non dati.
Chi più, chi meno, siamo tutti nella stessa barca, ma tiriamo su l’ancora e facciamoci cullare dalle onde.
C’è sempre qualcosa di bello a cui pensare, e qualcuno capace di farci sorridere.
Se ci siamo scelti un motivo ci sarà!
A volte bisogna solo fare uno sforzo per ricordarsi quale, ops.
Ci sono momenti in cui tutto sembra andare a rotoli, momenti in cui davvero non ti ricordi perché quel giorno gli hai detto di sì.
Ci sono momenti in cui avresti solo voglia di partire, e di lasciarti tutti dietro.
A volte basta fare l’amore, e le cose brutte all’improvviso sembrano sparite.
Ovviamente poi tornano tutte al loro posto, ma ogni tanto distrarsi fa bene no?!
E allora consumate, consumateeeeeeee, e iniziate da stasera ok?!
Besos
Barbara
La sapete la barzelletta di Claudia Schiffer in cui lei naufraga in un’isola deserta e si ritrova da sola con uno super sfigato?
Beh, dopo un mese lei non ce la fa più e gliela da.
Lo sfigato nei giorni dopo la notte trascorsa con la super bionda, è sempre più triste e lei non ne capisce il motivo.
Quando finalmente Claudia gli chiede spiegazioni sulla sua tristezza…lui le risponde con un’altra domanda “Claudia scusa, ma per una volta ti posso chiamare Mario anche se ti chiami Claudia?!”.
Quando lei, un pò stranita gli da l’ok…lo sfigato la guarda e le dice “A Mariooooo! Ti devo dire una cosaaa: mi sono fatto Claudia Schiffer”
Ecco, io in questo momento mi sento un po’ come quello sfigato lì e se non vi racconto cosa è successo tanti anni fa…sto maleee.
Quando il mio attuale marito si è messo con me, circa 10 anni fa, sapeva di non essere il primo. Vi giuro che non ho mai mentito! Ahah
Oltre a sapere di non essere stato il primo, mio marito di me sa tutto, o quasi, e poi è un uomo intelligente quindi sono sicura che non se la prenderà se ora vi racconto una cosuccia del mio passato dai!? (speriamo bene)
Era l’estate del ’98, o forse del ’99, e facevo la pr per il Billionaire a Portocervo.
Un giorno all’aperitivo in piazzetta arriva Martin, un mio amico di Genova, che mi racconta di essere appena stato in porto a trovare un suo amico che faceva il capitano in una bellissima barca.
A bordo di quella barca Martin aveva trovato niente popò di meno che Denzel Washington con la sua dolce metà e i loro figli, più il loro amico Norman Nixon, campione di basket, e la moglie di quest ultimo che altro non era che Debbie Allen, la mitica insegnante di “Saranno famosi”.
Dovevo farli venire tutti al Billionaire quella sera, sarebbe stato un colpo da maestra delle maestre delle pr! Martin, mio perfetto complice, tornò dal suo amico e propose il programma alla bella banda: accettarono.
WOW! A quel punto dovevo solo capire quale dei migliori tavoli riservare per loro.
Andai prima da quello che si occupava dei tavoli del privè e poi dal mitico (?) Flavio Briatore e…attenzione, attenzione: tutti e due mi risposero che per quella sera non c’era più un tavolo libero!
“HO DETTO DEEENZEL, avete capito o no?! Mi serve un tavolo per Denzel Washington!”.
Niente, picche! Quei due avevano il cervello in pausa, spappolato oramai da tempo.
A quel punto feci dire lo stesso all’allegra banda di venire e che a loro ci avrei pensato io!
Potevo sempre far esplodere una bomba sotto al tavolo di qualche cliente antipatico e liberare un tavolo…al volo (dei clienti antipatici)
Ovviamente quando Denzel Washington e gli altri arrivarono al Billionaire…si aprì un varco in mezzo alla folla e all’improvviso al fenomeno Briatore tornò la memoria. Come avevo da subito previsto, finirono tutti al tavolo del Boss e alle 4 in barca sua (ai tempi non gli era ancora stata sequestrata) per una spaghettata notturna.
So che ora vi state chiedendo “Ma il bacio del titolo?!”.
State tranquilli perchè io non sono programmata per mentire.
Durante la serata feci amicizia con l’allegra banda e ridi di qua, ridi di là, scherza prima e scherza dopo…ad un certo punto Denzel mi guarda e mi chiede “A che ora finisci di lavorare?”
AHAHAHAHAH ! Avete presente le scende dei film in cui lui la fissa dritto dritto negli occhi e con sguardo languido le dice “A che ora stacchi?”…
Ecco, uguale!
E una demente come me secondo voi cosa poteva rispondere?
“Don’t play with the fire!”. A quel punto ha riso lui.
Poi la mia bocca si è riaperta e ha iniziato a parlare…da sola, giuro.
“Di solito sto qui al Billionaire fino alle 5 massimo 5.30 e alle 6 vado al Cafè del Porto con gli amici a fare colazione”
“Ok” mi risponde Denzel “Ci vediamo lì alle 6”
Secondo voi gli ho creduto? Ma quando maiiiiiii
Alle 4 sono andati tutti a mangiare gli spaghetti in barca da Briatore e ci siamo salutati.
Io ovviamente sono rimasta al Billionaire e alle 5 sono andata come sempre con i miei amici a fare colazione al Cafè del Porto.
Alle 5.30 stavo salendo in scooter per andare a nanna quando mi ferma Emanuele della Valle che era appena arrivato da solo e non aveva voglia di bersi il cappuccino il solitudine.
Potevo lasciare un amico fare colazione da solo? A quel punto Emanuele mi dice “Ehi furbetta, ti ho visto che parlavi con Denzel Washington al Billionaire stasera” e io, ridendo…” Sì, sì certo…infatti abbiamo appuntamento qui alle 6″.
Vi giuro che non ho mai pensato che sarebbe davvero arrivato e vi giuro che prima o poi la statua ad Emanuele della Valle la faccio realizzare. Hihi
Potete immaginare la mia espressione quando alle 6 e zero zero il mio amico mi disse “Infatti eccolo, sta arrivano. Che puntualità”
Mi sono girata e Denzel era lì, bello come il sole.
Ero single e lui era il mio idolo. No beh, adesso ditemi cosa avrei dovuto fareee? No, ditemelo!
Abbiamo fatto colazione tutti assieme e poi Denzel ed io siamo andati a giocare a briscola.
Sono una signora quindi non chiedetemi altro perchè non dirò nulla di più, neanche sotto tortura.
Posso dire solo una cosa: come bacia beneee
Il giorno dopo ci siamo rivisti di sfuggita, ma erano in partenza: salparono all’ora del tea, diretti in Sicilia (se non ricordo male).
Dopo 3 anni l’ho rincontrato…per sbaglio (AHAHAHAHA, per sbaglio! Sì, sì, cerrrto. Sapevo del suo arrivo da un mese e quella sera lo ho aspettato sul tappeto rosso per mezz’ora. Ero ancora single!).
Ero a Venezia alla mostra del cinema e lui era lì, con il suo smoking nero.
Stava facendo la sua sfilata sul tappeto rosso con centinaia di obbiettivi puntati addosso e io, con il mio abito nero (rigorosamente nero! Il nero dimagrisce) stavo entrando in sala per vedere il suo film.
Mi è passato vicino, gli ho sfiorato la spalla e gli ho buttato lì un salutino veloce: “Hi Denzel”.
Uno della sicurezza lo ha subito trascinato via (non da me, ma dai fotografi che lo seguivano), ma lui ha fatto in tempo a girarsi. Mi ha guardata e con un espressione stupita ha detto “Ehi, Barbara!”
Ancora un po’ e svenivo: si ricordava il mio nome!
Beh, volete sapere come è finita?
E’ finita che prima dell’inizio del film, prima che spegnessero le luci…io ero in platea e lui in piedi dalla galleria guardava in giù spostando lo sguardo da destra a sinistra, da sinistra a destra…forse mi cercava, lasciate che io possa pensare che era così dai su fate i bravi e non ridete!
E alla fine della proiezione? Alla fine della proiezione, quando si sono riaccese le luci, lui era già sul suo volo privato diretto a Los Angeles dove lo aspettavano sul set del suo nuovo film.
Non dimenticherò mai quella notte e quel desiderio irrefrenabile di raccontarlo subito alle mie amiche perchè diciamocelo dai, ma le favole vanno raccontate sennò…che favole sono!
PS PER MIO MARITO: amore ti giuro che da quando stiamo assieme non lo ho più sentito (sigh) e che anche se sei un pò più pallido e forse un po’ meno ricco di lui…è con te che voglio passare la mia vita e non con cioccolatino Denzel! TI AMO
Nasce a New York il 7 maggio 1971 da famiglia di lontane origini italiane.
Dopo la laurea in lingua e letteratura italiana alla Stanford University, nel 1994 arriva a Firenze per completare gli studi.
Per mantenersi inizia a lavorare come modella e cubista, ed è in una discoteca toscana che viene notata dal produttore e DJ Joe T.Vannelli con cui collaborerà per alcune produzioni.
Si trasferisce poi a Milano dove conoscerà e sposerà il conduttore e autore Paolo Limiti che, dopo avere notato la sua straordinaria somiglianza con Marilyn Monroe, la vuole con lui come showgirl.
Tv, teatro, cinema… Justine non si ferma più e nel 2012 vince il Premio America della Fondazione Italia USA.
Se la volete vedere dal vivo, ora la trovate “aggiro” nei teatri della Lombardia dove è la protagonista di “Sugar”, la storia di “A qualcuno piace caldo”.
Ovviamente interpreta Marylin.
Justine ed io per 9 mesi abbiamo avuto la stessa pancia, infatti i nostri due maschi sono coetanei.
B: Come è cambiata la tua vita da quando sei diventata mamma?
J: Ti cambiano tutte le priorità. Accetto lavori solo che siano importanti perché non voglio lasciare i miei 2 bambini con qualcun altro. Non ho mai avuto qualcuno che si svegliasse al posto mio di notte e non lo voglio. Sono gelosa della notte e di loro che cercano me.
B: Come gestisci lavoro e famiglia?
J: La mia filippina ora e’ nelle Filippine, ma spero che torni. Per ora ho una ragazza sud americana che vive vicino a casa nostra e fa i pomeriggi. La sera se sono in turnè o ho qualche impegno di promozione cerco sempre di tornare anche se è tardi perché ci tengo a portarli a scuola. Se non posso farlo io lo fa Fabrizio, mio marito.
B: È un bravo papà ?
J: E’ molto bravo a cucinare per loro e a portarli in giro in bici perché sono cose che lui ama fare, ma se si tratta di cose più organizzative, banali e noiose tipo mettere un pigiama, lavare i denti o dare un antibiotico… È meglio che ci sia io. Anche se andare a letto vestiti come a scuola o senza lavare i denti non è poi così grave no?!
B: Vuoi dirmi che non è capace di mettere loro un pigiama e di lavargli i denti?
J: No, e’ capace! Il problema e’ che spesso è stanco e si addormenta prima di loro quindi quando si sveglia li porta nel letto così come sono per non svegliarli.
B: Dimmi la scena piu buffa che hai trovato in casa, di notte, al ritorno da un tuo spettacolo?
J: 2 anni fa arrivo a casa a mezzanotte e sento uno strano silenzio. Entro in camera nostra e trovo Fabrizio sotto le coperte in pigiama che dorme.
Vado nella stanza dei bimbi e vedo Vivienne (ai tempi aveva 1 anno e mezzo) che dormiva per terra sul tappeto vicino alle bambole.
Vincent, il maschietto che normalmente dorme sopra il letto a castello, non c’era! Cerco dappertutto, ma nulla e allora tutta allarmata sveglio Fabrizio “dove è Vincent?” e lui mi risponde “non lo so, mi sono addormentato”.
A quel punto mi rimetto a cercarlo e… lo trovo dietro al divano per terra che dormiva. Vado in cucina a farmi un bicchierino per riprendermi dallo spavento e trovo il delirio! Mio marito se la cava benissimo per quanto riguarda il cucinare, ma sul mettere a posto sta ancora in alto mare.
B: Parliamo di coppia: dimmi che anche il vostro rapporto di coppia e’ cambiato da quando sono arrivati i bimbi, ti prego non mi fare sentire diversa!
J: Prima dell’arrivo dei nostri figli ovviamente avevamo più tempo da soli ed eravamo meno stanchi. Ma credo molto nell’intimità della coppia e non ci starei più se non fossi più sessualmente astratta da lui.
Facciamo l’amore meno di prima, ma continuiamo a farlo.
Ieri sera per esempio dopo lo spettacolo, i miei compagni di scena mi hanno chiesto di uscire a cena con loro, ma io ho risposto che andavo a casa a fare all’amore con mio marito.
B: Non lo hai trovato addormentato???
J: Eh no! Ci eravamo dati appuntamento e mi ha aspettata sveglio. Mi aveva promesso anche che mi avrebbe cucinato qualcosa, ma se lo ho e’ dimenticato quindi prima della seduta notturna mi sono cucinata un hamburger di tacchino.
B: Se una donna non nasce sensuale come te (parlo di una a caso!Ops), ha qualche possibilità di diventarlo? Dimmi di sì daiii.
J: La sensualità la hai dentro, ma va coltivata e comunque si può sempre imparare qualcosa.
B: Ma e’ vero che sei andata a fare un corso di sesso orale ?
J: Si è verissimo.
In Italia se una donna parla di sesso e’ una poco di buono, ma se un uomo dice che è stato con 50 donne e’ un Figo.
Sono andata a fare quel corso non perchè non sapessi, ma per una mia curiosità.
Nella vita si può sempre migliorare.
B: Cosa sarebbe questa tecnica di Shirley Temple di cui hai parlato? Io da piccola la guardavo sempre, ma non mi ricordo si parlasse di sesso orale nei suoi film! Ops
J: Se la guardavi sempre ti ricordi i suoi riccioli biondi vero?!
B: Certo che me li ricordo, ero davvero una sua grande fan, non sto scherzando! Ma cosa c’entrano i riccioli biondi di quella biondina innocente con il sesso orale?
J: C’entrano perché, se vuoi far felice tuo marito, con la lingua devi riprodurre il movimento dei ricci di Shirley intorno al suo pene.
B: Oh perbacco! Non ci credo, è questo il trucco? Basta trasformarsi in parrucchiera? Wow, ci proverò!
(NB della blogger: non cercate di usare il ferro per fargli i ricci…gli fareste molto male!)
B: Andiamo avanti che ho capito che ho ancora tanto da imparare. Come si deve vestire una donna per essere sexy?
J: Ognuno ha il suo gusto, quanto ti sentì sicura di te sei sexy qualsiasi cosa indossi
(NB della blogger: intatti se mi mettessi io il pantalone che indossa lei nella foto accanto, sembrerei la Pina di Fantozzi e invece lei…)
B: Se devi eccitare il tuo compagno per evitare che si addormenti prima cosa fai, come ti vesti?
J: A lui piace la donna con il fisico atletico e tutto il nuoto che ho fatto nella mia vita e la mia predisposizione naturale diciamo che mi hanno dato un buon aiuto.
Fabrizio ama l’abbigliamento classico con qualche dettaglio surprise. Quando ci siamo conosciuti, lui era più bacchettone e io più “freak”. Ero capace di vestirmi in lycra, tutta maculata e con super tacco, oppure in pelle rossa o pitonata.
Un volta Lenny Kravitz mi notò e mi chiese di accompagnarlo a fare shopping in Via Montenapoleone, ma ero fidanzata e fedele quindi ho detto no. Che cretina sono stata!
Ora i nostri gusti si sono avviciniati: lui si e’ modernizzato un po’ e io mi sono un po’ imborghesita. Diciamo che se mi metto un tubino con sotto un completino sexy della perla lo faccio felice.
B: Tipo quelli che indossi in certi scatti un po’ tanto sexy che ho visto in Twitter?
J: Esatto, proprio quelli
B: A proposito di fisico atletico, mi ricordo quando hai fatto la fattoria: vincevi quasi tutte le prove, ma come facevi?
J: Sono americana e la competizione e la determinazione li ho nel sangue. E poi sono piccola, ma sono una iena diesel.
B: Credi ai cibi afrodisiaci? Un’altra arma per sedurre e’ la cucina no?! Tu cucini? Cosa ami cucinare?
J: La cosa che faccio meglio e’ il cappone sotto sale, una ricetta della Parodi che ho rielaborato.
Credo più negli ambienti afrodisiaci che nel cibo. Secondo me un qualsiasi piatto buono accompagnato da un vino buono diventa afrodisiaco se la situazione lo permette…
B: Ultimamente tI sei fatta male ai tendini di un dito e hai avuto un forte attacco di asma? Non è che stai correndo un po’ troppo?
J: Secondo me c’è una “nuvoletta” che mi sta seguendo, ma io ora per restare in tema di dito le faccio un bel dito medio e vado avanti.
E’ iniziato tutto quando Antonio Capitani, che fa gli oroscopi per Vanity Fair, mi ha detto che avrei avuto Saturno contro per due anni.
B: Senti, maaa…torniamo alla tua ricerca continua di imparare cose nuove. So che hai fatto anche corsi di Lap dance e di Burlesque. Fammi capire, ma è un segreto per tenersi un marito bello e giovane? Perchè se è così mi iscrivo subito anche io.
J: La Lap dance la ho fatta prima del provino per il film di Abel Ferrara e ho fatto bene perchè mi hanno presa proprio grazie a quel giro sul palo.
B: Come e’ quel figone di Jeremy Irons dal vivo?
J: Conturbante, leggermente inquietante, ma molto gentile, intelligente e colto. Per fortuna che prima di andare in scena e prima di ogni provino mi bevo un bicchierino di vino buono bianco e profumato sennò sarebbe stata durissima…
B: È il corso di Burlesque?
J: Lo ho fatto perché credo di essere una donna un po’ di altri tempi per il fisico e il look che ho e perché sono ironica quindi ho pensato che per il mio mestiere potesse essermi utile e infatti grazie a quello ho fatto diversi lavori.
B: Meglio saper cucinare o saper fare uno spogliarello?
J: Sapessi fare tutti e due sarei la donna perfetta, ma meglio puntare su quello per cui si è più portati quindi il burlesque
B: Tacchi o ballerine?
J: Sono nana quindi non disdegno il tacco 12, ma ho i piedi massacrati tra il ballo e una vita sui tacchi quindi quando posso, in auto o in casa, tolgo le scarpe e sto a piedi scalzi.
Vabbè allora facciamo che non guardo sotto il tavolo, ma ti dico solo di rimetterti le scarpe che fuori piove!
NB: Lo sapete che non faccio le interviste in diretta no?!?! Ho intervistato Justine mentre pranzavamo al Jazz Cafè in corso Sempione e fuori diluviava.
NB del NB: se siete interessate al corso di sesso orale dovete rivolgervi al negozio ZOU ZOU di Roma e chiedere di Tiziana.
Barbara
Ebbene sì… l’ultima volta vi ho raccontato di quanto sia difficile fare la mamma… ma forse fare la mamma può sembrare una passeggiata se dall’altra parte bisogna anche ricordarsi di LUI… LUI CHI ?!?!?
LUI LUI…quello che in quella notte ( O quel pomeriggio ! O quella mattina…beh…questi sono cavoli vostri, sempre che ve li ricordiate !!!) ha piantato quel seme che si è poi rivelato così fertile per il vostro futuro ! Dopo 9 mesi la mia vita è cambiata, ma che dico…diciamo dopo 2 o 3 mesi dai !
Alla prima vomitata o alla prima forte nausea…ho iniziato a vedere in LUI il nemico, la causa del mio nuovo “stato di grazia”
(poi mi spiegate perchè lo chiamano “stato di grazia” ! GRRR !)
Quello è stato di sicuro il primo seme che ho piantato io per fermentare l’inizio di quella sorta di rancore che da quel momento ho iniziato a provare nei confronti del mio uomo, di LUI !
Eh daiii ammettiamolo…un pò ci girano i maroni che da quel giorno lì… ci dobbiamo cuccare, tanto per cominciare, 9 mesi di pancia, ciccia, smagliature, nausea e vomito (io poco di tutto per fortuna!) e poi giusto per dirne un paio così veloci veloci: notti in bianco…rigurgiti…cacca…tanta cacca…poppate vere e poppate artificiali con quella macchinetta elettrica infernale che faceva somigliare i nostro seni più a 2 wurstel infilati nel sottovuoto !
AIUTOOOO !
Però… alla fine…pensandoci bene…il nostro uomo…poverino …che colpa ne ha ??! Mica lo ha deciso lui che avremmo dovuto fare tutto noi no ?!?!
Lo ha deciso la natura e quindi ?!?! E quindi il nostro compito diventa ancora più arduo perchè: dobbiamo imparare immediatamente a fare la mamma e a farlo bene… moooolto bene.
Per di più… dobbiamo cercare di eliminare quella rabbia inevitabile nei confronti del nostro uomo perchè poverino, se fosse stato per lui, la avrebbe tenuta lui in pancia la creatura per 9 mesi !!!
E poi diciamocelo…mica è colpa sua se ha il sonno più pesante dell’olbelisco di Obelix e quindi in 5 anni non è mai riuscito a sentire suo figlio piangere la notte e non si è mai alzato al posto mio.
GRRRRR… quella inevitabile rabbia !!!
ECCOCI AL PUNTO: Visto che noi donne nasciamo mamme, crocerossine e donne tuttofare…oltre a fare la mamma dobbiamo quindi ricordarci che abbiamo un compagno che amiamo tanto e che non ha nessuna colpa (????) e quindi dobbiamo stare molto attente a non trascurarlo ora che abbiamo un figlio che ci monopolizza la giornata.
A parte le battute…quando nasce un figlio…in tutte le coppie è inevitabile che gli equilibri cambino e che questo spesso porti a dei momenti non facili che a volte (molto spesso!) portano addirittura alla separazione !
Ebbene…ormai non è più un segreto che io sia una rompiballe cosmica sempre alla ricerca di ciò che di più vicino ci possa essere alla perfezione quindi, visto che ho sempre sognato di avere una famiglia tipo quella della pubblicità della Barilla e che non sarà ci certo l’arrivo di un bambino a distruggere il mio mito del Mulino bianco…mi ci sono messa di impegno per non finire male come tante coppie che conosco
Ora mi tiro una gufata da sola, ma lo dico lo stesso : abbiamo passato momenti difficili, litighiamo più di Sandra e Raimondo e ci siamo pure menati (poco però!), ma siamo ancora qui e non esagero nel dire che ci amiamo come il primo giorno…ma… è dura, è un lavoro !
E’ stato già un lavoro arrivare a quasi 4 anni di “fidanzamento” prima di avere Daniele e adesso sarà sempre più dura.
Con i miei ex durava massimo 1 anno: Non era facile essere sempre “i fidanzati della Garavelli” e lo capisco…poverini !
Ma poi è arrivato LUI !
Ho capito che era quello giusto perchè aveva 8 anni meno di me, ma sapeva mettermi in riga ! Lo avevo capito dall’inizio che sarebbe stato impegnativo, ma dovevo fare in modo che questa volta funzionasse.
Per farcela ho messo a punto un piano perfetto: per i primi 2 anni siamo usciti 1 sera con i suoi amici, 1 sera da soli e 1 sera con i miei amici , 1 con i suoi amici , 1 soli e 1 con i miei etc ! Sempre così per 2 anni !
So che state pensando che sia pazza, ma ha funzionato: quando eravamo con i suoi io ero la Cella (la fidanzata del Cello…diminutivo di Marcello) e quando eravamo con i miei amici lui era il fidanzato della Garavelli quindi eravamo PARI !
La mia metodicità aveva funzionato una volta e quindi quando ho fatto il test e ho scoperto che ero rimasta incinta…ho deciso subito di rimettermi al lavoro per un nuovo piano diabolico !
Quando sono rimasta incinta…la prima cosa che ho detto al mio LUI è stata che ero rimasta incinta e la seconda… che tra di noi, anche dopo la nascita di nostro figlio, non sarebbe cambiato nulla…o quasi !
Glielo ho promesso e se io prometto…io mantengo (come Ambra Angiolini in una sua famossissssssima canzone !)
E’ dura, è durissima…ma per ora ci sto riuscendo !
Ovviamente la parte organizzativa spetta a me, ma lo faccio volentieri !
Eccovi a seguire un paio di regole fondamentali da seguire per cercare di essere una buona mamma, ma soprattutto una buona compagna, non dimenticando mai che la coppia viene prima di tutto !
Se la coppia è serena e soddisfatta…è più facile che lo siano anche i figli :
1) uscire a cena da soli o con amici (ma SENZA BAMBINI !) almeno 1 volta ogni 2 settimane !
E magari dopo cena andare a ballare a una bella festa e quando si può…travestirsi !
Le feste mascherate spesso…ci aiutano a togliere la maschera
All’inizio mi ero prefissa almeno 1 uscita a settimana da soli…ma con le babysitter così inaffidabili, così care e spesso introvabili…è durissimo !
Diciamo che abbiamo trovato una soluzione alternativa: 1 sera usciamo assieme e 1 sera o esce lui o esco io così ci godiamo lo stesso la nostra libertà individuale !
Se resto a casa io…metto a letto Danny alle 20.30 e poi di solito mi guardo 4 o 5 puntate di Beautiful registrate o mi tuffo dentro facebook senza salvagente !!!
2) Ogni tanto…senza preavviso…fatevi trovare con reggicalze o biancheria sexy…si ricorderà che siete ancora una donna e non solo la mamma di suo figlio Evitate di farvi sempre trovare in tuta da ginnastica quando LUI torna dall’ufficio !
E soprattutto…spegnete la luce quando non siete ancora troppo stanchi…almeno 1 volta a settimana (se vi piace farlo con la luce accesa va bene lo stesso!)
3) lasciate il vostro compagno con vostro figlio/a almeno un paio di ore a settimana ! Se ci siete anche voi il bambino preferirà sempre stare con voi (la mamma è sempre la mamma!) e ai papà questa cosa fa altamente girare i maroni Andate a farvi la ceretta, andate in palestra…trovatevi un amante (scherzo amoreeeee !) fate quello che volete, ma levatevi dai maroni !
4) Chiamate la tata o le nonne per essere certe che possano tenere il bimbo/la bimba (se sono 2 è già più difficile, ma ce la potete fare ! Se sono 3..in bocca al lupo !!!) per tutto il we e poi prenotate da qualche parte due notti per voi 2 da soli (prima assicuratevi anche che non cadano proprio in quel we quei 3 giorni brutti brutti per noi donne !!!) e partite da soli lasciando a casa figli e pensieri !
So che è un momento di crisi, ma noi ci siamo fatti almeno 4 we l’anno scorso e li ho comprati tutti su Groupon spendendo per un we (hotel e cena compresa per la prima sera) meno di 200 euro in due !
5) costringete LUI a trovarsi degli hobby o dello sport da fare perché gli uomini che passano la vita tra lavoro, casa e famiglia…sono sempre tristi e incazzati !
Lasciateli uscire con i loro amici !
Torneranno a casa di sicuro ubriachi, ma almeno saranno felici !
La casa dopo un pò diventa una prigione…per tutti !
6) Non obbligate vostro marito a venire a Eurodisney, Legoland, Gardaland etc !
Gli uomini in quei posti non si divertono e diventano insopportabili !
Lasciateli a casa a sfogarsi davanti ai loro pc e fate come me: io ci vado con le amiche !
Ogni anno organizzo we in giro con amiche a bambini: Parigi, Londra, Berlino…tante giostre e sano shopping senza maschi col muso al seguito !
Fare la mamma è il mestiere più difficile del mondo.
Continuare ad essere anche una buona compagna è ancora più difficile, ma diciamo che nella vita forse…
ci sono mestieri ben più duri no ?!?!