Bentornata creatività

 

Era tanto che mi sentivo un po’ come una pentola in cui l’acqua bolle, e bolle, e bolle, e nessuno ci butta niente.

Se l’acqua continua a bollire, e nessuno tu non ci butti dentro niente, pian pianino l’acqua evapora, e il fuoco va spento, si spegne.

E quando il fuoco si spegne che fai?!

Capisci che hai perso qualcosa, e ti dedichi ad altro, magari facendoti assorbire dal sistema delle “doverizzazioni”.

Doverizzazioni? Sì, sì, avete letto bene!

Devo essere una brava mamma, una brava moglie, una brava casalinga, una brava pr…

Ma quell’acqua che bolliva, e quel fuoco che la faceva bollire?!

Cos’era? Cosa è successo?

Creatività, passione, desideri…

Quante volte ci passa per la mente qualcosa che avremmo voglia di fare, qualcosa che ci fa brillare gli a occhi, e poi nulla!?!

Qualcuno o qualcosa ci spegne quel fuoco, e noi lasciamo fare, perché sentiamo che abbiamo altro di più importante da fare, e non abbiamo tutto tempo da perdere.

A volte la paura fa brutti scherzi…

A volte il timore di fallire diventa peggio di un freno a mano.

Ma la vita è una sola, e l’acqua che bolle, scaldata da un fuoco, è qualcosa di troppo prezioso per essere sprecato.

E se poi ci provo e non va bene?

E se finisce che spreco il mio tempo per un sogno senza futuro?

Ma chi se ne importa! Intanto proviamoci, per non vivere di rimpianti…

E poi la giornata è fatta di 24, e il tempo, se uno davvero lo vuole, lo trova.

Quanto tempo dedichiamo ai social network, a facebook, a whatsappare con gli amici, a guardare la tv …

E se quel tempo lo dedicassimo a qualcosa di diverso? Ad un sogno? Ad una passione?

Detto da me fa un pò ridere, ma proprio perché ci sto provando anche io, forse potete provarci anche voi.

Quando ero ragazzina riempivo i diari di disegni, infilavo perline, e facevo bancarelle dove vendevo quello che creavo, e che scovavo.

Ad un certo punto dai diari sono passata alle tele e ai pennelli.

Ho sempre avuto un certo prurito alle mani…

Quest’estate mi sono ritrovata ad arredare la nostra nuova casa in campagna, in Puglia, e le mani hanno riniziato a prudermi.

Ho dipinto sedie e trasformato strani oggetti in complementi d’arredo.

Quanto mi sono divertita!

Quanto mi sono sentita viva!

Quest’estate ho capito che nella mia vita mi mancava qualcosa…

Quest’estate ho sentito l’acqua che bolliva, e mi sono ripromessa che non avrei più permesso a niente e nessuno di spegnere quel fuoco.

Era da anni che mi mancava qualcosa, e non capivo cosa…

Sono diventata mamma; ho un marito di cui mi lamento sempre, ma che è esattamente il compagno che ho sempre desiderato; e bene o male ho sempre lavorato, guadagnandomi quello che mi serviva per vivere bene.

E quindi? Cosa mi mancava?

Mi mancava lei, la mia creatività!

Fare la mamma mi rende felice, fare la moglie anche, ma creare mi fa sentire viva.

Era da un pò di tempo che avevo un’idea, e ora ho deciso di provare a realizzare un sogno.

Ho comprato una pinza, degli anellini, la colla, e tanto altro, e mi sono messa al lavoro.

Forse questo progetto mi scoppierà tra le mani, o forse non succederà nulla, ma era anni che non mi sentivo così felice.

Bastano degli orecchini a farti felice? A volte sì, a volte basta anche molto meno…

Se lasci un sogno nel cassetto troppo a lungo, quel sogno farà la muffa!

Tirate fuori dai cassetti sti benedetti sogni, trascurate un pó quel senso del dovere che cammina sempre al vostro fianco, passate un pó meno tempo davanti agli schermi, e accendete  i vostri fuochi!

Besos

Barbara

 

 

Pensa a quello che hai, e non a quello che non hai

 

Ho passato un periodo un pó così, ma è passato.

Ebbene sì: anche wonder woman soffre, in silenzio.

Amo condividere il mio entusiasmo per la vita, ma quando sto male mi eclisso, sparisco: mi sveglio piangendo, mi addormento piangendo, mi lecco le ferite, e mi rigiro nel letto, o sul divano, da sola.

Forse a volte pretendo troppo, dagli altri, e da me…

Forse a volte penso troppo a quello che non ho, e troppo poco a quello che ho.

Non ho un vero lavoro che mi appaghi.

Non ho la certezza che sia Milano la città dove voglio far crescere mio figlio.

Non ho la sfera magica…

E allora una mattina ti svegli, e ti senti una nullità, ti senti piccola, e inutile.

E allora quel giorno inizi a pensare a tutte le cose che avresti potuto fare, e costruire, e che invece non hai fatto.

E quella sensazione di fallimento ti accompagna anche il giorno dopo, e quello dopo ancora…

Poi ti sfoghi con un’amica, una di quelle che magari senti poco, ma che sai che c’è, eccome se c’è.

Ed ecco che arrivano le parole giuste: “Non pensare solo a quello che non hai. Pensa a quello che hai!”

E allora cammini velocemente verso la camera di tuo figlio, lo guardi mentre dorme, e ti scende la prima lacrima, di gioia.

Torni in salotto. prendi in mano il cellulare e scrivi quelle due parole a tuo marito, che è dall’altra parte del mondo, e che, anche se ha mille difetti, come li hai tu, è un uomo serio, in gamba, e ti ama.

All’improvviso ti torna il sorriso, e in quel preciso momento ricominci a respirare, uscendo dall’apnea in cui sei entrata ormai da giorni, da settimane.

E mentre respiri ti torna il coraggio, e mandi una mail, e un sms, senza pensarci troppo.

Fissi due appuntamenti, anzi, tre.

Decidi di buttarti, di provarci.

Se andrà bene avrai fatto qualcosa in più, se non andrà bene ti ricorderai che hai già  fatto tanto.

Ora sai che non avrai rimpianti, mai.

Non fate come me.

Non pensate troppo a quello che non avete, e a quello che non avete fatto.

E non abbiate paura di provare, per il timore di fallire.

Pensate a tutto ciò che di bello avete intorno a voi, a tutti quelli che vi amano, e che vi hanno amato.

Pensate a quante cose buone avete realizzato, e a quante persone avete reso felici

E ricordatevi che le cose possono cambiare, sempre.

E se avete un sogno nel cassetto, non aspettate che faccia la muffa per paura di non riuscire a realizzarlo, ma provateci.

A volte basta sapere aspettare il momento, quello giusto.

Think positive

Barbara